
Ci risiamo, continuano i maxi furti notturni di gasolio ad automezzi nel Comune di Amantea.
Triste risveglio, la scorsa mattina, per i conducenti e gli operai Comunali, prosciugati, nella scorsa notte, i serbatoi di 6mezzi comunali, parcheggiati davanti l’ex ufficio del Giudice di Pace di Amantea, divenuto ora parco e magazzino automezzi comunali.
Complessivamente sono stati rubati circa 300 litri di gasolio.
La scoperta è stata fatta solo la scorsa mattina verso le 6 quando gli addetti comunali si sono recati sul posto di lavoro per iniziare la loro attività lavorativa quotidiana.
Sul posto sono arrivati gli agenti della Caserma dei Carabinieri di Amantea che hanno raccolto le denunce e avviato le indagini.
Indaga comunque anche la Procura della Repubblica di Paola e la Polizia Municipale, detentrice quest’ultima pare di filmati di telecamere di sorveglianza che potrebbero portare a nuovi sviluppi.
Pare, inoltre, che la squadra di ladri adoperi un'attrezzatura idonea ad aspirare dai serbatoi il gasolio in maniera professionale.
I Carabinieri della Stazione di Amantea, coadiuvati dal Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Paola, su autorizzazione del PM. titolare dell’indagine, pare abbiano installato telecamere nascoste all’interno del deposito allo scopo di riprendere con certezza le persone ed il momento esatto di sottrazione del gasolio dai serbatoi.
Certo che il responsabile tecnico del servizio manutentivo del Comune di Amantea dovrebbe far chiudere tutta l’aria di pertinenza dell’ex giudice di pace, che presenta grosse lacune, oltre che dotare l’apposita area di cancello automatico e portone in ferro chiuso con lucchetto di rinforzo al fine di prevenire ulteriori simili eventi.
Gli inquirenti pare comunque siano sulla pista giusta ed abbiano già individuato dei soggetti che hanno una strana disponibilità di carburante atta alla vendita.
Vi faremo sapere su ulteriori sviluppi.
Le Forze dell'ordine hanno avviato le indagini dopo la denuncia di alcuni cittadini residenti nella zona.
La preoccupazione di chi abita in quella zona è alta visto che non era mai successo prima di oggi di ritrovare per strada, sotto la loro porta di casa, siringhe usate.
Le due siringhe trovate in prossimità del Convento di San Bernardino da Siena, sulla sua famosa scalinata, e per di più nel cuore della città.
Comprendiamo la preoccupazione dei cittadini residenti nella zona, visto che le siringhe sono state trovate in un luogo ad alta frequentazione soprattutto di persone anziane.
Oggi, dietro il complesso dei frati francescani di San Bernardino, esattamente sulla sua scalinata che porta sino alla chiesa, sono state trovate da alcuni passanti due siringhe, una con il cappuccio e l’altra senza.
È scattata la segnalazione alla locale caserma dei Carabinieri, guidata dal Maresciallo Roberto Munafò, e anche il tam tam sui social media.
Il sospetto, forte, è che le due siringhe possano essere state utilizzate per iniettarsi in vena la droga.
Come detto si tratta di un ritrovamento in strada, una siringa usata è stata trovata da alcuni passanti che erano andati alla messa delle palme, celebrata per l’occasione della presentazione del libro da Padre Francesco Celestino.
Lungo la scalinata in prossimità della chiesa la siringa era quasi a bordo della scalinata e nelle vicinanze c’era il cappuccio bianco che normalmente serve a proteggere da eventuali punture con l’ago.
Pare che ben altre tre siringhe erano state trovate da cittadini Amanteani durante la scorsa estate in prossimità della villa Comunale.
Non sappiamo se siano state prontamente raccolte da qualche agente della Polizia Municipale o dai Carabinieri, o se siano ancora lì a terra, crediamo solo che, sia opportuno, che se non sono state recuperate, vengano subito recuperate ed analizzate.
Le sostanze stupefacenti in città sono sempre state presenti, dalle cosiddette droghe leggere a quelle tipo cocaina ed eroina.
A testimonianza di ciò, le numerose operazioni delle Forze dell’ordine per contrastare il fenomeno dello spaccio e del consumo di sostanze stupefacenti soprattutto fra i giovani, minorenni compresi.
A destare ulteriore preoccupazione, in particolar modo nel mondo dei social network, il fatto che il ritrovamento complessivo di queste siringhe sia avvenuto in zone frequentate da anziani, pedoni, ma soprattutto bambini.
Il rischio di venire a contatto con siringhe, anche potenzialmente infette, non sta facendo dormire sonni tranquilli a nessuno.
Comunicato alla Stampa
DEFERITO ALL'AUTORITÀ GIUDIZIARIA CITTADINO DI AMANTEA
La Polizia Locale della Città di Amantea, impegnata quotidianamente sul territorio Comunale, ha deferito, all'autorità giudiziaria con dettagliata informativa, un cittadino di Amantea per il reato di oltraggio a pubblico ufficiale, inserito nel CD pacchetto sicurezza L.94/2009 ed altri specifici reati.
L’uomo, del quale non vengono rese note le generalità, proferiva su pubblica via frasi offensive all'indirizzo di alcuni agenti impegnati nel controllo del territorio.
Identificato, allo stesso, venivano immediatamente redatti i necessari atti ed inviati alla competente Procura della Repubblica.
Nessuno sconto, dunque, per l'uomo dimostratosi irrispettoso verso chi, ogni giorno, con spirito di servizio, lavora per la tutela del bene comune, con una pressione maggiore dovuta alla pandemia ancora nel pieno della sua diffusione, che vede impegnato il Comando costantemente e con notevoli rischi in questo buio periodo.
Ndr. Abbiamo appreso che queste offese, recate da un concittadino Amanteano verso il Comandante della locale Polizia Municipale e verso gli agenti presenti, sono avvenute ieri in prima mattinata, di fronte l’entrata delle scuole medie ed elementari “Manzoni” su via Dogana...
Pare che il soggetto non sia nuovo a sproloqui e attacchi verbali verso dipendenti e funzionari pubblici, inoltre pare che lo stesso abbia un contenzioso con un confinante e da li che partono le diatribe con il Comune, a suo dire, reo di non aver agito a sua difesa.
Comunque anche se fosse, a ragione o a torto, il cittadino ha creato un momento di tensione ed è assolutamente perseguibile a norma di legge di fatti l'art. 341 bis del Codice Penale, cita che:
“Chiunque, in luogo pubblico o aperto al pubblico e in presenza di più persone, offende l’onore ed il prestigio di un pubblico ufficiale mentre compie un atto d’ufficio ed a causa o nell’esercizio delle sue funzioni è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni.
La pena è aumentata se l’offesa consiste nell’attribuzione di un fatto determinato.
Se la verità del fatto è provata o se per esso l’ufficiale a cui il fatto è attribuito è condannato dopo l’attribuzione del fatto medesimo, l’autore dell’offesa non è punibile.
Ove l’imputato, prima del giudizio, abbia riparato interamente il danno, mediante risarcimento di esso sia nei confronti della persona offesa sia nei confronti dell’ente di appartenenza della medesima, il reato è estinto”.
Restiamo in attesa e disponibili a pubblicare ulteriori notizie in caso qualcuno abbia da aggiungere altre informazioni.