Controllando gli esiti delle delibere fatte dall'amministrazione Sabatino mi sono imbattuto in un'altro refuso firmato Comune di Amantea.
Qualche giorno fa leggendo le delibere pubblicate sul vecchio sito ufficiale del Comune mi sono soffermato sulla delibera 204 del 21.11.2014 avente ad oggetto domanda di ammissione ad incentivo per assunzione ecc ecc.
Mi sono soffermato perché nel corpo della delibera c'è scritto che il Responsabile delle risorse umane con determina 116 del 02.04.2014 ha indetto un concorso per titoli ed esami per 1 istruttore direttivo amministrativo cat. D con rapporto di lavoro a tempo INDETERMINATO riservato al personale LPU.
L'Ente ha già avviato le procedute di stabilizzazione a 30 ore settimanali ma ancora non sono
concluse.
Il Comune di Amantea attraverso la sopracitata delibera chiede l'accesso al finanziamento previsto
dal Decreto Interministeriale 8 Ottobre 2014 firmato dal Ministro del lavoro per ottenere risorse
finalizzate alla stabilizzazione tra l'altro già prevista.
Ma andando a verificare l'esito di questa delibera (se il comune avesse ottenuto o no il finanziamento per stabilizzare un D1 a tempo indeterminato a 30 ore settimanali) sul sito ufficiale del ministero del lavoro trovo il decreto di approvazione della graduatoria degli enti pubblici della Regione Calabria dove il Comune di Amantea ha ottenuto il finanziamento di 12.926,93 ma per un contratto a tempo DETERMITATO.
In sintesi il comune ha partecipato ad un bando per il finanziamento all'assunzione di un lavoratore
LPU a tempo determinato credendo di partecipare ad un finanziamento per assunzione a tempo
indeterminato (altro refuso amministrativo).
Spero che tale lapsus non abbia compromesso nulla nella procedura già avviata a tempo indeterminato del lavoratore lpu.
Continuiamo comunque ad avere la conferma che l'amministrazione Sabatino resterà nella storia
per i grovigli amministrativi in cui questa volta sta accartocciando la città.
Il link del decreto del Ministero del Lavoro:
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Comunicati - Sport - Giudiziaria
La vicenda ha dell’incredibile. Per questo ve la raccontiamo.
Tutto nasce dalla Fersav una azienda di trasporto pubblico locale costituita nel 2005 da Ferrovie della Calabria e SAV, storica azienda di Tropea. Un pastrocchio! La Fersav resta affidataria dei trasporti da Cleto verso Amantea ed in particolare de trasporto degli studenti delle superiori.
La Fersav vive di soldi pubblici. Poi i soldi finiscono e cominciano i problemi .
Ad agosto è un fiorire di problemi, al punto che i componenti in consiglio di amministrazione delle Ferrovie della Calabria chiedono la messa in liquidazione della società. Il Tribunale di Catanzaro sospende la messa in liquidazione.
Ma è solo un palliativo. Arrivano, infatti, le 50 lettere di licenziamento collettivo , di cui 20 circa in provincia di Cosenza. Tra questi anche gli autisti che collegavano Cleto. Il personale della Fersav lamenta anche la mancata corresponsione degli ultimi stipendi. Il rischio è quello dell’isolamento di diversi piccoli comuni calabresi.
Il comune di Cleto è preoccupato. I genitori di Cleto sono preoccupati al punto che si rivolgono al dipartimento regionale. Tutto inutile.
Ed allora ecco che il comune di Cleto adotta una delibera di Giunta , la n 103 del 29 agosto , con la quale chiede alla regione Calabria di trovare una soluzione immediata e definitiva al problema di Cleto.
Insomma il comune di Cleto si ritiene non competente in materia di trasporti pubblici dal proprio comune verso quello vicini , perfino quando si tratta di trasporti scolastici.
Ma poi con un guizzo d’ingegno, molto probabilmente se non sicuramente concordato con qualcuno del comune di Amantea ( una eventuale indagine non potrà non scoprirlo), ecco che il comune di Cleto chiede al comune di Amantea di estendere il prioprio trasporto urbano anche al comune di Cleto. Almeno fino a quando la regione non si determinerà.
Intelligentemente il comune di Cleto pone due condizioni:
- Nessun onere dovrà gravare sul comune di Cleto ( diversamente lo avrebbe potuto far lui direttamente)
- Interruzione immediata del servizio appena la regione avrà risolto il problema stabilendo chi è legittimato a gestire il servizio di Cleto.
Ed allora ci siamo posti una domanda.
Ma la gestione dei collegamenti Cleto Amantea determina costi? E se non li determina perché licenziare gli autisti della FERSAV? Se invece li determina chi li coprirà?
Va beh! Mi son detto tanto il comune di Amantea non può accogliere la istanza di Cleto. Non è competente a rendere servizi in territori diversi dal suo! Se accogliesse tale istanza ,in teoria potrebbe essere richiesto di fare la stessa cosa per tutti gli altri comuni i cui ragazzi frequentano le scuole superiori di Amantea e cioè Falconara Albanese, Fiumefreddo Bruzio, Longobardi, Belmonte Calabro, Lago, San Pietro in Amantea, Serra di Aiello , Aiello Calabro e Nocera Terinese.
Ed invece no! Il grande cuore della città di Amantea si spende per tutti i problemi degli altri paesi limitrofi.
Ed ecco la delibera 146 del 2 settembre 2013 con la quale Vadacchino, Tempo, Carratelli e Mazzei estendono il servizio da urbano ad extra urbano
Tanto, si legge nella delibera stessa questa decisione non comporta spese per il comune di Amantea!.
Ma tutto ciò è legittimo?
Noi riteniamo di no! Ma non compete a chi scrive giudicare in merito. Aspettiamo però che il personale appena licenziato dalla FERSAV a breve apra una vertenza contro chi ha preso il loro lavoro!
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Basso Tirreno