
Redazione TirrenoNews
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Come era certo.
Ben più che probabile.
Ed i risultati elettorali ne hanno dato conferma.
Eccoli:
Comune di AIELLO CALABRO (Prec. elez.: 25/05/2014)
Sezioni: 3 / 3 (Tutte)
Liste | Candidati Sindaco | Voti | % | Seggi | ||||||
Liste | Candidati Sindaco | Voti | % | Seggi | ||||||
UNITI PER AIELLO |
FRANCESCO ANTONIO IACUCCI SINDACO
|
723 | 86,28 | 7 | ||||||
PROGETTO COMUNE | GASPARE PERRI DETTO ZACCAGNINI | 115 | 13,72 | 3 | ||||||
TOTALE | 838 | 100 | 10 | |||||||
Elettori: 2.756 |
Votanti: 1.002 (36,36%)
Schede nulle: 132
Schede bianche: 32
Schede contestate: 0 |
Dato aggiornato al: 27/05/2019 - 17:14
Tangenti e appalti truccati al porto di Napoli: scattano le manette per 7 persone
Lunedì, 27 Maggio 2019 16:53 Pubblicato in ItaliaI militari della Guardia Costiera, su disposizione della Procura della Repubblica di Napoli hanno eseguito 6 (sei) ordinanze di custodia cautelare, 1(una) interdizione dai pubblici uffici per 12 mesi nonché numerose perquisizioni e sequestri a carico di imprenditori e funzionari pubblici dell’Autorità Portuale di Napoli, nell’ambito di una ampia e complessa inchiesta che vede coinvolti decine di indagati.
La Procura della Repubblica di Napoli, ha coordinato le indagini condotte dalla Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Napoli che, per oltre 2 anni, ha effettuato serrate ed articolate attività di polizia giudiziaria anche utilizzando sofisticati sistemi di intercettazione telefonica, informatica ed ambientale. L’inchiesta, ha accertato che circa 22 milioni di euro di appalti sono stati oggetto di turbativa d’asta ad opera di una associazione per delinquere che ha strutturato un sistema illegale composto da dipendenti corrotti dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale, ed imprenditori senza scrupoli.
L’operazione “CRIPTOCORRUZIONE 2.0”, prende il nome dal fatto che imprenditori e funzionari corrotti utilizzavano un linguaggio in codice, nonché da una sostanziale “evoluzione” del sistema corruttivo. I militari della Guardia Costiera di Napoli, hanno disvelato l’evoluto sistema corruttivo attraverso una acuta analisi delle migliaia di conversazioni telefoniche ed ambientali, decriptando le varie parole in codice utilizzate per tubare le gare d’appalto e per accordarsi sulle tangenti.
I primi risultati dell’indagine portavano già nel maggio 2017 alla confessione del Responsabile dell’Ufficio Manutenzioni dell’ Autorità Portuale di Napoli – Sig. G.D. – , il quale di fronte alle inequivoche evidenze degli investigatori della Guardia Costiera, ammetteva di aver intascato 40.000 euro di tangenti confermando altresì che vi era un vero e proprio sistema di appalti truccati e corruzione.
Le indagini evidenziavano le diverse metodologie con le quali corrotti e corruttori riuscivano a manipolare gli appalti. Un primo sistema utilizzato dai funzionari corrotti era quello di creare ad arte fittizie urgenze così da poter utilizzare più snelle procedure di gara. Dette procedure semplificate consentivano ai funzionari pubblici corrotti di concordare preventivamente con le ditte colluse gli importi dei lavori nonché la ditta che si doveva aggiudicare l’appalto.
Altro astuto sistema era quello di gonfiare l’elenco delle ditte da invitare per gli appalti. Detto elenco veniva gonfiato attraverso l’inserimento di ditte che erano solo formalmente ed apparentemente diverse ma che, invece, sono risultate ditte intestate a prestanomi cd. “teste di legno” e facenti parte del medesimo cartello delle società colluse.
Ed ancora, i funzionari corrotti, al fine di assegnare gli appalti agli imprenditori del sistema,
utilizzavano la procedura dell’affidamento diretto in spregio ad ogni principio di concorrenza. Al riguardo, si accertava anche che, i funzionari corrotti per mantenere l’appalto entro la soglia limite dell’affidamento diretto, frazionavano l’importo dei lavori. Inoltre, soventemente, ammantavano la gara di una presunta legalità affidando i frazionati lavori sotto soglia a ditte apparentemente diverse che, invece, risultavano essere gestite dallo stesso imprenditore.
Il sistema era così ben oleato che la spartizione dei lavori avveniva, sovente, già nella fase di individuazione e progettazione degli stessi. Infatti, si accertava che i progetti dei lavori venivano direttamente redatti dalle ditte compiacenti e poi digitalmente passati ai funzionari corrotti che li facevano propri. Questo escamotage, faceva sì che venissero preconosciute dalle ditte compiacenti le percentuali di ribasso da offrire per vincere la gara. Inoltre, ciò consentiva di gonfiare gli appalti così da assicurarsi tanto il denaro destinato alle tangenti che gli alti profitti per gli imprenditori. Gli imprenditori, si assicuravano, anche, attraverso le tangenti, l’assenza dei controlli da parte dell’ente pubblico. Infatti, i funzionari corrotti, sebbene formalmente incaricati di vigilare e dirigere i lavori, redigevano gli atti amministrativi necessari per i vari pagamenti esclusivamente sulla base di quanto veniva loro indicato dalle ditte compiacenti.
Altro collaudato stratagemma utilizzato dai funzionari corrotti, era quello di avere direttamente i nominativi da invitare alla gara d’appalto dalla ditta compiacente. Quest’ultima, accordatasi preventivamente con le ditte che aveva fatto invitare dall’ente pubblico e con il placet del funzionario corrotto, pilotava l’aggiudicazione dell’appalto.
Inoltre, il sistema corruttivo, in caso di appalti di rilevante entità che non consentivano l’utilizzo di snelle procedure di gara, era in grado finanche di pilotare la nomina dei membri delle commissioni aggiudicatrici.
Ma la fraudolenta intelligenza dei funzionari corrotti non si fermava qui. Questi stilavano i bandi di gara e gli atti amministrativi connessi, con tale illecita astuzia da renderli volutamente criptici. Questo modus operandi permetteva al sistema corruttivo ampi margini di profitti e tangenti perché consentiva ai disonesti funzionari, nelle pieghe della criptica gara, di far effettuare minori lavori, a fronte di un più ampio e corposo importo d’appalto.
Il proliferare del sistema corruttivo trovava il suo humus nella confusione amministrativa delle gestioni Commissariali dell’Autorità Portuale, connaturate anche dall’assenza di adeguati controlli interni nonché dall’assoluta inefficacia del Piano Anticorruzione di cui l’Ente si era dotato.
Elezioni europee: a Lamezia vince la Lega con il 25,49%, M5S al 25,16%
Lunedì, 27 Maggio 2019 16:31 Pubblicato in Basso Tirreno
Lamezia Terme - E' la Lega il primo partito in città con il 25,49%, seguito dal Movimento 5 stelle con il 25,16, terzo partito il Partito Democratico con il 15,96%. Fratelli d'Italia si attesta al 14,84, mentre Forza Italia si ferma al 10,50%. Diverso l'esito nel resto della Calabria dove, in generale, a trionfare il Movimento 5 stelle seguito dalla Lega e dal Pd.
Il partito di Matteo Salvini vince invece nelle Province di Reggio e Vibo. A Lamezia, con chiusura delle urne alle 11, hanno votato 21.812, il (36,50%) per 78 sezioni.
Sezioni: 78 / 78 (Tutte)
Liste Voti %
LEGA SALVINI PREMIER 5.374 25,49
MOVIMENTO 5 STELLE 5.306 25,16
PARTITO DEMOCRATICO 3.366 15,96
FRATELLI D'ITALIA 3.130 14,84
FORZA ITALIA 2.213 10,50
LA SINISTRA 443 2,10
+EUROPA - ITALIA IN COMUNE - PDE ITALIA 351 1,66
EUROPA VERDE 231 1,10
PARTITO COMUNISTA 165 0,78
POPOLARI PER L'ITALIA 155 0,74
POPOLO DELLA FAMIGLIA - ALTERNATIVA POPOLARE 92 0,44
PARTITO PIRATA 87 0,41
PARTITO ANIMALISTA 85 0,40
CASAPOUND ITALIA - DESTRE UNITE 61 0,29
FORZA NUOVA 26 0,12
TOTALE LISTE 21.085 100
Elettori: 59.755 | Votanti: 21.812 (36,50%) Schede nulle: 570 Schede bianche: 157 Schede contestate: 0
I RISULTATI NELL'HINTERLAND LAMETINO
Platania - Lega (25,96%)
San Pietro a Maida - M5s (26,53%)
Cortale - Pd (26, 94%)
Marcellinara - M5S (33,41%)
Amato - M5S (26,42%)
Pianopoli - Pd (27,07%)
Falerna - M5S (31,55%)
Nocera Terinese - Lega (30,74%)
Motta Santa Lucia - M5s (32,36%)
Conflenti - Lega (35,85%)
Curinga - Lega (27.34%)
Decollatura - M5s (37,91%)
Feroleto Antico - M5S (34,76%)
Girifalco - M5S (27,35%)
San Mango d'Aquino - Lega (25,51%)
Serrastretta - M5S (32,10%)
Soveria Mannelli - M5S (36,535)
Gizzeria - Lega (43,27%)
Jacurso - Fratelli d'Italia (43,84%)
Maida - Lega (24,84%)
Martirano Lombardo - Lega (27,135)