
Pubblicato ieri, sull'importante giornale italiano di igiene industriale e ambientale, vedi link allegato, un articolo su una ricerca svolta dalla Arpacal nell'ambito della "campagna regionale di misura della concentrazione di attività di radon in ambienti indoor".
La ricerca, come vi dicevamo nel titolo, porta anche la firma della dottoressa Filomena Casaburi, nostra concittadina, dirigente dell'ambulatorio bionaturalistico del dipartimento Provinciale di Catanzaro.
La ricerca propone una serie di riflessioni sui costi, sia in termini economici e sia in termini strettamente legati all' impatto ambientale, delle operazioni che possono provocare le concentrazioni di attività di radon in ambienti chiusi.
La ricerca riferisce di procedure adottate in un caso specifico dalla Arpacal nel Comune di San Calogero, in provincia di Vibo Valentia, nel seminterrato di un edificio scolastico dove aveva sede la palestra ed altri locali ad uso e di pertinenza della scuola.
Difatti, in questi locali, erano stati riscontrati valori di radon molto superiori alla norma, e ciò che prevede la normativa del settore era di intervenire con una azione di mitigazione del rischio radon in ambienti di vita.
La nostra relazione si complimenta con l'Arpacal e con la Dottoressa Casaburi, ci auguriamo che questo tipo di attività dell'Arpacal, teso a studiare e prevedere la sanificazione di edifici pubblici, sia ad uso scolastico che ad altri usi pubblici, sia al più presto portata avanti in maniera spedita.
Probabile nuovo caso di positività al Coronavirus ad Amantea, nella tarda serata di ieri.
Abbiamo ricevuto, poche ore fa, la notizia di un nuovo caso di coronavirus in città.
Nel tardo pomeriggio di oggi, sul sito del Comune di Amantea, le nostre fonti ci hanno informato che uscirà un bollettino che avrà come numero di contagiati nel territorio del Comune di Amantea cinque persone.
Sulla quinta persona contagiata, c'è il massimo riserbo, ma pare dalle informazioni arrivate in redazione, dovrebbe essere nel cerchio della famiglia delle paziente zero di Amantea, paziente che, come ricordiamo, è purtroppo deceduto poco più di una settimana fa.
Del quarto caso in città, invece, ci potrebbero essere risvolti improvvisi ed imprevedibili che potrebbero riguardarlo.
Risvolti sicuramente positivi per la comunità e senza ombra di dubbio per i familiari del paziente numero 4.
Abbiamo ricevuto informazioni, ancora al vaglio, che asseriscono la negatività al virus Covid 19 del paziente, proprio per questo è stato rieffettuato nella mattinata di oggi il tampone, che come dicevamo pocanzi potrebbe essere negativo per il sollievo e la gioia di tutta Amantea.
E confidiamo nel nostro Signore al fine di scongiurare nel più breve tempo possibile la pandemia che sta sconvolgendo il nostro mondo interiore e soprattutto l'intero globo.
Un’anziana donna, sofferente di demenza senile, nel tardo pomeriggio di ieri, esce di casa ad insaputa dei conviventi.
Disorientata, girovaga per ore per le strade cittadine, quando è stata notata da un valente componente della piattaforma cittadina Covid-19, a cui va la nostra stima e del nostro rispetto, per l'abnegazione e la continua e presente disponibilità alla città ed ai suoi abitanti, che non è altro che l'organizzazione che raccoglie tutte le associazioni di volontariato presenti in città, dalla Protezione Civile, al Auser alla Proloco di Amantea, ed altri, coadiuvato dal direttore della Protezione Civile di Amantea, sig. Ottaviano Di Puglia, ha seguito la donna in un primo momento, e poi ha contattato i carabinieri per competenza territoriale, che sono intervenuti tempestivamente da Paola e che, subito sul posto, hanno seguito i movimenti della signora che girovagava per la città, cercando di contattare i familiari e i conviventi della donna.
Successivamente è stato richiesto un intervento del 118 per accertare lo stato di salute della donna.
L’anziana è stata accompagnata al suo domicilio, previo informazioni fornite dalla stessa signora e da abitanti della zona.
La demenza senile ricordiamo ai nostri lettori che ha varie forme, tra le quali quelle temporanee, quelle cardiovascolari e, per l’appunto, quelle neurodegenerative, le peggiori di tutte.
Per fortuna questa storia se conclusa nel migliore dei modi, la signora, che adesso sta bene, è tornata nella propria abitazione.