
Redazione TirrenoNews
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Napoli, arrestato 32enne tunisino: tenta la rapina con un paio di forbici
Domenica, 30 Giugno 2019 22:34 Pubblicato in ItaliaGrazie Ong, grazie PD, grazia papa Francesco.
Un 32enne di origini tunisine, Mskni Mohamed Anime, è stato arrestato questa mattina dai carabinieri del nucleo radiomobile di Napoli.
Il tunisino ha tentato rapina con un paio di forbici.
Il tunisino ha avvicinato due centauri a bordo di un ciclomotore, minacciando il conducente con un paio di forbici per farsi consegnare il veicolo.
I centauri cercano di opporsi al rapinatore.
Il passeggero ha chiesto il supporto dei carabinieri che arrivano mentre i tre uomini si stavano affrontando.
Uno dei centauri era stato lievemente ferito quando i militari hanno raggiunto il rapinatore nel pieno dell'azione criminale, prima che potesse fuggire.
Il 32enne tunisino è stato bloccato, arrestato e rinchiuso nel carcere di Poggioreale.
Amantea.Non bastano 3 mesi alla commissione di accesso
Domenica, 30 Giugno 2019 22:00 Pubblicato in Campora San GiovanniChe bastassero 3 mesi era una speranza da parte di chi pensava che la commissione di accesso potesse formulare un ipotesi di scioglimento del consiglio sulla base dei soli rapporti politici che hanno indotto la formazione della lista azzurra che poi ha vinto le elezioni.
Evidentemente le prove raccolte in questa direzione non sono bastate.
Difficile ritenere che siano necessari altri 3 mesi per indagare in questa direzione.
Ed altrettanto evidentemente le indagini sugli atti posti in essere da questa amministrazione non sono bastati ad indurre la commissione di accesso a formulare la proposta di scioglimento dell’attuale consiglio comunale.
E così la commissione di accesso ha chiesto ulteriori tre mesi.
Altri tre mesi per leggere tutte le carte od acquisirne altre e tentare di trovare elementi che portino alla ipotesi di scioglimento del consiglio comunale.
Tre mesi di attesa.
Ci vorrà la fine di settembre o inizi di ottobre per saperne di più.
Insomma l’estate passerà tranquilla.
Ovviamente salvo che il ministero non decida di bocciare il bilancio e conseguentemente di sciogliere il consiglio per una ragione amministrativa.
Difficile però ritenere che il ministero assuma una similare decisione ed invii in piena estate i commissari.
L'ex M5S De Falco difende Carola Rackete: "Si è comportata bene"
Sabato, 29 Giugno 2019 23:54 Pubblicato in ItaliaMeno male che il “salga a bordo caxxo” non deve tutelare i confini dell’Italia.
E meno male, anche, che non fa più parte del M5s.
Ma può trovare facilmente posto nell’antitaliano PD.
Gregorio De Falco, oggi senatore del gruppo Misto dopo essere uscito dal M5S, difende la capitana della Sea Watch 3 che oggi è stata arrestata dalla Guardia di Finanza dopo aver forzato il blocco delle forze dell'ordine italiane.
Infatti Gregorio De Falco attacca Salvini: "È stato fatto un paragone con il posto di blocco è una sciocchezza perché il paragone corretto va fatto con l'ambulanza o con una macchina privata che debba portare un ferito in ospedale e, mostrando il fazzoletto bianco o suonando il clacson, deve ottenere la priorità sul traffico"
"Il comportamento di Carola Rackete, che approvo, è stato quello di una persona che ha piena consapevolezza del gravoso onere che incombe sul comandante di una nave soccorritrice di completare l'operazione di soccorso attraverso lo sbarco delle persone".
De Falco, l'ex comandante della Guardia Costiera che sgridò l'ex comandate della Costa Concordia con una frase che rimarrà impressa a lungo nella mente degli italiani (salga a bordo c...o), spiega all'Adnkronos che la Rackete non aveva scelta. L'ex M5s ribadisce il concetto su già espresso su Facebook qualche giorno fa, ossia che il capitano di una nave "non è liberato dai propri obblighi finché non porta a terra le persone, lo dicono le convenzioni internazionali che sono imperativi giuridici ed entrano nell'ordinamento a un livello superiore rispetto alle leggi ordinarie". Non c'è, dunque, secondo l'ex senatore pentastellato, nessuna violazione di legge dal momento che, se c'è un'emergenza di questo tipo è prioritario portare a terra i migranti salvati. De Falco, infine, pur senza nominarlo, attacca Matteo Salvini che aveva paragonato il caso della Rackete a quello di un qualsiasi cittadino che in auto non si ferma al posto di blocco:"Una sciocchezza perché il paragone corretto va fatto con l'ambulanza o con una macchina privata che debba portare un ferito in ospedale e, mostrando il fazzoletto bianco o suonando il clacson, deve ottenere la priorità sul traffico"