L’ultima di oggi è la proposta di Corbelli.
Dice Corbelli “Se ogni comune adotta e ospita una famiglia Rom bastano poche decine di comuni e il problema, provvisoriamente, si risolve subito”, magari cominciando dai componenti delle associazione che si battono per i diritti dei ROM, anche se si parla della concessione di una sorta di indennizzo affinchè possano scegliere se tornare in Romania oppure iniziare a trovarsi una sistemazione ed un lavoro.
Poi il grande Papa Francesco che primo di tutta la Chiesa ha detto non solo Fate ma anche Facciamo ed ha invitato le parrocchie di tutta Europa, le comunità religiose, i monasteri ed i santuari ad adottare ognuno una famiglia di migranti.
In Italia restano almeno due grandi problemi : le famiglie povere ( ad iniziare dagli anziani con pensioni sociali) ed i disoccupati( ad iniziare dai giovani che, quando va bene, sono costretti ad emigrare allontanarsi dalla propria terra, dalle proprie famiglie o che diventano manodopera della ‘ndrangheta).
Il problema delle famiglie italiane povere, senza casa, senza stipendio, senza reddito o con reddito bassissimo ed insufficiente ad ogni elementare esigenza ( scusandomi se inizio dalla famiglie italiane) si risolve con la adozione. Basta che ogni famiglia ricca adotti una famiglia povera.
Anche il problema dei disoccupati si risolve con la adozione. Basta che ogni titolare di azienda adotti una decina di giovani disoccupati ( almeno fintanto trovino lavoro). Lo stesso dovranno fare i grandi manager e burocrati di Stato con stipendi da centinaia di migliaia di euro all’anno. Similmente i grandi sindacalisti con stipendi da centinaia di migliaia di euro all’anno ed i politici con 10-15 mila euro di stipendio al mese.
Anche il lavoro nero si risolve con la adozione da parte delle imprese che poi in casa ai figli adottivi corrisponderanno la differenza tra quello che avrebbero dovuto pagare e quello che corrispondono.
Infine il problema della manovalanza della’ndrangheta si risolve facilmente con la adozione di ogni giovane avviatosi su una cattiva strada da parte di giudici, generali ed alti ufficiali, questori, eccetera.
Insomma esiste un irrisolto problema di giustizia sociale in Italia, in Europa e nel mondo.
E’ da lì che bisogna partire e se la adozione non è la soluzione è certo un buon inizio.
Non solidarietà professata o cantata ma solidarietà praticata.
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L’installazione di contatori elettrici a un’altezza inaccessibile in un quartiere densamente popolato da Rom è atta a costituire una discrimi nazione fondata sull’origine etnica quando gli stessi contatori sono installati in altri quartieri a un’altezza normale.
Il problema nasce in Bulgaria
In quel paese la CHEZ RB, praticamente gemella della nostra Enel nei quartieri ad alta concentrazione Rom, fa installare i contatori elettrici su pali di cemento ad una altezza di 6-7 metri per evitare manomissioni e allacci abusivi, mentre nelle altre zone del paese i contatori sono piazzati ad altezza d’uomo (1,70 m).
Secondo la Corte di giustizia Europea siamo in presenza di una disparità di trattamento che rappresenta una discriminazione fondata sull’origine etnica.
In sostanza la corte europea di giustizia è stata chiamata in causa dalla sig.ra Nikolova che gestisce un negozio di alimentari nel quartiere di «Gizdova mahala» nella città di Dupnitsa (Bulgaria). In tale quartiere risiedono prevalentemente persone di origine rom.
La Corte europea rileva, in primo luogo, che il principio della parità di trattamento si applica non solo alle persone aventi una determinata origine etnica, ma anche a quelle che, pur non appartenendo all’etnia, subiscono insieme alle prime un trattamento meno favorevole o uno svantaggio particolare a causa di una misura discriminatoria.
Comunque la Corte sottolinea che la tutela della sicurezza della rete di trasporto dell’elettricità
nonché il corretto rilevamento del consumo di energia elettrica costituiscono obiettivi legittimi che
possono, in linea di principio, giustificare una tale differenza di trattamento.
Tuttavia, è inoltre necessario che la CHEZ RB riesca a dimostrare che sui contatori elettrici del quartiere interessato sono sta ti effettivamente commessi abusi e che tale rischio continua a sussistere tuttora.
Pur riconoscendo che la prassi contestata costituisce un mezzo adeguato per realizzare tali obiettivi,
la Corte precisa tuttavia che il giudice bulgaro dovrà esaminare se esistano altre misure appropriate
e meno restrittive per risolvere i problemi riscontrati
Sempre secondo la Corte europea anche supponendo che le azioni illegali nelle zone popolate da Rom siano dimostrate, una prassi di questo tipo è sproporzionata rispetto al duplice obiettivo di garantire la sicurezza e il rilevamento adeguato del consumo energetico.
NdR.La soluzione potrebbe essere quella di allacciare i contatori senza far pagare i consumi. Si eviterebbero anche le fulminazioni derivanti dagli allacci abusivi!
Speriamo che la sentenza della Corte Europea non venga applicata in Italia per gli allacci abusivi alla rete di illuminazione delle piccole e grandi città abbassando la linea in modo da facilitare gli allacci!
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Aprire Il Mattino di Napoli e trovare l’immagine che vedete porta a credere che il furto sia davvero successo a Napoli.
Niente affatto.
E' successo a Parigi a pochi passi dalla Cattedrale di Notre Dame.
La mattina di Pasqua un uomo sta prelevando al bancomat quando si è sentito afferrare sulla schiena e sulle braccia.
Spaventato si è girato e si è ritrovato accerchiato da una banda di adolescenti, aggressivi e pronti a derubarlo.
Nella capitale francese, episodi simili sono sempre più frequenti, tanto che il nuovo ministro Manuel Valls ha deciso di portare avanti la politica avviata dall'ex presidente Nicolas Sarkozy, affermando che alcune etnie soprattutto dell'Est, non riescono ad integrarsi e per questo dovrebbero essere espulse.
Ecco le immagini del furto ripreso dalle telecamere di sorveglianza .
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