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Amantea: Il popolo del M5S presidia lo scoglio di Coreca

Sabato, 07 Febbraio 2015 20:15 Pubblicato in Politica

Sono arrivati anche da tutta la regione i cinquestellini a dar man forte al popolo amanteano del M5S per esprimere il forte desiderio di tutelare le bellezze di Coreca.

Insieme a loro molti abitanti di Coreca, i responsabili di Isca Hotel, alcuni albergatori, la stampa.

A dare man forte alla consigliera Francesca Menichino anche deputato Paolo Parentela ed il senatore Nicola Morra.

La loro presenza ha inteso confermare l’impegno di tutto il M5S per la difesa ambientale della zona di Coreca.

A qualsiasi livello, anche a livello parlamentare.

 

Il freddo vento che taglia le facce non trattiene il popolo degli amanti di Coreca che resta lì impassibile ma infreddolito.

La Menichino ricorda di avere proposto a tutti i consiglieri comunali di firmare il documento proposto dal M5S per la convocazione di un apposito consiglio comunale ma di aver avuto una sola adesione dal consigliere Sergio Ruggiero. Nessun altro né di minoranza, né di maggioranza.

Qualcuno dei presenti osserva carenze progettuali ed in particolare carenze delle indagini propedeutiche (apporti fluviali; moto ondoso e correnti; trasporto eolico; fenomeni tettonici di sollevamento/abbassamento del settore costiero;variazioni eustatiche del livello marino; interventi antropici sui corsi d'acqua o sul litorale; subsidenza naturale e indotta)

Tra i presenti anche tecnici che propongono soluzioni alternative atte a tutelare i due alberghi della zona con opere a difesa che amplierebbero i parcheggi antistanti offrendo una sorta di spiagge pensili da arredare in modo acconcio, ma senza creare barriere ambientalmente invasive.

Infine qualcuno tira fuori il voluminoso Atlante delle opere di sistemazione costiera dell’ APAT( Agenzia per la Protezione dell’Ambiente e per i servizi Tecnici) così intendendo evidenziare che è tutta l’Italia che si trova in condizioni similari a quelle della zona di Coreca e che una soluzione può e deve essere trovata

Un anziano abitante di Coreca mostra poi una foto di oltre 50 anni fa quando la spiaggia di Coreca era larga più di un centinaio di metri interrogando gli astanti sui perché di queste intense evoluzioni.

Poi gli interventi di Francesca Menichino, del deputato Paolo Parentela e del senatore Nicola Morra che confermano la loro disponibilità a tutelare Coreca ad ogni livello di impegno .

Poi la pioggia finora straordinariamente trattenutasi infine esplode e gli ombrelli non bastano.

Frettolosi saluti ed abbracci e poi la riunione si scioglie.

Piove, oggi sabato 7 febbraio 2015, ma gli operai delle cooperative sono sempre presenti sul territorio in quel compito ben più che difficile, di fatto impossibile, di manutenzionare opere pubbliche progettate per rendere bella la città ma scarsamente funzionali

Parliamo di via Vittorio Emanuele che non è bitumata come tutte quasi le altre strade ma ha un selciato di pietra e marmi colorati

Il problema è che questo materiale non regge il traffico cittadino e le lastre di pietra e di marmo si frantumano e devono essere sostituite .

Tanto più quando piove molto o piove poco , per le ragioni tecniche evidenti

Ma oggi non è più tempo di creare o riparare selciati in marmo perché costano molto ed allora si ricorre a quel bitume che in passato si è rifiutato.

Ed ecco i risultati

D’altro canto mica si possono lasciare i pezzi di pietra lavica e di marmo liberi e pronti per scattare al passaggio di ogni auto ( vedi foto in basso)

E tantomeno è possibile lasciare buche che sono pericolose per pedoni

Ed allora arrivano gli operai con buste di bitume

Prima rimuovono i pezzi di lastre di marmo bianco, nero e grigio svuotando lo spazio e poi lo riempiono con il catrame

Ecco Amantea che si fa bella!

Siamo nella principale Via Vittorio Emanuele di Amantea, al n 119 ,esattamente là dove si svolgono le fasi finali delle manifestazioni del carnevale amanteano.

Su tale via insiste un vecchio fabbricato a due piani la cui parte sottostante è adibita ad esercizio commerciale.

Da qualche tempo però era diventato un deposito commerciale perché la saracinesca non si apriva più, segno palese di movimenti della struttura

E dal tetto anche qualche tegola caduta, fortunatamente trattenuta dalla tenda del negozio

Erano le 11,30 circa quando la proprietaria del locale al 117 di Via Vittorio Emanuele da una porticina interna entra , per la prima volta quel giorno, nel locale a fianco dove conservava attrezzature e merci e resta sconvolta

Il locale è rimasto al buio ma la titolare si rende conto dell’avvenuto crollo, probabilmente di parte del soffitto e del solaio tra i due piani.

A così allarma il sistema pubblico ed in particolare il comune, la Polizia Municipale ed i Vigili del Fuoco.

Immediati gli interventi e le prime verifiche

L’intero manufatto è inagibile e probabilmente da demolire integralmente

Esiste il rischio di crollo, parziale o totale, e per questo viene inibito l’uso del marciapiede antistante con la creazione di una barriera che inibisce l’accesso.

Il provvedimento provvisorio in attesa delle verifiche più approfondite è stato disposto intorno alle 14.30 dalla squadra del Vigili del Fuoco guidata dal Capo Squadra Spagnuolo Lucio

E’stata inoltre chiusa la porta interna che permetteva l’accesso del locale oggetto di crollo.

La titolare ha poi segnalato che nel locale oggetto di crollo, che si suppone sia avvenuto nella nottata, entravano anche i figli e che tutto sommato è stata una fortuna che nessuno si sia fatto male.

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