Un italiano classe 1972 detenuto nel carcere di Rebibbia è riuscito ad eludere i controlli e a evadere dall’ospedale Pertini di Roma dove era stato portato per un controllo medico alle 11 di oggi 16 agosto.
Immediatamente è scattata la caccia all’uomo su strada e nei cieli con un elicottero della polizia che sta battendo le zone di Monti Tiburtini, Pietralata, Casal Bruciato.
Le ricerche sono in corso.
Allertati anche i carabinieri, la guardia di finanza e la polizia locale.
Pubblicato il: 16/08/2019 17:45
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“La donna si è suicidata in cella venerdì mattina all’alba, impiccandosi.
La donna era detenuta in carcere con l'accusa di omicidio.
L’agente di polizia penitenziaria di servizio si è accorta dell’accaduto e ha dato l’allarme.
Purtroppo sono stati vani i tentativi di soccorso per rianimarla”
Ancora non si conoscono i motivi che l'hanno spinta a togliersi la vita, ma secondo fonti interne si sarebbe trattato di un soggetto con problemi psichiatrici.
Secondo il Segretario Generale Aggiunto Cisl Fns Massimo Costantino “ I soggetti con problemi psichiatrici, tranne chi deve scontare una pena per gravi reati, non andrebbero reclusi in carcere ma in strutture esterne”.
Poi Maurizio Somma, segretario nazionale Sappe (Sindacato autonomo di Polizia penitenziaria) dice: “Questo è il quinto suicidio in carcere di un detenuto dall’inizio dell’anno, il quinto!
Il carcere femminile ha un sovraffollamento di circa 50 detenute e la polizia penitenziaria, nonostante sia sotto organico in molti istituti penitenziari, fa il possibile per mettere in sicurezza e prevenire che episodi come questo possano capitare.
E conferma come i problemi sociali e umani permangono nei penitenziari, lasciando isolato il personale di polizia penitenziaria a gestire queste situazioni di emergenza.
Il suicidio è spesso la causa più comune di morte nelle carceri e le soluzioni adottate fino ad oggi si confermano inefficaci e inutili”.
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Era stata condannata a 4 anni ma era scappata una prima volta raggiungendo la Germania
Poi era stata catturata.
Una volta estradata in Italia, venerdì scorso era di nuovo evasa
Ora è stata di nuovo catturata dai Carabinieri..
Catturata dai carabinieri a Roma la 32enne bulgara evasa venerdì scorso dal carcere di Rebibbia, dove era appena arrivata estradata dalla Germania.
La donna è stata riconosciuta dai carabinieri della stazione Roma Macao nell'area della stazione Termini nel corso dei controlli che l'Arma quotidianamente svolge in zona.
Per non farsi riconoscere la donna aveva con sé una parrucca.
A quanto ricostruito, dal giorno della fuga la donna ha vagato per la città senza quasi mai dormire e mangiando in un fast food.
Con diversi precedenti per borseggio nella Capitale, molto spesso eseguiti con la complicità di connazionali, la cittadina bulgara era stata condannata a 4 anni per furto e rapina ma si era allontanata in Germania dove grazie alla cooperazione di Polizia in Europa era stata rintracciata e arrestata.
Una volta estradata in Italia, giunta a Fiumicino era stata portata al carcere di Rebibbia, venerdì scorso, da dove è poi scappata.
Nella tarda serata di ieri, la donna è stata portata nuovamente nel carcere di Rebibbia dove ha trascorso la notte e dove dovrà scontare il resto della pena.
Ma se da Rebibbia si evade con questa facilità, non sarebbe il caso di spostarla in un carcere più sicuro?
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La colpa od il merito vanno al presidente del Senato Pietro Grasso che ha disposto l'inversione dell'ordine del giorno dei lavori.
L'Aula avrebbe dovuto votare gli articoli e gli emendamenti del ddl di riforma dell'editoria, ma il presidente ha detto : "Colleghi, come noto l'ordine del giorno di oggi prevede tra l'altro l'esame di un documento il cui esito potrebbe incidere sia sulla libertà personale di un senatore sia sulla stessa composizione della nostra Assemblea e ritengo che tale argomento debba avere la priorità sugli altri, pertanto ai sensi dell'articolo 56 comma 3 del Regolamento dispongo l'inversione dell'ordine del giorno"
Sull’ordine del giorno relativo alla editoria è venuto a mancare il numero legale
Proprio per questo Grasso ha disposto la inversione del punto all’OdG
Lo scrutinio è avvenuto a voto segreto.
Il senatore si difende: "Sono innocente". Zanda: "Decisione inversione presa dal presidente". Manca numero legale, rinviata a settembre seduta ddl editoria
Ed il Senato dopo che ieri la Giunta per le immunità aveva dato l'ok alla richiesta (12 voti a favore, 7 contrari e un astenuto) ha dato il via libera alla misura dell’arresto per il senatore carid.
Ora Caridi può essere arrestato.
A Palazzo Madama i voti a favore sono stati 154 i si,110 i no e 12 astenuti.
E subito dopo la chiusura della seduta l'avvocato Spigarelli ha accompagnato il senatore a costituirsi in carcere, quello di Rebibbia a Roma. "Il momento è delicato", si è limitato a dire il penalista
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