
Redazione TirrenoNews
Dal 2005 la Redazione di TirrenoNews.Info cerca di informare in modo indipendente e veloce.
Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Crollano le accuse al processo Nepetia: anche La Rupa, Signorelli e Berardone
Mercoledì, 18 Febbraio 2015 21:41 Pubblicato in PoliticaSi è svolto oggi 18 febbraio presso la Corte di Appello di Catanzaro il secondo Round del processo Nepetia che vide coinvolti Franco La Rupa ed altri 50.
Il processo ebbe inizio nel dicembre 2007.
Poi si divise in due tronconi.
Un gruppo scelse il rito abbreviato, un altro gruppo scelse il rito ordinario.
Questo secondo gruppo venne sottoposto al giudizio della collegiale del Tribunale di Paola che emise una serie di importanti condanne ed insieme 8 assoluzioni.
Tra le condanne:
Franco La Rupa, ex consigliere regionale e più volte sindaco di Amantea, accusato dalla Dda di voto di scambio e concorso esterno in associazione mafiosa, condannato a sette anni di reclusione e al pagamento pagamento spese processuali.
Tommaso Signorelli, ex assessore comunale è stato condannato a sei anni e al pagamento delle spese processuali;
Antonio Coccimiglio è stato condannato ad un anno e 8 mesi, oltre a una multa di 1.600 euro e spese processuali;
Settimio Coccimiglio, è stato condannato ad un anno e 4 mesi, e pagamento spese processuali;
Gianluca Coscarella è stato condannato ad un anno e 8 mesi, oltre al pagamen- to delle spese processuali e di custodia cautelare;
Paolo Launi, braccio armato della cosca amanteana, è stato condannato a 7 anni e 4 mesi ed a pagare 1.600 di multa oltre spese processuali e di custodia;
Angela Maria M., condannata a 2 anni e 4 mesi di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali e di custodia cautelare;
Natale Rizzo è stato condannato a 10 anni di carcere, oltre al pagamento di 1.800 euro di multa ed alle spese processuali e di custodia cautelare;
Concetta Schettini, ex responsabile dell’ufficio tecnico comunale di Amantea, è stata condannata a 7 anni e 6 mesi di reclusione, oltre al pagamento di una multa di 3.000 euro ed alle spese processuali, atteso il vincolo della continuazione;
Giuliano Serpa, ex capo della cosca Serpa di Paola, già condannato in sede di tribunale di Catanzaro è stato condannato a 4 mesi di reclusione oltre al pagamento di 400 euro di multa;
Ulisse Serpa, componente dell’omonima cosca, è stato condannato a 4 anni e 2 mesi di reclusione, oltre al pagamento di una multa di 19.000 euro.
Antonino Sposaro è stato condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali;
Venturino Sposaro è stato condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali;
Francesco Berardone è stato invece condannato a un anno e 8 mesi di reclusione, più 1.600 euro di multa, oltre al pagamento delle processuali;
Giovanni Amoroso, intraneo alla cosca rosarnese Pesce-Bellocco, colpevole di tentato omicidio, è stato condannato a 20 anni e 4 mesi di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali;.
Oggi la sentenza della Corte di Appello che ha mandato assolti Franco La Rupa, Franco Berardone e Tommaso Signorelli.
Pene ridotte per altri.
Etichettato sotto
Amantea: Incendiata l'auto di un vigile urbano. TUTTE LE FOTO
Mercoledì, 18 Febbraio 2015 14:36 Pubblicato in PoliticaSono le 23.30 circa di martedì 17 febbraio. La città è tranquilla, il carnevale si è svolto ed è già “un passato”. Le Forze dell’ordine, Vigili compresi, hanno fatto il loro dovere.
Ma non tutti sono a godere del giusto riposo. Affatto.
Qualcuno si avvia a compiere un vile attentato.
Siamo in via Lepanto, la strada che collega la SS18, con via Dogana, nei pressi di via della Libertà
Lì è parcheggiata l’auto della vigilessa Anna M., una delle neo assunte a seguito del concorso bandito da parte del comune di Amantea .
L’auto prende fuoco rapidissimamente ed alla fine resta completamente distrutta.
I carabinieri vengono subito allertati ed intervengono immediatamente, al punto che Angelo Deledda, sempre coraggioso( ricordiamo quando nel 2009, in quel di Coreca, con la canoa, salvò una bagnante che sapeva a malapena galleggiare ed era stata trascinata via dalla corrente marina ) riesce a salvare un’auto parcheggiata immediatamente vicino a quella incendiata( ha rotto il vetro di un finestrino ed ha spostato l’auto che rischiava di andare a fuoco) .
Poi l’inferno. Gli scoppi si susseguono ed allarmano l’intero quartiere. “Sembra Beirut” ci dice uno che ha assistito all’incendio.
Poi intervengono i Vigili del Fuoco.
Intervengono anche i colleghi della Polizia Municipale.
Anche GB Morelli è lì, saltato giù dal letto appena avvertito.
Scattano le indagini e vengono acquisiti i fotogrammi delle telecamere dell’area interessata all’attentato.
Per la formalizzazione della denuncia si attende il giorno dopo, oggi mercoledì 18 febbraio.
Oggi è un giorno triste anche se c’è il sole. Non solo per i vigili urbani che sono anche preoccupati, che non comprendono, ma per la intera città che si chiede chi siano questi attentatori.
Qua non si tratta del furto di rame o di soldi od ori da parte di gente che viene da lontano, arraffa e scappa.
Qua è probabile, se non certo, che sia gente del luogo. Ed allora occorre capire.
Ed oggi è un giorno di riflessione. La vigilessa non è amanteana, difficile che possa esistere una ragione terza, cioè estranea al suo lavoro, per giustificare questa violenza, seppur ingiustificabile.
Probabilmente è da qui che occorre iniziare, guardando nelle sanzioni dalla stessa comminate o da eventuali parole avute con qualche contravvenzionato.
Amantea si interroga, e non sono soltanto le forze di Polizia a farlo.
E’ raro a memoria d’uomo che un vigile urbano abbia subito attentati similari e per incendi ad altre auto di “ comunali” occorre risalire a molti anni addietro .
Amantea si interroga ed è anche preoccupata; possibile che per una contravvenzione, sicuramente dovuta, invece di difendersi come la legge prevede, si arrivi ad attentati intimidatori che offendono l’intera città?
O forse è il caso di richiamare il vecchio detto “ Si parla a nuora perchè suocera intenda”
Ed è impossibile non richiamare i recenti attentati mossi verso gli amministratori e che hanno dato luogo ad una forte reazione sociale.
Non solo. E’impossibile non richiamare l’incendio al carro di carnevale.
Ma che sta succedendo in questo paese ? E’ la domanda che tutti si fanno.
Ed allora la conclusione.
Anna M. non deve rimanere sola. La Vigilessa deve assurgere a simbolo della correttezza professionale in un paese che, come sostengo spesso, non è abituato alle regole,un paese dove ognuno, finora, è stato abituato a fare ciò che vuole, dove la tolleranza è diventata eccessiva, dove anche altri vigili hanno elevato contravvenzioni e che quindi devono temere anche loro incendi
I Vigili non devono rimanere soli
La intera comunità si deve schierare con il corpo della Polizia Municipale e deve esprimere il proprio apprezzamento ed il proprio rispetto, soprattutto se e quando fanno il proprio dovere .
Tutte le forze politiche devono stringersi assieme per esprimere il proprio dissenso da questi eventi
Il consiglio comunale deve essere immediatamente convocato non per una solidarietà formale, ma, come sostengo da tempo, per prendere atto che Amantea è diventata una città difficile e che occorre od istituire una Compagnia di carabinieri od almeno aperto un commissariato di Polizia.
Etichettato sotto
Piccolo flop del sempre bel carnevale amanteano:Tutte le foto più belle
Martedì, 17 Febbraio 2015 22:18 Pubblicato in Primo PianoPiove, non piove. Il dubbio è rimasto fino a sera quando ormai le nuvole nere ed incombenti non si vedevano più. Ma il carnevale si è fatto. Certo in tono ridotto , ma comunque un carnevale. Solo che dei 10 carri previsti ne sono usciti solo 4
Sono mancati i due carri di Campora per una questione di dignità e di rispetto.
Sono mancati i due carri di Belmonte Calabro, La bella e La bestia ed happy Days , carri e gruppi che hanno sempre fatto la differenza e che son sempre stati non solo attesi ma anche plauditi dal folto pubblico che ha avuto modo di ammirarli.
E’ mancato il carro di Fiumefreddo Bruzio
È mancato il carro di Amantea, Il Paese dei Balocchi del gruppo I Giovanotti, che è stato oggetto di vandalismo
Sono usciti allora:
The Addams Family di Longobardi del gruppo Gli svitati
Pippi calze lunghe di Amantea del gruppo Gli Sgarrati
A Round the world di Amantea del gruppo I desaparecidos
I Pirati dei Caraibi di Amantea del gruppo I Bravi ragazzi
Meno della metà i carri. Almeno per oggi. Ma sicuramente domenica ci saranno tutti. Almeno si spera.
Certo che la situazione non è la medesima degli anni scorsi quando gli stessi organizzatori erano entusiasti e con la loro forza trascinavano anche i carristi
Troppe preoccupazioni,troppe pause, troppe osservazioni e contestazioni per quella che doveva essere la festa di tanti se non di tutti
Mai come quest’anno la stanchezza ha vinto i protagonisti.
Per molti non è nemmeno stato carnevale
Per fortuna che comunque la gente è venuta a vedere i carri, a vedere i gruppi , come sempre partendo anche da lontano .
Ma non è stata la stessa cosa degli anni precedenti
Pochi i vestiti fuori carro, quelli della gente comune, quelli che segnalano la diffusione della voglia di carnevale anche tra la gente di una certa età.
A vestirsi quasi totalmente bambini e ragazzi
Per questo abbiamo scelto come simbolo di questo carnevale in tono minore la bella foto di due mamme e due papà che sono venuti ad Amantea con i loro bimbi sulle carrozzelle.
E la stessa sintesi fotografica che vi offriamo vi parla di pochi bambini con i vestiti, di pochi caratterizzazioni , ma in compenso di tantissimi ragazzi e ragazze e di belle presenze tra gli spettatori che da sole meritavano il viaggio verso questo carnevale che si avvia ormai a compiere i sessanta anni di età.
Un ringraziamento alle Forze dell’ordine, a cominciare dalla Forestale che ha accompagnato il carro da Longobardi, dalla Polizia Municipale di Amantea che è stata impegnata con tutti i suoi uomini, compreso il comandante, ed infine dai carabinieri della stazione di Amantea rinforzati da uomini venuti da altre caserme del comprensorio.
Un ringraziamento anche a Caterina che pensavamo a letto con l’influenza ma che non si è lasciata vincere da una semplice febbre ed è stata tra i giovani carristi
Un ringraziamento alle sarte( o mamme) per i vestiti alcuni dei quali ipercolorati, altri veramente belli ed importanti
Ma il ringraziamento più grande va a coloro che hanno lavorato perché tanta gente potesse godere questi momenti di gioia ed in particolare ai ragazzi ed alle ragazze di Amantea e dintorni.
A domenica,allora.
I Gruppi
Protagonisti
I carri
miss simpatia
Bellissime
Caratterista
Maschere
Spettatori
Etichettato sotto