Riceviamo e pubblichiamo la nota di Gianfranco Suriano a proposito della chiusura della Tenenza della Guardia di Finanza ad Amantea.
Il politico pone alcuni interrogativi: “a chi giova lo smantellamento di tale prezioso presidio di legalità? Perché chi doveva battersi fino alla fine per evitare ciò non ha inteso battersi?”
“L’ex consigliere e assessore del comune di Amantea, Gianfranco Suriano, ritorna sulla discussa e imminente chiusura della Tenenza della Guardia di Finanza.
“Ci avviciniamo – si legge in un comunicato – alla fine dell’anno, giorno di chiusura della Tenenza della Guardia di Finanza di Amantea.
Ho avuto già occasione di dire pubblicamente che la notizia ‘strombazzata’ la scorsa estate sui giornali, sui social e siti web e relativa allo slittamento della data di dismissione di uno dei fondamentali presidi di legalità presente ad Amantea, rischiava di tramutarsi in una ‘vittoria di Pirro’.
suriano_gianfranco_amantea_assessoreDalle notizie in mio possesso ad oggi, infatti, Amantea perderà la Tenenza della Guardia di Finanza, nonostante gli interventi di parlamentari di diversi schieramenti politici che si sono adoperati anche presso i Ministeri dell’Economia e dell’Interno per far recedere il Comando Generale della Guardia di Finanza da tale ingiusto intendimento.
Così alla richiesta di maggiore sicurezza, proveniente da un importante territorio, già profondamente segnato per la presenza di fenomeni malavitosi, i suoi rappresentanti di Governo chiamati in causa rispondono con il silenzio.
Se la prevista chiusura della Tenenza sarà confermata, non potremo che prendere atto dell’insensibilità al problema delle Istituzioni politiche cui spettava la responsabilità di valutare e determinarsi in merito. Diciamoci la verità fino in fondo, una cosa è enunciare bellissimi principi come la legalità, la sicurezza dei cittadini, l’ordine pubblico, la civile convivenza, il sostegno alle Forze dell’ordine, altro è adoperarsi fattivamente e con coerenza per far sì che ciò trovi concretezza nel vivere quotidiano di ogni cittadino. L’Amministrazione comunale di Amantea al di là di qualche ritardata uscita pubblica, non è dato sapere quale forte iniziativa ha messo in campo finora; i Ministri interrogati in merito non hanno fornito alcuna risposta.
E’ un quadro desolante dove l’unico dato certo dice che un vasto Comprensorio dal primo gennaio dell’anno prossimo si sentirà più insicuro. Non è un bel messaggio che arriva dalle Istituzioni alla nostra Comunità!
Detto ciò e considerata l’interrogazione presentata mesi addietro dall’On. Nicodemo Oliverio del Pd ai Ministri succitati, con la quale si era evidenziata la necessità del mantenimento della Tenenza della Guardia di Finanza ad Amantea, necessità peraltro ben motivata, ora è lecito domandarsi: a chi giova lo smantellamento di tale prezioso presidio di legalità? Perché chi doveva battersi fino alla fine per evitare ciò non ha inteso battersi? Perché si vuole disperdere ed annullare un patrimonio di dati accumulati in decenni e decenni dai finanzieri di Amantea che hanno svolto con onestà e massimo impegno il proprio lavoro?
Queste sono solo alcune domande a cui le Istituzioni, ai diversi livelli, dovrebbero rispondere in quanto ad essere colpito è un ampio territorio che giorno dopo giorno si sente sempre più insicuro. Un’ Istituzione che si rispetti deve queste risposte, non al sottoscritto, ma all’intera nostra Comunità.
Se tale gravissima e ingiustificata perdita alla fine si concretizzerà, un duro colpo sarà inferto al nostro territorio e ad infliggere tale colpo questa volta non sarà stata la criminalità!”
(Gianfranco Suriano)
La consigliera Concetta Veltri in consiglio prendendo la parola sul punto all’ordine del giorno relativo all’encomio solenne ai marescialli Cerza e Caporaso ha detto:
“Ci sono uomini che hanno coraggio e che sono sprezzanti del pericolo.
Molti di loro sono nelle forze dell’ordine, in particolare nell’arma dei carabinieri.
Un onore per i loro corpi, un onore per la città nella quale lavorano.
Amantea è tra queste città.
Parliamo dell’ appuntato scelto Angelino De Sarro e dell’ appuntato scelto Pasquale Picciolo che il 26 luglio 2012 , armati di un tubo di acqua e della divisa, ma sprovvisti di maschere antigas ed altre attrezzature tipiche dei pompieri , salvavano la famiglia Aloisio e la loro casa, con una impresa di un coraggio al limite del cosciente, fronteggiando le fiamme alte che avevano attinto alberi di oltre 10 metri , mettendo in sicurezza il bombolone del gas che sarebbe potuto scoppiare, riuscendo a spegnere, dopo più di un’ora e mezza di lotta, le fiamme prossime alla abitazione e subito dopo portavano via, prendendola in braccio, una anziana signora di un’altra casa vicina allontanandola dall’incendio e dall’acre fumo che le impediva di respirare.
E parliamo dei due appuntati dei carabinieri di Amantea della stazione di Amantea Stefano Vommaro e Bernardino Francesco Miraglia, che 13 gennaio 2015 soccorsero il sig Marano che lui ebbe a chiamare “ I miei angeli custodi” dei quali onore a chi merita la attuale amministrazione ha avuto modo di elogiare.
Ed è per questo che siamo orgogliosi di avere nella caserma di Amantea i marescialli Tommaso Cerza ed Enrico Caporaso che il 25 Maggio 2016sono intervenuti con estrema prontezza in un appartamento di Santa Maria riuscendonon senza difficoltà a spegnere le pericolose fiamme che promanavano da una bombola di gas e che avrebbero potuto portare anche ad un evento gravissimo, procurandosi ustioni e rischiando la loro stessa vita.
A loro che hanno ricevuto il ringraziamento degli abitanti del palazzo e l’applauso della gente presente l’amministrazione comunale oggi intende porgere un encomio solenne che ci pregiamo di accompagnare con il nostro plauso personale e della frazione di Campora San Giovanni che i carabinieri di Amantea , tutti e non solo Cerza e Caporaso, garanzia per il paese e per l’ordine pubblico non mancano di controllare.
All’amministrazione comunale chiediamo di porre al prossimo consiglio comunale un ordine del giorno che solleciti una nuova e qualifica sede.
Grazie all’Arma e grazie ai marescialli Tommaso Cerza ed Enrico Caporaso.
Eccovi finalmente una buona notizia.
La commissione apposita composta dalla segretaria comunale Maria Luisa mercuri nella funzione di presidente e dai componenti dr Mario Aloe e ragioniere Socievole Giancarlo, hanno inviato alla d.ssa Anna Concetta Trafficante, nella qualità di RUP l’esito della procedura aperta per l’affidamento del servizio di refezione scolastica.
A vincere la gara il Consorzio di cooperative A.P.A. Multiservizi CopSoc.
Il prezzo finale è pari ad euro 3.33 oltre Iva ed oneri a pasto.
Ora non ci sono dunque problemi a garantire la refezione ai ragazzi delle scuole elementari che sono costrette ad effettuare il rientro pomeridiano.
Peraltro è notorio che in questi ultimi giorni il sindaco ha dichiarato che “Grazie all’ausilio di una missiva di controllo, sono stati rintracciati un numero decisamente elevato di utenti che non hanno mai corrisposto un euro per tale servizio….., ponendo fine ad un buco amministrativo di non poco conto…..per il recupero di cifre ingenti, neanche ipotizzabili di fronte alle previsioni più pessimiste….(con conseguente) … riduzione dei costi , (così facendo) fronte al debito esistente ed (avviando) il risanamento dell’ente.”
I genitori che ci hanno segnalato il loro disagio per l’attuale insufficiente servizio di refezione ci hanno anche chiesto di suggerire all’amministrazione comunale di risparmiare su spese diverse ed in particolare sulle spese “voluttuarie” come un cantante da oltre 20 mila euro nella notte bianca, od anche come le luminarie natalizie ,scelte queste che di fronte al diritto dei bambini di crescere eguali e di avere le medesime opportunità appaiono oggettivamente da non fare.
Su http://archivio.pubblica.istruzione.it/comecambialascuola/faq.shtml#primaria1 leggiamo che
“Per attivare nuove classi a tempo pieno occorrono però non solo i posti di docente (che l’amministrazione scolastica cerca in tutti i modi di assicurare) ma anche i servizi di mensa e la predisposizione di appositi spazi da parte del Comune”.
“Il tempo pieno richiesto dalle famiglie può essere attivato anche nelle scuole che attualmente non hanno classi organizzate con quel modello orario a due condizioni:
- il Comune deve predisporre locali e spazi per accogliere le varie attività del tempo pieno e i servizi necessari per la refezione scolastica (compreso il locale mensa con requisiti a norma di legge)”;
Peraltro da un lato è vero che le prime pronunce giudiziarie ( impugnate del Ministero) hanno confermato “il diritto delle stesse a far consumare ai propri figli, durante l'ora di mensa, il pasto portato da casa”.
Ma è anche vero che le linee di indirizzo nazionale per la ristorazione scolastica norme emanate nel 2010 dal Ministero della salute indicano il servizio di refezione come uno strumento fondamentale di educazione alimentare e “muovono dall’esigenza di facilitare, sin dall’infanzia, l’adozione di abitudini alimentari corrette per la promozione della salute e la prevenzione delle patologie cronico-degenerative di cui l’alimentazione scorretta è uno dei principali fattori di rischio”
Bene quindi questa ultima scelta dell’amministrazione comunale sorretta proprio dalla gara appena svoltasi, anche se per coerenza( sintanto non si “normalizza” il bilancio comunale) può essere “utile” meno “apparenza e più sostanza”, meno cantanti e luci e più diritti elementari ed alimentari e che pone fine ad una disparità che ai genitori appare ingiustificata e ingiustificabile!