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Redazione TirrenoNews

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Parliamo della delibera di Giunta n 19 del 30.01.2015 dichiarata pubblicata il 6 febbraio ma posta sul sito web soltanto giorno 11 febbraio( che strano, vero?).

Una delibera avente ad oggetto: “Atto di indirizzo per l’acquisizione dei nominativi per la composizione della commissione giudicante il concorso di stabilizzazione per la copertura di n 7 posti di agente di PM a metà tempo” adottata con la presenza del sindaco( proponente) , degli assessori GB Morelli, Antonio Rubino e Gianluca cannata, ma assenti Emma Pati e Sergio Tempo.

Una delibera che si impone definire “criptica” se non omissiva

Omissiva perché non ricorda che pende presso il TAR Calabria un procedimento contro il comune proprio per la mancata stabilizzazione e che ha chiesto anche il pagamento delle mensilità non prestate dai vigili stessi che sono pari a quasi 100 mila euro.

Omissiva perché non menziona le diffide che il legale dei vigili interessati alla stabilizzazione ha mosso contro il comune

Omissiva perché non giustifica il motivo per il quale oggi è consentito quello che ieri era vietato o quantomeno non opportuno

Omissiva perché non indica come dovuto gli articoli di riferimento del regolamento comunale né le ragioni per le quali la commissione debba essere composta da un componente della Prefettura, un componente della Questura, un componente del Tribunale, con esclusione dei Carabinieri e della Guardia di Finanza .

Criptica perché evidenzia che le procedure preliminari per la prova selettiva di stabilizzazione sono te rinate von l’acquisizione delle domande dei partecipanti senza chiarire da dove discenda tali procedure, da chi siano state iniziate e con quali competenze

Criptica perché dichiara che nulla è mutato circa la possibilità di espletamento del concorso e che anzi le procedure per le stabilizzazioni sono state estese fino a tutto il 2018.

Ma allora perché non è stata fatta prima la stabilizzazione tanto più che i precedenti amministratori( tra cui Tempo, Mazzei e Suriano, dichiarano di aver acquisito il parere positivo, seppur verbale, del competente ministero?

Ed ancora perché invece di stabilizzare in illo tempore i vigili si è proceduto al concorso aperto anche agli esterni?

Ora aspettiamo che le autorità adite segnalino i propri nominativi, sempre che non rifiutino tale coinvolgimento.

Come farebbero , infatti, ad esercitare i controlli di legge se i loro rappresentanti o semplicemente indicati faranno parte della commissione di concorso?

Il mistero delle commissioni ad usum delphini diventa sempre più fitto!

Perviene in data odierna la nota della Funzione Pubblica e del Coordinamento della CGIL del Poliambulatorio di Amantea e ne diamo pubblicazione.

Cari colleghe/i , la CGIL nella recente riunione della RSU tenuta in data 10 febbraio 2015, ha chiesto con fermezza di bloccare la trattativa sindacale con l’azienda in merito alla definizione delle posizioni organizzative e dei coordinamenti.

Come avevamo più volte denunciato, l’individuazione e la corretta attribuzione delle posizioni organizzative, non può prescindere dall’esistenza di un preciso ed articolato assetto organizzativo, solo all’interno del quale possono trovare legittimazione gli obiettivi strategici, che l’azienda intende perseguire, ed il ruolo funzionale assegnato agli operatori.

Purtroppo, ancora oggi, l’ASP non dispone del principale strumento organizzativo che e’ l’Atto Aziendale, il quale, come e’ noto, non e’ mai stato approvato dalla regione Calabria.

E’ chiaro che in un tale contesto, dove il quadro organizzativo e le finalità operative risultano indefinite, la scelta e la quantificazione delle posizioni organizzative non potrebbe che ubbidire ad una sola logica: quella clientelare.

Una logica non più sopportabile dai lavoratori e poco funzionale al miglioramento della qualità dei servizi offerti ai cittadini-utenti.

Come candidati CGIL per l’RSU, in questo particolare momento, riteniamo che sia prioritario e di maggiore interesse per i lavoratori, chiedere l’immediata apertura di un tavolo di contrattazione che possa portare, nel breve termine all’attribuzione delle cosiddette fasce a tutti i dipendenti e riattivare le procedure per le progressioni verticali bloccate dal 2009 e, quindi, mettere qualche euro in più nella busta paga dei lavoratori del comparto che, come ben sappiamo, da diversi anni non hanno beneficiato di alcun incremento salariale.

L’azione del sindacato, comunque, non può limitarsi alla sola rivendicazione di ordine economico e salariale, ma deve proporsi anche come principale leva per il cambiamento della politica sanitaria nella nostro contesto territoriale, assumendo il ruolo di principale sostenitore della centralità dell’Utenza nel processo di produzione dei servizi socio-sanitari ai cittadini.

Una centralità dell’Utenza, enunciata solo formalmente dall’Azienda, ma nei fatti sacrificata e subordinata al mantenimento dei tanti privilegi economici e funzionali di una casta dirigenziale, cresciuta all’ombra della politica.

Una logica che si alimenta sottraendo risorse al diritto alla salute dei cittadini, in particolare dei più deboli.

Insieme possiamo e dobbiamo cambiare questa logica e fare della sanità pubblica il luogo dove è possibile coniugare i diritti del lavoro con il fondamentale diritto alla salute di tutti i cittadini.

Anche tu puoi dare un contributo al cambiamento, dando maggiore forza e sostegno all`azione sindacale della CGIL.

I candidati del nostro poliambulatorio nella lista della CGIL sono: DOMENICO VELLONE, LAURETTA PAGLIARO, GUGLIEMINA PROVENZANO Amantea, 17 febbraio 2015

Ecco il comunicato stampa del Corpo Forestale

“Gli uomini del Corpo Forestale dello Stato di Paola (cs) hanno deferito all’Autorità Giudiziaria un uomo del luogo per aver realizzato in un piazzale di proprietà privata in località “Centacque del Comune di Fuscaldo (cs) un deposito incontrollato di rifiuti speciali non pericolosi costituiti da circa 40 metri cubi di materiale proveniente da scavi e demolizioni.

Tale attività rientra in un controllo mirato alla prevenzione e repressione dei reati in danno all’ambiente che vede il Corpo Forestale particolarmente attivo sul territorio cosentino.

Tale area oggetto del deposito di rifiuti, di proprietà del titolare di una società edile, a seguito del controllo è risultata priva di alcuna autorizzazione alla gestione dei rifiuti e pertanto si è provveduto a porla sotto sequestro e a deferire il proprietario della stessa per il reato di deposito incontrollato di rifiuti speciali non pericolosi.

L’area era priva di autorizzazione.

All’interno di esso materiale proveniente da scavi di demolizione. 17 Febbraio 2015.

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