
Redazione TirrenoNews
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Vuole accogliere gli africani con i soldi degli italiani.
Domenica, 02 Giugno 2019 21:49 Pubblicato in ItaliaMassì, apriamo questi benedetti o maledetti porti, obbediamo agli ordini pii del papa e dei progressisti favorevoli all'accoglienza.
Forza, amici africani, venite in Italia e che sia finita questa storia salviniana dei respingimenti degli stranieri.
Tutti dentro, belli e brutti. Così tra poco ospiteremo cinque o sei milioni di forestieri.
Ospitare è un verbo impegnativo.
Infatti non riusciremo a trovare un alloggio alla massa di immigrati che invaderanno la penisola, e allora per generosità cattolica e piddina sbatteremo i nuovi venuti per strada, dove dovranno arrangiarsi, dormire nelle aiuole, nei locali delle stazioni ferroviarie, pisciare sui tronchi degli alberi o sui marciapiedi.
Dove mangeranno e che cosa?
Non importa, questi sono dettagli.
Si nutriranno di foglie, di rifiuti pescati nelle pattumiere o nelle discariche.
I più fortunati saranno reclutati dagli schiavisti e costretti a raccogliere pomodori a due euro l' ora, chissenefrega.
L' importante è non rifiutare l' ingresso nei nostri territori ad alcuno, viva i neri che sono risorse per la nazione che non fa più figli e ha bisogno di gente che arrivi qui a grattarsi la pancia oppure a servire nelle case dei signori in cambio di una paga misera.
Leggi anche: "Anche i cattolici vi discriminano".
Papa Francesco chiede perdono ai rom: fino a dove si è spinto
È questo che vogliamo?
Apriamo i porti e anche le porte del Vaticano che invece restano chiuse al punto che per accedere al regno di Bergoglio bisogna farsi raccomandare dal vescovo o almeno dal parroco, altrimenti non ci puoi mettere piede.
Ovvio. Chi predica bene di norma razzola male.
Avanzate poveri cristi del mondo, occupate le periferie, i quartieri popolari, ma state lontani dalle canoniche e dalla Santa Sede, dai palazzi dei ricchi i cui inquilini sono buoni e tuttavia non vogliono rotture di coglioni intorno alle loro lussuose dimore.
Gli extracomunitari siano i benvenuti purché stiano alla larga dalle residenze degli abbienti che hanno appunto tutto tranne che la pazienza.
Caro Papa, trasforma la tua bella Cappella Sistina in un dormitorio di senegalesi, dopo di che avrai il diritto di farci la morale.
Sempre che ci spieghi cosa accadrà fra cinque anni, quando gli immigrati saranno più numerosi di noialtri.
Continueremo a tenere aperti i porti o porteremo via te?
Facile dire "correte qui, cari neri", poi però bisogna mantenerli.
Coi soldi degli italiani?
Ma andate in mona, e che Dio ci ascolti così almeno avrete altro cui pensare.
di Vittorio Feltri
Governo in crisi. Si torna a votare di Francesco Gagliardi
Domenica, 02 Giugno 2019 21:26 Pubblicato in ItaliaIl 26 maggio è venuta giù la grandine e ha spazzato via le residue speranze di avere un governo stabile per il resto della legislatura.
Ma Conte, da alcuni definito il Re Travicello, il Premier dimezzato, si dichiara ancora ottimista, moderatamente ottimista, dopo aver consultato i due Vice Premier Di Maio e Salvini e dopo il colloquio avuto col Presidente della Repubblica Mattarella.
Ma in questo avverbio moderatamente ci sono tutte le preoccupazioni del Capo del Governo sul futuro dell’esecutivo giallo verde.
In Parlamento, tra Deputati, Senatori e Ministri, circola una data, 29 settembre, giorno in cui gli italiani saranno chiamati alle urne per le elezioni anticipate dopo che il Presidente Mattarella avrà sciolto le Camere.
C’è davvero una crisi in atto dopo il voto del 26 maggio.
Il Movimento 5 Stelle è alle corde dopo la sonora batosta e il suo leader Di Maio è un pugile suonato, anche se dalla piattaforma Rousseau è stato riconfermato ancora leader del M5S con l’80% dei voti.
Molte cose sono cambiate, in peggio direi.
Di Maio e Salvini non si parlano più, evitano di incontrarsi.
Salvini predica prudenza e pazienza e giura e promette che non userà più quei toni che hanno infastidito il M5S, ma chiede lealtà e invita il Movimento a smettere di insultarlo quotidianamente. Ieri, però, c’è stata la sentenza su Edoardo Rixi, sottosegretario leghista a processo per peculato. E’ stato condannato a 3 anni e 5 mesi di reclusione nell’ambito dell’inchiesta sulle spese nel Consiglio Regionale della Liguria.
Subito si è dimesso.
Scongiurato un bis del caso Siri. Il contratto firmato un anno fa parla chiara: Dimissioni in caso di condanna.
Dimissioni subito accettate da Matteo Salvini senza battere ciglio.
Salvini ha calato ancora una volta le brache?
Si è piegato al M5Stelle?
Lui dice di no.
E per dare uno schiaffo al Pubblico Ministero che ha condannato il suo pupillo e a Luigi Di Maio che ne ha chiesto insistentemente le dimissioni, darà a Rixi un incarico di prestigio:- Accetto le dimissioni di Edoardo Rixi, ma solo per tutelare lui e il Governo, ma lo nomino responsabile Infrastrutture Lega riconoscendogli capacità e onestà assolute-.
Così ha commentato Padellaro le dimissioni di Rixi:- L’abilità di Salvini, sarà quella di non mettere mai alle corde i 5 Stelle, anche sulla TAV.
Cercherà di trattare con loro ma continuerà a dissanguarli.
Questo è il pericolo che corre il Movimento-. Ancora una volta dice che non vuole la crisi e che non vuole arrivare alla rottura per un semplice caso giudiziario.
Se ci fosse la crisi ci sarebbe il caos e nessuno capirebbe come andrebbe a finire. Salvini ieri sera è stato ospite a Diritto e Rovescio su Rete 4 e ha messo le cose in chiaro:- Non chiedo nulla, non chiedo Ministeri, non chiedo poltrone, chiedo al M5S di evitare polemiche e lavorare.
Ci sono tante riforme da fare. Ministri in bilico?
No, ma mi aspetto una marcia in più da tutto il Governo.
Non tirerei a campare. Se ho l’impressione che mi si fa perdere tempo, non starò qua a scaldare la poltrona. Se si torna a dire sempre di No, se si torna con i battibecchi, allora non vale la pena far perdere tempo agli italiani -.
Ci saranno tanti No, caro Salvini, da parte del Movimento 5 Stelle perché loro in questo Parlamento hanno la maggioranza e tu sei in minoranza.
Allora, 29 settembre, tutti al voto.
A me questa data ricorda una bellissima canzone di Lucio Battisti e dell’Equipe 84, ad altri, forse, se si andrà davvero a votare, una data fatale che passerà alla storia: Disfatta del Movimento 5 Stelle. Seduto in quel caffè…..guardavo il mondo che girava intorno a me.
Poi d’improvviso mi sono svegliato, ho acceso la radio: Oggi 29 settembre: Salvini vince le elezioni.
Salvini Premier. Che incubo!
Ndr. Nessuna paura Francesco. Il Papa sta preparando la sua lista e contro di lui Salvini non ce la farà mai.
E se poi il Papa farà la lista insieme al M5s ed al PD vinceranno sicuramente.
Anzi pensa che è pronta già la lista dei ministri che saranno scelti tra Rom, sinti e migranti.
Ovviamente il presidente del Consiglio dei ministri sarà padre FICO.
Spaccio di droga ad Amantea, i carabinieri arrestano un 32enne
Il nucleo operativo e radiomobile dei Carabinieri della Compagnia di Paola, agli ordini del capitano Giordano Tognoni, nel corso di una specifica attività di prevenzione e contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti sul territorio, hanno beccato oggi un 32enne.
Si tratta di G. O., del posto in possesso di circa 90 grammi di cocaina.
01 Giugno 2019