Abbiamo visto tutti in televisione le scene di panico scatenate dal decreto legge straordinario
sulle nuove disposizioni per contrastare il fenomeno che sta sconvolgendo l'Italia . Le
stazioni ferroviarie stracolme di persone in fuga per la paura di essere bloccate per tanto
tempo nella zona cosiddetta"rossa". Ma tante persone ,responsabilmente ,hanno deciso di
rimanere per non mettere a rischio la salute dei propri cari. Sicuramente non sarà stato facile
perché istintivamente quando c'è una situazione di pericolo tutti noi siamo protesi a rifugiarci
nei propri affetti ,nella famiglia ma tanti hanno recepito il grave problema della Sanità che
affligge la nostra Calabria. Stiamo vivendo un periodo di eccezionale gravità e molte
persone anziane hanno fatto riferimento al periodo della seconda guerra mondiale . Chi
,come me ,non era ancora nato non ha memoria dello stato di paura ma possiamo capirlo
dalle varie testimonianze di chi l'ha vissuto o per averlo studiato. Molte persone hanno
pensato alla cosa più giusta e più idonea per evitare conseguenze pericolose, per questo
l'amore per la propria terra è stato più forte della paura di rimanere. Non vogliamo
colpevolizzare chi è scappato ma confidiamo nella responsabilità di ognuno per rispettare le
disposizioni del governo e soprattutto di non sottovalutare le gravissime conseguenze che
ne derivano . Un pensiero affettuoso e riconoscente a tutti quei lavoratori, studenti ,a tutti
coloro che sono rimasti nella Lombardia,nel Veneto ,in Emilia Romagna e in tutte le
provincie interessate al contenimento dell'epidemia. Avete tutto il nostro rispetto e siamo
certi che nonostante la paura ,la solitudine in cui vi trovate ,l'amore per le famiglie rimaste
al.sud è stato più forte di tutto il resto. Vi ammiriamo e vi auguriamo di stare bene perché
uniti nell'unico scopo di fronteggiare al meglio questa calamità ce la faremo e insieme
risolleveremo la nostra bella Italia .
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Da tantissimi anni appena scesi nella Stazione Termini di Roma da un treno di primissimo mattino potevi scorgere decine di fagotti pieni di umanità sui marciapiedi.
Cartoni per terra e qualche coperta.
Posti riservati da anni sempre alle stesse persone fino a quando erano in vita o non decidevano di trasferirsi in qualche altro luogo.
E quando uscivi da uno degli accessi laterali della stessa stazione Termini di Roma era impossibile non imbattersi in decine e decine di altri fagotti umani
Ora l’albergo sotto il cielo è stato chiuso e decine di persone sono state sfrattate
“Tende, giacigli e alloggi di fortuna ricavati in alcune autovetture utilizzate come dimora, ma anche per bivacco ed incontri appartati con le prostitute.
E' il chilometro dei 'barboni', dove i senza fissa dimora che gravitano nella zona della stazione Termini sono soliti passare le loro notti.
Proprio nell'area dello scalo ferroviario dell'Esquilino, su disposizione del Comandante del Corpo di Polizia Locale, Diego Porta, gli agenti della municipale hanno effettuato una operazione di bonifica.
L'operazione ha riguardato l'area che si sviluppa su via Marsala, via di Porta San Lorenzo e largo Sisto V. Sul posto gli agenti del Pics (Pronto Intervento Centro Storico), insieme ad altro personale del nucleo Termini.
Con il supporto di AMA sono stati rimossi circa 30 tra giacigli e tende disseminate lungo il percorso a ridosso delle Mura Aureliane.
Nei portici della struttura ferroviaria, sui marciapiedi adiacenti sono state identificate 12 persone alle quali è stata offerta assistenza, dalle stesse rifiutata.
Tutto il tratto di circa un chilometro è stato oggetto di pulizia e sanificazione, con la rimozione di circa 12 metri cubi di rifiuti.
Sono state rimosse anche vetture abbandonate, usate per il bivacco notturno e la prostituzione.
Roma today
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