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Redazione TirrenoNews

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L’assessore Rubino è il politico amanteano più “votato” in queste ultime settimane.

 

 

Il merito va alla raccolta porta a porta, che, come si è usi dire nella cittadina tirrenica, è stata “fortemente voluta” dal sindaco Monica Sabatino, e che sta dando risultati quasi insperati e che come ci si aspettava sta cambiando in meglio il volto della città che è sempre più pulita e più attraente.

 

Certo, ed anche questo si sapeva, ci sono le prime reazioni e ce ne saranno sempre di più.

Sono le reazioni dei bastian contrari , ma soprattutto sono le reazioni di coloro ( ed ad Amantea sono tanti) che non vogliono e non accettano regole, anche perché tra di loro c’è la migliore crema degli evasori .

 

Non è sfuggito nemmeno agli amministratori che i cassonetti familiari posti davanti alle case sono molto meno delle case abitate.

Delle due l’una : o non producono spazzatura o non hanno i cassonetti familiari ; e questo la dice lunga.

Da qui l’occasione per la soddisfazione dell’amministrazione di Amantea espressa da una nota stampa nella quale Rubino rileva l’immagine di una città più pulita ed ordinata : «Una tendenza che andrà radicandosi nelle prossime settimane quando tutti i grandi cassonetti saranno rimossi e quando l’intera collettività potrà differenziare i propri rifiuti.

Peraltro –continua l’assessore - è certamente prematuro parlare di successo, ma i dati forniti dalla Lamezia Multiservizi, l’azienda che si occupa del ritiro del pattume e del relativo smaltimento, sono segnali incoraggianti.

 

Da lunedì 2 a sabato 7 febbraio il comune di Amantea, con annessa la frazione di Campora San Giovanni, ha riciclato complessivamente 416,32 tonnellate di materiale di diversa natura.

«Nello specifico – spiega Rubino – abbiamo trasferito alle ditte specializzate 159,70 tonnellate di umido che consentiranno di produrre il compostaggio che sarà utilizzato in agricoltura. Anche sul fronte degli ingombranti che in passato hanno abbruttito l’aspetto della città il dato è confortante: in tre successivi carichi effettuati tra il 5 ed il 6 febbraio abbiamo conferito negli appositi siti di stoccaggio ben 127,60 tonnellate di merce( si tratta di merce raccolta nelle ultime due settimane).

 

Per quanto riguarda il multimateriale sono state trasportate a destino finale lo scorso 5 febbraio nei centri autorizzati circa 62,80 tonnellate di prodotti.

Anche sul fronte carta e cartone abbiamo viaggiato su medie elevate consegnandone in totale 66,32 tonnellate ( in queste quantità anche il cartone dei supermercati)”.

 

Insomma comunque sia un successo.

Certamente una strada erta ma che diventerà sempre più agevole man mano che la comunità coglierà lì importanza di questo nuovo servizio

Piccole cose ancora da migliorare , tra cui i cani che fanno i loro bisogni anche sulla principale via Regina Margherita( vedi foto), non devono fermare la strada della civiltà.

Coreca: Caduta massi chiusa la strada della Tonnara. LE FOTO

Domenica, 08 Febbraio 2015 20:21 Pubblicato in Cronaca

2j00massicorecaNon c’è pace sul territorio di Amantea che mostra tutta la sua fragilità quando è attaccato dal cielo e da terra.

Ed è un brutto momento.

Il mare ha rubato centinaia di migliaia di metri cubi di sabbia spogliando le spiagge e riducendole in profondità

Il mare ha messo in pericolo alcune case nel Trevi Village.

 

La Statale 18 in località Principessa è stata , è, e , probabilmente, sarà a rischio, a causa del porto e del mancato rispetto delle indicazioni dei tecnici che eseguirono le prove in vasca sul progetto del porto stesso.

Il muro della statale prima dello scoglio di Coreca deve essere mantenuto sotto osservazione.

Una parte del piazzale dello Scoglio di Coreca è inibita alla fruizione.

3j00massiecordoli

E non basta il mare!

La strada per Serra di Aiello non si sa fino a quando reggerà lasciando isolato il piccolo paesino del Giovanni XXIII.

Un vecchio manufatto della principale Via Vittorio Emanuele è a rischio di crollo per la pioggia

La rocca della Principessa è anche essa a rischio di crollo( ne riparleremo a giorni)

Dalla collina del castello cadono massi sulla strada che conduce al centro storico.

Ed oggi grosse pietre sono cadute sulla statale che porta a Coreca costringendo i Vigili Urbani a chiuderla al traffico.

Era poco dopo mezzogiorno quando i Vigili Urbani che, insieme ai Carabinieri, presidiano il territorio hanno avvertito la locale protezione civile che è intervenuta con il CS Ottaviano di Puglia che ha proceduto a spostare al ciglio della strada i numerosi massi verdi caduti dalla collina.

Stiamo parlando del tratto di statale 18 non protetto dalla rete paramassi che è invece presente subito dopo e che offre sicurezza a coloro che transitano verso i quattro alberghi della località turistica di Coreca.

Ora Vigili e Protezione civile produrranno le loro relazioni e l’amministrazione comunale, se non lo ha già fatto, provvederà a chiedere lo stato di calamità naturale anche al fine di ottenere i mezzi finanziari necessari per l’impianto della rete paramassi anche per questo tratto di strada e per quant’altro di questo territorio è a rischio.

La responsabilità non vi è alcun dubbio alle forti piogge di questi giorni .

A corroborare la gravità della situazione la presenza ieri sabato 7 febbraio dei tecnici della protezione civile regionale che relazioneranno al presidente Oliverio per la successiva richiesta di dichiarazione di calamità da parte della presidenza del consiglio dei Ministri.

Ma ritorneremo su questi fatti a giorni.

 

Tre le notizie di oggi.

 

La prima: Pasqualino Ruperto presidente di Calabria Etica, ente in house della regione, passato alla storia calabrese per aver assunto recentemente temporaneamente 251 persone prima delle elezioni ed una parte dopo fino ad arrivare a 700, è stato rimosso dalla giunta Oliverio e sostituito da un commissario il dirigente dell'Audit Carmelo Barbaro.

La seconda: La Procura della Repubblica di Catanzaro ha avviato un'inchiesta sulle assunzioni fatte dalla Fondazione Calabria Etica per progetti di assistenza alle famiglie disagiate. Il procuratore aggiunto Giovanni Bombardieri ha disposto l'acquisizione di numerosi documenti che ora sono al vaglio dei magistrati. I carabinieri e il personale del Nucleo investigativo sanità e ambiente (Nisa) stanno controllando un consistente mole di documenti acquisita. L'inchiesta, finalizzata ad accertare eventuali reati, non vede nessuna persona indagata.

La terza: Che cosa può succedere ora?

Ipotesi a) Ruperto ricorrerà alla magistratura contestando la giunta di una scelta politica contraria alla sua persona, magari sostenendo che in Calabria tanti fanno od hanno fatto così, creando precari da stabilizzare in prosieguo.

Ipotesi b) Il presidente della regione tramite il commissario straordinario dichiarerà la nullità dei contratti di lavoro e li annullerà? Difficile se non impossibile da credere!. Non credo si sia mai visto alla regione un licenziamento similare che se si verificasse creerebbe paure in tutti gli altri precari calabresi assunti da altri “ruperto” così creando la reazione delle OOSS. E’ probabile invece che i contratti saranno rispettati ed i 700 diverranno amici di qualcun altro!

Ipotesi c) Il PM rileverà che davvero in Calabria “ così fan tutti” direttamente o tramite cooperative o progetti vari creando prima i precari da stabilizzare di seguito e sempre a spese del bilancio pubblico e mai senza concorsi pubblici e non inquisirà Ruperto.

Ipotesi d) Il PM rileverà che Ruperto forse voleva assicurarsi con tutte queste assunzioni una messe di voti per la sua elezione a sindaco di Lamezia terme e lo accuserà di abuso in atti d’ufficio se non di tentato voto di scambio?

Ipotesi e) Le indagini tireranno alla lunga, Ruperto sarà eletto sindaco di Lamezia e la nuova posizione politica sarà una nuova tutela

Ipotesi f) Ruperto sarà additato al ludibrio e pagherà per tutti.

Vi faremo sapere, cominciando dai nomi degli assunti e dalle loro provenienze per sapere se sono davvero tutti “figli” di Ruperto o se, come le recenti assunzioni al’Asp di Cosenza, sono figli anche di altri politici, in quella logica di inciuci che va così di moda e che impedisce in Calabria di sapere la verità e di sanzionare chi sbaglia.

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