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La notizia è di qualche giorno fa, anche se non è stata diffusa alla stampa, la Capitaneria di Porto di Amantea ha sequestrato due rinomati lidi, di recente costruzione, in agro di Amantea, e pare che agli stessi proprietari degli stabilimenti balneari siano state notificate salate contravvenzioni.

 

Da quanto è dato sapere pare che i due lidi non avessero una autorizzazione annuale, ma semestrale, ne diviene di fatto che gli stessi a fine estate avrebbero dovuto smontare tutti i prefabbricati esistenti lasciando l’arenile allo stato naturale.

 

In altre parole, le due strutture, prettamente estive, oggetto del sequestro, avevano ricevuto il sostanziale parere favorevole della Soprintendenza e l'assenso edilizio del Comune di Amantea a montare lo stabilimento balneare, purché solo per un semestre all’anno, anche se pare che altri lidi, anche di minore metratura, siano stati autorizzati alla annualità, probabilmente diversi anni fa, ed inoltre gli stessi proprietari dei lidi sequestrati pare abbiano più volte richiesto la medesima annualità.

 

Non conosciamo i percorsi argomentativi e logico giuridici per cui la semestralità dell'installazione era corretta, mentre, non era ammissibile il mantenimento annuale, pare che si era dovuto occupare del provvedimento di diniego di autorizzazione paesaggistica il Comune di Amantea in ordine al permesso di costruire inoltrato dagli stabilimenti balneari per il mantenimento delle stesse per l'intero anno solare.

 

Per il nostro Comune e per la Capitaneria di Porto deve ritenersi che, laddove gli Enti competenti intendano determinarsi in tal senso, occorre che la irremovibilità dello stabilimento sia supportata da specifiche ragioni di protezione dell'ambiente diverse ed ulteriori rispetto a quelle ritenute compatibili con l'esistenza dell'impianto nel periodo balneare.

 

La Soprintendenza da quello che sappiamo è tenuta a dar buona contezza, certo fin dalla originaria autorizzazione paesaggistica, per far constare la consustanzialità della temporaneità delle strutture balneari rispetto alla fruizione collettiva del paesaggio e, a più forte ragione, quando si tratta del mantenimento per tutto l'anno delle strutture stesse, delle ragioni specifiche in ordine alla contrarietà della permanenza dello stabilimento coi valori del paesaggio e dell'ambiente costiero, sottesi al vincolo.

 

Nel momento in cui la normativa comunale e regionale ammette la facoltà dei concessionari di mantenere strutture fino a copertura dell'intero anno solare, pur con caratteristiche di precarietà funzionale, è evidente che la valutazione di compatibilità fra la permanenza annuale e le ragioni di fruizione sono state operate a monte dal legislatore regionale.

 

In tal senso, solo circostanze del tutto eccezionali possono motivare un diverso e più restrittivo orientamento rispetto a quanto domandato dal balneare interessato e quanto, di regola, concedibile secondo la normativa regionale.

 

Ne consegue che il tempo massimo di permanenza delle strutture è quello enunciato dalle normative regionali e alimenta una posizione di interesse legittimo degli eventuali interessati, al punto da determinare una potenziale compressione dello stesso solo in caso di superiore e impellenti ragioni di interesse pubblico, diverse dalla mera questione di compatibilità con le permanenti ragioni di fruizione del paesaggio.

 

Restiamo in attesa comunque di conoscere tutte le motivazioni a favore e contro il sequestro delle strutture, ci auguriamo, dato anche la bellezza delle stesse strutture, che la situazione possa presto definirsi favorevolmente per le parti.

 

 

capIl Capo del Compartimento Marittimo di Vibo Valentia Marina, C.F. (CP) Antonio LO GIUDICE, nell’ambito delle disposizioni impartite dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, ha convocato per la serata di ieri una riunione presso la Sala Consiliare del Comune di Amantea, ove sono stati invitati i titolari degli stabilimenti balneari, il responsabile della sezione WWF di Belmonte, il presidente della cooperativa pescatori San Rocco, i titolari di licenza di pesca e il referente del club subacquei di Amantea.

 

Alla riunione, organizzata grazie alla collaborazione dell’Amministrazione Comunale di Amantea, e tenuta dal Capitano RAGADALE – Capo Servizio Operativo della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia Marina e dal Maresciallo CIANCI Titolare della Guardia Costiera di Amantea, hanno partecipato con grande interesse tutti i rappresentanti degli enti invitati.

Presso la Sala Consiliare del Comune di Amantea a fare gli onori di casa l’Assessore all’Ambiente RUBINO, che ha partecipato alla riunione prendendo atto delle problematiche rappresentate in previsione di un programma esecutivo per l’estate ormai alle porte che possa tentare di soddisfare le richieste dei balneari presenti.

Sono state richiamate tutte le Ordinanze del Capo del Compartimento Marittimo che disciplinano le varie attività lungo il litorale costiero, con particolare riferimento alla  nuova Ordinanza balneare nr.12/2015, l’Ordinanza nr.11/2009 relativa alla Zona di Tutela Biologica litorale prospiciente Amantea, l’Ordinanza nr.23/2010 relativa alle modalità di svolgimento delle attività subacquee, l’Ordinanza nr.22/2010 che disciplina ai fini della sicurezza marittima la navigazione da diporto e l’Ordinanza nr.08/2011 relativa all’esercizio della pesca marittima professionale, tutte prontamente consultabili sul sito www.guardiacostiera.it, digitando comandi periferici Capitaneria di Porto di Vibo Valentia, nonché gli aspetti riguardanti il codice della nautica da diporto.

In particolare si è cercato di invitare i fruitori del mare a comunicare con tempestività eventuali comportamenti pericolosi per la salute e l’incolumità pubblica, suggerendo di contattare immediatamente la sala operativa della Guardia Costiera di Vibo Valentia Marina, tramite il numero gratuito per le emergenze in mare 1530, al fine di far intervenire prontamente sia i mezzi nautici che le pattuglie della Guardia Costiera che opereranno quotidianamente sul territorio durante tutto il periodo estivo nell’ambito dell’operazione complessa “MARE SICURO” 2015, disposta come ogni anno dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto.

Tutti i partecipanti oltre a gradire l’iniziativa e l’incontro alla vigilia dell’inizio della stagione balneare, hanno ringraziato i militari della Guardia Costiera per l’attività quotidianamente svolta, assicurando il proprio contributo per il regolare e sicuro andamento della stessa.

Nei prossimi giorni, si legge nella nota stampa, il veloce battello pneumatico GC 353 della Guardia Costiera di Vibo Valentia Marina, sarà nuovamente rischiarato ed operativo nel porto di Amantea per le attività di vigilanza di polizia marittima, ed opererà con equipaggi addestrati al salvamento nuoto e al primo soccorso sanitario, nell’ambito dell’operazione “Mare Sicuro” che avrà il suo start operativo il 22 giugno e si concluderà il 13 settembre 2015.-

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Pubblicato in Belmonte Calabro

E' mediamente del 30% il calo registrato dalle aziende del settore turistico nella prima parte della stagione balneare in Calabria.

E’ una informazioni offerta dal responsabile della Federturismo della Confindustria calabrese, Giuseppe Nucera, interpellato dall'Agi.

"La stagione, in Calabria - afferma Nucera che e' anche membro della giunta esecutiva della Federturismo nazionale - risente della crisi generale del settore. Il calo dei consumi ha colpito pesantemente l'industria delle vacanze, gia' in crisi da almeno due anni. La situazione da noi - aggiunge - e' drammatica. Molte strutture non hanno nemmeno aperto. A luglio - e' l'analisi di Nucera, - si e' lavorato poco.

Nei primi giorni di agosto le prenotazioni fanno registrare un miglioramento della situazione, ma non bastera' a pareggiare i conti".

Spiega Nucera che la situazione in Calabria non e' uniforme. La crisi e' piu' accentuata sulla fascia ionica, mentre e' piu' contenuta su quella tirrenica.

"Per lo Ionio il calo e' dell’ordine del 40%, mentre sul Tirreno e' del 20%. Questo - spiega Nucera - deriva dal fatto che i tour operators stranieri puntano molto sul Tirreno, dove si trovano mete tradizionali come Tropea e la Costa degli Dei, molto note a livello internazionale. Le campagne promozionali hanno valorizzato molto queste aree, penalizzando un po' il territorio ionico, per cui gli operatori prediligono i 30-40 chilometri di costa compresi fra Pizzo e Nicotera. La Regione, che pure si sta muovendo bene - aggiunge - attraverso incentivi ed accordi con le compagnie aree straniere, dovrebbe sforzarsi di piu' a vantaggio delle aree turistiche piu' deboli, perche' se l'Unione Europea interviene a sostegno delle aree piu' svantaggiate come il Sud d'Italia, le singole Regioni.

Per Vittorio Caminiti della Federalberghi calabrese "La situazione calabrese si presenta a macchia di leopardo. Ci sono localita' dove le istituzioni e gli operatori hanno lavorato molto bene, ottenendo dei risultati apprezzabili. In altre, dove la politica ha dimostrato il suo disinteresse, e' andata meno bene".

Secondo Caminiti, "in Calabria mancano politiche di incentivazione del turismo giovanile e di quello della terza eta', in modo da estendere la stagione turistica a tutto il periodo estivo".

Franco Ferrarello, presidente della Federalberghi catanzarese e vice presidente di quella regionale, parla di "situazione drammatica" nel catanzarese. "Agosto - aggiunge - non salvera' la stagione turistica. Non c'e' stata purtroppo una domanda forte. E' il sintomo di una crisi generale, come dimostra l'incremento della vendita di alcuni generi alimentari: segno che la gente preferisce cucinare a casa piuttosto che spostarsi per trascorrere le vacanze lontano da casa. Tanti, anzi, hanno rinunciato alle ferie".

Nella foto un lido amanteano

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