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Ponte-sullo-stretto-di-MessinaChe fine faranno i soldi destinati al Sud, provenienti da Bruxelles? Questo potrebbe diventare un best seller della letteratura italiana nei prossimi anni.Una delle ultime vecchie novità dell’Amministrazione regionale, manco a dirlo, è di aver assunto a costo zero;non un singolo robottino di nome Sparaballe, ma tanti Sparaballini portavoce nel nuovo presidente Regionale, tale “Occhiudumalagurio”.

La specialità dei tanti Sparaballini sarà inventare bugie a raffica, sempre più iperboliche e incredibili a coprire tutte le ambiguità e i lati oscuri del governo regionale.

Castelli di carte, delibere artefatte, saranno fonte di guai e di ulteriori bugie, sempre più inverosimili. I guai si moltiplicheranno quando, gli Sparaballini, guardando le stelle cadenti da un ponte che non c’è formuleranno un unico e solo desiderio.

Un ponte che supererà la bellezza e utilità del Brooklyn di New York. Dal giorno dopo le loro iperboliche balle, in un crescendo di colpi di scena, caleranno sulla nostra disgraziataterra, giganti campioni di karatè, struzzi dai piedi umani, alieni verdi e super criceti molto bellicosi.

Non vi dirò null’altrosui nostri eroi Sparaballini ecosa tireranno fuori dai loro cilindri.

Il meccanismo narrativo, velocissimo, ruoterà sulle situazioni classiche che i vari robottini vivranno concretamente: gli amici, i bulli, le acciaiose amiche del cuore che forse diventeranno qualcosa di più.

Uno Sparaballe come voi lo avete conosciuto prima di moltiplicarsi, non era un robottino qualunque che aveva trovato un modo stravagante per cavarsi dai normalissimi guai che si vivono.

Solo un'interrogazione parlamentare potrebbe diventare un vero dramma per i mandanti degli Sparaballini e quindi ogni mezzo sarà lecito per depistare l’attenzione, degli ignari cittadini, dalle eventuali malefatte della governo regionale eletto.... .

Ma se è vero che dopo tanti anni, le intenzioni filosofiche, le implicazioni sociali e le ragioni estetiche, hanno ceduto il passo al dramma rusticano, è anche vero che s' è dovuto aspettare il 2021-22 per vedere gli Sparaballini recitare la parte deituttologi.

Quello sguardo dal ponte che non c’è, non sarà solo la vecchia nuova ultima delle balle di questi Signori eletti per rapinare la Calabria, ma anche di qualche fantomatico architetto che riuscirebbe a costruire il ponte delle meraviglie sullo Stretto di Messina.

Con i miliardi di euro, per la realizzazione dell’ottava meraviglia del mondo, i posteri non avranno nessun problema nel valutarlo al di sopra del Colosseo.

Agli Sparaballini, nel loro ruolo istituzionale, di divulgatori di ballepartorite dai loro maestri, toccherà diffondere la lieta novella facendola passare per vera e buona supercazzola.

Si tratta di uno status – quello della menzogna – in un certo senso connaturato alla dimensione del vivere umano; dal momento in cui nasciamo ci troviamo immersi in un sistema di regole, leggi e convenzioni già date e a cui aderiamo “come se” le avessimo scelte noi stessi, in prima persona.

Questo “come se” è già indizio di una finzione che ci troviamo ad avallare ogni giorno, come una sorta di rituale dovuto. Tuttavia, il problema della menzogna in politica è una questione diversa, che intacca le fondamenta stesse del potere, ovvero l’obbligo politico, un vincolo basato sulla fiducia reciproca tra i governati, e tra questi ultimi e i governanti.

È proprio questo vincolo morale – non giuridico formale – ad essere in crisi oggi, laddove la menzogna sembra aver compromesso quella dimensione culturale, ossia etica, propria degli esseri umani, e la loro politicità, ovvero la capacità di vivere con i propri simili. Questo spiega la presenza a costo zero dei portavoce dei potenti per antonomasia: gli Sparaballini!

Gigino Adriano Pellegrini & G elTarik dal forziere di Paperone vuoto.

Pubblicato in Calabria

Qualcuno può anche pensare che sia un titolo folle.

E ci può anche stare, in partico lare per chi non ha mai saputo, perché non la ha vissuta, cosa sia una guerra, atteso che è ormai lontana dall’Europa da oltre 70 anni.

 

Soprattutto può pensare che sia un titolo folle chi non ha mai saputo come si vive con l’orecchio teso al segnale d’allarme che imponeva a tutti di correre al più vicino rifugio per evitare di restare sotto le bombe od i proiettili sparati dagli aerei che violavano il cielo anche delle più piccole città.

E può pensarlo chi non ha negli occhi gli effetti delle bombe, sulle persone e sulle cose.

Parlo della guerra di cui abbiamo visto tanti effetti, come nel caso dei 17 morti dell’attentato al Charlie Hebdo del gennaio 2015 fatto in nome di Allāhu Akbar.

 

Parlo dei 130 morti del 13 novembre 2015 a Parigi, quando in 40 minuti è cambiata la storia della Francia e dell'Europa.

Parlo degli attentati di oggi 22 marzo a Bruxelles, capitale dell’Europa, attentati troppo vicini alla cattura di Salah Abdeslam.

 

Ovviamente non mancheranno gli insulsi che, per tranquillizzare popoli impauriti, sosterranno che si tratta dei colpi di coda dell’ISIS che sta perdendo la sua guerra.

 

Noi vogliamo invece segnalare la intelligenza tattica degli attentati.

L’attacco alla libertà di stampa, principio e fine della intera libertà della nostra Europa.

L’attacco ai giovani ed ai loro luoghi di incontro.

L’attacco ai trasporti come elemento indispensabile di contatti tra popoli e merci.

Per questo la riteniamo una guerra non dichiarata.

Per questo la temiamo.

Per questo ne parliamo.

Per questo chiediamo ai governi di combatterla senza limiti.

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Pubblicato in Mondo

ALDOPATRICIELLO-620x396IL VICEPRESIDENTE TAJANI HA SOLLECITATO IL GOVERNO ITALIANO
PATRICIELLO: SBLOCCARE PAGAMENTI PER IMPRESE

Bruxelles - La Commissione Europea, su iniziativa del commissario all’Industria Antonio TAJANI, ha deciso l’invio di una lettera di messa in mora all’Italia per violazione della direttiva 2011/7 che impone il pagamento dei debiti della pubblica amministrazione verso le imprese entro un termine di 30 giorni (60 in alcuni casi eccezionali).

A darne notizia è l’on. Aldo Patriciello europarlamentare di Forza Italia.

La procedura d’infrazione contro l’Italia - continua - decisa a Bruxelles è una notizia annunciata, l’atto conclusivo al termine di un percorso poco virtuoso del nostro Paese sul fronte dei pagamenti alle imprese da parte della pubblica amministrazione. Il Vicepresidente TAJANI ha sollecitato più volte il governo italiano ad applicare correttamente e tempestivamente la normativa comunitaria e porre fine così ad una situazione francamente insostenibile. L’esecutivo si dia una mossa:  - chiosa - le nostre imprese non possono attendere oltre. Credo infatti che il protrarsi di un simile comportamento, oltre a rappresentare un danno d’immagine considerevole per il nostro Paese alla vigilia del semestre italiano di Presidenza UE, rappresenterebbe un danno incalcolabile per la nostra economia già duramente provata dalla grave crisi degli ultimi anni. La pubblica amministrazione italiana, ad oggi, paga le imprese in media entro non meno di 180 giorni, regalando il triste primato all’Italia di peggior pagatore d’Europa. È necessario dunque applicare rigidamente la direttiva UE per sbloccare i pagamenti e dare respiro alle nostre aziende, finora lasciate sole ad affrontare le lungaggini e le storture della nostra burocrazia.

Pubblicato in Italia

PIRILLOL’intervento dell’europarlamentare Mario Pirillo, di mercoledì 2 aprile, in seduta plenaria da Bruxelles su relazione Zalewski “riduzione o eliminazione dei dazi doganali sulle merci originarie dell'Ucraina”.


Il testo COMPLETO ed il VIDEO:  

Grazie Presidente,

sono ben noti a tutti noi i motivi che hanno portato l'Ucraina a non ratificare l'Accordo di Associazione a novembre scorso e l'influenza russa su questa decisione.

Con il pacchetto di aiuti presentato lo scorso 11 Marzo dalla Commissione Europea, l'UE da un chiaro segnale di voler supportare l'Ucraina in questa difficile fase di transizione per favorire le riforme politiche ed economiche del Paese. E' evidente che stiamo operando in una situazione di estrema urgenza dettata dagli eventi politici in continua evoluzione come è il caso della Crimea.

Personalmente sono sempre stato a favore di un accordo comprensivo di libero scambio all'interno dell'accordo di associazione, in cui la parte commerciale è ugualmente importante quanto l'impegno da parte dell'Ucraina ad adottare standard sociali, ambientali adeguati e di istituire un sistema giudiziario indipendente.

La riduzione e la soppressione dei dazi doganali sulle importazioni di beni potrà garantire fin da subito all'Ucraina i benefici dell'apertura al mercato europeo, che avranno certamente un impatto positivo sulla vita dei cittadini ucraini.

Supporto l'inserimento all'articolo 5 di una clausola salvaguardia che potrà essere usata in caso di gravi rischi commerciali per i prodotti dell'Unione.

Infine, vorrei porre l'attenzione sulla necessità di non abbassare la guardia sul monitoraggio dei diritti umani, sociali ed ambientali, aspetti particolarmente sensibili già ai tempi in cui ci sono svolti i negoziati sull'Accordo di Associazione. Per questa ragione ho presentato insieme ad altri colleghi S&D due emendamenti che vanno in questa direzione.

Pubblicato in Mondo
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