Cosenza 11 febbraio 2017 - Militari del Gruppo Carabinieri Forestale di Cosenza nei giorni scorsi hanno eseguito un provvedimento di sequestro del Gip di Castrovillari, dott.ssa Letizia Benigno, riguardante il Parco Avventura e la teleferica zip-line denominata “Volo dell’Arcangelo” realizzate in Comune di Albidona.
Le opere rientranti nel PISL “Sybaris Terra d’incanto: Mare Cultura e Natura”e finalizzate alla valorizzazione turistica dell’Alto Ionio Cosentino, sono state finanziate con fondi POR CALABRIA FESR 2007/2013 per un importo di 500.000€.
Al momento risultano indagate cinque persone tra tecnici comunali, progettisti ed esecutori dei lavori, coinvolti a vario titolo nella vicenda per i reati di abuso edilizio e abuso d’ufficio.
Le indagini che hanno indotto il PM di Castrovillari, dott.ssa Valentina Draetta, alla richiesta del provvedimento sono iniziate negli ultimi mesi del 2015, scaturite da un controllo effettuato dall’allora Corpo Forestale dello Stato di Trebisacce sulla regolarità e conformità dei lavori rispetto al progetto approvato ed appaltato e alle norme vigenti in materia urbanistico-edilizia e di tutela dell’assetto idrogeologico del territorio.
Dall’attività d’indagine emergerebbe che l’esecuzione dei lavori sia avvenuta in violazione delle norme del Testo Unico sull’edilizia e delle Norme di Attuazione e Misure di Sicurezza del P.A.I. Regionale (Piano stralcio per l’assetto idrogeologico), poi oggetto di “sanatoria”.
Sono queste le ragioni che hanno portato al sequestro del “Volo dell’Arcangelo”, teleferica che copre una distanza aerea di 700mt con cui sarà possibile sorvolare una porzione del territorio comunale di Albidona partendo dalla località “Castello”, nei pressi della Chiesa di San Michele Arcangelo, e approdando al “Parco Avventura” di località “Timpone Tarantino”, anch’esso oggetto di misura cautelare.
Il complesso di opere, da poco ultimate, consegnate e collaudate, non era ancora stato aperto al pubblico. Il provvedimento ha riguardato anche la documentazione progettuale e amministrativa riguardante i lavori, ora al vaglio dell’A.G.
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Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa
“Il Presidente della Commissione regionale contro la ‘ndrangheta, Salvatore Magarò, nel ventunesimo anniversario della strage di Capaci, ha partecipato oggi alla “marcia della legalità”, svoltasi a Trebisacce e promossa dall’Istituto comprensivo “Corrado Alvaro” a conclusione del percorso didattico “legalità sui banchi di scuola” svoltosi nelle scuole di Trebisacce, Albidona e Alessandra del Carretto.
«Partecipo sempre molto volentieri - ha esordito Magarò salutando gli alunni che hanno partecipato al programma alla marcia - ad iniziative come questa caratterizzate dal protagonismo vivo e sano dei giovani di oggi, futuri cittadini di domani. Non dobbiamo stancarci mai di parlare di giustizia, praticare la legalità e marciare insieme affinché entrambe si realizzino compiutamente.
Iniziative come questa – ha aggiunto l’esponente regionale – non sono mai retoriche, anzi sono necessarie, perchè contribuiscono a ricostituire un sentire comune e l’appartenenza ad una scala di valori e principi che sono contro le mafie, la violenza, la sopraffazione il malaffare».
E ancora Magarò: «Il concetto di legalità riporta al rispetto delle regole: la convivenza si basa sull’osservanza di regole di condotta. Se queste mancano o sono poco chiare la forza prevale sulla giustizia, l’arbitrio sul diritto e la violenza sulla libertà.
E’ a scuola – ha proseguito il presidente della Commissione contro la ‘ndrangheta – che si sperimenta la prima autentica forma di convivenza civile che è più efficace e vera quando riesce, come in questo caso, a indirizzare la comunità verso una riflessione comune e una presa di coscienza forte.
E’ a scuola che si costruisce l’antimafia, perché combattere la ‘ndrangheta significa prima di tutto trasmettere e osservare modelli positivi di legalità». E ha concluso: «A voi futuri cittadini, si chiede un impegno maggiore perché il rispetto della legalità non è un semplice atto formale, ma una convinzione personale, uno stile di vita che non possono essere delegati alle istituzioni o ad altri».
NdR: forse chi ha ordinato ed eseguito la strage di Capaci non era stato a Scuola!!! Ma se ci fosse stato non l’ avrebbe fatta?
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