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OPERAZIONE ALIBANTE Estorsioni e voto di scambio 17 arresti

Sette in carcere, 10 ai domiciliari e per due persone è scattata la misura interdittiva

 

da gazzettadelsud.it

Nelle prime ore di oggi, in provincia di Catanzaro, nei comuni di Lamezia Terme, Nocera Terinese, Falerna e Conflenti, e nelle città di Aosta, Arezzo e Cosenza, i carabinieri di Lamezia Terme, in collaborazione con i comandi Arma territorialmente competenti e con lo Squadrone Eliportato Carabinieri Cacciatori di Vibo Valentia, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di misura cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, nei confronti di 19 soggetti, ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione di tipo mafioso, concorso esterno in associazione di tipo mafioso, scambio elettorale politico-mafioso, corruzione, estorsione, consumata e tentata, intestazione fittizia di beni, rivelazione di segreti d’ufficio e turbativa d’asta.

Le indagini  dell' “Operazione Alibante” sono state avviate a seguito della presentazione, da parte di imprenditori lametini, di denunce relative a estorsioni poste in essere da appartenenti alla cosca “Bagalà”, operante sulla zona costiera compresa tra i comuni di Nocera Terinese e Falerna. Gli elementi acquisiti con l’ausilio di attività tecniche ed accertamenti patrimoniali, hanno consentito di delineare gli assetti e l’operatività sul litorale tirrenico-lametino dell’articolazione territoriale di ‘ndrangheta capeggiata da Carmelo Bagalà, già attiva fin dagli anni ’80, evidenziando la presenza egemone sul territorio del predetto sodalizio, manifestata attraverso la commissione di delitti, aggravati dal metodo mafioso, finalizzati alla gestione diretta o indiretta delle attività economiche del luogo, con particolare riferimento alle imprese attive nel settore turistico-alberghiero. Nel corso delle indagini sono emersi, altresì, rapporti illeciti tra la cosca ed alcuni esponenti delle amministrazioni comunali di Falerna e Nocera Terinese, con capacità di influenza su processi decisionali, amministrativi ed elettivi.

Nello specifico, per 7 indagati, è stata disposta la misura cautelare della detenzione in carcere, per 10 indagati la misura cautelare degli arresti domiciliari e 2 indagati la misura interdittiva, rispettivamente, del divieto di contrattare con la pubblica amministrazione, e del divieto di rivestire uffici direttivi delle persone giuridiche.

 

Ci sono anche due ex sindaci e un vicesindaco in carica tra le persone coinvolte nell’operazione «Alibante», condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro e dai carabinieri. Agli arresti domiciliari sono finiti Giovanni Costanzo, 54 anni, già sindaco di Falerna e in passato anche consigliere provinciale, e Luigi Ferlaino, 53 anni, ex sindaco di Nocera Terinese, entrambi comuni del Catanzarese. E’ in servizio a Catanzaro, nella Legione Calabria dell’Arma (e non ad Amantea come si era appreso da fonti investigative), Francesco Cardamone, 40 anni, attuale vicesindaco di Nocera Terinese (Cz), arrestato stamane nell’ambito dell’inchiesta «Alibante» contro il clan Bagalà. Per Cardamone, che comunque non ha funzioni operative ma è in forza ad uffici amministrativi, sono stati disposti gli arresti domiciliari. È indagato anche l’ex sindaco di Nocera Terinese, Pasquale Motta, giornalista e direttore del network "LaC", nell’ambito del'inchiesta «Alibante» condotta dalla Dda di Catanzaro contro la cosca Bagalà attiva sul Tirreno catanzarese. Secondo quanto emerge dall’ordinanza di misura cautelare del Gip di Catanzaro, Motta è accusato di aver «assunto il ruolo di concorrente "esterno"» della cosca Bagalà, «in quanto, pur non potendosi ritenere inserito stabilmente nella struttura organizzativa del sodalizio, di fatto svolgeva in maniera preponderante la funzione di referente politico del boss Carmelo Bagalà, con cui - si legge nel provvedimento - aveva condiviso e programmato la predisposizione della lista "Unità popolare Nocerese" sfruttando sia il bagaglio relazionale legato al fatto di essere stato ex sindaco di Nocera Terinese, sia il legame particolarmente forte con Ferlaino Luigi (a sua volta è sindaco di Nocera Terinese, ndr), leader politico sostanziale della lista civica "Unità popolare Nocerese", nel corso della campagna elettorale per le elezioni amministrative di Nocera Terinese del 10 giugno 2018, lista - riporta ancora l’ordinanza del Gip - ideata e strutturata per l’infiltrazione, o meglio per preservare l’infiltrazione, del clan nell’amministrazione comunale». Nei confronti del giornalista il Gip non ha comunque ritenuto sussistente l’esigenza di un provvedimento di custodia cautelare

 

In carcere

Carmelo Bagalà, 80 anni, di Gioia Tauro;
Alfredo Carnevale,  37 anni, di Nocera Terinese;
Alessandro Gallo, 32 ani, di Lamezia Terme
Mario Gallo, 57 anni, di Falerna;
Vittorio Macchione,  70 anni, di Nocera Terinese;
Vittorio Palermo, 63 anni, di Ischia;
Eros Pascuzzo, 34 anni, di Lamezia Terme

Ai domiciliari

Maria Rita Bagalà, 52 anni, di Lamezia Terme residente ad Aosta;
Francesco Cardamone, 40anni, residente a Nocera Terinese;
Giovanni Costanzo,  54 anni, residente a Falerna;
Vincenzo Dattilo, 65 anni, di Lamezia Terme;
Francesco Antonio De Biase, 50anni, di Lamezia Terme;
Luigi Ferlaino, 53 anni, di Falerna;
Raffaele Gallo, 26 anni, di Conflenti;
Giovanni Eugenio Macchione, 70 anni, detto “Cagino o Calimero”, di Lamezia Terme;
Antonio Rosario Mastroianni, 74 anni, detto Tonino “u milanese” o “postino” di Nocera Terinese;
Antonio Pietro Stranges, 68 anni, di Conflenti.

Misure interdittive

Antonio Cario, 51 anni, di Lamezia Terme, divieto di contrarre con la pubblica amministrazione per un anno;
Antonio Gedeone , 53 anni, divieto di rivestire uffici direttivi delle persone giuridiche per un anno

 

Indagati a piede libero

Domenico Aragona,32 anni, residente a Nocera Terinese;
Ferdinando Aragona, 51 anni di Nocera Torinese;
Rosario Aragona, 46 anni di Nocera Terinese;
Michele Aragona; 69 anni, di Nocera Terinese,
Francesca Bagalà, 49 anni, di Nocera Terinese;
Emilio Barletta, 50 anni, di Lamezia Terme;
Ugo Barletta, 80 anni, residente a Falerna;
Peppino Calidonna, 77 anni, di Lamezia;
Paolo Cosentino, 50 anni, di Lamezia;
Renzo Cardamone, 59 anni, residente a Celico;
Luciano Gerardo Esposito, 65 anni, di Nocera Terinese;
Luca Furgione, 39 anni, residente ad Amantea;
Umberto Gedeone, 48 anni, di Cosenza;
Andrea Gino Giunti, 55 anni, di Aosta;
Salvatore Grandinetti, 32 anni, residente a Nocera Terinese;
Mahamoudou Guebre, 34 anni residente a Falerna;
Bruno Malvaggio, 50 anni, residente a Nocera Terinese;
Pasquale Motta, 56 anni, di Nocera Terinese;
Enzo Pandolfo,48 anni, residente a Nocera Terinese;
Benito Provenzano, 60 anni, residente a Lamezia;
Alessandro Rubino, 44 anni, residente a Montalto Uffugo;
Giuseppe Scandinaro, 59, di Rosarno;
Gino Strangis, 52 anni, di Lamezia Terme;
Maria Rosaria Virardi, 47 anni, residente a Falerna.

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elezioni
Qualcuno mi diceva che i TAR andrebbero aboliti, sono una indemocratica democrazia, visti gli ultimi eventi, compresa sentenza sulla riapertura delle scuole pubbliche, non posso dargli torto, a Lamezia Terme accade l'inverosimile, si dovrà rivotare in 4 sezioni: 2, 44, 73 e 78.

Sia per il sindaco che per i consiglieri comunali.

E' quanto deciso dal Tar Calabria-Catanzaro al termine della discussione di merito, che si è tenuta oggi davanti alla seconda sezione presieduta da Giovanni Iannini.

Il prefetto di Catanzaro, ricevuta la notifica della sentenza di accoglimento del ricorso, dovra provvedere immediatamente allo scioglimento del Consiglio Comunale di Lamezia Terme e l’Amministrazione comunale cesserà a tutti gli effetti.

La prefettura nominerà un Commissario Prefettizio che guiderà il Comune fino a nuove elezioni che dovranno tenersi entro 60 giorni dallo scioglimento.

Gli atti saranno trasmessi anche alla Procura di Lamezia.

Non sono esclusi anche risvolti penali.

La vicenda ha avuto inizio col ricorso presentato dai candidati a sindaco, Massimo Cristiano con alcuni candidati consiglieri delle sue due liste civiche e il candidato a sindaco del Movimento Cinquestelle, Silvio Zizza avverso il risultato elettorale scaturito dalle elezioni comunali del 10 novembre 2019.  

All'esito dell'odierno dispositivo si è giunti dopo le verificazioni effettuate dalla prefettura (48 sezioni su 78) che, in un passo del verbale conclusivo di 10 pagine inviato al Tar, scriveva "Le operazioni di verificazione si sono regolarmente svolte e, pur rimandando al contenuto dei verbali delle sedute per i dettagli delle attività e i relativi risultati, si dà atto in questa sede che quasi ogni incongruenza, errore o vizio dedotto nei ricorsi introduttivi ha trovato riscontro nell’esame dei verbali e, ove si sia proceduto in tal senso, nel riconteggio delle schede". 

 

Vi è da dire in particolare che è stato accolto il ricorso nelle sezioni indicate da Massimo Cristiano.

Un lavoro che è durato per molti mesi e che oggi, dunque, ha trovato parziale conferma nella, decisione del Tar di accogliere in parte il ricorso avverso il dato elettorale scaturito nel novembre dello scorso anno.

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Una bellissima iniziativa è nata a Lamezia Terme promossa dalla social community #IgersLameziaTerme che ha lanciato un hashtag “#CompriAMOaLamezia”.

 

Il suo nuovo contest vuole lanciare un messaggio di fiducia e speranza: facciamo i nostri regali di Natale nei negozi di Lamezia, spiegando anche che "è un momento di sofferenza sia per tutte le persone colpite dall’emergenza sanitaria e di crisi economica drammatica e sia per le tante piccole attività della nostra città, ".

"Ogni acquisto in un negozio lametino, ogni consumazione d'asporto o a domicilio nei locali della nostra città, è un gesto concreto per aiutare le piccole attività della nostra città colpite dall'emergenza sanitaria e dalla crisi economica.

Riscopriamo - precisano - il gusto degli incontri, del calore dei rapporti umani, scambiando qualche battuta con i nostri negozianti, nel rispetto di tutte le norme di sicurezza".

 

"Contattiamo i negozi di abbigliamento e calzature della nostra città dove è possibile acquistare tramite i canali web e telefono. 

Compra il tuo regalo di Natale, o qualsiasi altro acquisto in una delle attività delle nostra città, e scatta una foto di fronte al negozio condividendo su Instagram e nelle Stories con l'hashtag #compriAMOaLamezia. 

Quest’anno, oltre a fare i regali, abbiamo un’opportunità bellissima: fare tutti un grande regalo di Natale alla nostra città!"

 

Riconosciamo la bellissima iniziativa promossa da alcuni ragazzi di Lamezia Terme che tengono a cuore le sorti delle attività commerciali in città.

Una iniziativa analoga, o comunque similare, potrebbe essere inventata anche nella nostra città, dove le potenzialità commerciali sono ancora con numeri da grande città.

 

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