
Redazione TirrenoNews
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Ormai l’Italia è finita.
Siamo senza legge.
Tutti possono fare tutto.
Anche aggredire chi ha il proprio dovere
Capotreno aggredita dopo aver chiesto i biglietti: denunciate tre passeggere
Ad Avigliana sul treno regionale Torino-Susa la Capotreno èstata aggredita da tre passeggere romene.
L'hanno aggredita, spintonata e ingiuriata. Tutto perchè aveva chiesto loro il biglietto del treno.
E' successo ieri mattina, mercoledì 3 luglio 2019, sul treno regionale che da Torino Porta Nuova era diretto verso Susa.
A dare l'allarme un passeggero, che ha richiesto l'intervento degli agenti della polizia ferroviaria di Bussoleno attraverso il numero unico di emergenza.
Saliti a bordo del treno ad Avigliana hanno così fermato tre giovani viaggiatrici di nazionalità romena, denunciate: tutte e tre sono residenti nel campo nomadi di via Germagnano a Torino.
La capotreno, che si era messa al riparo dentro ad uno scompartimento, è stata poi portata in ospedale a scopo precauzionale.
I passeggeri, invece, sono stati trasbordati su altri convogli diretti a Susa.
Ndr. Vorremmo sapere se il signor Papa è stato informato!
(ANSA) - BARI, 03 LUG - La Corte di Appello di Bari, ribaltando la sentenza di primo grado, ha condannato alla pena di 5 anni di reclusione il 26enne afghano Hakim Nasiri, ritenuto responsabile del reato di partecipazione ad associazione finalizzata al terrorismo internazionale di matrice islamica.
Nasiri è accusato di fare parte di una cellula terroristica di matrice islamica pronta a progettare attentati in Italia e all'estero grazie al supporto logistico ed economico di affiliati all'Isis.
Hakim Nasiri fu fermato con altri due (condannati per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina) dai carabinieri nel maggio 2016.
Nasiri fu poi rimesso in libertà dopo 3 giorni, tornò in carcere su disposizione della Cassazione nell'aprile 2017 e fu rimesso in libertà nel giugno 2018 dopo l'assoluzione "per non aver commesso il fatto".
I giudici dell'appello hanno accolto il ricorso del procuratore aggiunto Roberto Rossi.
Agli atti delle indagini ci sono intercettazioni, video, foto di armi e combattenti e documenti inneggianti al jihad.
Ndr Venite in Italia dove potete fare tutto con la pretesa della impunità!
Varese, condannati i 3 italiani e l’ivoriano che sequestrarono e torturarono un 15enne
Giovedì, 04 Luglio 2019 07:43 Pubblicato in ItaliaLa gang si era accanita contro il ragazzo perchè si era rifiutato di 'consegnare' un suo amico che aveva con la gang un debito di qualche euro per droga
Quattro anni e sei mesi al capo-banda e quattro anni ciascuno ad altri tre membri della stessa banda: sono le condanne inflitte in abbreviato dal Tribunale per i minorenni di Milano a quattro quindicenni accusati di aver segregato, picchiato e torturato un loro coetaneo in un garage di Varese lo scorso novembre.
Hanno agito con violenza contro il ragazzo perchè si era rifiutato di 'consegnare' un suo amico che aveva con la gang un debito di qualche euro per della droga.
La condanna più alta è stata inflitta dal giudice al minore ritenuto la 'mente' del sequestro e del pestaggio del quindicenne, legato e picchiato con un bastone di ferro in un box di Varese.
A quanto è emerso il ragazzo era pronto a lasciare l'Italia con la madre prima di essere arrestato. L'accusa aveva chiesto condanne per un totale di 21 anni di carcere, sostenendo che tutti e quattro i giovani imputati non abbiano mostrato segni di ravvedimento ed empatia con la vittima. Le difese avevano chiesto per i giovanissimi la messa in prova a cui la Procura minorile si è opposta.
Gli arrestati sono tutti italiani, ad eccezione di uno di loro, di origini ivoriane. Frequentano le scuole medie inferiori o le prime classi delle scuole medie superiori, con percorsi di studio non regolari. Sono tutti giovanissimi, tra i 14 e i 15 anni: hanno legato la vittima a una sedia con dei fili elettrici, picchiato e colpito sui piedi con una spranga di metallo, minacciato con un bastone chiodato e un coltello puntato alla gola. Uno dei giovani si sarebbe avvicinato al volto della vittima e gli avrebbe strappato l'orecchino per poi indossarlo in un video pubblicato su Instagram.