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Prima di iniziare la discussione dei punti all’ordine del giorno la consigliera comunale Concetta Veltri chiede di fare una dichiarazione e di allegare la stessa agli atti del Consiglio comunale.

Eccola : La “lettera aperta” al sindaco della città a firma del segretario del Partito Democratico Enzo Giacco e di Stefano Spina, coordinatore dei Giovani Democratici - ripresa nei giorni scorsi dai quotidiani e diffusa dai siti web locali e dai social – è un grido di allarme forte e responsabile.

Un grido di allarme che non può e non deve essere sottovalutato, non fosse altro perché proviene dall’interno dello stesso partito – appunto il Partito Democratico - al quale il sindaco è iscritto insieme alla giunta nella sua interezza.

La compagine che governa la nostra città ormai da due anni e mezzo non ha capacità di coinvolgimento e confronto, si intesta maldestramente lavori ed opere progettate e finanziate nella scorsa consiliatura, assume impegni che puntualmente disattende, non ha progetti capaci di incidere sulla qualità della vita della collettività né visione a lungo raggio.

Sulle troppe “cose che non vanno” avrei potuto fare interventi plateali e conferenze stampa almeno bimestrali, ma fin dall’inizio ho preferito un approccio responsabile e sempre costruttivo: vigilando sull’operato amministrativo, denunciando l’inerzia su alcune questioni cruciali e anche (ma invano) suggerendo e indirizzando.

Condivido pienamente e sottoscrivo l’appello lanciato dal PD: è arrivato il momento di uscire da questo intollerabile e - aggiungo - colpevole immobilismo, invertendo la rotta e tentando di recuperare il necessario rapporto con la città e i cittadini.

In altri termini, serve una svolta, altrimenti la città muore”.

Sul punto prende la parola il consigliere Sante Mazzei il quale precisa che questa giunta inaugura soltanto i lavori dell’amministrazione precedente e ne elenca diversi tra cui la Chiesa di San Francesco e la pista ciclabile.

Premesso

-          Che il Comune di Lago (CS) intende realizzare nel proprio territorio una discarica di “rifiuti speciali non pericolosi” di capienza pari a 400 mila metri cubi con annesso impianto di biogas, in località “Cozzo Giani”, a monte della Vallata del fiume Oliva (vallata che confina territorialmente con il Comune di Amantea);

-          Che in località Giani insistono già due vecchie discariche sature che insieme alla Vallata del fiume Oliva sono state già esposte ad un inquinamento elevato e che necessitano di essere bonificate e non ulteriormente danneggiate;

-          Che le somme per la realizzazione di questa discarica arriverebbero da un A.P.Q. “Tutela e Risanamento Ambientale per il territorio della Regione Calabria" - il cui investimento è di 4.930.00,00 derivanti da fondi CIPE e 1.060.000,00 da fondi privati - che dovrebbero finanziare opere pubbliche utili ed innovative e non opere per le quali siamo già stati “condannati” dall’Unione Europea;

Considerato

-          Che la vallata del Fiume Oliva è stata oggetto di un inquinamento spropositato dovuto allo smaltimento di circa 140 mila metri cubi di materiali tossici e nocivi, come denunciato dalle relazioni tecnico scientifiche dell’Arpacal, dell’Ispra e dalle indagini condotte dalla Procura di Paola che hanno portato all’instaurazione di un procedimento penale, in cui il nostro Ente si è costituito parte civile;

-          Che la “Relazione preliminare sulla valutazione del danno ambientale” dell’Ispra - depositata in sede giurisdizionale nel procedimento penale 2210/08 R.G.N.R. – evidenzia la contaminazione delle falde acquifere e contiene dati allarmanti circa le ipotesi di danno - quantificando il costo della bonifica pari a circa 21 milioni di euro;

-          Che l’illecito interramento dei rifiuti ha determinato una serie di gravi danni ambientali attuali e temporanei, rappresentando oggi una permanente fonte di rischio di aggravamento e di estensione della contaminazione evidenziando la necessità dell’Istituzione del Registro Tumori che questo Ente ha più volte sollecitato all’ASP di Cosenza e alle autorità competenti (delibera di Consiglio N°84 del 23/12/2011);

Ritenuto

-          Che dopo quindici lunghi anni di commissariamento per emergenza ambientale - costati notevolmente in termini economici alle Amministrazioni locali e quindi ai contribuenti - non possono produrre scelte volte a “tamponare” per qualche anno l’emergenza, con ulteriori costi ambientali e senza investire con convinzione nella “raccolta differenziata spinta” su base regionale, per cercare di risolvere il problema dei rifiuti in Calabria;

-          Che la Regione Calabria è a conoscenza della grave situazione della Valle del fiume Oliva, ma inspiegabilmente l’area continua ad essere esclusa dallo stanziamento dei fondi necessari per la bonifica, nonostante queste Ente - insieme ai sindaci dei Comuni di Aiello Calabro, Serra d’Aiello e San Pietro in Amantea - ha scritto più volte al Presidente della Regione e all’Assessore Regionale all’Ambiente dissentendo dalle scelte fatte dal Dipartimento regionale Politiche Ambientali e ribadendo con fermezza la priorità e il diritto alla necessaria bonifica dell’area del Fiume Oliva;

Visto

-          Lo Statuto Comunale;

-          Il Regolamento del Consiglio Comunale;

-          Il T.U.E.L. n°267/2000 del 18/08;

Dato Atto

-          Dell’avvenuta acquisizione del parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica, espresso dal responsabile del servizio interessato, ai sensi dell’art. 49 comma 1 del D.Lgs. 18.8.2000, n°267 (TUEL);

-          Che, nella fattispecie, non è richiesto il parere di regolarità contabile in quanto la presente non comporta alcun impegno di spesa né diminuzione di entrate;

DELIBERA

  1. La NARRATIVA che precede forma parte integrante e sostanziale della presente proposta di deliberazione;
  2. Ad IMPEGNARE questo Ente:
  3. ad avviare tutte le procedure istituzionali ed amministrative al fine di tutelare il diritto alla salute dei cittadini ed il patrimonio naturalistico ed ambientale ed evitare la realizzazione di opere che potrebbero ulteriormente aggravare lo status di un’area già tristemente danneggiata;
  4. ad investire in politiche istituzionali volte a creare percorsi virtuosi di smaltimento dei rifiuti compatibili con il rispetto dell’ambiente, cercando nel lungo periodo di perseguire il completamento del ciclo dei rifiuti in loco attraverso una raccolta differenziata spinta ed impianti di separazione, lavorazione e riconversione del rifiuto capaci di accrescere il tessuto economico,sociale e lavorativo del comprensorio e garantire anche un risparmio per i contribuenti;
  5. Di RICHIEDERE ALLE AUTORITA’ successivamente indicate:
  6. di non investire fondi comunitari, nazionali o regionali in opere - come la discarica di cui in oggetto - che potrebbero ulteriormente danneggiare un’intera area che necessita, invece, di essere bonificata e danneggiare altresì l’immagine di un intero comprensorio a vocazione turistica -commerciale e le risorse paesaggistiche e naturalistiche;
  7. di procedere all’inserimento del Fiume Oliva, già dotato di piano di caratterizzazione, tra le aree che necessitano di urgente risanamento con relativo stanziamento dei fondi necessari all’ormai improcrastinabile bonifica;
  8. di conoscere lo stato di attuazione del Registro Tumori da parte dell’ASP di Cosenza ed i dati statistici dell’incidenza tumorale nel Comune di Amantea (con annesso studio epidemiologico) con particolare riguardo alle aree limitrofe del bacino idrografico del Fiume Oliva, già sollecitata con la delibera di consiglio n°84 del 23/12/2011;
  9. Di Rimettere la presente a:
  10. Al Ministro delle politiche Ambientali
  11. Al Presidente della Giunta Regionale della Calabria, nella qualità di Commissario Ad Acta per la Sanità;
  12. All’Assessore Regionale all’Ambiente;
  13. Al Direttore Generale dell’Asp di Cosenza;
  14. Al Direttore del Dipartimento di Prevenzione ASP Cosenza
Pubblicato in Cronaca
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