Lo stabilimento balneare “La Perla” è andato completamente distrutto in un incendio, che secondo i primi riscontri sarebbe di natura dolosa
Diamante.(CS) – Le fiamme hanno divorato la struttura in legno situata a Largo Trione a Diamante,
mandando in cenere lo stabilimento balneare sul litorale di Diamante.
Il rogo si è verificato sabato e ad allertare i vigili del fuoco sono stati alcuni residenti.
Nonostante l’arrivo tempestivo però, i vigili del fuoco hanno potuto fare ben poco per salvare la struttura, andata completamente distrutta.
E l’ipotesi del dolo è legata anche alla velocità con cui il rogo si è propagato, alimentato probabilmente da liquido infiammabile.
Sull’incendio indagano i carabinieri coordinati dal capitano Andrea Massari, comandante della Compagnia di Scalea.
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Paola
Il mezzo arrivava dalla Colombo e trasportava una comitiva di francesi.
Autista era un 70enne risultato negativo all’alcool test ed al test sulla droga
Ma evidentemente era distratto. Per terra, infatti, non risulterebbero segni di frenata.
In bella vista sul ponte c’era il segnale che indicava l’altezza del ponte di 2.40 metri
L’autista non lo vede e si infila sotto il ponte di via di Malafede, all’incrocio con l’Ostiense.
Il Pullman turistico arrivava dalla Colombo e trasportava una comitiva di francesi e inglesi ospiti di un vicino campeggio.
Diciotto i feriti, tutti stranieri, di cui tre in codice rosso tra cui due ragazzi tra i 16 e i 17 anni ed un bambino di dieci anni.
Il più piccolo dei feriti è stato trasportato all’ospedale Sant’Eugenio con un trauma cranico ma non sarebbe in pericolo di vita come gli altri ricoverati.
Gli altri feriti sono stati portati dal 118, che è intervenuto con 5 ambulanze e 2 automediche, al Grassi di Ostia e al San Camillo.
Erano le 13 circa di oggi 13 agosto. Sul posto per i rilievi la polizia locale.
L’autista settantenne alla guida del pullman, D.D.M. sarà ascoltato in ospedale dove ha ricevuto cure mediche.
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Guardia Costiera di Cariati appartenente al Compartimento Marittimo di Corigliano Calabro insieme all’ufficio tecnico comunale, dopo lunghe e laboriose indagini ha scoperto che il lido balneare sito sul litorale di Mandatoriccio, in località Procello, era abusivo.
Un lido importante metri quadrati con annessi bar, gazebo, giochi, docce, locali igienici, ombrelloni e sdraio che occupava ben 3500 mq di spiaggia
L'attività veniva esercitata senza i dovuti provvedimenti amministrativi
Gli agenti hanno scoperto anche che lo stabilimento balneare era stato realizzato abusivamente su area demaniale marittima e in parte anche su proprietà privata senza le prescritte autorizzazioni demaniali ed edilizie e senza permesso di costruire.
Inoltre le strutture in questione si trovano in zona a vincolo paesaggistico - ambientale, nella fascia di rispetto dei 300 metri dalla linea di costa e in un sito di interesse comunitario, le Dune di Camigliano, per cui la loro realizzazione senza le dovute autorizzazioni deturpa il paesaggio e l’ambiente costiero.
Da qui il sequestro disposto dalla Procura della Repubblica di Rossano per evitare che dal prossimo periodo primaverile e sino al termine della stagione estiva 2014 si potessero protrarre od aggravare le conseguenze del fatto.
ll responsabile dell’abuso è stato ovviamente denunciato all’Autorità giudiziaria per la violazione delle norme previste dal Codice della navigazione in materia di gestione dei beni del demanio marittimo e della normativa edilizio – urbanistica, ambientale di tutela dei siti sensibili e sismica.
Nessun danno alla azienda visto che ha potuto lavorare quasi fino a fine estate 2013
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