
Redazione TirrenoNews
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Soffocata da acino uva, muore bimba 2 anni. E se ci fosse stato “Chico?
Venerdì, 10 Agosto 2018 09:30 Pubblicato in Campora San GiovanniLa domanda se con la manovra di Heimlich la bambina si sarebbe potuta salvare si impone, non altro che per ricordare un atto di coraggio che è stato dimenticato e sottovalutato, come la nostra sollecitazione alla amministrazione comunale di un riconoscimento dovuto e giusto
( Signor sindaco so che avete tanti e gravi problemi, ma siete sempre in tempo, però!)
Una terribile tragedia è avvenuta sulla spiaggia libera di marina di Lizzano, in provincia di Taranto. Una bambina di appena due anni è morta soffocata da un acino d'uva.
Secondo una prima ricostruzione fatta dai Carabinieri, la piccola avrebbe eluso il controllo dei genitori addentando il frutto, ma poi non è riuscita ad ingoiarlo, andando subito in debito di ossigeno e diventando cianotica.
La mamma e il papà della piccola si sono accorti subito di quanto stava accadendo hanno subito allertato i soccorsi, i quali sono giunti velocemente sul posto dal lido Conca del Sol, il più vicino all’appezzamento di spiaggia libera dove la famiglia si trovava.
Purtroppo tutti i tentativi di aiutare la bimba sono stati inutili.
Nel frattempo è giunta sul posto un’ambulanza che ha trasportato la piccola al più vicino presidio sanitario, l’ospedale Santissima Annunziata di Taranto, ma le sue condizioni apparivano ormai troppo gravi.
La bambina, infatti, ha cessato di vivere poco dopo il suo ricovero
Gli alimenti pericolosi
Dalle pile ai pistacchi, sono tanti gli oggetti e alimenti a rischio soffocamento per i bimbi.
Come è accaduto pochi mesi fa alla piccola di tre anni a Vimercate morta a causa di acino d’uva.
Ma cosa si può fare per evitare queste tragedie?
Per scongiurare incidenti, innanzitutto il bambino deve mangiare a tavola, seduto con la schiena dritta. Non deve mangiare mentre gioca, è distratto dalla tv o da videogiochi, è in movimento, corre o si trova in auto: meglio creare un ambiente rilassato e tranquillo, evitare distrazioni e non dargli del cibo se sta piangendo o ridendo.
Alimenti di forma tondeggiante, come ad esempio uva, ciliegie, olive, mozzarelline, pomodorini, polpettine: tagliare in pezzi piccoli (circa 5 mm).
Prestare attenzione nel rimuovere i semi e i noccioli. Alimenti di forma cilindrica, come ad esempio wurstel, salsicce, carote: Tagliare prima in lunghezza (a listarelle) e poi in pezzi più piccoli (circa 5mm), mai a rondelle. Prestare attenzione nel rimuovere eventuali budelli o bucce.
Il ministero della Salute segnala la top ten degli elementi pericolosi cui fare attenzione quando un bambino sotto ai 4 anni entra in casa nostra: giocattoli smontabili, pile al litio, magneti, detersivi, tappetti delle penne, palline di ogni tipo e materiale. E ancora monete, ciondoli e bottoni.
Le manovre salvavita
Troppo spesso le manovre salvavita rimangono mere sconosciute quando invece un primo intervento può "fermare il tempo" e riuscire a bloccare il danno cerebrale della vittima. Quasi tutti gli malori si verificano a casa o scuola. Ma la parola d'ordine è: niente paura, tutti possono farcela. Il medico segnala anche un errore frequente in situazioni estreme: "Inutile tentare col dito una manovra disperata, agendo sulla bocca.
Così si lacerano le mucose e si trascura il massaggio cardiaco, che invece può tenere in vita il bambino.
La compressione toracica, dimenticando il corpo estraneo che ostruisce le vie aeree, è l'unico modo per far arrivare l'ossigeno al cervello in attesa dell'intervento dei rianimatori del 118"
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Sciolto per mafia il consiglio comunale di Siderno. Domani 11 agosto la conferenza.
Venerdì, 10 Agosto 2018 09:07 Pubblicato in Storia locale della CalabriaIl Consiglio dei Ministri riunitosi mercoledì 8 agosto 2018 sotto la presidenza del Presidente Prof. Giuseppe Conte, Segretario il Sottosegretario alla Presidenza On. Giancarlo Giorgetti, nella seduta n. 14 ha deliberato, su proposta del Ministro dell’interno Sen. Matteo Salvini,
lo scioglimento del Consiglio comunale di Siderno (Reggio Calabria), a norma dell’articolo 143, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267
Ecco cosa scrive la maggioranza del comune:
“A tre anni dall’insediamento della maggioranza, che ha appoggiato il sindaco Fuda nelle elezioni di maggio 2015, è giunta la notizia dello scioglimento del consiglio comunale per infiltrazione mafiosa, da parte del Consiglio dei Ministri, che ha gettato amministratori e consiglieri nel più profondo sconforto.
La compagine che ha governato Siderno fino all’8/8/2018 era certamente estranea a comportamenti ed ideologie mafiose, ma vedeva nella onestà, lealtà amministrativa, trasparenza, correttezza, nei principi di buona amministrazione il proprio faro ed il fine per cui valeva la pena lavorare.
Nei tre anni di amministrazione, molte cose sono state fatte e molte altre si trovano nel cantiere della “Fabbrica di Pietro”, alcune in dirittura d’arrivo che, purtroppo, probabilmente non vedranno la luce.
Tutto il lavoro svolto dal sindaco e dalla sua maggioranza è stato portato avanti nonostante le mille difficoltà e tensioni create da un clima politico non sempre sereno.
Al momento lo sconcerto è dovuto soprattutto al fatto che, non essendo ancora stato notificato il decreto di scioglimento, non siamo nelle condizioni di conoscere le motivazioni che hanno portato a tale decisione, per cui non solo il sindaco e la sua maggioranza sono del tutto ignari di quanto ruota attorno a loro, ma un’intera comunità viene additata e colpita da un’onta terribile, senza sapere neanche il perché.
È fuori dubbio che sentiamo il dovere di capire cosa è successo al fine, soprattutto, di difendere la comunità e, per tale motivo, indiciamo una conferenza stampa per sabato 11 agosto 2018 alle ore 11.00 presso la sala del consiglio comunale di Siderno.
Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.
La maggioranza uscente”
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Ormai è certo. In Calabria si coltiva più cannabis che cipolla rossa dolce.
Venerdì, 10 Agosto 2018 08:50 Pubblicato in Basso TirrenoLa Calabria, si sa, è la Patria di tantissimi prodotti agricoli di straordinaria qualità.
Tra questi è nota la famosa Cipolla rossa dolce, che dopo l’Olio è quella che raggiunge la massima quantità prodotta.
Forse occorre dire “era” alla luce delle continue scoperte di piantagioni di cannabis
L’ultima piantagione conteneva 41.660 piante di cannabis di varie dimensioni.
E’ stata trovata al confine tra Lamezia Terme e Acconia di Curinga, in località “Mucata”.
Dopo prolungati servizi di osservazione e di mirati accertamenti svolti nei giorni scorsi, i carabinieri hanno individuato diverse serre all’interno delle quali erano coltivate migliaia di piante di cannabis indica.
L’operazione è stata eseguita nel corso della mattinata dell’8 agosto, quando, i militari della Compagnia di Girifalco (nello specifico i militari della Stazione CC di Curinga e quelli del Nucleo Operativo), hanno scoperto la piantagione.
In particolare, i Carabinieri, in una zona da oggetto di analoghi interventi in passato, hanno focalizzato l’attenzione su un’azienda agricola, di proprietà di un 60enne originario di Maida, C.A., incensurato, dopo aver notato i “movimenti sospetti” del titolare e la presenza, in mezzo alle altre colture, di 5 serre di grandi dimensioni.
I sospetti dei militari sono risultati fondati quando, alle prime luci di ieri, il proprietario giunto presso i terreni è stato sorpreso dagli stessi intento ad azionare i sistemi di irrigazione delle serre all’interno delle quali (in tre di esse) venivano rinvenute 41.660 piante di cannabis di varie dimensioni.
L’uomo, immediatamente bloccato e sottoposto a perquisizione personale, è stato anche trovato in possesso di un dispositivo elettronico utilizzato per captare l’eventuale presenza di sistemi audio-video (microspie e/o telecamere). C.A., quindi, appurata la mancanza di alcun genere di autorizzazione alla coltivazione della cannabis rinvenuta e constatata, da un preliminare accertamento speditivo, la presenza del principio attivo del THC nelle piante, è stato tratto in arresto per illecita coltivazione dell’ingente quantitativo di sostanza stupefacente e su disposizione del PM di turno della Procura di Lamezia Terme associato al carcere di Catanzaro dove si trova in attesa della convalida dell’arresto da parte del Gip.
I militari, inoltre, hanno sottoposto a sequestro l’intera area e, su disposizione dell’AG, estirpato e distrutto le migliaia di piante rinvenute (operazione che ha richiesto l’intero arco della giornata) prelevando alcuni campioni da sottoporre ai successivi accertamenti medico legali.
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