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Redazione TirrenoNews

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Ecco la nuova segreteria provinciale del Pd cosentino

Giovedì, 27 Settembre 2018 21:03 Pubblicato in Cosenza

La Federazione di Cosenza parteciperà convintamente alla Manifestazione nazionale indetta dal Partito Democratico a Roma per il prossimo 30 Settembre al fine di costruire l’alternativa politica, sociale e dal basso a questo governo sempre più posizionato a destra e sempre più inconcludente negli atti di governo e per incoraggiare gli italiani ad abbandonare la paura e a tornare a lottare per i diritti civili, sociali ed economici.

Allo stesso modo, in questi giorni, si sta lavorando all’organizzazione della Festa regionale de l’Unità, in piena collaborazione con l’Unione regionale, che quest’anno si terrà a Rogliano nella nostra provincia.

Sarà un’occasione importante per discutere e confrontarsi sulla nuova organizzazione da dare al Partito ma soprattutto delle politiche che il PD intende mettere in campo sia a livello nazionale che regionale.

Martedì 2 Ottobre, inoltre, sarà convocata la Segreteria provinciale di cui fanno parte

Armando Bossio,

Concetta Castiglione,

Livio Chidichimo,

Simona Colotta,

Maria Crescente,

Maria Pia Funaro,

Luigi Gagliardi,

Enzo Giacco,

Manuela Giordano,

Vincenzo Granieri,

Carmine Le Pera,

Luca Lepore,

Cesare Loizzo,

Francesco Madeo,

Paolo Pappaterra,

Gabriele Petrone,

Carmine Quercia,

Margherita Ricci,

Era Rocco,

Antonio Tiano,

Francesca Tolve,

Riccardo Ugolino,

Cristiana Viola,

Alessandro Porco (che assumerà il ruolo di Vice-Segretario),

con diversi punti all’Ordine del giorno tra cui l’organizzazione della Festa regionale, la programmazione dell’attività politica, la nomina dei Dipartimenti provinciali e dei Forum tematici.

Durante la riunione, infine, il Segretario Provinciale Luigi Guglielmelli provvederà ad assegnare le deleghe e le funzioni ad ogni membro della Segreteria al fine di consentire ad ognuno di lavorare al meglio nei settori di loro competenza e dare così un contributo operativo e di contenuto all’intero PD della Provincia di Cosenza.

La politica ad Amantea. Finalmente è tutto a posto

Giovedì, 27 Settembre 2018 12:22 Pubblicato in Primo Piano

Gli Amanteani come tutti gli altri normalmente si lamentavano che nel proprio paese le cose non andavano come dovevano, come volevano, come sarebbe stato giusto, logico, opportuno e necessario.

 

 

Era ed è un modo per segnalare la città dei loro sogni, una città molto diversa da quella nella quale viviamo.

Una città nella quale i servizi funzionino con automatismi calibrati e che siano efficienti, ma anche che abbiano attenzione a tutte le esigenze del cittadino, perfino a quelli ancora non percepiti e quindi non espressi.

E se possibile senza contribuirvi, cioè “aggratis”.

Una città dove l’acqua non manca mai.

Una città dove non si trovino buste di spazzature gettate in ogni dove.

Una città dove tutta l’erba sia tagliata e gli alberi potati ed il verde pubblico curato.

Dove il mare sia sempre pulito.

Dove le spiagge non siano piene di rifiuti, nemmeno quelli portati dal mare.

Dove il traffico sia ordinato, le lampadine pubbliche siano sempre accese, gli uffici sempre aperti e capaci di dare risposte immediate alle esigenze dei cittadini.

Dove non si paghi la sosta e non si subiscano contravvenzioni.

Dove l’amministrazione organizzi feste pubbliche ed ogni tanto sagre “aggratis”

Dove l’amministrazione contribuisca ad un sistema sanitario efficiente, offra scuole sicure, bitumi le strade, faccia accendere tutte le luci dei semafori, assista i poveri, faccia presenziare ai Vigili l’ ingresso e l’uscita delle scuole, faccia funzionare le videocamere per la sicurezza, organizzi gli scuolabus e la mensa scolastica, appena iniziata la scuola, e se possibile senza costi per l’utenza, faccia funzionare le fogne, faccia pulire i tombini, eviti le perdite d’acqua, faccia distruggere topi, mosche , zanzare e “ciuciuli”.

Realizzi, cioè, la città perfetta, garantendo lavoro ai disoccupati e perfino cultura e socialità.

Diversamente ritengono sia loro diritto lamentarsi.

Se oggi non si lamentano vuol dire che le cose vanno bene.

Non vediamo alcuno( quasi) che contesti le scelte dell’amministrazione, anche semplicemente come inopportune.

Non vediamo alcuno che denunci i cattivi comportamenti individuali ed anche sociali.

Se, poi, i cittadini non si rivolgono nemmeno agli avversari istituzionali dei politici in carica, quali sono i consiglieri di minoranza, perchè parlino a loro nome, tre sono le cose.

Ed è quello che sta succedendo nella nostra cittadina.

O per i cittadini va tutto bene o sono così disperati da non credere più che la politica affronti seriamente i problemi del proprio paese o sono così compromessi da sospettare che lamentandosi possano subire danni personali.

#dellaserievatuttobenemadamalamarchesa#

Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota:

“Egr. Sig. Direttore, torno a Lei con la solita richiesta di ospitalità perché tra le attese deluse del sindaco di San Pietro in Amantea vi fu la richiesta di rispetto a chi chiede dei diritti, nello specifico il diritto a sapere e, non rendendosi conto del peso delle parole espresse, tentò di rispondere senza rispondere.

Ero partito dalla convinzione che, più che parlare forte e lanciare anatemi, fosse stato necessario parlare chiaro e perciò avevo posto a pilastro del mio atteggiamento la dignità della persona, indipendentemente dal suo orientamento politico. Poiché ciò è stato ritenuto minimale; della nota allegata, depositata il 17.9 2018 al n. 2281 del protocollo del comune di S. Pietro in Amantea, avrei preferito non parlarne né, tanto meno, renderla pubblica.

Un primo cittadino, anche se vince con il 71,2% dei voti non può negarsi, né comportarsi elargendo “edulcorate” valutazioni, come fece. Ciò potrà capirsi, credo, attraverso la lettura della nota allegata che spero avrà la bontà di pubblicare”.

         Ferruccio Policicchio         Vico Bellavista, 4 87030 S. Pietro in Amantea (Cs)

Al sig. sindaco Comune di S. Pietro in Amantea (Cs)

(Rif. nota n. 1572 del 22.08.2016)

Oggetto: Per saperne di più, ma anche per ridere un po’ in un giorno di mezza estate tra canti,  

             mangiate e ballate.

Con ritardo, e me ne scuso, riscontro alla nota citata a margine, a sua volta risposta alla lettera aperta dello scrivente, datata 15.8.2016, avente il medesimo oggetto.

Lei, in detta nota, asserendo “che il ridere fa bene alla salute”, senza soddisfare alcuna delle domande poste ha usato espressioni quali:

  1. 1)(…) legge con rassegnazione e poco gusto le cose che scrive, tant’è che, in merito alla nota ultima, non intende rispondere (…). Infatti, non ha dato alcuna risposta agli interrogativi.
  2. 2)(…) Avrebbe, però, argomenti e capacità per rispondere alle basse volgari insinuazioni che solo in una mente piena di perfidia e cattiveria possono albergare … Non ti curar di loro (…).

Devo riconoscere che ha chiuso, con una metafora ottima, anche se in modo incompleto.

Sulla porta – prima di entrare «ne la città dolente, tra la perduta gente» – il Sommo notò, non capendone il significato, la scritta: «Lasciate ogne speranza, voi ch’intrate» e il Maestro così spiegò: «Qui si convien lasciare ogne sospetto;ogne viltà convien che qui sia morta» e solo più avanti dice: «non ragioniam di loro ma guarda e passa».

Infatti, pur avendo “argomenti” e “capacità” non ha dato alcuna risposta ai quesiti posti, né tantomeno ha intrapreso altre vie per difendersi dalle basse volgari insinuazioni che solo in una mente piena di perfidia e cattiveria possono albergare.

  1. 3)(…) Quanto al contenuto degli atti la Sua nota intelligenza è tale che ogni risposta è superflua (…).

Potrebbe spiegarsi meglio?

  1. 4)(…) Le do un consiglio (non richiesto): si legga bene gli atti troverà risposta alle sue domande che, verosimilmente La tengono sveglia la notte e si faccia quattro risate, anzi otto sedici … (…).

Dio, quanto è buono! Ho accolto il consiglio, questo il motivo del ritardo, ma lei non deve dare consigli non richiesti deve dare risposte alle istanze poste dai cittadini.

  1. 5)(…) Tanto rispondere a Lei è inutile, anche perché il Popolo, i Cittadini quelli che devono (dovevano) capire, cioè quelli che né Lei né qualche accolito, avete capito ne capirete mai, hanno capito e capito bene e la valanga di voti, confluiti sulla persona di che le scrive e dei suoi collaboratori, bastano e avanzano a capire tutte le risate che da qui all’eternità può farsi in beata solitudine.

Potrebbe essere più chiaro sulla dizione “qualche accolito”? Quanti e chi sarebbero?

In queste sue parole c’è il botto finale che a me danno il sapore di un puerile entusiasmo. Considerandosi un Unto dal Signore grazie alla valanga di voti ricevuti, di essi se ne fa scudo autorizzando sé stesso a non rispondere. Sono rabbrividito perché mi ha fatto tornare alla mente un altro politico miracolato, il quale, per la valanga di voti confluiti sulla sua persona, non intendeva rispondere alla Giustizia. E ciò, secondo il suo pensiero, l’ha autorizzata ad esimersi – anche se legge con rassegnazione e poco gusto le cose che scrivo – dal dare risposte ad un cittadino (che sa di non sapere) ritenendo lei che: rispondergli è inutile.

La sua elezione, avvenuta in modo bulgaro, non fu messa in dubbio, il suo operato si !

S’è scappato dalle domande significa che c’è qualcosa da cui scappare.

Insomma, si è sforzato ad esporre nulla di che andare fiero se non avrà dato risposta:

  1. Alla determinazione n. 1 del 12.01.2016, del segretario comunale di S. Pietro in Amantea, mal posta in albo on-line e da lei definita “pagliuzza”;
  2. Alla determinazione n. 31 del 22.07.2016, del segretario comunale di Falconara Albanese (Cs), dove viene trattato l’acquisto delle corone “rubate” alla scultura della Madonna delle Grazie del nostro paese;
  3. Alla sua denuncia circa i danni arrecati alla suddetta scultura della Madonna delle Grazie.

Resto in attesa di risposta agli interrogativi già posti e a quelli che qui si pongono.

Se vuole può esporre la presente nota in albo on-line del Comune; da parte mia verrà inviata al blog Tirreno news.

Per brevità e una più spedita e facile comprensione, allego copia della nota posta a riferimento.

San Pietro in Amantea 16.9.2018.                                        (Ferruccio Policicchio)

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