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Redazione TirrenoNews

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Passano a tempo indeterminato solo 304 su 4.169

Intanto abbiamo forti dubbi sul loro numero. 4.169 LSU ed LPU ci sembrano pochi.

Una sola la certezza.

Possono procedere alla stabilizzazione solo quei Comuni che hanno la disponibilità finanziaria e i vuoti in pianta organica.

Gli altri comuni che non hanno i posti in pianta organica e tanto meno la disponibilità finanziaria, magari perché in dissesto, non possono certamente stabilizzare gli LSU ed LPU.

Quindi la stabilizzazione o meno dipende da condizione estranee ai lavoratori.

E questo certamente non è giusto.

Sarebbe stato giusto che LSU ed LPU fossero stabilizzati dalla regione e poi assegnati con parametri di giustizia distributiva nel vari comuni calabresi indipendentemente dalle loro condizioni finanziarie .

Ovviamente dovrà essere emanata preventivamente una apposita norma che vieti la creazione di altri LSU ed LPU dei quali poi si chiederà la stabilizzazione.

Insomma la situazione non è affatto semplice perchè quello che serve, più che le risorse, sono appunto le deroghe alle attuali normative che regolano le assunzioni negli enti locali.

Altrimenti assumere per i Comuni sarà impossibile.

Basti pensare che ci sono richieste da parte dei Comuni per assumere altri 834 lavoratori, ma senza le deroghe non sarà possibile.

Arriveranno mai?

Si spera di sì e che arrivino entro il 31 ottobre altrimenti sarà impossibile rinnovare ancora i contratti e questi lavoratori che sono usciti dal bacino degli Lsu/lpu non solo saranno senza un lavoro, ma anche senza paracadute sociale

Questa è una commedia cosentina che ha avuto tanto successo in passato.

Io ho avuto il piacere di assistere allo spettacolo due estate fa presso lo Stadio Comunale di Amantea.

 

 

 

 

 

Nella commedia i soldi spicci piovevano in Piazza Riforma a Cosenza e i cosentini, credendo di essere diventati tutti ricchi, correvano in massa a raccogliere quel ben di Dio che arrivava dal cielo.

Ma cessato il temporale e con il ritorno del sole tutte le monete sparivano, lasciando solo i danni alle cose.

Una scena da film.

La commedia ha avuto tanti successi ed è stata replicata varie volte anche fuori Cosenza e fuori la Regione Calabria.

Ha dato tante soddisfazioni e ha fatto ridere e divertire migliaia di spettatori.

Ma quello che vi racconto oggi, amici miei carissimi, è pura verità.

I soldi sono piovuti davvero su una strada statale e gli automobilisti si sono fermati per raccoglierli.

Il fatto si è verificato nello Stato della Georgia negli U.S.A. e i soldi erano dollari.

Le banconote, tantissime, sono fuoriuscite accidentalmente, non si conosce ancora il motivo, da un furgone portavalori che percorreva l’autostrada.

Panico tra gli automobilisti? Macché!

Tutti si sono fermati, hanno mandato in tilt l’intera viabilità, hanno abbandonato le loro macchine e si sono messi in fila per raccogliere i dollari che svolazzavano dappertutto.

Traffico bloccato e impazzito, ma più impazziti gli increduli automobilisti che con furia e spintoni raccattavano i dollari e li nascondevano nelle tasche e nei sacchetti di plastica.

Alcuni automobilisti, però, dopo l’appello della Polizia, hanno deciso di restituire le banconote raccolte.

Le immagini di un video che mostra questa vera e propria pioggia di dollari ha fatto il giro dei social.

Questa volta non si è trattato quindi di una scena di un film Hollywoodiano, ma della realtà.

Leggiamo il comunicato dell’Arpacal sulla esistenza di tre punti non conformi ad Amantea.

E soprattutto non leggiamo la invocata ed attesa reazione dell’amministrazione comunale.

Tra tutti segnaliamo che il torrente Calongi non si trova ad Amantea.

 

 

Ad Amantea tutt’al più c’è il Colongi.

Ma è in secca.

Come è possibile allora che il mare sia inquinato?

E poi quale parte di mare è inquinato?

La parte destra o sinistra?

Ed allora la domanda.

Ma quando viene l’Arpacal ad Amantea viene accomnpagnata dai Vigili Urbani?

Ed uno dei campioni viene consegnato al Comune?

E non basta.

Il Fiume Torbido, ne abbiamo già parlato, si trova sul confine con.

E la parte sinistra è totalmente nel comune di Nocera Terinese.

Come mai, allora, viene indicato un punto non balneabile nel comune di Amantea?

Ma i tecnici dell’Arpacal conoscono il territorio di Amantea?

Ancora un motivo in più per farli accompagnare dai vigili urbani.

Come può il Comune adottare e comunicare le misure intraprese, se l’Arpacal non ha misurato l’inquinamento dei fiumi e dei torrenti.

Allora occorre che lo faccia direttamente il comune di Amantea per individuare i punti di inquinamento e la conseguente rimozione dei manufatti inquinanti.

E come può il sindaco emanare la ordinanza di divieto alla balneazione se per il Colongi non sa quale parte sia inquinata?

E come può il sindaco emanare la ordinanza di divieto alla balneazione per la parte del Torbido che nemmeno ricade nel comun e di Amantea.

Invitiamo il sindaco ad emanare una ordinanza che imponga all’Arpacal di farsi accompagnare dai Vigili Urbani preventivamente istruiti! Grazie.

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