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Redazione TirrenoNews

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Il terribile incidente stradale è avvenuto poco dopo le 7.00 di questa mattina in via degli Ulivi a Santa Maria del Cedro

Un tragico incidente stradale si è verificato questa mattina sull’alto tirreno cosentino a Santa Maria del Cedro.

 

 

Un’autovettura, una Fiat Punto vecchio modello ha impattato contro lo scooter condotto dalla vittima Antonio Miraglia di 58 anni che abitava a Marcellina.

L’impatto è avvenuto in via degli Ulivi nei pressi di un sottopasso ferroviario.

Sul posto è atterrato l’elisoccorso che ha provveduto ad intubare il conducente del mezzo a due ruote, che presentava però una grave ferita alla testa.

L’uomo è deceduto in pronto soccorso all’ospedale dell’Annunziata per arresto cardiaco. Gli occupanti della vettura sono rimasti feriti lievemente.

Sul luogo dell’impatto si sono portati i carabinieri della compagnia di Scalea diretta dal capitano andrea Massari per ricostruire l’esatta dinamica.

Dai primi accertamenti effettuati sembra che il conducente dell’auto abbia effettuato una manovra di svolta con il sopraggiungere della moto in altro senso di marcia.

Antonio Miraglia lascia moglie e 2 figli.

Sulla sentenza della Corte dei Conti intervengono anche i consiglieri di maggioranza in replica al M5s.

“Con quale coraggio chi ha mandato formalmente in dissesto il Comune di Cosenza lancia accuse a questa amministrazione sulla gestione dei conti”.

 

 

È quanto afferma l’assessore Francesco Caruso( nella foto), aggiungendo: “Invitiamo Guccione e il PD ad andare a leggere la deliberazione della Corte dei Conti n. 97 del 2012 che, dopo aver esaminato il conto consuntivo del 2010, di fatto decretava appunto l’avvio delle procedure di dissesto.

Hanno devastato una città, lasciando una ingente mole di debiti che coprivano con crediti fasulli e, ancora oggi, si permettono di dare lezioni.

Carlo Guccione e il PD dimenticano l’incapacità del Comune di far fronte agli impegni assunti e le tante manifestazioni di lavoratori delle Coop e di tutto l’indotto, che chiedevano semplicemente di ricevere gli stipendi arretrati.

Per non parlare dei tempi medi di pagamento delle imprese che durante il loro governo superavano i 365 giorni”.

Ci siamo chiesti in tante occasioni – aggiunge Caruso – come era possibile spendere così tante risorse in spesa corrente e in investimenti con una città che agli occhi di tutti era spenta e disastrata. Quando ci siamo accorti che al posto dei crediti erano appostati in bilancio solo numeri era troppo tardi perché la Corte dei Conti aveva già dichiarato il dissesto.

Un quadro desolante che ci ha posto dinanzi ad una decisione fondamentale: prendere la scelta politicamente più comoda dichiarando il dissesto che all’epoca avrebbe determinato gravi conseguenze occupazionali soprattutto per le categorie più deboli (non esistevano affidamenti pluriennali alle Cooperative bensì si utilizzavano i cottimi fiduciari che, con il dissesto, non sarebbero stati più attivati), oppure utilizzare una norma appena emanata e cercare di mettere a posto i conti attraverso un piano di riequilibrio pluriennale che avrebbe mitigato le conseguenze sulla città.

Nel 2013 non abbiamo scelto il pre-dissesto e dimostreremo con numeri alla mano che la situazione finanziaria del Comune di Cosenza è migliorata nonostante i pesanti tagli ai trasferimenti dello Stato. Grazie soprattutto a questa scelta in caso di dissesto non si avrebbe alcuna conseguenza per i cittadini e soprattutto per le categorie più deboli”.

Sul caso del dissesto finanziario al comune di Cosenza anche i consiglieri comunali di maggioranza hanno replicato al M5s che contestava l’inadeguatezza dell’amministrazione nel far fronte alla mole debitoria dell’ente.

“Dai Cinque Stelle solo attacchi inesatti finalizzati ad allarmare i cittadini.

Solo così ci ricordiamo che il Movimento grillino ha parlamentari anche in Calabria”, scrivono i consiglieri Carmelo Salerno, Andrea Falbo, Luca Gervasi, Vincenzo Granata e Pierluigi Caputo.

“Grazie a qualche dichiarazione di stampa piena di inesattezze, si legge in una nota, ci ricordiamo che in questo territorio esistono dei parlamentari dei Cinque Stelle che dimostrano ancora una volta l’assoluta incapacità di analizzare e risolvere i problemi.

A chi oggi accusa questa Amministrazione, invitiamo ad andare a leggere la deliberazione della Corte dei Conti n. 97 del 2012 che, dopo aver esaminato il conto consuntivo del 2010, di fatto decretava l’avvio delle procedure di dissesto”.

Rientrano a casa e la trovano svaligiata

Domenica, 21 Luglio 2019 12:42 Pubblicato in Calabria

Ricadi. (Vibo Valentia). Una cena costata cara! I proprietari dell’alloggio escono per andare a cena.

Via libera così ai malviventi che hanno agito indisturbati.

Aperta la cassaforte è stata fatta man bassa degli oggetti d’oro, per una perdita ingente di migliaia di euro.

 

Lo sportello cassaforte di famiglia è stato tagliato letteralmente a metà.

Poi il rientro. Insieme ad una figlia ed ai nipotini.

Tanto lo spavento e la rabbia appena visto la casa con cassetti e sportelli di armadi spalancati, cartacce e qualche monile in mille pezzi a terra.

I malviventi non hanno lasciato nulla di intentato aprendo non solo la cassaforte ma anche tutti gli sportelli della camera da letto padronale

«Siamo rientrati dalla serata fuori attorno alla mezzanotte. Abbiamo lasciato casa verso le 20.50. Non appena tornati, abbiamo subito notato le porte d’ingresso all’appartamento spalancate».

I ladri per non essere visti hanno svitato ogni lampadina del terrazzo e realizzato un passaggio nella siepe.

Ai proprietari non è rimasto allora che denunciare il furto ai carabinieri di Spilinga, sperando si faccia luce sulla vicenda

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