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Redazione TirrenoNews

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Così scrive Francesca Menichino del M5S di Amantea.

 

“Oggi doveva essere il memorabile giorno in cui l’incarico di responsabile dei servizi manutentivi, reiteratamente rinnovato all’ingegnere Pileggi dall’epoca della gestione commissariale, veniva finalmente conferito mediante pubblica selezione. Un avviso sul sito fissava alle 15 di oggi la prova selettiva, dopo averla spostata diverse volte.

Ma chi sono i concorrenti?

Perché non risulta il relativo elenco come dovrebbe essere e come sancisce la stessa delibera n. 228 del 18 dicembre che predispone l’avviso per il conferimento dell’ incarico? E dov’è il relativo avviso pubblico?

Lo cerchiamo, ma non c’è né nella sezione “Avvisi” del sito, né in quella “Concorsi e selezioni”, contattiamo il dipendente Mauriziano ma anche lui non trova l’avviso. Decidiamo di interrogare il Sindaco, la Segretaria e il responsabile del servizio Risorse umane.Così ci rechiamo in Comune e lì, miracolosamente, appare l’avviso andando a cercarlo in modo molto selettivo attraverso il motore di ricerca; nello stesso tempo quando chiediamo conto alla segretaria dell’elenco dei concorrenti ci dice che non si svolgerà oggi la prova, ma che si voleva far riferimento (parlando però di “prova selettiva”, sarà un altro refuso?) solo alla valutazione circa l’ammissione delle domande pervenute che sembra siano 4 e riguardino 2 architetti e 2 ingegneri. Protocolliamo ugualmente l’interrogazione di cui restano ferme alcune domande: come mai si fa riferimento generico ad una “Commissione tecnica che provvederà a verificare le competenze professionali dei candidati” e non c’è alcuna trasparenza riguardo alla composizione della commissione stessa e ai criteri e/o punteggi che saranno utilizzati e attribuiti nel corso della selezione, ed in particolare non si specifica alcun criterio oggettivo di valutazione dei curricula e del colloquio orale dei candidati?”E qui che la osservazione diventa vera e propria denunzia quando la consigliera comunale scrive che:

“In sostanza non ci sembra garantita sufficiente trasparenza e temiamo anche per l’imparzialità. Le cattive voci (che spesso sono quelle meglio informate) ci dicono che i posti di lavoro al Comune di Amantea sono assegnati molto prima di essere banditi e che ci sono dei nomi già pronti sia per questo concorso, sia per le figure di avvocato e di assistenti sociali legati al progetto Home care premium. E lo stesso pare avvenga per la raccolta differenziata, e per i vari appalti gestiti dall’ente. Il metodo sarebbe quello della spartizione tra assessori, legate a logiche clientelari di “cura” del consenso o addirittura di vendetta politica. Ma è possibile che avvengano davvero queste cose? La domanda è d’obbligo, e viene spontanea la condanna assoluta di comportamenti amministrativi che se fossero davvero tali non solo sarebbero schifosi e deprecabili ma integrerebbero illeciti di tipo penale. Parliamo per ipotesi ma un dato certo di cui disponiamo è che nel servizio di refezione scolastica, in particolare alla mensa di Campora, lavoravano l’anno scorso persone a cui il contratto non è stato rinnovato. Persone che, nella libertà sacrosanta di espressione del voto, hanno apertamente sostenuto liste concorrenti della lista che oggi “guida” la città.

Sarà un caso? Non lo sappiamo ma ci rivolgiamo alle tante persone oneste, ai tanti padri di famiglia e lavoratori che sperano in una uguaglianza umana e solidale, a loro diciamo di non illudersi di vederla applicata da questa amministrazione che non conosce e non pratica verità e giustizia”.

Le voci poi parlano di accessi al comune di Forze di Polizia che avrebbero dato corpo a timori e paure.

Dubbi invece sulla qualità della commissione che dovrebbe valutare i candidati.

Ma ne riparleremo domani.

Così dice il PM: "l'inchiesta è partita dall'acume investigativo di un bravissimo maresciallo dell'Arma, comandante di Stazione, che è riuscito a intuire i comportamenti criminosi degli indagati, capirli e sviluppare un percorso investigativo. A questo si aggiunge il lavoro di una piccolissima unità della sezione di polizia giudiziaria della Finanza in forza alla Procura, eseguito con scrupolo e intelligenza e consultando le banche dati".

Una palese dimostrazione che:

-nei comuni c’è di tutto, anche truffaldini;

-che un buon maresciallo ( nel caso Mastrodomenico Vittorio) quando vuole può scoprire e porre fine alle truffe e far arrestare i politici responsabili;

-che intorno ai politici ci sono spesso gli interessi della famiglia.

La vicenda è successa a Nardodipace, un paesino di 1.419 abitanti nelle Serre vibonesi, noto per essere il "comune più povero d'Italia", ed i suoi abitanti con il reddito pro capite più basso del Paese.

Le persone destinatarie dell'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari sono Romano Loielo , Romolo Tassone, di 38 anni,( figlio di un presunto boss della ‘ndrangheta, Rocco Bruno Tassone , di 69, attualmente detenuto), Fabio Rullo e Mario Carrera, quest'ultimo attualmente all'estero.

Le 12 persone sottoposte all'obbligo di firma sono Maurizio Maiolo, Graziella Tassone, Sonia Cavallaro, Immacolata Aloi, Clauia Iendo, Lucia Primerano, Marinella Iacopetta, Maurizia Maiolo, Rita Fazio, Valeria Demasi, Grazia Silipo e Sandrò Randò.

Romano Loielo, di 43 anni, appuntato della guardia di finanza in aspettativa da molti anni , è il sindaco di Nardodipace.

Nell'operazione sono coinvolti anche un assessore comunale, Maurizio Maiolo ( sottoposto all’obbligo di firma), la moglie del sindaco Loielo, Claudia Ienco.

Analoga misura cautelare è stata emessa anche per la moglie dell'assessore Maiolo, Marinella Iacopetta, di 32.

I fratelli di Marinella Iacopetta, e quindi cognati dell'assessore Maiolo, Salvatore e Maurizio Iacopetta, di 40 e 37 anni , sono stati arrestati nel novembre scorso dai carabinieri del Ros di Milano con l'accusa di avere costituito in Lombardia un "locale" della 'ndrangheta.

Secondo l’accusa, gli indagati si sarebbero appropriati di fondi pubblici finalizzati alla organizzazione di corsi di formazioneper la creazione di posti di lavoro.

Tutti sono destinatari di un sequestro di 97 mila euro ciascuno le persone coinvolte nell'inchiesta di carabinieri e Guardia di finanza che ha scoperto una truffa per i fondi Por.

"Il nostro intervento ha così impedito - ha concluso il Procuratore di Vibo Valentia dr Spagnuolo - che altre iniziative similari potessero essere reiterate, prevenendo danni per 600-700 mila euro e circoscrivendo la truffa a centomila euro". 

Dica ancora il PM “È un'indagine che mette a nudo comportamenti di tipo illecito molto gravi, anche perché commessi in un contesto particolare e da esponenti della politica».

E’ partita la raccolta Porta a Porta e fanno bene a vantarsi l’assessore Antonio Rubino ed il sindaco Monica Sabatino che hanno voluto questo cambiamento epocale per la città.

Rubino spiega «Con caparbietà e determinazione abbiamo completato un difficile iter procedurale che ci consente ora di guardare con rinnovato ottimismo al futuro.

Abbiamo scommesso sulla collettività, sulla capacità di ogni singolo cittadino di fare qualcosa di concreto per l’ambiente e per il luogo in cui ha scelto di vivere, ma soprattutto abbiamo scommesso sulla potenzialità di Amantea: il commercio ed il turismo saranno certamente favoriti dal miglioramento del decoro urbano e da un’immagine più pulita e accattivante.

Con la progressiva eliminazione dei cassonetti non vedremo più quelle cataste di immondizia che hanno deturpato soprattutto la nostra anima.

Da questo punto di vista la costruzione dell’isola ecologica ha rappresentato un passo decisivo.

Tocca ora a noi fare la differenza».

E poi Rubino continua «Dal punto di vista pubblicitario la macchina organizzativa si è mossa benissimo. Del resto siamo consapevoli del fatto che se partiamo positivamente la strada che avremo dinanzi a noi sarà certamente in discesa.

L’intero esecutivo, oltre chiaramente ai dipendenti comunali, è a disposizione dell’utenza per fornire informazioni di ogni genere.

Dobbiamo ricordare tutti che più differenziamo più risparmiamo».

Nelle parole dell’assessore la speranza di questo preteso cambiamento della città ma anche la paura di una città che non sempre è rispettosa delle regole di civiltà.

Lo aveva detto il sindaco Monica Sabatino in occasione della festa di san Sebastiano quando ha chiesto al Corpo dei Vigili Urbani di essere fortemente attenti all’ambiente rilevando i comportamenti irregolari in materia di rifiuti e sanzionandoli. E farà bene ad insistere.

Non profetica ma certamente attenta, il sindaco.

Ed infatti il dato di oggi sembra sconfortante visto che i bidoncini dell’umido esposti sono stati pochissimi.

Certo molte le possibili giustificazione . “C’era vento- ha detto un amanteano- e non volevo che si portasse via il bidoncino”.

Poi c’è la signora che dice “ Stamattina faceva freddo ed io alle 8 del mattino non posso prendermi una bronchite !”

Qualcuno, poi, ha detto che “ E’ tutto sbagliato questo servizio, a cominciare dal nome. Doveva essere chiamato “portone e portone” non porta a porta. Io ho messo il bidone davanti alla mia porta al terzo piano e non sono venuti a ritirarlo!”

Due le verità . La prima è che molti non hanno ritirato i bidoncini per non autodenunziarsi.La seconda è che ieri sera in tanti hanno portato la spazzatura dei cassoni per non avere la seccatura di mettere fuori dalla porta il bidoncino.

I mezzi per il ritiro invece sono stati presenti nelle strada amanteane ed efficienti sono stati gli addetti rimasti però fortemente sorpresi per lo scarso numero di bidoncini esposti.

Vedremo domani con la carta.

Possibile viene da chiedersi che Campora si mostri attenta alle regole ed efficiente ed Amantea no?

O piuttosto gli amanteani fanno i furbi tanto i bidoni sono ancora sulle strade e gli inadempienti possono usarli comodamente senza nemmeno fare la differenziata.

E’ inutile . Se non vengono tolti i cassonetti ….

Ah, infine due cose.

Fa bene l’amministrazione a ricordare che “Nell’arco di sei o sette giorni riusciremo ad avere i primi dati sull’efficacia della raccolta porta a porta” .

Ed infatti i risultati della carta di martedì sono stati quasi doppi dell’umido di lunedì

Ed ancora che “ È di fondamentale importanza che i cittadini che ancora non hanno provveduto a farlo, si rechino presso il Campus Francesco Tonnara per ritirare gratuitamente i mastelli e ricevere tutte le informazioni possibili dagli informatori ambientali».

Ma è altrettanto vero che se il servizio va “dal Catocastro al Calcato” allora la zona di Santa Maria è compresa, non esclusa dal servizio! Diamine, un po’ di attenzione in più non fa MAI male!

Suggeriamo al signor sindaco di chiamare quattro vigili con le due auto di servizio e di far filmare i mastelli depositati mattino per mattino così da capire dove abitano coloro che non rispettano le norme e che non rispettano nemmeno lo sforzo fatto dall’amministrazione comunale.

Noi cominceremo a farlo.

Ed invitiamo gli amanteani a non essere meno volenterosi di camporesi

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