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L’italiano è una lingua complessa, difficile, contraddittoria .

Un esempio per tutti è il senso della parola “precario” che in Italia ha avuto il significato “eterno”, cioè eternamente precario.

Almeno fino alla legge Madia che avrebbe avuto la “pia” intenzione di porre fine ai lavoratori precari, avviandoli alla stabilizzazione.

Questo in teoria. In pratica, invece, è più difficile.

La prova la si è avuta stamattina in Consiglio comunale ad Amantea dove si è svolta una seduta che aveva un unico punto all’ordine del giorno: “ Discussione ed approvazione di contratto di sponsorizzazione e collaborazione per manifestazioni di interesse culturale e turistico sul territorio comunale”

La proposta era stata avanzata il 28 dicembre con la firma del ragioniere Vigliatore.

Il revisore aveva dato parere favorevole di contabilità finanziaria il giorno successivo.

In sostanza tutto era nato dall’attuazione del disposto di cui all’articolo 1, comma 22 del DL 50/2017 convertito in legge 96/2017 secondo il quale “Fermo restando il rispetto degli obiettivi di finanza pubblica e della vigente normativa in materia di contenimento dalla spesa complessiva di personale, i comuni, in deroga a quanto disposto dall'articolo 9, comma 28, del decreto - legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, possono procedere ad assunzioni di personale con contratto di lavoro a tempo determinato a carattere stagionale, nel rispetto delle procedure di natura concorsuale ad evidenza pubblica, a condizione che i relativi oneri siano integralmente a carico di risorse, gia' incassate nel bilancio dei comuni, derivanti da contratti   di sponsorizzazione ed accordi di collaborazione con soggetti privati e che le assunzioni siano finalizzate esclusivamente alla fornitura di servizi aggiuntivi rispetto a quelli ordinari, di servizi pubblici non essenziali o di prestazioni verso terzi paganti, non connessi a garanzia di diritti fondamentali”.

Sulla base di quanto sopra la associazione commercianti, pubblici esercizi, artigiani ed attività di servizio di Amantea ( ACA) a firma del presidente Bartolomeo Marano in data 24 dicembre proponeva una serie di manifestazioni di interesse culturale e turistico programmate sul territorio comunale per il :

-28 e 29 dicembre “Benvenuti ad Amantea”

-30 e 31 dicembre Week end “ Musica e tradizioni”

-31 dicembre “ Capodanno in Piazza”

L’ACA richiedeva“ una vigilanza aggiuntiva sull’ordinario svolgimento delle suddette manifestazioni”

E, nel mentre, dava atto che si rendeva “necessario un contratto di sponsorizzazione e collaborazione nell’ambito della proficua collaborazione tra codesta amministrazione e la nostra associazione operante sul territorio” e versava la somma di “euro 1473,60 a copertura dei costi aggiuntivi a garanzia della proposta di accordo che risulta già versata presso la tesoreria comunale”

La somma veniva versata il 27 dicembre sul ccp 295899 servizio di tesoreria del comune d Amantea.

La proposta veniva protocollata il 27 dicembre alle ore 12.40

Tempestivamente il ragioniere Vigliatore formulava a proposta che riceveva il parere del revisore

E nello stesso giorno veniva convocato il consiglio comunale per oggi 30 dicembre.

Senonchè il presidente dell’ACA chiedeva al comune la sospensione della proposta e la restituzione della somma pagata sostenendo che la manifestazione “Benvenuti ad Amantea” del 28 e 29 dicembre non si era tenuta a causa del maltempo e la manifestazione Week end “ Musica e tradizioni”prevista per il 30 e 31 dicembre non avrebbe avuto luogo

Mancanza di turisti negli alberghi e maltempo le cause di questo passo indietro

Il sindaco e l’amministrazione comunale, in sostanza si sono trovati a dover deliberare su un proposta ormai inesistente.

Il consiglio si è tenuto ed ha registrato posizioni diversificate, ma tutte orientate ad approvare la proposta che prevedeva “ di disporre l’ utilizzo della somma introitata destinandola alla assunzione di n 6 unità di personale a tempo determinato a carattere stagionale e con relativo contratto da formalizzare ai sensi dell’ art 22 , commi 1( già riportato precedentemente) e 3-bis del DL 50/2107, il quale dispone che ” A decorrere dal 2017, le spese del personale di polizia locale, relative a prestazioni pagate da terzi per l'espletamento di servizi di cui all'articolo 168 del testo unico delle   leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, in materia di sicurezza e di polizia stradale necessari allo svolgimento di attivita' e iniziative di carattere privato che incidono sulla sicurezza   e   la   fluidita'   della circolazione nel territorio dell'ente, sono poste interamente a carico del soggetto privato organizzatore o promotore dell'evento e le ore di servizio aggiuntivo effettuate dal personale di polizia locale in occasione dei medesimi eventi non sono considerate ai fini del calcolo degli straordinari del personale stesso. In sede di contrattazione integrativa sono disciplinate le modalita' di utilizzo di tali risorse al fine di remunerare i relativi servizi in coerenza con le disposizioni normative e contrattuali vigenti”.

Le 6 unità sarebbero state individuate sulla base della “ graduatoria di personale idoneo alle mansioni di agente di polizia municipale, all’esito dell’espletamento di precedenti bandi di selezione di personale a tempo( determina n 1178 del 19.07.2011) e che quindi appare doveroso ricorrere all’utilizzo di detta graduatoria la cui efficacia è stata prorogata ai sensi dell’art 4 c 4 dl 101/2013”

Ma la proposta era venuta meno e quindi non si è potuta approvare

Per ora, pertanto, si è persa l’occasione per adottare un provvedimento che avrebbe potuto determinare l’assunzione di sei unità.

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Giovanna Capraro, nasce in Calabria a Amantea (CS) dove vive e realizza le sue opere.

Si diploma presso l’istituto professionale chimico.

Ma la sua passione è la pittura. Fin da bambina coltiva segretamente la passione per il disegno, per la figurazione e per l’arte.

Un giorno decide di dare colore ad uno dei suoi disegni, e partecipa alla Biennale d’Arte Contemporanea di fb curata dal critico Giorgio Grasso.

Si ritrova tra i primi quattordici della sezione figurativa su 7000 partecipanti.

Nasce cosi la sua prima opera Rispecchiarsi 2014.

L’artista sboccia nel 2015.

L’opportunità gli viene offerta proprio dal noto critico, che in quell’anno seleziona una sua opera per l’Esposizione Internazionale di Arte Contemporanea, durante l’Expo a Milano; per Giovanna Capraro è il trampolino di lancio.

Il sodalizio e la riconoscenza nei confronti di Grasso proseguono tutt’ora, infatti è proprio lui il presidente di giuria del PREMIO INTERNAZIONALE D’ ARTE CONTEMPORANEA “ARTE SENZA CONFINI” che vede protagonista la nostra artista, nelle vesti di organizzatrice dell’evento.

L’evento di Expo 2015 è il volano di una intensa attività artistica.

Nell’agosto dello stesso anno Giovanna Capraro riceve un riconoscimento dall’associazione Amanteani nel mondo “per aver saputo trasmettere nelle le sue tele, con innata bravura, la sua non comune sensibilità e la poesia dell’anima”.

Sempre nella sua città natale, durante la manifestazione Miss Amantea, le viene conferito dall’ Associazione Fiorenza un riconoscimento al merito per aver raggiunto un importante traguardo a livello internazionale.

In occasione del Premio internazionale ISIDE 2015, l’Associazione XARTE.com, avallata dal patrocinio del Comune di Benevento, riceve il diploma di merito artistico.

Poi partecipa all’esposizione di Milano Expo 2015 presso la centrale Taccani di Trezzo d’Adda.

E di seguito a diverse altre, come quella di Ferrara presso Palazzo Scroffa Galleria Arte Primaluce con dott.ssa Nadia Celi 2016.

La pittrice ha svolto un suo personale Convegno sull’opera Rispecchiarsi dopo aver suscitato non poco interesse, presso la sede di Italia Nostra Onlus sita in Lamezia Terme a palazzo Baccari 2016.

Giovanna Capraro ha ottenuto vari riconoscimenti da varie associazioni , tra cui la mostra Benevento premio Internazionale Iside 2016, la . Mostra in onore del Seicentenario della nascita di San Francesco di Paola (CS) luglio 2016 di cui una delle opere e’stata scelta per far parte del nascente museo di Paola (CS).

Molto apprezzata e visitata la sua mostra personale di pittura tenutasi nella sua Amantea, nella centrale via Regina Margherita ,nel “Palazzo di vetro” e svoltasi dal 18 al 20 marzo.

Ad inaugurare la mostra il critico e storico d’arte Giorgio Grasso, curatore del Padiglione Italia della 54a Biennale di Venezia.

Proprio in quei giorni, per merito dei riscontri che l’artista ottiene in pubblico e in privato, F.I.D.A.P.A. la Federazione Italiana Donne Arte Professioni Affini, la onora del Premio Donna F.I.D.A.P.A.

Fu proprio Giorgio Grasso, stretto collaboratore di Vittorio Sgarbi, a selezionare alcune sue opere in concorso alla “Biennale Internazionale dell’arte fb” e convincere l’artista amanteana ad esporre i suoi lavori a Milano Expo 2015 “International Contemporary Art”, nella magnifica centrale idroelettrica di Trezzo sull’Adda.

Le venti le opere in mostra, dipinte ad olio e acrilico, hanno riproposto scene dell’infanzia, scorci del paese natio e viaggi dell’animo, frutto di una ricerca introspettiva che si traduce in forme suadenti, luci e colori.

Divertita Giovanna Capraro ama raccontare che "mi considero una "vittima" delle potenzialità dei social media perché in meno di un anno, partendo proprio dall’iniziativa su facebook lanciata da Giorgio Grasso, ho avuto la possibilità di far conoscere i miei lavori al grande pubblico ed entrare nell’affascinante circuito delle gallerie d’arte e della critica.

Ho esposto le mie opere a Ferrara, Benevento, Roccella e alla Prima Biennale d’Arte Contemporanea sulle Dolomiti.

Devo tanto a Giorgio Grasso, un valido professionista dal cuore grande, e desidero ringraziarlo pubblicamente per aver accolto con slancio l’invito a presenziare alla personale di pittura nella mia città".

Nel 2017, tre eventi su tutti sono di particolare importanza per la sua carriera: la partecipazione ad una mostra allestita presso Il Museo Diocesano di Salerno, evento dedicato alla Passione di Cristo. Arte Salerno 2017, evento internazionale dalla eco incredibile, Presidente della giuria Daniele Radini Tedeschi e Vittorio Sgarbi Direttore Artistico, dove si è confermato, ancora una volta, l’apprezzamento dei collezionisti per le sue opere, infatti Prince Art Selling, la nota organizzazione di vendita di opere d’arte, ha collocato presso un privato una delle sue opere.

L’altro evento è veneziano, “L’Immagine Nell’Immagine”, organizzato da Met Art, evento che ha luogo durante la 57^ Biennale di Venezia, nei luoghi del Padiglione Armenia, presentato da Giorgio Grasso, dove Giovanna Capraro porta un’opera realizzata specificamente sul tema del titolo.

Ed eccoci ai giorni nostri, all’evento presente, questo PREMIO INTERNAZIONALE D’ARTE CONTEMPORANEA “ARTE SENZA CONFINI”, evento che vede il patrocinio del Comune. Nella giuria il Sindaco di Fiumefreddo, Gaudio Vincenzo; Presidente di Giuria, Giorgio Grasso; altri giurati sono:

Salvatore Sciandra, Direttore Artistico; Concettina Aloise, Assessore alla Cultura; Clara Sciandra, Presidente della F.I.D.A.P.A; Anna De Rosa, artista e Giornalista e questa donna, Giovanna Capraro, che ha organizzato questa manifestazione spinta dalla voglia di fare cultura e dal desiderio di valorizzare la bellezza, quella della sua terra, la Calabria, attraverso la scelta di una location esclusiva e suggestiva, il castello di Fiumefreddo Bruzio; quella dell’arte, attraverso la scelta del tema: un omaggio a Salvatore Fiume, immenso pittore figurativo, concreto, solare e prolifico; attraverso il titolo, l’arte che è, deve essere, e sarà sempre, SENZA CONFINI.

Premiata il 24 Ottobre 2017 dall’Accademia Internazionale d’Arte e Cultura “Alfonso Grassi

Né può essere dimenticata la recente partecipazione di Venerdì 15 Dicembre NATALE 2017-GALLERIA“Alfonso Grassi” in Via Porta Elina (P.zza Portanova),9 in Salerno.

La pittura di Giovanna Capraro è apprezzata per la sua immediatezza, la dolcezza del tratto, la delicatezza con cui sono resi colori e forme nelle sue tele, lascia la gradevole sensazione della soavità.

Anche quando affronta temi più complessi, la semplicità dell’impianto scenico delle sue opere fa trasparire una gentilezza pittorica che sfuma nell’onirico e spande atmosfere sottese di auliche memorie.

L’artista è capace anche di lavorare su commissione e propone vedute graziose di sicuro impatto visivo.

La bontà del suo lavoro è riscontrata indubitatamente dai risultati che ottiene di pubblico e di amatori che acquisiscono volentieri le sue opere.

 

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Falsificano la nostra storia cristiana e distruggono le nostre tradizioni, in nome di una provocatoria pseudo modernità.

Ecco cosa scrive Francesco Gagliardi:

“In una parrocchia della città di Udine quest’anno è stato costruito un artistico presepe, diverso dagli scorsi anni.

Gesù Bambino non nasce nella solita capanna o nella solita mangiatoia con il bue e l’asinello come vuole la tradizione e come è scritto nel Vangelo di Luca, ma è nato in una zattera.

E come ha detto il parroco don Claudio :- Legato al tema dell’immigrazione -.

Apriti cielo! La decisione del parroco ha subito sollevato aspre polemiche.

Ma l’intento del sacerdote è stato solamente quello di aver voluto legare la storia con l’attualità del fenomeno delle migrazioni.

E’ stato, senza dubbio, un messaggio di solidarietà.

Non tutti hanno gradito questa scelta e l’hanno ritenuta oltraggiosa e blasfema.

A chi è venuta l’idea di far nascere il Bambino Gesù sulla zattera?

Maria e Giuseppe sono messi in una grotta, l’Angelo che scende dal cielo, i Re Magi tra gli alberi. Tutto secondo la tradizione. Solo Gesù non è nella grotta.

E’ nato su una zattera perché nelle città d’Europa e del mondo non c’era più posto per Lui.

Il messaggio è chiaro: ci sono tante mamme incinta che arrivano con le carrette di mare e lì partoriscono i loro figli; ci sono tanti immigrati che lasciano la loro terra e i loro affetti e muoiono sulle barche; ci sono tante persone e tante finte organizzazioni umanitarie che guadagnano e speculano sulle barche; ci sono poi persone buone che notte e giorno solcano i mari e salvano i migranti in balia delle onde sulle barche. Tutti sono sulla stessa barca, anche Gesù.

Ma a quanto pare questa scena della Natività non a tutti è piaciuta perché è fuori dagli schemi.

Anche a Montefiore Conca in provincia di Rimini il presepe che si è costruito in chiesa ricorda le stragi di migranti. Gesù è stato fatto nascere su un gommone.

Il messaggio è uguale a quello descritto sopra. E’ subito intervenuto il Sindaco che l’ha giudicato di cattivo gusto.

Così sembra quasi che il Bambino sia stato abbandonato alla deriva in mezzo al mare.

Anche nella mia scuola di Carolei in provincia di Cosenza alcuni anni fa una cara maestra ha voluto costruire un artistico presepe fuori dagli schemi tradizionali.

Non c’era la solita capanna, il laghetto, i monti, il bue e l’asinello. Il Bambinello non l’ha fatto nascere in una mangiatoia in una notte stellata in mezzo ai pastori.

L’ha fatto nascere nell’arida terra del deserto, in mezzo ai soldati, in una notte buia e triste, dove tutto è brutto e cattivo, dove in lontananza si sentivano crepitare i fucili e le mitraglie.

Gli uomini di questo pazzo mondo sommersi dalle misere cose del tempo, la cara maestra Presta, ci aveva voluto dire che non si accorgevano, non avvertivano che con il Natale di quell’anno iniziava una nuova epoca: l’epoca delle tenebre, del peccato, dell’odio, del rancore, del razzismo, della guerra.

Era il 1990 e la pace nel mondo era minacciata da Saddam Hussein.

Era un nuovo concetto di pace che la suddetta maestra aveva voluto sviluppare.

E – Pace agli uomini di buona volontà - cantavano gli Angeli in quella notte santa.

E pace agli uomini della Korea del Nord e degli Stati Uniti d’America, oggi gridano a gran voce gli Angeli del Signore, ma nessuno li vuole più ascoltare.

A voi tutti, amici miei carissimi, auguro un Santo Natale e un Felice Anno Nuovo.

E che la pace del Signore che nasce sia con tutti voi e con voi rimanga sempre.”

Ndr Il Prossimo anno suggeriremo di fare un presepe con i resti delle torri gemelle e chiederemo ai buonisti di offrire la patente di eroe a Mohamed Atta, l’autore della strage di migliaia di persone.

Le torri gemelle

L'autore della strage

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