Sigilli a complessi aziendali, fabbricati, mezzi e conti bancari
Beni per un valore di oltre sei milioni di euro sono stati sequestrati dai finanzieri del Nucleo di polizia tributaria di Catanzaro a Silvestro Luigi Esposito Criolesi, di Lamezia Terme.
Il sequestro a carico di Esposito Criolesi, coinvolto nel 2012 nell'operazione "Miseria e nobiltà" che ha disarticolato un'organizzazione dedita al traffico di stupefacenti e condannato in via definitiva anche per ricettazione, detenzione, bancarotta fraudolenta ed evasione, è stato fatto in esecuzione di un provvedimento emesso dalla Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Catanzaro su richiesta della Dda.
I sigilli sono stati apposti, in collaborazione con lo Scico della Guardia di finanza di Roma e dei reparti territoriali, a tre complessi aziendali con sede ad Agliana (Pistoia), Arona (Novara) e Roma e relative quote societarie, 17 fabbricati a Lamezia, tre automezzi e diversi rapporti bancari e finanziari.
Riceviamo e pubblichiamo:
“L'esponente Lametino del direttivo cittadino dell’ UDC Rosario De Sensi sempre vigile e critico con questa giunta guidata dal sindaco MASCARO scrive :.
“Pensavamo di puntare su obbiettivi realizzabili in breve tempo, non solo perché credevamo che il negativo era stato già segnalato, per poter essere risolto, ma soprattutto nei riguardi della città Lametina, suo malgrado si è trovata a vivere una situazione di precarietà forse senza precedenti con un malcontento generale.
Più volte mi sono battuto per tenere in ordine una città allo sbando, invece vige mancanza di senso civico che segna il clima di incertezza e insicurezza.
Inoltre non possiamo non segnalare che LAMEZIA è stata lasciata al suo destino, con i suoi centri storici abbandonati, le villette comunali, sono diventate ritrovo per gli animali e non solo.
Sambiase LASCIATO al suo destino, e tutte le periferie abbandonate e sporche nel decoro.
L'edilizia non è mai partita, Sant'eufemia e dintorni è diventata il ritrovo per le prostitute.
Gli scavi di TERINA abbandonati dopo la posa della prima pietra, per non parlare della discarica a cielo aperto a San Pietro.
La stagione balneare andata in alto mare, anzi mai iniziata, quei pochi turisti che affollavano le spiagge sono andati via a gambe levate, quindi basta prendere ancora in giro i lametini che vi hanno dato fiducia, basta pensare alla fuga di massa degli assessori e vice sindaco "ONESTI", che hanno capito che è finito il mandato della giunta MASCARO; ancora oggi con le dimissioni della vice presidente del consiglio comunale MARIOLINA Tropea addirittura invoca a gran voce dimettiamoci tutti, che secondo il sottoscritto ci dovevano pensare prima invece di aspettare la decisione della commissione d’accesso, il segnale e arrivato quando sono usciti di scena tutti gli assessori in carica li è arrivato il messaggio che questo consiglio aveva le ore contate il De Sensi chiede la sospensione del PSC ed altre questione amministrative , non servono a niente le parole del consigliere mimmo GIANTURCO quando dice che bisogna rispettare il mandato elettorale ,ma in due anni e mezzo cosa avete prodotto in questa città ?
A mio avviso e dei cittadini solo danni “.
I carabinieri lo hanno sorpreso all’interno di un’auto, mentre, munito di coltello a serramanico, era intento a scartare pacchi e pacchetti.
Durante i servizi di controllo del territorio svolti dai reparti della compagnia carabinieri di Lamezia, infatti, l’attenzione di una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile che perlustrava l’area di Sant’Eufemia è stata colpita da un’autovettura in sosta.
Insolito l’orario e insolita la posizione del veicolo, parcheggiato sulla strada non troppo distante dal locale Centro Meccanizzazione Postale, dove viene smistata tutta la corrispondenza in arrivo e in partenza della regione Calabria.
I carabinieri, insospettitisi, si sono avvicinati all’abitacolo ed hanno sorpreso l’uomo.
La circostanza è apparsa particolarmente insolita agli operanti che hanno pertanto approfondito il controllo.
Il dipendente L.P.G., 59 anni, è risultato essere un dipendente del centro postale ed i pacchi all’interno dell’autovettura, più di quaranta, erano tutti sigillati con tanto di mittente, destinatario e timbro di annullo postale.
Da una successiva e più accurata ricostruzione dell’accaduto, si è accertato che il “furbetto” delle poste, durante i suoi turni di servizio allo smistamento corrispondenza, intercettava tutti quei pacchi e quelle missive non tracciabili, indisturbato li sottraeva e si appropriava del contenuto.
Per lui sono inevitabilmente scattate le manette mentre i militari stanno cercando di risalire a tutti quei destinatari che ormai avevano rinunciato all’idea che quei pacchi smarriti potessero giungere presso le rispettive abitazioni.
Stamane, in sede di rito per direttissima l’arresto è stato convalidato ed è stato disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.