
La presidente del consiglio Linda Morelli il giorno prima della Befana ha convocato il consiglio comunale in sessione straordinaria per il giorno 17 gennaio2017 , alle ore 15.00.
Un solo punto all’ordine del giorno:
“La soppressione della tenenza della Guardia di Finanza nel complessivo tema della tenuta della legalità.
Dell’ordine pubblico e della sicurezza nel nostro territorio”
Si parlerà di come possa essere possibile conservare ad Amantea la tenenza della guardia di Finanza per garantire legalità e sicurezza e garantire l’ordine pubblico.
Sembra un compito impossibile dopo le giustificazioni portate dal comandante provinciale.
Non viene indicata né la presenza on consiglio del Prefetto, nella qualità di responsabile provinciale dell’ordine pubblico, dei quadri superiori della Guardia di Finanza e, tantomeno, dei politici del PD ai quali ci si è rivolti finora, tra cui la Bruno Bossio ed il Ministro Minniti.
Sterile, ove vera, la voce relatva alla inesistenza della agibilità della scuola Pizzini di Paola offerta gratuitamente dall’ente provincia quale sede della Guardia di Finanza di Paola dove confluirebbero gran parte delle unità ora in servizio ad Amantea.
E’ noto infatti che i comuni superano facilmente queste difficoltà che il “popolino” presume siano davvero ostative.
Un inizio d’anno tempestoso se si tiene conto dell’articolo di Sergio Tempo, della nota di Elena Arone, dell’intervento di Concetta Veltri e stasera di questo articolo di Sergio Ruggiero.
Ben 4 consiglieri di minoranza su otto che hanno da dire e dicono qualcosa sui problemi del paese e sui comportamenti dell’amministrazione comunale.
Strano, è anche il silenzio di Salvatore Alessandro, di Miriam Bruni , di Santino Mazzei e soprattutto di Francesca Menichino.
Ma siamo convinti che anche loro interverranno stimolati, come dice Sergio Ruggiero, dagli elettori.
Ma ecco la nota del consigliere Sergio Ruggiero che spiega la “posizione espressa nell’ultimo consiglio comunale”:
“Stimolato dagli elettori, ritengo doveroso spiegare la mia posizione in merito alla spinosa questione che ha surriscaldato l’ultima sessione consiliare, e che oggi sta caratterizzando il dibattito politico.
Proverò ad essere sintetico evitando il più possibile tecnicismi (pure necessari dato l’argomento) che non appartengono al mio mestiere e forse annoierebbero i lettori.
Anticipo che questa è la mia valutazione, e come tale confutabile.
1)Dopo l’illustrazione dell’Assessore Cannata circa il punto all’ordine del giorno, Sergio Tempo ha proposto una sospensione della seduta (ha specificato non più di 10 minuti) allo scopo di prelevare dagli uffici tabulati e documenti contabili afferenti le competenze idriche e consultarli insieme ai consiglieri.
Tempo ha spiegato che questo avrebbe consentito di verificare l’equilibrio tra entrate e uscite, e di evitare decisioni sbagliate e dannose sia per l’Ente che per quanti si accingevano a votare (Cannata e Tempo mi scuseranno per l’estrema sintesi e le eventuali imprecisioni).
Noi di Minoranza abbiamo votato per la sospensione, la Maggioranza ha votato contro.
E poiché non una Commissione era stata convocata per fornire spiegazioni e rendere chiarimenti, io ritengo politicamente censurabile il diniego opposto dalla Maggioranza, unita, allineata e coperta, ancorché residuale, dato che la Consigliera Arone era appena passata tra le nostre fila, dopo Alessandro e Tempo.
2)Altro punto di perplessità si riferisce ai residui attivi del 2013, 600.000 Euro ”portati” nel 2016 per il riequilibrio del bilancio.
Per quanto io ne sappia i residui attivi (crediti) dovevano essere destinati alla copertura dei residui passivi (debiti) dello stesso 2013, e, nel caso si fosse configurato nel 2013 un maggiore incasso, questo avrebbe dovuto essere portato come saldo attivo nel bilancio del 2014, cosa che non è stata fatta.
E’ questa la ragione per la quale in Consiglio ho definito “artificiosa” l’operazione che la Maggioranza si apprestava a compiere, e che di fatto ha poi compiuto.
Io non sono esperto di categorie giuridiche che sono state nominate in Consiglio e successivamente sulla stampa, quali “falso in bilancio”, “dolo” o “abuso d’ufficio”, e dunque non mi avventuro su questo scivoloso terreno.
Ciò che tuttavia credo, è che l’operazione compiuta nell’ultimo Consiglio sia inaccettabile per mancanza di due cose, chiarezza di dati e rigore nelle procedure, secondo un cliché tanto diffuso nella pubblica amministrazione quanto obsoleto, inadatto a mio parere a un Ente che voglia uscire dal pantano di una situazione economico-contabile quantomeno complicata.
Concluso con una considerazione che riguarda il passaggio di Elena Arone nelle fila della Minoranza.
La sindaca nel merito ha scritto: “Non un’iniziativa, non un progetto, non un idea. Le pochissime cose fatte hanno riguardato solo i propri interessi personali, tanto che non si può escludere che la stessa Arone abbia considerato il suo ruolo al pari di un posto fisso e di uno stipendio a fine mese con cui crescere la sua famiglia”.
Parole veramente forti!
A questo punto mi domando quale sia il collante che tiene insieme i pezzi di questa Maggioranza.
Dev’essere un collante molto scadente, visto peraltro che sta andando in frantumi, manchevole, a mio parere, di quella componente ideale necessaria ad innalzare la dignità della politica a un livello capace di promuovere l’emancipazione civile, sociale e culturale del nostro territorio, come sarebbe lecito auspicare.
A tutti, un augurio di buon 2017.
Amantea 06.01.2017 Sergio Ruggiero
La consigliera Concetta Veltri prende una decisa posizione a tutela dei lavoratori dell’ArcaServizi srl ed ora scrive su quanto fatto.
Non possiamo non evidenziare quanto da Lei affermato.
-circa la sincerità e la sensibilità personale del sindaco Monica Sabatino ed il suo fermo orientamento nobile e disinteressato per la tutela del personale perdente posto;
Né possiamo omettere di cogliere la fragilità della posizione del sindaco che ha visto non percepito questo suo indirizzo politico.
Una fragilità determinata da diversi e distinti “ altri orientamenti e forse interessi”.
“Altri orientamenti e forse interessi” che sono tutti da scoprire e da valutare e che probabilmente saranno valutati non dalla politica.
Ecco però il forte comunicato:
“E’ noto che il comune ha sciolto il contratto con l’Arcaservizi che era concessionario della Tosap, della tassa di Affissioni e Pubblicità.
La conseguenza pratica è stata la sospensione dei servizi resi dal personale dell’Arcaservizi e cioè di Daniele Perricone, di Francesco Mangione e di Franco De Carlo.
Non sono i primi e forse non saranno gli ultimi a perdere il lavoro e così a trovarsi nei guai insieme alle loro famiglie, guai che qui in Calabria assumono la connotazione della assoluta gravità.
Era già successo molti anni fa con la Foderaro che gestiva alcuni servizi per conto del comune.
Anche in quel caso il personale si trovò a perdere il lavoro. Parliamo di Carmelo Zucco, di Anna Bonanno, di Maria Posa e di Francesco cd “il letturista”.
Ma l’amministrazione del tempo non volle perdere le conoscenze acquisite dal personale licenziato dalla Foderaro e lo riassunse per intero.
Questo personale costituì l’ufficio tributi del tempo.
Ci pare di ricordare anche che, più recentemente, c’è stato un tempo in cui l’amministrazione comunale ebbe ad affidare la gestione della pulizia e dei servizi del porto alla Lamezia Multiservizi.
Poi la stessa amministrazione comunale decise di affidare i medesimi servizi ad una diversa società , nel caso ad una cooperativa sociale di tipo B denominata “Gente di mare”.
Bene. In quella occasione il comune dispose che il soggetto subentrante nel servizio assumesse le unità che avevano prestato attività con la precedente azienda.
Una scelta politica non contestabile, di alto profilo e lignaggio, di fatto un riconoscimento della responsabilità del comune verso chi era stato impegnato in precedenza in un servizio dell’ente ed anche la dichiarazione della volontà di utilizzare le professionalità acquisite dai dipendenti della Multiservizi.
Mi sono impegnata, anche in seguito all'attenzione che il Partito Democratico ha riservato alla vicenda, per sensibilizzare personalmente il sindaco Monica Sabatino a confermare tale orientamento ricevendone un impegno personale nobile e disinteressato.
Purtroppo dobbiamo rilevare che l’orientamento del sindaco, almeno in questa fase, non è riuscito a prevalere su altri orientamenti e forse interessi.
Ed infatti la segretaria comunale nella qualità di responsabile dell’ufficio tributi ha adottato una determina con la quale affida alla cooperativa Quadrifoglio una serie di compiti già dell’Arcaservizi srl
Difficile non ricordare che Carmelo Zucco nella qualità di responsabile dell’ufficio tributi adottò una delibera con la quale nelle more affidò l’ incarico di affissore dei manifesti a Franco De Carlo.
Del tipo paese che vai usanza che trovi, amministrazione imperante soluzione che trovi.
Il comune, è ben noto, è il più importante datore di lavoro di Amantea. E questo è un bene.
Ma è necessario che i suoi comportamenti siano improntati al rispetto del lavoratore.
Ci sembra di ricordare che però non sempre questa indicazione sia stata rispettata come l’etica e la legge morale impongono.
A fronte dei casi della Foderaro e della Lamezia Multiservizi ben altri sono stati i comportamenti in altri casi come quello che interessò i vigilini per i quali non vennero usate, purtroppo, la stessa attenzione e la stessa sensibilità.
Il comune ha creato un balletto di persone che vengono assunte, licenziate, di nuovo assunte, di nuovo definitivamente licenziate.
Se tutto questo avviene perché il lavoratore si inginocchi dinanzi al potere è vergognoso.
Se tutto questi avviene per dare un lavoro ad uno nuovo, togliendolo a chi lo ha già fatto è vergognoso.
Non ci appare giusto e tantomeno onesto, creare un disoccupato per assumere una persona verso la quale si ha un interesse personale o politico.
Non vorrei che anche questa vicenda finisca nelle aule dei tribunali.
Amantea non ne ha bisogno.