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Redazione TirrenoNews

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Sul caso Sea Watch arriva l'archiviazione per il premier Conte, i vice Salvini e Di Maio e il ministro Toninelli.

A comunicarlo è il senatore Maurizio Gasparri, presidente della Giunta delle elezioni e delle immunità del Senato.

 

 

"Come annunciato nella seduta di giovedì 20 giugno, con lettera in data 18 giugno 2019 - spiega Gasparri -, il Procuratore Distrettuale della Repubblica di Catania ha comunicato, ai sensi dell'articolo 8, comma 4 della legge costituzionale 16 gennaio 1989, n.1, che il Collegio per i reati ministeriali, costituito presso il Tribunale di Catania, ha disposto, con decreto in data 30 maggio 2019, l'archiviazione degli atti relativi ad ipotesi di responsabilità penale nei confronti del professor Giuseppe Conte, di Luigi Di Maio, di Matteo Salvini e del dottor Danilo Toninelli.

Si tratta della comunicazione prevista dall'art. 8, comma 4, della legge costituzionale n. 1 del 1989 e si riferisce al procedimento per il delitto in concorso di sequestro di persona, con riferimento ai fatti dal 24 al 30 gennaio 2019 in pregiudizio dei migranti soccorsi a bordo di nave Sea Watch".

SALVINI - "Non fu sequestro ma semplicemente richiesta di ordine e regole? Bene!

Prendo atto della decisione del Tribunale per i reati ministeriali di Catania, che ha archiviato il caso della Sea Watch del gennaio scorso.

Processi e indagini non mi fanno paura, ma sono felice che anche la magistratura confermi che si possono chiudere i porti alle navi pirata.

Continuerò a difendere i confini", il commento del ministro dell’Interno Matteo Salvini.

by (Afp) Pubblicato il: 21/06/2019 17:32

«L’Anas non dichiara alcun ritardo, né segnala criticità nelle tempistiche dell’intervento in corso che procede in linea con quanto previsto».

È quanto viene riportato in risposta all’interrogazione sul viadotto Cannavino, presentata da Carlo Guccione lo scorso mese di aprile.

 

Il consigliere regionale chiedeva «quali iniziative urgenti la Regione intenda adottare per fare in modo che vengano eseguiti in maniera celere e puntuale i lavori sul Viadotto Cannavino, oggi attenzionato speciale.

Bisogna avere garanzie dal Governo nazionale e dall’Anas per evitare un prolungamento dei tempi di chiusura della statale».

Oggi arriva la risposta dell’assessore alle infrastrutture, Roberto Musmanno, il quale puntualizza che è stata interpellata l’Anas S.p.A., competente sul viadotto Cannavino, che ha mandato una nota ufficiale datata 16 maggio 2019.

«L’Anas nel mese di luglio 2018 – si legge nella risposta all’interrogazione - ha ultimato la prima fase dei lavori di manutenzione straordinaria per l'impermeabilizzazione e il risanamento della pavimentazione stradale, eliminando gli avvallamenti presenti sulla soletta riducendo le vibrazioni subite dalla Struttura al passaggio dei mezzi pesanti.

La seconda fase, già appaltata, consiste in un intervento di manutenzione straordinaria finalizzato anche all'adeguamento sismico del viadotto in argomento, per un investimento di circa di 5 milioni di euro.

L’esecuzione dei lavori sopra indicati comporterà la chiusura totale del viadotto per un periodo di circa otto mesi, pertanto, nel quadro economico delle somme a disposizione. sono previsti 600 mila euro per il potenziamento della viabilità provinciale.

Le modalità e le tempistiche dell'intervento sono state, afferma Anas, concordate con gli Enti territoriali. È in fase di completamento l’iter amministrativo per il finanziamento cui seguirà la consegna dei lavori.

La nota Anas non dichiara alcun ritardo, né segnala criticità nelle tempistiche dell’intervento in corso che procede in linea con quanto previsto».

«L’Anas mente sapendo di mentire nel momento in cui afferma che non c’è alcun ritardo, né criticità - afferma il consigliere Carlo Guccione -.

Tant’è che il sindaco di Celico Antonio Falcone, lo scorso 10 giugno, invitata l’Anas a dare chiarimenti sui ritardi dei lavori e chiedeva al prefetto di Cosenza la convocazione di un tavolo tecnico per conoscere le intenzioni di Anas che ha disatteso ogni impegno assunto presso la Prefettura nel mese di aprile.

A questa richiesta il prefetto Paola Galeone ha risposto convocando, alla prefettura di Cosenza, una riunione il prossimo primo luglio al fine di condividere il cronoprogramma di attuazione delle lavorazioni sul Viadotto Cannavino».

«È grave che l’Anas abbia dato alla Regione Calabria – puntualizza Carlo Guccione - notizie in contrasto con la realtà dei fatti. Questo atteggiamento rischia di procurare non solo allarme tra la popolazione, ma anche seri danni all’economia visto che gli impegni assunti vengono sistematicamente disattesi.

La vicenda del Ponte Morandi richiederebbe una maggiore attenzione da parte dei responsabili dell’Anas calabrese che, invece, tra ritardi, rassicurazioni, impegni disattesi e comunicazioni contraddittorie continuano a creare ripetuti disservizi lungo l’unica arteria di collegamento tra la costa tirrenica cosentina, i centri della Sila e quelli turistici di Camigliatello, Lorica, e la città di Crotone.

Adesso basta!

È giusto pretendere una corretta informazione, monitorare e avere le dovute garanzie sul rispetto del cronoprogramma dei lavori, evitando ulteriori disagi e altri slittamenti di chiusura dei cantieri».

FUSCALDO. SOSPESA L’INTERDITTIVA ANTIMAFIA ALLA DITTA E-LOG

Venerdì, 21 Giugno 2019 17:45 Pubblicato in Paola

Il Tribunale di Catanzaro, sezione misure di prevenzione, ha accolto l’istanza di controllo giudiziario presentata dalla Società E-LOG, sospendendo quindi gli effetti dell’informazione interdittiva antimafia, emessa dalla Prefettura di Cosenza

 

all’indomani dell’operazione "Merlino" condotta dalla Procura della Repubblica di Paola, nei confronti della società E-LOG, che svolge il servizio di raccolta dei rifiuti nel Comune di Fuscaldo (il cui affidamento è stato oggetto di contestazione da parte della Procura) ed in altri comuni della Calabria e della Sicilia.

All’esito dei provvedimenti emessi dal Tribunale del Riesame di Catanzaro e dalla Suprema Corte di Cassazione, che hanno annullato le misure cautelari applicate dal GIP di Paola, la società E-LOG, tramite i propri difensori avv.ti Giuseppe Carratelli e Nicola Carratelli del Foro di Cosenza, dopo aver proposto ricorso al TAR avverso l’interdittiva antimafia, ha chiesto al Tribunale di Catanzaro di essere ammessa al controllo giudiziario, al fine di far verificare, alla stessa autorità giudiziaria, l’insussistenza di infiltrazioni mafiose all’interno della società.

Il Tribunale di Catanzaro ha quindi evidenziato che: “Con riferimento alla gestione dei servizi di raccolta rifiuti del Comune di Fuscaldo, non possono non essere considerati i provvedimenti giurisdizionali di annullamento, in sede cautelare, dai quali non emerge un comportamento suscettibile di essere valutato quale reato-spia di un possibile condizionamento mafioso.

Sotto il profilo della valutazione dinamica della proficuità del controllo giudiziario, si ritiene che la richiesta della società sia coerente con le finalità di carattere esplorativo ed investigativo che la misura del controllo giudiziario esplica, avendo la società deciso di sottoporsi al controllo al fine di eliminare in radice il pericolo di infiltrazioni di organizzazioni criminali.

Del resto, è notorio che la criminalità organizzata rivolga i propri interessi all’importante settore della raccolta dei rifiuti, nella quale la società opera.

Di talché, la sottoposizione alla misura di prevenzione richiesta consentirebbe un effettivo monitoraggio della realtà imprenditoriale.

Alla luce delle superiori considerazioni, il Collegio ritiene di poter accogliere la richiesta della società E-LOG s.r.l. di sottoposizione al controllo giudiziario”.

In virtù del provvedimento del Tribunale di Catanzaro la società E-LOG potrà quindi tornare ad operare regolarmente nel settore dei rifiuti.

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