Una bella lettera di un giovane parroco ai giovani studenti, una lettera che una Buona Amministrazione farebbe stampare ed affiggere davanti a tutte le scuole di Amantea…..
“Cari ragazze e ragazzi, permettete due righe da un giovane frate, un giovane parroco della nostra Amantea...
Domani tornerete sui banchi di scuola!
Gran bella sfida che vi attende, un nuovo inizio, nuove attese, nuovi orizzonti che si spalancano davanti ai vostri occhi.
Non è semplice ricominciare dopo la lunga estate, ma ciò vi dà la possibilità di sognare in grande. Guardate con fiducia al futuro che si apre davanti a voi.
Un futuro fatto di ideali, valori, progetti.
Oggi per voi è il momento di costruire pietra su pietra come il giovane Francesco d'Assisi. Per lui ogni piccola azione faceva parte di un grande progetto.
Non permettete a nessuno di demolire il progetto che state cullando nel vostro cuore.
Dio vi ha dato occhi per guardare lontano, non abbassateli mai da scoraggiati ma alzateli sempre da vincitori.
Studiare vi mette in mano la possibilità di combattere contro chi vi vuole piccoli, soldatini a disposizione.
Prendete in mano la vostra vita con coraggio, con la passione che vi contraddistingue.
Siate come il giovane Pietro che spinse la sua barca lontano sul mare di Galilea sull'invito di Gesù: "Prendi il largo".
Prendete il largo anche voi appassionandovi alla cultura.
La vostra cultura sia più forte di una società che non premia il più bravo, più forte di chi continua a fidarsi della "buona parola", la cultura vi renda più forte di ogni tipo di corruzione, la vostra cultura vi dia voce per opporvi allo spaccio diffuso.
Spacciate cultura perchè Dio non vi vuole spacciati di fronte alla vita.
Buon anno scolastico cari!
fr. Rocco Predoti
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Sulla facciata a cuspide della chiesa oggi si notano gli incavi dove sono stati collocati bacini di ceramica disposti a forma di croce.
Si tratta di preziosi lustri ispanici medievali di origine islamica decorati da motivi ornamentali, scene, figure ed intrecci di trame coloratissime che evocano la calda luce d’oriente.
Le rare ceramiche, nella loro disposizione cruciforme, rappresentano l’unico esempio del genere in Italia Meridionale.
I piatti sono stati accuratamente rimossi e recuperati.
Oggi sono allocati nel interno della cinquecentesca chiesa monumentale.
Per volontà del club nepetino dei Lions, attualmente guidato dalla presidente Ida Bruno, il maestro d’arte Pedrito Bonavita ha effettuato uno studio preliminare finalizzato al rifacimento delle repliche che riprendono fedelmente i motivi, le forme ed i materiali degli originali.
Tutto finalizzato a consentire la ricollocazione delle copie dei piatti nella loro sede originaria.
Il progetto è stato affidato all’architetto Tarquinia Alfano, che ha seguito il complesso iter procedurale, ottenendo il nulla osta dalla Soprintendenza dei beni artistici e architettonici della Calabria e tutti gli altri permessi necessari per consentire di effettuare il cambio e restituire agli amanteani (ma non solo) l’immagine di un tempo.
Ricordiamo che i primi occupanti della chiesa furono i frati minori che avevano abbandonato il convento francescano nel quartiere Catocastro che ha avuto recentemente una forte attenzione.
Domenica 3 dicembre, con un programma che prevede tra le altre cose un interessante incontro informativo, si giungerà all’atto finale ed i nove bacini e una piccola targa marmorea, adorneranno nuovamente un luogo di culto quanto mai suggestivo e denso di testimonianze artistiche.
I lavori del convegno inizieranno alle ore 18.30 con i saluti del sindaco di Amantea Mario Pizzino al quale faranno seguito quelli della presidente Ida Bruno.
Subito dopo gli interventi di Emilio Ruggiero dei Lions, di Padre Rocco Predoti Frate minore conventuale, dell’architetto Emilio Minasi responsabile ella soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici di Cosenza, di Francesco Nucci vicario foraneo della forania marina.
Concuderà i lavori Nicola Clausi vice governatore del distretto 108 Ya.
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