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bonus-mobili-50Una ristrutturazione è tra le attività più stressanti in cui possiate trovarvi nella vostra vita e sicuramente, sapere in anticipo quanto costa ristrutturare casa, vi aiuterà a tirare un sospiro di sollievo. Anche se acquistate un'abitazione nuova, è altamente probabile che dobbiate in futuro eseguire alcune operazioni importanti sulla manutenzione dell'edificio, come il rifacimento del tetto o del bagno, oppure l'installazione di un nuovo impianto per il risparmio energetico. Le motivazioni che possono spingere il proprietario a ristrutturare la propria abitazione sono, dunque, molteplici e variegate. Se vi state per accingere a fare questi interventi edilizi, non abbattetevi subito ma tenete a freno l'entusiasmo: è un'opera da svolgere con i piedi ben piantati per terra in modo da non restare delusi dalla lunga durata dei lavori o dalla lievitazione dei costi rispetto al budget previsto. È fondamentale che sin dall'inizio abbiate le idee ben chiare per la vostra ristrutturazione: ciò vi garantirà un progetto delineato sul da farsi. Per evitare inutili discussioni, accumuli di stress e disagi è consigliabile che vi rivolgiate a degli esperti del settore per ottenere un'indicazione generale sull'entità dei lavori e sull'investimento necessario per avviarli. Per questa ragione potete visitare il sito Edilnet.it specializzato appunto in questo settore dove potrete trovare un servizio apposito per chiedere addirittura 4 preventivi gratuiti senza impegno tra le imprese con sede nella vostra zona. Sarà un valido aiuto che vi semplificherà tutte le operazioni preliminari, risolvendo qualsiasi dubbio e mettendo ben in chiaro la procedura da seguire e quanto potrebbe pesare sulle vostre finanze. I vantaggi che otterrete richiedendo preventivi online sono molteplici: non solo potrete disporre di più idee su come realizzare i vostri desideri durante la ristrutturazione, ma avrete anche la possibilità di scegliere l'azienda che vi propone un prezzo inferiore risparmiando, conseguentemente, una fetta del budget stabilito inizialmente. Attraverso questa piattaforma i lavori per ristrutturare case non saranno più un problema perché dovrete limitarvi solo a scegliere il preventivo migliore per il vostro caso.

Ristrutturare casa: da dove partire

Prima di iniziare a ristrutturare la vostra abitazione dovrete stabilire quali lavori siano necessari per il suo rifacimento. Se non avrete le idee chiare rischierete di dover compiere delle modifiche durante gli interventi perdendo tempo e rischiando di non vedere concretizzato il progetto che desideravate. Per questa ragione è bene discutere e magari chiedere delle opinioni ad amici e familiari che vi possano consigliare o fornire un punto di vista esterno. Capita spesso infatti che certe persone richiedano dalla ristrutturazione un risultato difficilmente ottenibile, ad esempio l'abbattimento di un muro portante oppure la realizzazione di un nuovo servizio igienico senza aver predisposto le tubature necessarie. Il primo passo è quindi volere un intervento reale che possa effettivamente essere realizzato, ciò vi aiuterà anche ad escogitare diverse soluzioni durante la ristrutturazione così da semplificare qualsiasi eventuale problematica possa emergere in itinere. A questo punto, bisogna valutare l'entità degli interventi per ristrutturare casa in quanto, a seconda della qualità dei lavori, sarà necessario che richiediate o meno le autorizzazioni necessarie per avviare i lavori. Per alcune operazioni è importante fornire all'Ufficio Tecnico del proprio Comune della documentazione: dunque, prima di iniziare è utile informarsi su quale tipologia di richiesta vada fatta per evitare possibili sanzioni amministrative. Con il decreto legge Madia 222/2016 sono state introdotte alcune novità per quanto riguarda gli interventi edilizi sugli immobili, nel vostro caso bisogna fare riferimento a questa normativa per individuare l'autorizzazione giusta. Se l'oggetto della vostra ristrutturazione sono le finiture come il rinnovo dei rivestimenti o le piccole opere, non vi servirà alcuna autorizzazione dal momento che rientrano nella categoria delle attività edilizie libere. Così non dovrete versare alcuna imposta al Comune. Se invece si tratta di un restauro che non modifica la struttura dell'abitazione avrete bisogno della Comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA). Però se per ristrutturare casa dovete compiere lavori straordinari molto rilevanti, dovrete richiedere la Segnalazione certificata di inizio attività (SCIA), la SCIA alternativa oppure il Permesso di costruire. Qualora abbiate dei dubbi sulla tipologia di pratica corretta saranno direttamente le imprese, in sede di preventivo, a sapervi indicare l'autorizzazione adatta al caso vostro. Inoltre, queste aziende potranno indicarvi in linea di principio il budget di cui avrete bisogno per la ristrutturazione. Una volta ottenuta questa indicazione riuscirete a valutare meglio la qualità degli interventi e il potenziale investimento, capendo se sarete in grado di sostenere la spesa o se sia preferibile ridurre l'entità dei lavori.

Ristrutturare casa: quanto può costare

Ovviamente non è possibile effettuare una stima precisa dei costi per ristrutturare casa vostra, tuttavia può essere utile calcolare indicativamente, preferibilmente in eccesso, la somma da investire per eseguire gli interventi edilizi. Su internet potete trovare varie tabelle indicanti il prezzo della maggior parte delle opere espressi al metro quadro che possono essere un valido punto di partenza per conteggiare l'ipotetica spesa base. Iniziando dal pavimento, la sua sostituzione non è particolarmente cara in quanto il costo sarà compreso tra i 10 e i 40 €, cumulativi di posa e acquisto del materiale. Bisogna eventualmente aggiungere lo smaltimento ma ciò dipende dall'impresa che fa la ristrutturazione. Se invece dovete demolire una parete potrete arrivare a spendere 35-40 € al mq per la demolizione di un muro in laterizio o in cartongesso, inoltre dovrete aggiungere la spesa per la rimozione delle macerie e il trasporto. Va poi sommato il prezzo delle finiture come l'intonacatura e la verniciatura che richiedono una pari spesa per la loro realizzazione. Possono esserci degli incrementi notevoli nel caso in cui vogliate creare dei controsoffitti oppure posare i pavimenti verticali che avranno un costo di circa 55 € al mq. Per quanto riguarda gli impianti non sono affatto economici i costi per l'installazione tuttavia, se sono ben realizzati, non dovrete fare alcuna manutenzione per parecchi decenni. Un impianto idraulico richiede circa 250 € per ogni punto acqua con la sostituzione dei tubi e la posa dei sanitari che hanno un prezzo a parte a seconda della vostra scelta. La manodopera per la rimozione della muratura dove passano le tubature avrà un costo di 20-25 € al mq. Avrete spese simili se dovete rifare l'impianto di riscaldamento. L'impianto del gas, escludendo la caldaia che è a parte, può essere fatto spendendo 600 €. Inoltre se volete l'aria condizionata dovrete essere pronti a pagare il prezzo del condizionatore più l'installazione di 400-500 €. Infine per i serramenti prediligete quelli di ultima generazione anche se costosi, sui 500 €, poiché avrete notevoli benefici sia nell'isolamento sia dal lato economico.

Ristrutturazione casa: come poter risparmiare?

Come avete visto i costi per ristrutturare casa sono molto elevati e, in linea di massima, un appartamento di 70 mq ha un costo medio per i lavori e le finiture di 34.000,00 €, con possibili rialzi in base alle necessità. Tuttavia, confrontando fra più preventivi, avrete la possibilità di scegliere quello più vantaggioso in termini di rapporto fra qualità e prezzo. Inoltre, avrete la possibilità di usufruire degli incentivi introdotti dalla Legge di Stabilità 2017. Questa Legge prevede una detrazione fiscale del 50% per le ristrutturazioni edilizie, del 65% per i lavori di miglioramento dell'efficienza energetica e del 50% per l'acquisto di nuovi elettrodomestici o mobili. Il bonus ristrutturazioni è valido fino al 31 dicembre di quest'anno, termine ultimo per presentare la domanda per ristrutturare casa usufruendo delle detrazioni per un tetto massimo di 96.000,00 €. Sono compresi tutti gli interventi necessari in una ristrutturazione come il ripristino dell'immobile anche in caso di una calamità naturale. Un incentivo piuttosto vantaggioso che vi permetterà di risparmiare molti soldi rispetto al budget stabilito. Infine, avrete la possibilità di usufruire dell'Ecobonus per tutte quelle opere che andranno a migliorare l'efficienza energetica della vostra abitazione come il rifacimento degli impianti di riscaldamento o dell'isolamento esterno.


Pubblicato in Casa e Life Style

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Lo scorso mese di luglio la Confindustria ACMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) ha incontrato a Roma il Viceministro dell’Economia e delle Finanze On. Luigi Casero in merito ad una possibile proposta di legge sull’utilizzo di un adeguato abbigliamento protettivo per gli utilizzatori di motocicli (che non si fermi al solo casco protettivo, già obbligatorio), ed eventuali agevolazioni fiscali.

Secondo quanto afferma il presidente dell’ACMA, Corrado Capelli, gli incentivi fiscali possono fungere da incoraggiamento per l’acquisto e la diffusione di un abbigliamento tecnico che metta al sicuro gli appassionati utilizzatori di motociclette. Inoltre il costo sociale riconducibile agli incidenti stradali di ciclomotori e motocicli consta di 4,8 miliardi di euro all’anno, di cui 130 milioni circa riguardano solo le spese di pronto intervento e ospedalizzazione a diretto carico dello Stato; il costo di un motociclista deceduto in un incidente stradale ammonta a circa un milione di euro mentre a 200 mila euro salgono le spese per i feriti gravi.

Dunque, la richiesta rivolta al ministro Casero dall’ACMA è proprio quella di favorire soprattutto l’acquisto di paraschiena ed air-bag per uso motociclistico attraverso l’uso di detrazioni fiscali del 50% sul prezzo d’acquisto del dispositivo o dell’abbigliamento protettivo. Il paraschiena in particolare, secondo un recente studio dell’Istituto Superiore di Sanità, sembra diminuire il rischio di lesioni alla colonna vertebrale del 40%.

Per concludere, si stima che con questa riduzione fiscale lo Stato incasserebbe ben 200 mila euro di introiti più IVA risparmiando altresì 1,3 milioni di euro in spese sanitarie.

Pubblicato in Italia

MontascaleL’installazione di un montascale non è spesa da poco, tuttavia si rivela necessaria laddove vi siano in casa una o più persone con problemi deambulatori. Dunque il suo acquisto diventa un investimento a lungo termine consentendo a chi ne necessita una ritrovata libertà di movimento.

 

Per affrontare tale spesa è possibile fare richiesta di detrazioni fiscaliall’Agenzia delle entrate, secondo quanto prevede la legge per l’abbattimento delle barriere architettoniche (L 13/1989), che comportano un risparmio che va dal 19% al 50% sulle spese di acquisto ed installazione, ovvero sull’importo totale. Inoltre, con la Legge di Stabilità 2014 sono stati prorogati gli incentivi fiscali per la ristrutturazione edilizia e l’abbattimento delle barriere architettoniche fino al 31 dicembre 2016.

Vediamo un po’ come funzionano.

Mobilità e barriere architettoniche

La legge 13 del 09/01/1989 atta a “favorire il superamento e l’abolizione delle barriere architettoniche negli edifici privati” prevede che l’immobile sia privo sul nascere di barriere architettoniche o, laddove non sia possibile farne a meno (per esempio, le scale), dispone che la struttura sia comunque progettata e idonea per l’installazione di accorgimenti tecnici per il loro superamento. Inoltre, mette a disposizioni contributi fiscali sia per opere di ristrutturazione edilizia sia per l’acquisto e l’installazione di eventuali mezzi meccanici o informatici, ivi compresi i montascale.

È possibile far ricorso a due tipi di detrazione fiscale, quella del 19% e quella del 36% (portata a 50% nel 2012).

Detrazione del 19% per spese sanitarie e mezzi di ausilio (art. 13-bis DPR 917 del 22/12/1986).

Ai sensi dell’articolo 13-bis DPR 917 1986 è prevista la DETRAZIONE IRPEF DEL 19% a titolo di spese sanitarie riguardanti i mezzi necessari al sollevamento del disabile, siano esse di installazione o di sostituzione del mezzo. Questa detrazione può essere sfruttata dai contribuenti cui la Commissione medica istituita ai sensi dell’art. 4 della legge 104/92 riconosce una percentuale di disabilità fisica o psichica. L’importo massimo sul quale calcolare la detrazione è di 2.582,28 € complessivi, da farsi
annualmente. Poiché spesa medica a tutti gli effetti, occorre seguire il medesimo iter applicato a qualsiasi altra spesa sanitaria: conservare le fatture e dichiararle.

Detrazione del 36% e del 50% sulla spesa complessiva per interventi di ristrutturazione edilizia (DL n. 83 del 22/06/2012).

Coloro che decidono di ristrutturare un immobile posseduto a qualsiasi titolo (proprietà provata o pubblica, locazione, usufrutto e così via) o di edificarne uno possono ottenere una detrazione Irpef del 36%, secondo quanto previsto dall’articolo 16-bis del DPR n. 917/1986, da calcolare su di un importo massimo di 48.000 euro. Inoltre, la soglia di detrazione è aumentata dal 36% al 50% con il Decreto Legge n. 83 del 2012 e la cui percentuale è da calcolare su di una spesa complessiva di 96.000 euro. Con la nuova Legge di Stabilità, il termine delle detrazioni fiscali del D.L. 83/12 previsto per il 31 dicembre 2015 è stato prorogato fino al 31 dicembre 2016, dunque è ancora possibile farne uso. Per richiederla non è strettamente indispensabile essere soggetto disabile o invalido civile. Tutti i pagamenti andranno eseguiti a mezzo di bonifico bancario o postale, conservandone le ricevute. Per richiederla farà fede la data del bonifico per le spese sostenute.

SI NOTI BENE CHE:

1) La detrazione per l’eliminazione delle barriere architettoniche non può essere fruita contemporaneamente alla detrazione del 19% a titolo di spese sanitarie. È quindi consigliabile adottare dapprima la detrazione del 50% e poi successivamente adottare quella del 19% sulla parte di spese eccedenti.

2) La detrazione è prevista solo sugli immobili con l’intenzione di favorire la mobilità interna con l’abbattimento delle barriere architettoniche.

3) La detrazione non si applica all’acquisto di strumenti e beni mobili, anche se finalizzati al miglioramento della mobilità del disabile, quali telefoni, computer e quant’altro. Questi sono altresì compresi nelle detrazioni fiscali al 19% per le spese sanitarie.

Per concludere, per le prestazioni di servizi relative all’appalto di questi lavori è prevista l’aliquota Iva agevolata del 4%, invece di quella ordinaria.

Le normative tuttora vigenti sono sottoposte a continue modifiche. Quindi si consiglia, comunque, di rivolgersi al proprio consulente fiscale prima di affrontare queste spese, verificando che tali norme siano ancora in vigore senza ulteriori cambiamenti

Pubblicato in Italia
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