
Redazione TirrenoNews
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L’amministrazione aderisce al progetto “M’illumino di meno”, ma sono parole….
Giovedì, 12 Febbraio 2015 22:01 Pubblicato in PoliticaDai, per favore, non scherzate! Almeno su cose serie come queste.
Riceviamo la seguente nota stampa del comune di Amantea:
“L’amministrazione comunale di Amantea ha aderito al progetto “M’illumino di meno”, allo scopo di sensibilizzare l’intera popolazione e soprattutto le nuove generazioni sulla necessità di risparmiare energia. L’iniziativa, voluta e portata avanti dagli autori e dai conduttori del programma radiofonico “Caterpillar”, in onda da diciotto anni su Radio 2 Rai dalle 18 alle 19.30, gode anche dell’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo e della Presidenza della Repubblica, nonché delle adesioni di Senato e Camera dei Deputati.
«L’obiettivo della campagna – spiega l’assessore all’ambiente Antonio Rubino – è promuovere la riflessione sul tema dello spreco di energia, che si può evitare con interventi strutturali ma anche con semplici accorgimenti che ogni singolo individuo può mettere in pratica.
La coibentazione, l’uso di fonti rinnovabili, il ricorso a mezzi di trasporto meno impattanti sull’ambiente, l’attenzione a disattivare gli apparecchi elettronici che non si utilizzano, sono un patrimonio a disposizione di tutti».
«Il punto focale del progetto – prosegue Rubino – è rappresentato dalla “Giornata del risparmio energetico” che verrà celebrata venerdì 13 febbraio 2015.
In concomitanza di tale data attueremo lo spegnimento dell’illuminazione di alcune aree della città, comprendendo anche monumenti, piazze ed uffici pubblici.
Anche gli amanteani potranno fare la stessa cosa, spegnendo parte delle luci delle proprie abitazioni, dei negozi e delle aziende.
Chiaramente, oltre a non illuminare in maniera eccessiva, la giornata vuole essere portatrice di valori sani verso l’ambiente promuovendo l’utilizzo delle cosiddette “luci pulite”, come le fonti rinnovabili e i sistemi intelligenti di illuminazione.
Quest’anno in particolare, dopo il Nobel per la Fisica riconosciuto agli inventori del led e la proclamazione del 2015 come “Anno internazionale della luce” da parte dell’Onu, “M’illumino di meno” dedicherà speciale attenzione ai comuni che utilizzano illuminazioni a basso consumo.
Seguendo l’esempio degli organi ministeriali competenti invito le scuole cittadine a festeggiare “M’illumino di meno” anche nelle aule».
E chiarisco l’affermazione.
In un anno ci sono 365 giorni. La giornata del risparmio energetico è un trecentosessantacinquesimo.
Ed allora che senso ha invitare gli amanteani a risparmiare consumi energetici se poi l’amministrazione comunale non da il giusto esempio?
Sono stati usati per caso lampade a led?
È stata modificata la rete di illuminazione riducendo i consumi durante le ore notturne?
Sono stati eliminati gli organi illuminanti degli ulivi e della cipolla? O magari fatti accendere solo al passaggio della gente, cioè quando serve?
Sono stati mai impiantati lampioni stradali fotovoltaici a led, magari utilizzando una piccola parte del mutuo del lungomare?
Nel piano delle opere pubbliche l’amministrazione ha previsto la lotta agli sprechi dei consumi elettrici?
Avete censito quanti fari ad altissimo consumo ci sono in giro?
Allora certe volte il silenzio è d’oro ed impedisce riflessioni come le presenti
Non ce l’ho certamente con Antonio Rubino, come non ce l’ho con tutti gli altri che parlano su comunicati stampa che offrono una straordinaria opportunità di riflessioni.
Ma per favore basta!
Basta con questa politica che serve solo per impedire alla comunità di pensare seriamente al proprio oggi ed al proprio domani, buttando soldi dalla finestra, arricchendo l’Enel.
Fatevi un giro per la città con un fotometro e capirete che cosa sto dicendo
Grazie!
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“Mezzo paese” al comizio di Nicola Bruno di “Longobardi Domani”……
Giovedì, 12 Febbraio 2015 21:27 Pubblicato in LongobardiQuasi 200 i presenti al comizio di Nicola Bruno di “Longobardi Domani”.
“Longobardi è all’anno zero. Completamente abbandonato e pieno di debiti”.
E’ questo il senso conclusivo del lungo dibattito promosso per ”Longobardi Domani” da Nicola Bruno e Francesco Cicerelli nella grande sala dell’albergo Gaudio della cittadina tirrenica patria di San Nicola da Longobardi e dal 23 novembre agli onori della Chiesa.
Nicola Bruno ha fatto un lunghissimo elenco di cose che non vanno; dal cimitero, ai serbatoi dell’acqua, alla raccolta differenziata , al lungomare, eccetera!
Ma quello che fa davvero inalberare il consigliere di minoranza Bruno è il giornalino fatto stampare a “Mediaservice-Amantea” dal movimento “ Longobardi oltre il 2000” e diffuso in questi giorni.
Un giornalino “tosto” nel quale, per esempio a pagina 8 nel titolo “ Lamenti e denunce ( il club del lamento) si leggono frasi forti del tipo:
- C’è gente che in questi anni ha “campato” e “campa” grazie al comune, direttamente o indirettamente, ma alla prima difficoltà volta le spalle e sputa nel piatto in cui mangia o ha mangiato!
- Poi ci sono i social network dove pochi frustati ( difficoltà nella vita? Carenza d’affetto?), forse complessati, forse con problemi di adattabilità sociale, forse per sentirsi “vivi” ed “importanti”, si sfogano sparando scemenze e fesserie dalla mattina alla sera, offendendo, denigrando, ingiuriando, scrivendo inesattezze solo per sentito dire”, e così si sentono realizzati!
- Infine, ci sono “quelli delle denunce”, scritte e verbali, che su ogni argomento e su ogni materia, fanno intervenire qualcuno…. . Ben vengano i controlli, negli ultimi 15 anni ce ne sono stati a decine, e tutto fino ad ora è stato archiviato( con molte spese per il comune,però, quindi per i cittadini), ma una considerazione bisogna farla:la politica del terrore non paga, qualcuno dovrebbe riflettere e smetterla di andare dietro a ch fomenta odio e rancore, e ricordare per esempio, che, delle minoranze che si sono alternate negli ultimi 15 anni, chi per un motivo chi per un altro, non siede più nessuno in consiglio comunale. Un motivo ci sarà, e,forse, visto l’andazzo attuale, questa “striscia” è destinata a continuare….”
Come un leit-motiv Bruno ha ribadito che “ Noi non facciamo denuncie . Noi siamo collaborativi, noi facciamo proposte ed al massimo noi chiediamo l’ intervento delle autorità istituzionali di controllo la cui presenza aiuta Longobardi ed i suoi cittadini ad avere quanto nei loro diritti, quanto loro necessario “
Non solo ma a queste frasi che Bruno ha fatto riferimento per la loro offensività ed ha chiesto le scuse movimento “ Longobardi oltre il 2000” e quindi avendo lo stesso vinto le elezioni comunali dell’amministrazione comunale.
Ha poi segnalato il paradosso tra il forte attacco a chi protesta, osserva, contesta, ma anche a chi ha una posizione critica e la politica della mano tesa del sindaco Mannarino, questo, se vero, che avrebbe “ nell’incontro pubblico avuto nei giorni scorsi “ parlato di “Tavolo di larghe intese” .
Ricorda di avere sentito che nei prossimi giorni potrebbe esserci un incontro per discutere –sembra- di possibili larghe intese e di una lista unica.
In merito sostiene che” Noi non siamo legittimati a fare ribaltoni. Ma noi amiamo questo paese e siamo vicini alla nostra gente e noi per amore di questo paese e della nostra gente potremmo anche fare non uno, ma dieci passi avanti, ma non possiamo dimenticare che la cittadinanza ci ha votato per essere alternativi a questa maggioranza. A questa maggioranza che non si sa cosa faccia. A questa maggioranza che ha portato Longobardi all’anno zero! A questa giunta che ci sta facendo crollare tutto addosso!”
E poi concludendo ha detto- tra gli applausi del folto pubblico-: “ Ricordiamo a tutti noi che la sovranità appartiene al popolo e che dovrà essere il popolo a dover decidere. E comunque sia, - riferendosi al giornalino- noi a quel tavolo non ci siederemo se prima non ci saranno scuse pubbliche ai cittadini”
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Il sindaco nomina l’ingegnere Pileggi. Madia e la “sua” legge .
Giovedì, 12 Febbraio 2015 20:49 Pubblicato in Economia - Ambiente - EventiCome anticipato il sindaco aveva già nominato il tecnico del servizio manutenzione scegliendolo tra i tre tecnici dichiarati idonei dalla commissione, cioè l’ingegnere Dignitoso, l’architetto Garofalo e l’ingegnere Pileggi.
In decreto di nomina è del 9 febbraio ed è stato protocollato giorno 10 al protocollo 2368 e pubblicato all’albo pretorio il 10 febbraio e nel sito web del comune giorno 11 febbraio.
Di estremo interesse le motivazioni che vanno ricercate nel “considerato”.
Eccole : l’ingegnere Pileggi “rappresenta un valore per il comune in quanto permette una riduzione dei tempi e una maggiore celerità nell’espletamento degli adempimenti”.
Non solo. Ma viene anche richiamato che essendo “già negli anni precedenti stato incaricato, sempre con l’art 110 , comma 1 del Dlgs 267/2000, ha cognizione dello stato degli adempimenti in corso, delle pratiche aperte, delle problematiche del territorio, delle implicazioni con gli altri settori dell’apparato comunale e quindi lo stesso rappresenta una risorsa che non poteva essere valorizzata dalla commissione tencica”.
Abbiamo riletto più volte quanto scritto senza riuscire a comprenderne il senso.
Che volessero dire : “ che lo stesso rappresenta una risorsa che non poteva NON essere valorizzata dalla commissione tecnica?”.
Ma se anche fosse così, che cosa si vuol significare che la commissione tecnica ha fatto valutazioni sulla opportunità della continuazione dei servigi resi dall’ingegnere e non sulle sue qualità? Ma questo è assurdo perché di tal fatta chiunque avrebbe vinto facile. Ed una motivazione siffatta è anche mortificante per la professionalità di Pileggi. Quella professionalità che è stata posta alla base dei reiterati incarichi!
Non comprendiamo e ci vediamo costretti a chiedere :ma chi li scrive gli atti che poi il nostro sindaco firma, magari senza nemmeno leggerli dovendosi per forza fidare?
Di tutto quanto scritto, infatti, si comprende solo l’ultimo capoverso, laddove si legge che “l’ingegnere Domenico Pileggi è inserito nella graduatoria degli idonei e quindi, ai sensi della legge Madia, ha superato la selezione oggi richiesta per accedere all’incarico”.
Ma anche questo riferimento appare incomprensibile atteso che non viene indicato l’articolo della legge Madia.
A quale legge si riferiscono?
Forse alla legge 11 agosto 2014, n. 114 di “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90 Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l'efficienza degli uffici giudiziari?”
Ma questa legge è entrata in vigore a giugno 2014. Possibile che la abbiano scoperta e quindi richiamata soltanto adesso? E prima la ignoravano?
E’ forse per questo che la consigliera Francesca Menichino sulla sua pagina face book ha scritto:
“La prof.ssa Sabatino ha promosso Pileggi.
Amantea dovrà….ospitare l’ingegnere lametino almeno fino a dicembre 2015.
Sono sicura che tutti accoglieranno con gioia la lieta novella, conclusione di un incarico annunciato.
Adesso tutto è pronto per la gara delle cooperative: Sabatino, Pileggi & company.
Manca solo Pignatone”
Per una migliore comprensione ( sempre che si voglia, ovviamente) vi riportiamo la cosiddetta legge Madia che nell’articolo 11 ha modificato l’articolo 110 della 267/2000 disponendo che la selezione deve essere “volta ad accertare, in capo ai soggetti interessati, il possesso di comprovata esperienza pluriennale e specifica professionalità nelle materie oggetto dell' incarico”
Art. 11. (Disposizioni sul personale delle regioni e degli enti locali)
1. All'articolo 110 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 sono apportate le seguenti modificazioni:
1. Lo statuto può prevedere che la copertura dei posti di responsabili dei servizi o degli uffici, di qualifiche dirigenziali o di alta specializzazione, possa avvenire mediante contratto a tempo determinato. Per i posti di qualifica dirigenziale, il regolamento sull'ordinamento degli uffici e dei servizi definisce la quota degli stessi attribuibile mediante contratti a tempo determinato, comunque in misura non superiore al 30 per cento dei posti istituiti nella dotazione organica della medesima qualifica e, comunque, per almeno una unità. Fermi restando ì requisiti richiesti per la qualifica da ricoprire, gli incarichi a contratto di cui al presente comma sono conferiti previa selezione pubblica volta ad accertare, in capo ai soggetti interessati, il possesso di comprovata esperienza pluriennale e specifica professionalità nelle materie oggetto dell' incarico.";
Proprio per questo non possiamo non richiamare le considerazioni sula logicità, prima ancora che sulla legittimità, della commissione. A valutare la “specifica professionalità nelle materie oggetto dell' incarico” possono essere persone che questa professionalità nelle materie oggetto dell' incarico non la possiedono?
Mah!
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