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Redazione TirrenoNews

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Oliverio alza la voce e mostra i muscoli

Domenica, 05 Aprile 2015 10:22 Pubblicato in Calabria

«Ora basta. Finora il rispetto dovuto al ruolo istituzionale rivestito dalla signora Lanzetta nelle vesti di ministro della Repubblica, mi ha suggerito di evitare risposte a posizioni strumentali e provocatorie da lei assunte. Tuttavia c'è un limite a tutto».

Così dice Mario Oliverio. Poi continua : «Mi auguro che la signora Lanzetta sia solo animata da sindrome di esaltazione del proprio ego e che, consapevolmente o meno, non si presti a essere strumento di una interessata strategia destabilizzante. Che gioco fa la Lanzetta? Quali interessi politici o di altro genere intende difendere?».

E non basta, anzi, poi, l’affondo . «È inspiegabile che possa essere solo oggi divenuta improvvisamente detrattrice di Nino De Gaetano, quando, invece, fino al giorno della nomina della giunta ne ha sempre parlato, non solo a me, come un bravo e stimato dirigente politico. Immagino sappia la signora Lanzetta che la mafia si favorisce anche quando si sollevano polveroni e si gioca a indebolire e fiaccare la credibilità di una istituzione. Per quanto mi riguarda, nella mia lunga esperienza di amministratore non ho mai concesso nulla alle illegalità e men che meno alle rappresentanze mafiose. A me non è mai capitato di dovermi trovare nella condizione in cui è invece incorsa, probabilmente suo malgrado, la signora Lanzetta da sindaco di Monasterace; non ho mai dovuto giustificare affidamenti illegali di lavori a causa della presenza nelle mie giunte di parenti stretti di boss mafiosi, riconosciuti tali da sentenze di condanna emesse nelle aule di tribunali».

Infine la provocazione: «Se ha elementi validi e non diffamatori, dunque la signora Lanzetta si rivolga alla magistratura piuttosto che continuare a parlare a sproposito in talk show televisivi compiacenti, magari col proposito di trovare spazio nei circuiti mediatici. La signora Lanzetta avrebbe potuto già in commissione parlamentare antimafia esplicitare le sue accuse. Da quanto risulta non l'ha fatto. Anzi, ai commissari di Palazzo San Macuto ha dichiarato di non essere in possesso di alcun elemento. Sappia la signora Lanzetta che non può salire su nessun pulpito per impartire lezioni di antimafia, tantomeno al cospetto della mia persona, della mia storia e della mia esperienza politica e amministrativa. Una storia limpida e trasparente, segnata da condotte coerenti e da impegno concreto nel contrasto alla criminalità ed al malaffare».

E poi la minaccia: «Purtroppo, e me ne duole , è stata la signora Lanzetta a essere richiamata a una coerenza antimafia, come è noto, anche da autorevole stampa nazionale. Se si dovesse insistere, dunque, in questa campagna diffamatoria sarò costretto a valutare quali iniziative assumere a tutela della mia integrità morale e della funzione istituzionale che i cittadini calabresi con largo consenso hanno inteso affidarmi»

Lettera aperta all’amministrazione comunale

Quello che non vediamo direttamente molto spesso ce lo fanno notare, scrivendoci ( talora anche con le relative foto) o telefonandoci o semplicemente incontrandoci e riferendoci.

Da qui il nostro “mestiere”, da molti apprezzato per la informazione che offriamo “gratis et amore dei”, e che ci impone di interessarci di quanto avviene nella nostra comunità, scrivendone perché ne resti traccia, se non memoria

Talvolta ci vediamo costretti a segnalare “refusi”, alcuni inverosimili.

Non pretendiamo certo di essere letti( figurarsi di essere capiti!) , tantomeno dai responsabili di questi refusi, ed ancora meno di avere dagli stessi le risposte, per certi versi, dovute.

Ma vivaddio, se in qualche modo sprechiamo il nostro tempo per aiutare il nostro paese ad apparire ( certamente non ad essere!) migliore , una risposta ce la attenderemmo!

E’ il caso della targa marmorea apposta vicino alle “Case sciullate” per la quale avevamo segnalato alcuni errori

Bene alcuni di essi sono stati corretti ma non tutti.

Ecco la vecchia rotta ma scritta in italiano

Ed ecco la prima contenente l'errore di italiano

 

Ed ecco infine quella appena collocata e contenente ancora l'errore( dell'avvenimento in luogo di dall'avvenimento!)

In verità vorremmo evitare che se qualche turista ( hai visto mai che ne arrivi qualcuno, prima o poi?) leggendola pensasse che gli amanteani siano tutti ignoranti?

Da qui la necessaria domanda.

Visto che l’amministrazione comunale ( o chi per essa) non intende evitare o correggere gli errori, a chi dobbiamo scrivere perché la targa sia scritta in italiano, come è d’obbligo?

Al sig Prefetto?

Al Ministro della Pubblica istruzione?

In caso di mancata risposta ci vedremo costretti a farlo!

Nessuno sembra essersi accorto della “scomparsa” degli ausiliari delle strisce blu, quel gruppo di giovani che giravano costantemente le vie della nostra città per verificare se gli automobilisti avessero o meno pagato il ticket delle strisce blu e che provvedevano con rigore a sanzionare i comportamenti sbagliati.

La scomparsa è avvenuta il primo aprile 2015, ma non si tratta di un pesce d’aprile, cioè di uno scherzo. Affatto!

La comunità sembra non essersene nemmeno accorta e tantomeno i pochi turisti e gli ospiti che durante queste festività pasquali affollano Amantea

Sono molti infatti quelli che comunque , per tale ragione o semplicemente per abitudine staccano il ticket e lo appongono sul cruscotto. E bene fanno perché questo obbligo non è certamente venuto meno per la mancanza dei “vigilini” accertatori.

Le sanzioni infatti possono essere sempre elevate dalla Polizia Municipale.

E stando a quanto ci viene riferito gli apparecchi emittenti sono ora di proprietà del comune di Amantea e tutti gli incassi vanno all’ente comune.

Nemmeno i politici sembrano essersene accorti.

Eppure poco più di un mese fa , esattamente il primo marzo si registrava l’ intervento di Gianfranco Suriano il quale rivolgeva” un accorato appello a tutti i componenti del Consiglio comunale che evidentemente sono animati da valori di equità, giustizia sociale, correttezza amministrativa affinché si adoperino, con ogni mezzo lecito, per evitare tale ingiustizia e il consumarsi nella nostra Città, già gravemente martoriata da eventi criminosi, di pratiche amministrative immorali e assolutamente non edificanti che contribuiscono, purtroppo, a scoraggiare tutti quei cittadini che credono nel ruolo imparziale e onesto dell’amministratore pubblico e delle Istituzioni nel loro complesso”

Si riferiva al fatto che “Da indiscrezioni ( mai smentite dalla maggioranza, sic! ) sembrerebbe che sia in atto da parte di alcuni nostri amministratori comunali una forte pressione per far sì che questa tutela non venga inserita nel bando di prossima emanazione come invece avviene, in questi casi, in tantissimi Comuni in tutta Italia”

La tutela era quella che discendeva dall’inserimento nel nuovo bando per l’affidamento del servizio relativo ai parcheggi a pagamento in via di scadenza di una clausola di salvaguardia per gli ausiliari al traffico che lavorano su questo servizio da molti anni.

E concludeva l’ex consigliere ed assessore che “Se questo fosse vero, sarebbero purtroppo confermate le voci che da mesi circolano in Città che vedono soprattutto i componenti della Giunta comunale alla spasmodica ricerca di soluzioni lavorative per sistemare amici “politicamente” vicini, parenti e propri elettori”.

Una affermazioni coraggiosa e forte ; una vera e propria denuncia

Questa presa di posizione veniva supportata pochi giorni dopo dall’intervento –il 4.3.2015- dei consiglieri di minoranza Sante Mazzei, Concetta Veltri, Bruno Miriam e Sergio Ruggiero che ricordavano che : “ La salvaguardia rappresenta una misura prevista da diversi Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro, normalmente pensata proprio per garantire il mantenimento dei posti, tutelare i livelli occupazionali ed evitare strumentalizzazioni di carattere clientelare” e che “.L’eliminazione della clausola di tutela in questione lederebbe dunque un principio di giustizia sociale, e mortificherebbe le aspettative di persone, donne e uomini, che da anni compiono con impegno e dedizione il proprio lavoro, contribuendo all’ordine e al decoro di Amantea e Campora san Giovanni.”

Ma evidentemente c’è dell’altro. Forse molto altro!

Tutto si è fermato allora ? Nemmeno una proroga? Perché mai si chiedono in tanti non è stato predisposto il bando? Cosa c’è dietro questo ritardo nella emissione del bando? Che cosa si aspetta? Che fine faranno gli ausiliari?

Sono forse vere le voci che parlano di una fattura emessa a carico del comune per prestazioni relative agli anni precedenti e che avrebbero dato la stura a fortissime reazioni politiche e parapolitiche tali da bloccare il tutto?

O sono al contrario vere le voci che riferiscono che le parti della ditta finora incaricata del servizio siano in forte contrasto, addirittura tipo carta bollata , e che pertanto appare difficile che quella unica prossima vincitrice possa conservare tutto il personale oggi operante?

Anche gli ausiliari, quindi, come i vigilini?

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