
Redazione TirrenoNews
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Ecco la dichiarazione del sindaco Monica Sabatino e dei membri dell’esecutivo in replica alle accuse mosse dal Movimento 5 stelle.
Scrive l’amministrazione comunale :”Il Movimento 5 stelle non si arrende e pur di avere l’ultima parola continua a sproloquiare insistendo a fornire notizie false, tendenziose e capziose utili al suo scopo, che è il fine del M5S a tutti i livelli, denigrare l’avversario.
Farebbero meglio a preferire il silenzio per evitare figuracce o, per lo meno, a documentarsi, prima di emettere sentenze.
Non vogliamo tornare sulla selezione perché siamo consapevoli del fatto che gli apparati comunali operano nel rispetto della legalità, chi vede il marcio dappertutto forse è perché il marcio ce l’ha dentro. Insistono poi con le delibere d’impegno per il patrocinio legale dell’ingegnere Domenico Pileggi ma cosa c’è di non chiaro quando si afferma che l’impegno troverà la sua concretizzazione con una determina di rimborso solo se il soggetto in questione sarà riconosciuto innocente?
Forse i grillini hanno già deciso che Pileggi è sicuramente colpevole quindi è inutile tenere impegnate queste somme o forse dimenticano che in Italia bisogna arrivare all’ultimo grado di giudizio.
Si perché abbiamo seri dubbi sulle competenze giurisprudenziali dei nostri penta stellati”
Ed infatti l’amministrazione richiama la questione della ineleggibilità e scrive :” Torniamo, infatti, alla questione ineleggibilità e sulla delibera di G.M. fatta il 12 agosto 2014, per la quale insinuano che ci sia stato il pagamento delle spese legali.
La giunta municipale ha fatto quella delibera perché, sbagliando clamorosamente, i sottoscrittori della denuncia avevano citato il comune e non il sindaco.
Paradossalmente il sindaco avrebbe potuto scegliere di non costituirsi perché, sempre sbagliando, non le era stato nemmeno notificato personalmente l’atto che la riguardava.
Ma, visto che il sindaco era profondamente convinto della sua correttezza ed aveva la certezza di essere nel giusto ha deciso di costituirsi e ha dato indirizzo al comune di non costituirsi.
D’altronde gli stessi giudici definirono la ricostruzione effettuata dai pentastellati accusatori “suggestiva”».
«Consigliamo, infine, a chi tenta di infangare l’operato di questa amministrazione di consultare gli archivi prima di parlare perché non c’è cosa più brutta di chi rimane nella propria ignoranza e fa il presuntuoso”.
Infine il forte invito:”Andate a vedere la determina n°1706 del 3 novembre 2014 e chiedete scusa».
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Le Poste pronte a chiudere uffici postali o ad aprirli per 1,2 giorni a settimana. Ed Amantea?
Sabato, 07 Febbraio 2015 13:13 Pubblicato in Economia - Ambiente - EventiSiamo alle solite. Sta per arrivare una strage di uffici postali.
Negli anni scorsi le Poste hanno ipotizzato la chiusura o rimodulazione oraria di 1156 uffici postali di cui 100 in Calabria e di questi100 ben 38 in provincia di Cosenza.
Ricorderete che ci fu una levata di scudi.
Tra i tanti l’allora presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio il quale affermò che :” Ancora tagli e tagli. Altro che macelleria sociale. Qui, in nome dell`affermazione esasperata di una logica esclusivamente ragionieristica basata sul rapporto costi-ricavi, si continuano a cancellare, come se nulla fosse, i diritti fondamentali dei cittadini conquistati a fatica con anni di lotte e sacrifici. Agli scippi del governo Berlusconi che ha dirottato verso le regioni del Nord trenta miliardi di euro del Fondo delle aree sottoutilizzate (Fas) destinati al Mezzogiorno e alla Calabria si sono aggiunti prima i tagli lineari del governo Monti alle scuole, alle università, ai treni, agli ospedali, alle Province e agli uffici giudiziari (Preture, Tribunali, Uffici dei Giudici di Pace, ecc.) e ora la chiusura degli uffici postali che, insieme alle farmacie, alle scuole e alle stazioni dei Carabinieri rappresentano, in molti piccoli centri della nostra provincia, gli ultimi avamposti della presenza dello Stato”.
Ora veniamo a conoscenza che non sono più 1156 gli uffici postali interessati ma soltanto 1050 di cui 450 da “ dislocare su uffici vicini” ( che intelligenti ! Invece di dire che vengono chiusi dicono che vengono dislocati!) e 600 da rimodulare negli orari e giorni di apertura!
Migliora invece la situazione in Calabria. Non sono più 100 ma soltanto 66 e cioè 25 uffici da chiudere mentre 41 apriranno a singhiozzo.
Nella provincia di Reggio Calabria il maggior numero di chiusure: ben 15 chiusure e solo 9 razionalizzazioni”.
Ora aspettiamo la dura presa di posizione di Oliverio al quale ricordiamo le sue parole:” . …….. saremo vigili e attenti e ci opporremo a qualsiasi eventuale ipotesi di chiusura degli uffici postali con tutte le nostre forze e con tutti gli strumenti a nostra disposizione per fare in modo che, soprattutto in molti centri della nostra provincia maggiormente esposti a rischio spopolamento, lo stato sociale non diventi solo un vago e lontano ricordo».
Le Poste Italiane dichiarano che : «Il piano di rimodulazione degli uffici postali adegua l’offerta all’effettiva domanda sul territorio tenendo fermo il principio della centralità del cittadino e della massima attenzione e capillarità al servizio e la tenuta dei livelli occupazionali».
Ed Amantea?
Non è dato sapere se la “posta della piazza” sarà chiusa o rimodulata,ricordiamo sono che nel piano degli scorsi anni ne era prevista la chiusura; non si esclude che resti ma rimodulato negli orari.
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Il M5S di Amantea chiede le dimissioni del sindaco
Venerdì, 06 Febbraio 2015 21:12 Pubblicato in PoliticaLa vicenda tra Francesca Menichino del M5S ed il sindaco Monica Sabatino assume connotati sempre più esplosivi. La nota di oggi chiude con la considerazione che “Per molto meno una persona seria si dimetterebbe immediatamente”.
Sembra che stia per innescarsi un querelle foriera di altre riflessioni politiche ed amministrative.
Ma ecco la nota :
“Il Sindaco Sabatino non si smentisce e, sempre fedele a se stessa ed al proprio operato amministrativo continua con le menzogne che ormai, dalla campagna elettorale ad oggi, non si contano più.
Mente sapendo di mentire: lo ha fatto quando il padre ha aggredito il nostro consigliere ed il suo collaboratore, lo ha fatto sulla relazione dei vigili e sul sopraluogo alla scuola di Campora, lo ha fatto sulla proposta di usare i soldi del risarcimento per il castello, dove a smentirla sono stati i suoi stessi colleghi della precedente amministrazione, tutti eccetto, chissà perché, Sergio Tempo.
Nella nota di ieri però il concentrato di menzogne è davvero eccessivo. Ve le elenchiamo perché dobbiamo sapere fino in fondo quanto sia capace di mentire chi dovrebbe invece professare verità e giustizia nel rispetto dei cittadini.
Il sindaco dice che l’incarico di responsabile dei servizi manutentivi è “attualmente ricoperto dall’ingegnere Pileggi”: mente o forse non conosce gli apparati comunali, perché quell’incarico illegittimamente rinnovato con delibera n.185 è cessato il 31 gennaio scorso( ma si sa che al Comune di Amantea gli incarichi cessano e poi ricominciano….è prassi consolidata!).”
E poi insiste la tenace consigliera evidenziando che:
“Il sindaco mente quando dice che il consigliere Menichino ha messo in subbuglio gli uffici comunali: ci sembra che rivolgere legittime domande ai dipendenti impegnandoli per dieci minuti circa non significhi sconvolgere gli uffici, e se così fosse il sindaco si dovrebbe interrogare sulla propria capacità di far funzionare la macchina comunale.
Chieda a chi era presente prima di pronunciare simili inopportune illazioni.
Mente quando parla del sito comunale: infatti non è stato possibile rintracciare attraverso la consultazione diretta l’avviso di selezione che il dipendente Mauriziano non è riuscito a trovare e il dipendente Mannarino ha rintracciato solo con un filtro molto selettivo del motore di ricerca. Abbiamo sollecitato quest’ultimo a segnalare tali problemi al responsabile perché vi ponga rimedio: i problemi permangono anche mentre scriviamo, provate ad andare alla sezione “Concorsi e selezioni” e non riuscirete a trovare né l’avviso per la selezione di cui parliamo né altri avvisi attualmente in corso che riguardano la selezione di un avvocato e di educatori professionali (ma forse queste informazioni devono rimanere limitate ad una “piccola cerchia”)”.
E non basta, la consigliera grillina contesta il sindaco e ricorda che :
“Ma il peggio è in questa frase del Sindaco: “non vi era alcun avviso relativo all’effettuazione di una prova selettiva, tanto che nessun candidato si era presentato, ma si indicavano soltanto i tempi relativi all’apertura delle buste”. Il sindaco ha firmato (ma forse non lo sa) la comunicazione di variazione della data di svolgimento delle prova di selezione prevista per le 15 del 3 febbraio, nessuna apertura delle buste che infatti alle 12 quando siamo saliti in Comune era già avvenuta perché la segretaria conosceva e ha riferito i nomi. Ancora adesso se digitate sul sito prova selettiva trovate 5 avvisi molto chiari. La verità è che se non fossimo intervenuti si sarebbe svolta la selezione senza alcuna trasparenza, come succede sempre al Comune di Amantea. E’ successo così sindaco anche per altre recenti stabilizzazioni?
Ancora menzogne sul patrocinio di Pileggi: se il Comune non ha sborsato nulla che senso ha impegnare la relativa spesa? Perché le delibere 171 e 172 sono ancora in piedi e non vengono annullate in autotutela?”
Sono affermazioni, ci sembra, che meritano risposta.
Qui la nota diventa esplosiva quando evidenzia che:
“L’ultima inaccettabile bugia riguarda il giudizio d’ineleggibilità, lei scrive che “L’ente municipale ha dovuto costituirsi in giudizio in quanto chiamato direttamente in causa”: questa è l’ultima delle sue indegne menzogne perché dovrebbe sapere e lo possono leggere tutti in sentenza che “Il comune di Amantea, cui i ricorrenti notificavano il ricorso, non si è costituito in giudizio”. E allora dove sono i 3500 euro della delibera n.126?”
Infine la sostanziale richiesta di dimissioni:
“Per molto meno una persona seria si dimetterebbe immediatamente. Ma questo è un problema della sua coscienza”. Sicuramente il sindaco Sabatino risponderà con forza. Aspettiamo la sua nota per darle giusta evidenza.
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