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Redazione TirrenoNews

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Aveva 100 ovuli di droga nello stomaco.

Sabato, 13 Luglio 2019 11:49 Pubblicato in Italia

Ancora un "ovulatore" sorpreso dai carabinieri in servizio all'aeroporto di Fiumicino.

A finire in manette per produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti o psicotrope, è un nigeriano di 34 anni.

 

 

Lo straniero, giunto all’alba a Roma con un volo da Addis Abeba, è stato notato dai militari per l’atteggiamento visibilmente nervoso assunto a seguito del controllo dei documenti ed è stato quindi condotto presso il pronto soccorso dell’ospedale “Grassi” di Ostia per essere sottoposto ad approfonditi esami radiografici.

E’ stato così appurato che il nigeriano aveva ingerito un numero imprecisato di ovuli.

Al fine di consentirgli di evacuarli completamente, data la loro pericolosità, è stato trattenuto presso la struttura ospedaliera.

I carabinieri, al termine delle attività, hanno potuto accertare che l’uomo aveva ingerito 100 ovuli complessivi contenenti eroina, per un peso totale superiore ai 1200 grammi.

In passato, non sono mancati "ovulatori" morti in seguito alle complicazioni per avere ingerito alla partenza gli involucri contenenti droga.

Nei Paesi di origine esistono delle vere e proprie "scuole" che formano questi corrieri della droga, molti dei quali, però, non riescono a dissimulare fino in fondo la propria tranquillità non appena arrivati a destinazione.

L’arrestato è stato poi dimesso e condotto presso la casa circondariale di Civitavecchia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria

Roma.Sabato 13 Luglio 2019

Ndr Nessun timore ! Troverà sicuramente un giudice che lo metterà subito in libertà!

Amantea è bella. Non solo il paesaggio.

Non solo il mare. Ma anche quello che il mare contiene e che spesso è poco noto.

C’è anche altro dopo il Parco Marino regionale degli Scogli di Isca ( noti già ai tempi di Omero) ed i cui fondali, che raggiungono la profondità di 25 metri, racchiudono un universo marino di grande interesse, dove si possono osservare diverse specie animali, tra cui la cernia bruna (simbolo del Parco), il paguro Bernardo l'eremita, gli anemoni di mare, lo scorfano rosso, il riccio di prateria, le stelle marine, la murena e molte altre specie.

L'Oasi è zona di passaggio per delfini e stenelle.

Sono state avvistate anche tartarughe marine della specie Caretta caretta.

Nel Parco Marino è presente un’estesa prateria di posidonia oceanica, oltre a praterie di margherite di mare, spirografi, spugne, piccoli rami di corallo rosso, ecc.

Ci sono altri scogli totalmente sommersi e che sono ricchissimi di pesci , di coralli e di conchiglie.

Un mondo tutto da scoprire

Un mondo da portare alla luce e da mostrare a tutti.

Magari in un museo del mare e della navigazione, invocato da pochi ( noi per primi) e voluto da pochi .

In uno ( forse più di uno) di questi scogli sono stati trovati dai nostri più anziani pescatori rari molluschi che esperti dell’ISPRA hanno identificato in Charonie lampas.

Questo mollusco, chiamato volgarmente tritone, mostra la conchiglia più grandetra quelle delle diverse specie presenti nel Mar Mediterraneo,capace di raggiungere i 30 centimetri di lunghezza ed eccezionalmente anche i 40 centimetri.

La conchiglia (vedi foto) ha forma conica, con giri poco evidenti, ma con l’ultimo giro piuttosto ampio, e mostra un’apertura (stoma) ovale, che appare affusolata nella parte superiore.

Anche le coste e gli anelli non hanno rilievi particolarmente evidenti, ma possono presentare alcune serie di tubercoli ingrossati.

Il colore delle conchiglie tende ad essere piuttosto chiaro e va dal marrone beige al bianco (bianco ghiaccio) e al giallino, sino al verdastro, con tonalità marrone scuro nelle parti depresse o avvallate. Il labbro esterno è chiaro (bianco ghiaccio) e mostra spesso inspessimenti tipo dentini o unghie, a intervalli piuttosto regolari e di colore marrone, che si prolungano oltre il margine, rendendolo irregolare.

Il labbro interno è prevalentemente chiaro (biancastro).

Si tratta di un mollusco piuttosto raro presente nelle Azzorre, Madeira, Canarie, Capo Verde, soprattutto nel Portogallo, sulle coste africane ed in pochi posti del mediterraneo

Tra questi le coste antistante Amantea

La Charonia lampas predilige i fondi melmosi e ricchi di pietre e sassi e quelli detritici.

Si trova però anche in fondali rocciosi o nelle praterie sottomarine.

Le profondità alle quali vive sono generalmente comprese tra i 15 ed i 65 metri di profondità.

Si tratta di una specie carnivora che si nutre prevalentemente di ofiure, ma non disdegna anche le stelle rosse.

Talvolta si ritrova in gruppi numerosi di esemplari di piccole dimensioni.

Si tratta di una specie che è stata segnalata nelle acque del Sud Tirreno

La raccolta indiscriminata a causa della bellezza della sua conchiglia, specie da parte di subacquei (soprattutto in tempi non recenti), ha reso questa specie piuttosto rara.

Le Charonie trovate nelle acque di Amantea hanno una dimensione maggiore dei 30/35 cm,. Dimensione che le rende ancora più rare

Presentare Amantea ed il suo mare imporrebbe di parlare delle bellezze conservate dal mare, in particolare delle sue rarità

Chissà se Linea Blu parlerà delle rarissime Charonie lampas di Amantea.

Vedremo.

Poseidone o Posidone (in greco antico: Ποσειδῶν, Poseidôn), è il dio del mare e dei terremoti e maremoti nella mitologia greca.

Figlio di Crono e fratello di Zeus, Ade, Era, Estia e Demetra, Poseidone è uno dei dodici dèi dell'Olimpo.

La sua consorte è la Nereide Anfitrite e da lei ha avuto quattro figli: Tritone, un essere mezzo uomo e mezzo pesce, Roda, ninfa marina protettrice dell'isola di Rodi (chiamata così in suo onore) e sposa di Elio, Cimopolea, dea minore delle tempeste marine molto violente, e Bentesicima, dea minore delle onde.

 

 

 

Il simbolo del dio era il tridente e gli animali a lui sacri erano il cavallo (creato da lui dalle onde del mare), il toro e il delfino.

Lui e la bellissima Venere possono( potrebbero) essere le icone di Amantea

Pochi altri luoghi in Calabria ed in Italia possono come Amantea essere identificati come nati e figli del mare.

E la bellissima statua di cartapesta di Poseidone realizzata dal maestro Aloe, in due mesi di notti insonni e che sarà esposta nel centro storico di Amantea, ne è un simbolo.

Un simbolo della capacità straordinaria capacità tutta amanteana di lavorazione della cartapesta che ha avuto in passato intense espressioni nel nostro carnevale ( una capacità che dovrebbe indurre l’amministrazione locale ad attuare una vera scuola di cartapesta).

Una statua che ben potrebbe (dovrebbe) finire nell’auspicato museo del mare e della navigazione che Amantea merita ma al quale (pur ripetutamente sollecitato) nessuno pensa.

Ed ecco la domanda.

Linea Blu ha ripreso questo simbolo dell’arte locale e dell’antico rapporto della città con il mare?

Lo mostrerà in TV perché appaiano le cose più belle della nostra Amantea?

Speriamo di si. Fortemente , anche se temiamo che la trasmissione sarà solo un momento di mostra dei nostri politici che sono ben diversi da Poseidone e Venere!

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