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drogaIl giovane di Longobardi aveva quasi trecento dosi di stupefacente. È stato sottoposto all'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria

Un ventenne originario di Longobardi, è stato arrestato e posto ai domiciliari dai carabinieri della compagnia di Paola per detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio. Il giovane è stato fermato per un controllo stradale dai militari che, insospettiti dal suo nervosismo, hanno effettuato una perquisizione personale a suo carico, allargata poi alla sua abitazione.Nel complesso sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro sei involucri contenenti marijuana, per un peso complessivo di circa cinquanta grammi, da cui sarebbe stato possibile ricavare quasi trecento dosi da destinare alla vendita al dettaglio. Sequestrati inoltre 75 euro in banconote di piccolo e medio taglio e materiale destinato al confezionamento della sostanza stupefacente. Il giudice del tribunale di Paola, dopo aver convalidato l’arresto, ha disposto per il ventenne l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Fonte notizia lacnews24.itlacnews24.it

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CONSEGNA ATTESTATI TECITante le emozioni vissute nella sala Oro della Cittadella regionale nel pomeriggio di ieri, 15 febbraio, per la consegna ufficiale degli attestati ai primi Teci Terapeuti d’Italia: gli operatori del Centro Clinico San Vitaliano di Catanzaro e della struttura sanitaria Villa Adelchi di Longobardi (Cs) gestiti dal Gruppo Citrigno. Un evento che dona alla Calabria un primato rispetto al resto d’Italia e a settembre partirà un percorso formativo che coinvolgerà, oltre a Catanzaro, altre quattro città italiane: Roma, Bologna, Milano e Udine.

L’evento “Dedizione oltre le cure. Una demenza visibile”, moderato da Domenico Gareri, è il primo importante epilogo di un percorso “visionario” e “folle”, così veniva considerata all’inizio l’applicazione della metodologia Teci (Terapia Espressiva Corporea Integrata), ideata da Elena Sodano, presidente dell’associazione Ra.Gi. Onlus ed autrice del volume “Il Corpo nella Demenza” (Maggioli, 2017) nel quale il metodo viene accuratamente descritto. Un metodo non farmacologico che mira a contenere in modo naturale le demenze e che parte dall’idea che “per curare queste malattie non basta curare il cervello, ma occorre andare oltre e considerare il fatto che l’essere umano è fatto di emozioni, esperienze, abitudini. Un universo – spiega la stessa Sodano - che ruota attorno ad un corpo che continua a pulsare, nonostante la patologia, un corpo che se stimolato restituisce la storia e l’identità di persone che continuano ad esistere e con le quali si possono ancora stabilire profonde connessioni”.

Tutto questo ha una valenza scientifica oltre che umana, come hanno ribadito anche i medici presenti in sala ieri: il dott. Pietro Gareri, presidente nazionale AGE (Associazione Geriatri Extraospedalieri), ha spiegato che “la stimolazione delle abilità residue, della memoria corporea e delle emozioni garantiscono l’efficacia del metodo, unite alla passione e alla dedizione che vengono trasmessi nel lavoro svolto da Elena Sodano e che fanno la differenza nel percorso di cura”.

Il dottor Francesco Morelli, neurologo del Centro Clinico San Vitaliano, ha parlato della Teci come un metodo che “sovverte le poche regole della riabilitazione”.

Orgoglio ed emozione nelle parole dell’imprenditore Alfredo Citrigno, il primo a credere nella valenza del metodo Teci e nella professionalità di Elena Sodano. “Una scelta – ha affermato il presidente dell’omonimo Gruppo - che mi rende orgoglioso, oggi che la Teci è un’eccellenza conosciuta in tutta Italia e che si inquadra nella consapevolezza che la formazione del personale è importante per dare sempre maggiore qualità ai servizi”.

Ricchi di spessore e anche di emozione anche gli interventi del dottor Giuseppe Mancuso, direttore sanitario di Villa Adelchi e del dottor Bonaventura Lazzaro, direttore sanitario del Centro Clinico San Vitaliano, anch’essi espressione di professionalità che si spendono nel privato. “Un privato che deve esistere e continuare ad operare – ha sottolineato On. Baldo Esposito, vice presidente della Terza Commissione Sanità, Attività Sociali, Culturali e Formative della Regione Calabria – ma senza dimenticare la necessità di una politica più presente, che dia stimoli da trasformare in azioni concrete e quella di creare una rete tra il privato sociale, i professionisti e il pubblico, una cosa che in Calabria non è ancora stata fatta. C’è bisogno di una maggiore interazione con il pubblico – ha proseguito l’On. Esposito - e l’esperienza del Metodo Teci deve trovare corrispondenza in Regione. Quella di Teci Terapeuta può essere una professione proiettata verso il futuro, in una società che vede crescere sempre di più il numero di anziani e delle patologie legate a questo cambiamento”.

I concetti espressi dall’On. Esposito sono stati ripresi dall’ On. Angela Robbe, assessore regionale al Lavoro e Welfare, la quale ha messo in rilievo la necessità di costruire un rapporto sempre più stretto tra il sociale e il sanitario e il lavoro che la Regione sta svolgendo in tal senso. Una Calabria che fa innovazione e che emerge positivamente a livello nazionale, come nel caso della Teci di Eelena Sodano, è un fattore senz’altro positivo, ma occorre tempo per formalizzare le richiesta di accreditamento della figura professionale di Teci Terapeuta, proprio perché una richiesta di questo tipo non avviene tutti i giorni. Dunque occorre lavorare innanzitutto per far emergere le esperienze positive e poi creare quella rete che determina il sistema del welfare.

Alla fine dei lavori, l’emozione e l’orgoglio dei primi Teci Terapeuti d’Italia nel ricevere il loro attestato, simbolo di un intenso lavoro proteso al cambiamento, come ha affermato l’educatrice di Villa Adelchi Patrizia Saporito. “Il cambiamento di un lavoro strutturato, difficile da accettare all’inizio, ma nel quale poi ci siamo lasciati guidare alla scoperta di un mondo meraviglioso ed emozionante: quello della relazione profonda con il paziente”. Un aspetto del metodo Teci, quello emotivo-comportamentale che ha arricchito molto anche Stefano Fasano, fisioterapista del Centro Clinico San Vitaliano, il cui intenso lavoro è stato messo in evidenza da Elena Sodano.

Gli altri Teci Terapeuti sono: Francesca Fiozzo, logopedista; Valentina Rubino, psicomotricista; Mirella Saladino, educatrice; Maria Masciari, educatrice; Raffaella Pate, educatrice; Chiara Celia, educatrice; Rosella Bruni, educatrice; Ivana Spinelli, educatrice; Gabriella Mazzuca, educatrice; Aquilina Serpa, educatrice; Cinzia Matera, educatrice; Maria Rizzuto, psicologa coordinatrice dell’equipe Educativa Villa Adelchi.

A Giuseppe Mancuso, direttore sanitario di Villa Adelchi e già direttore Centro Clinico San Vitaliano; a Carmelina Damiano, caposala di Villa Adelchi; ad Elisa Molinaro, psicologa di Villa Adelchi e a Costantino Bruno, direttore amministrativo del Centro Clinico San Vitaliano sono stati consegnati degli attestati di ringraziamento, per aver agevolato lo svolgimento del percorso formativo e al presidente Citrigno un riconoscimento speciale da parte di Elena Sodano per la fiducia riposta nel suo lavoro.

UFFICIO STAMPA RA.GI. ONLUS

Angela Rubino

Cell:3396574421

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“Col solito attivismo, l'amministrazione comunale di Longobardi non perde tempo : il così detto "decreto Salvini" trova subito applicazione.

I 50 mila euro appena arrivati, saranno subito utilizzati per il Cimitero comunale, un luogo a cui questa amministrazione ha sempre tenuto in modo particolare, come testimoniano le ingenti risorse investite in questi anni.

 

 

 

L'Ufficio tecnico comunale, come da atto di indirizzo di cui alla delibera di Giunta n 24/2019, sta procedendo ad affidare il relativo incarico per la redazione del necessario progetto.

Insomma, i soldi mandati da Salvini, a Longobardi saranno spesi a tempo di record”

Il Sindaco Giacinto Mannarino

La giunta di Longobardi con delibera n 24 del 7 febbraio ha deciso di utilizzare con immediatezza i fondi assegnati ai comuni aventi popolazione fino a 20.000 abitanti per la realizzazione di investimenti per la messa in sicurezza del cimitero dando specifico atto di indirizzo al Responsabile UTC.

La giunta di Longobardi ricorda “che il comma 107 dell’art. 1 della legge 30 dicembre 2018, n. 145 – legge di bilancio 2019 dispone: ”per l’anno 2019, sono assegnati ai comuni contributi per investimenti per la messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio comunale, nel limite complessivo di 400 milioni di euro. I contributi di cui al periodo precedente sono assegnati, entro il 10 gennaio 2019, con decreto del Ministero dell’interno, ai comuni con popolazione inferiore ai 2.000 abitanti nella misura di 40.000 euro ciascuno, ai comuni con popolazione tra 2.000 e 5.000 abitanti nella misura di 50.000 euro ciascuno, ai comuni con popolazione tra 5.001 e 10.000 abitanti nella misura di 70.000 euro ciascuno e ai comuni con popolazione tra 10.001 e 20.000 abitanti nella misura di 100.000 euro ciascuno. Entro il 15 gennaio 2019, il Ministro dell’interno dà comunicazione a ciascun comune dell’importo del contributo ad esso spettante”;

E poi che il successivo comma 108 dello stesso articolo 1 della legge 145 del 2018 stabilisce che: "il comune beneficiario del contributo può finanziare uno o più lavori pubblici, a condizione che gli stessi non siano già integralmente finanziati da altri soggetti e che siano aggiuntivi rispetto a quelli da avviare nella prima annualità dei programmi triennali di cui all’art. 21 del codice dei contratti pubblici, di cui al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50. I lavori e gli interventi di manutenzione straordinaria sono affidati ai sensi degli articoli 36, comma 2, lettera b), comma 1, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50”;

Ed ancora che il comma 109, inoltre, dello stesso articolo 1 della legge n. 145 del 2018 dispone che il comune beneficiario del contributo è tenuto ad iniziare l’esecuzione dei lavori entro il 15 maggio 2019;

A Longobardi è pervenuta in data 14.01.2019, prot. comunale n. 186, la nota del Ministero dell’Interno del 13.01.2019, con la quale è stato comunicato che con decreto del Capo del Dipartimento per gli affari interni e territoriali del 10.01.2019 è stato assegnato, un contributo di euro 50.000,00 per le finalità di cui al comma 107, art. 1 della legge 30.12.2018, n. 145 – legge di bilancio 2019;

Dopo solo 10 giorni è stata adottata la deliberazione n. 14 in data 24/01/2019 avente ad oggetto variazione d’urgenza al bilancio di previsione 2019/2021 (art. 175 comma 4 del DLGS 267/2000) con la quale è stata apportata, tra l’altro, la variazione di competenza e di cassa al bilancio 2019/2021 degli stanziamenti di cui al comma 107 dell’art. 1 della legge 30 dicembre 2018, n. 145;

E subito l’amministrazione comunale ha destinato il contributo Ministeriale suesposto per la messa in sicurezza degli edifici pubblici cimiteriali e del patrimonio comunale.

Bene.

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