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Redazione TirrenoNews

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Ecco il comunicato di Rosario Cupelli del M5S su Coreca:

Venerdì, 20 Febbraio 2015 08:14 Pubblicato in Politica

Rosario Cupelli cittadino attivista del Movimento 5 Stelle gioisce per la soluzione del problema di Coreca al punto da complimentarsi con la Giunta sabatino per aver Giunta “scoperto, oggi, la bellezza della democrazia partecipata, il fine della democrazia partecipata”.

Ecco le sue parole:

Oggi come CITTADINI non possiamo che essere felici, CITTADINI liberi ed attivi che si sono impegnati per una soluzione DIVERSA del problema di Coreca.

Felici per tutti i cittadini di Amantea che probabilmente non vedranno uno dei simboli della città deturpato da un progetto assurdo.

Felici perchè riteniamo che le bellezze del territorio devono costituire una risorsa economica e di sviluppo e che dobbiamo valorizzarle e non distruggerle, perchè siano fonte di crescita culturale.

Felici perché ella riunione di oggi alla Regione si è deciso di affidare alle Università calabresi di Cosenza e Reggio la redazione di un nuovo progetto meno impattante dal punto di vista ambientale.

In sostanza l’assessore Nino De Gaetano si è impegnato:

•          A trovare le disponibilità economiche per coprire il costo di un nuovo progetto da affidarsi al sistema universitario calabrese, un nuovo impegno progettale per garantire il rispetto dell’ambiente e nel contempo la sicurezza della zona;

•          A trovare ove necessario maggiori risorse finanziarie per coprire eventuali maggiori costi;

•          A garantire la conservazione del finanziamento anche oltre il 31 dicembre 2015, data che in precedenza era stata indicata come ultima e non modificabile.

Come M5S restiamo sempre attenti e vigili, affinchè:

1.         non venga usata la sabbia prelevata dal Fiume Oliva, altamente inquinata;

2.         l'intervento non sia sproporzionato rispetto all'entità del problema e persegua finalità esclusivamente pubbliche;

3.         controlleremo che i SOLDI PUBBLICI vengano spesi in maniera oculata;

4.         che i soldi pubblici non vengano utilizzati per favorire finalità di privati

Gioiamo insieme a tutta la gente di Amantea, alle associazioni come il ROTARY e la CGIL che hanno preso posizioni chiare e forti e naturalmente con la Giunta Comunale per il risultato ottenuto e perché la Giunta ha scoperto oggi la bellezza della democrazia partecipata, il fine della democrazia partecipata ricordo è sempre il bene comune e l’interesse della collettività e non l’interesse personale, speriamo che si continui cosi nel futuro”.

NdR. Prendiamo, anche, atto della incapacità a progettare da parte dei progettisti laureati dalle nostre università come se , in buona sostanza, i docenti universitari conservassero per se stessi le conoscenze tecniche idonee a progettazioni meno impattanti dal punto di vista ambientale, non dico per procurare incarichi a se stessi, ma vivaddio!.

Non comprendiamo allora perché si diano incarichi a tecnici i cui progetti sono giudicati inidonei . sarà bene che Regione, province e comuni si affidino direttamente alle università( e magari non solo a quelle calabresi)

Siamo ovviamente curiosissimi di valutare questo nuovo progetto ma non solo nella sua valenza estetica ma anche nella sua efficacia.

Illustri colleghi parlamentari calabresi, sappiamo bene che la nostra sanità è bloccata dalla mancanza del commissario per il rientro dal debito. In numerose interrogazioni abbiamo rappresentato al governo che questo fatto comporta problemi crescenti nella gestione concreta delle attività, a volte perfino molto gravi.

 

Adesso non c'è un responsabile della sanità regionale, per cui tutto è ammesso, lecito, incontrollato. Non si conosce il volume della spesa nelle aziende sanitarie e ospedaliere, partendo dalla decadenza del commissario ad acta Luciano Pezzi.

Inoltre, si sono verificati episodi strani, per non usare termini più pesanti.

Alludiamo, ad esempio, a riunioni convocate dall'ufficio commissariale, appena eletto il nuovo governatore della Calabria, al fine di riorganizzare la rete dell'assistenza ospedaliera, di cui si sa nulla; nonostante le nostre richieste formali al ministro della Salute.

Come e se sia stata rivista la rete dell'assistenza ospedaliera resta un mistero, noto soltanto al subcommissario Andrea Urbani, che continua ad agire da tecnico e politico in un tempo, per quanto il suo ruolo sia sulla carta circoscritto e diverso.

Alla fine del 2014 abbiamo appreso tutti della morte a Cosenza di una giovane madre, Marisa Siciliano, per presunti ritardi nei soccorsi.

All'inizio del 2015, invece, a Vibo Valentia è avvenuto il decesso della signora Santina Cortese, aggravatasi senza attenzione medica.

A Crotone un'anziana signora è rimasta a vagare per oltre dieci giorni tra i reparti dell'ospedale civile, pare ignorata.

Ancora a Cosenza, dove i sanitari lavorano sotto evidente pressione, tre medici hanno avuto infarti e ictus, anche per eccessivo stress.

Con danno erariale da 40 milioni, il Centro del cuore di Reggio Calabria è chiuso per la mancata attivazione da parte dell'allora dg dell'Azienda ospedaliera, mentre la cardiochirurgia dell'ospedale “Mater Domini” opera benché non abbia posti letto assegnati per decreto commissariale.

Esistono, inoltre, situazioni di conflitto d'interessi e di spreco ingiustificato; per esempio in merito al finanziamento che la Regione Calabria eroga all'Azienda ospedaliero-universitaria “Mater Domini”, sulla base del dato storico e con un protocollo d'intesa scaduto.

Qui si possono risparmiare 20 milioni all'anno.

Per ultimo, ci sono punti di primo soccorso da attivare, come a Rogliano, e strutture pubbliche penalizzate dalla vicinanza di cliniche private, come a Praia a Mare.

A tale ultimo riguardo servirebbe una ricognizione veloce, anche per concretizzare vecchie raccomandazioni contenute nel resoconto della commissione ministeriale «Serra-Riccio».

Ora, mentre la sanità calabrese soffre così tanto, noi parlamentari non possiamo permetterci di tacere od attendere.

Da sempre diciamo che la responsabilità politica del passaggio della Calabria al sistema imposto dai tagli deve essere del governatore regionale eletto, che ha il diritto e il dovere di indirizzo. Non è pensabile sostituirlo con un burocrate piazzato dal governo, cui deve essere affidato, invece, un compito meramente tecnico, di affiancamento.

Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, disse che la Calabria è la regione con le maggiori difficoltà. Bisogna ricordargli, allora, di essere conseguente. Colleghi parlamentari, vi invitiamo tutti, dunque, a perorare presso il governo la causa dell'immediata nomina del commissario per il rientro dal debito sanitario.

I calabresi non possono più aspettare i tempi della politica né subire i giochi del potere.

Dalila Nesci, Nicola Morra, Federica Dieni e Paolo Parentela

Amantea .In data odierna 19 febbraio la presidente del consiglio comunale Ermelinda Morelli ha convocato, per giorno 23 febbraio ore 15.00, presso la sala consiliare del comune di Amantea, il Consiglio comunale per esprimere la solidarietà del consiglio alla vigilessa Anna Montemagno per l’atto intimidatorio subito.

 

Nessun riferimento alla richiesta formale dei consiglieri di opposizione Sante Mazzei, Bruno Miriam, Veltri Concetta del gruppo consiliare Insieme per la Città e di Sergio Ruggiero del gruppo Consiliare la Nuova Primavera.

La minoranza nell’anticipare la propria solidarietà e vicinanza al vigile colpito dall’attentato incendiario, ha chiesto la convocazione urgente del consiglio comunale aperto, al quale far partecipare il Sig. Prefetto, il Sig. Questore, il Comandante Provinciale dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, gli amministratori del comprensorio, le OOSS, le associazioni locali, le scuole

Sempre la minoranza con la richiesta intendeva essere vicina non soltanto al vigile Anna Montemagno, ma anche a tutti i vigili urbani, ed a tutte le altre forze dell’ordine.

Ma, soprattutto, era obbiettivo della minoranza chiedere alle Istituzioni di rafforzare le dotazioni locali delle Forze dell’Ordine.

Sembra che la richiesta non sia stata accolta.

Intanto il consiglio non è un consiglio comunale aperto.

Poi la sede non è il campus come l’altra volta, ma la sala consiliare.

E non è dato sapere,infine, se è stata chiesta la invocata presenza del Sig. Prefetto, del Sig. Questore, del Comandante Provinciale dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, degli amministratori del comprensorio, delle OOSS, delle associazioni locali, delle scuole.

Se non fossero invitati non potremmo non notare la sostanziale differenza tra i politici e gli operatori dell’ordine pubblico.

Nel frattempo segnaliamo il silenzio di quei politici manieristici del solidarismo che non perdono occasione per manifestare solidarietà tra loro stessi , nel mentre dimenticano coloro che rischiano ogni giorno in mezzo alla strada per garantire ordine e sicurezza pubblica

Giuseppe Marchese

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