
Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota stampa
Quasi ogni giorno piovono puntuali i comunicati stampa dell’amministrazione comunale.
E quasi ogni giorno ci domandiamo a chi e a che cosa servano questi comunicati, che più che informare disinformano, più che chiarire confondono le idee, e poi promuovono o tentano di promuovere in una passerella infinita questo o quel personaggio dell’apparato di governo cittadino.
Tutto è utile: la fiera, i cantanti, i concerti, le grispelle, e persino una cosa seria come i proiettili viene utilizzata per trasformare la realtà, la triste realtà della ‘ndrangheta in occasione pubblicitaria.
Ma quando poi si utilizza il lavoro, offrendo notizie false e tendenziose si commette qualcosa di gravissimo perché si abusa della disperazione della gente: da ieri sera ho già ricevuto diverse telefonate, una persino da Monza, per sapere quali fossero le assunzioni che sta effettuando il Comune di Amantea.
Sia detto a chiare lettere: il comune non assume nessuno e non ha “varato nessun provvedimento legislativo per facilitare l’occupazione”, come titola Pastore, nemmeno fossimo in Parlamento!! Semplicemente la Regione Calabria ha emesso un decreto al fine di approvare gli elenchi delle istanze ammissibili, quella del comune di Amantea è solo una tra le 223 ammesse e finanziabili.
Ma cosa vuol dire concretamente? Dice il comunicato: “saranno più di centoventi le persone che, a vario titolo, inizieranno a collaborare e a lavorare nei prossimi giorni per il comune di Amantea”.
Falso: il comune dovrà sottoscrivere il protocollo d’intesa con il Centro per l’impiego, poi elaborare i bandi relativi, ai quali potranno partecipare solo i percettori di mobilità in deroga, in un numero che presuntivamente sarà di 80 , tra cui preferibilmente soggetti che non abbiano partecipato in precedenza.
Ma la cosa fondamentale e nuova che il comunicato non spiega è che l’indennità di 400 euro che i soggetti utilizzati percepiranno , come chiaramente prescritto, non si cumulerà con l’indennità già percepita, ma la sostituirà, per cui si dovrà rinunciare a quanto già corrisposto dall’INPS, e questo ovviamente ridurrà l’interesse alla partecipazione.
Bisogna sottolineare pure che la domanda obbliga poi alla partecipazione, ponendo come sanzione la perdita della mobilità per cui sarà necessario valutare in anticipo l’effettivo interesse alla partecipazione a queste politiche attive che dovrebbero favorire il reinserimento nel mondo del lavoro, almeno nelle logiche dell’U.E.
In realtà non fanno null’altro che dare un misero contentino , solo in un’ottica clientelare, umiliando ancor di più la categoria degli “esclusi” dal mondo del lavoro e senza valorizzare in alcun modo la loro “utilizzazione”, né per i lavoratori né per gli enti utilizzatori.
Per di più gli ultimi soggetti utilizzati non hanno ancora ricevuto tutte le indennità spettanti per l’ultimo periodo: si impegni il sindaco in questo senso per capire dove siano questi soldi che rimbalzano senza chiarezza tra la regione e il “carrozzone” Calabria Lavoro, ente pagatore con il quale non si riesce nemmeno a comunicare telefonicamente.
Si impegni piuttosto il sindaco nella programmazione e nella creazione di sviluppo, nel settore del turismo o in quello della raccolta differenziata dei rifiuti che finalmente dovrebbe iniziare (questa l’unica notizia che speriamo sia attendibile) : una politica efficiente dovrebbe trasformare in una risorsa ed in un nuovo settore industriale soprattutto in un contesto vergine come la Calabria.
Concludiamo dicendo che la partecipazione ad una manifestazione di interesse per l’utilizzazione quasi gratuita di lavoratori fuori dal mercato del lavoro è un impegno davvero minimale: un’amministrazione seria dovrebbe fare altro, come incentivare la partecipazione di soggetti privati, dovrebbe informare e formare le aziende del comprensorio che potrebbero ad esito del percorso formativo prospettare seriamente nuove assunzioni, anche offrendo loro una riduzione del carico tributario comunale.
Mentre scriviamo sfogliamo velocemente la Gazzetta e ritroviamo, a firma di M.F. Calvano (moglie di Pastore) gli stessi comunicati stampa del comune di Amantea: cominciamo a comprendere. Non tanto a cosa servano questi comunicati ma senz’altro a chi.
SONDAGGIO:
Nella nostra regione si va al voto per le Elezioni Regionali. jVoteSystem developed and designed by www.joomess.de.
Elezione Calabria 2014: Andrai a votare? Se SI per chi?
Una buona occasione per fare una riflessione e votare per la tua terra.
Tra i politici, partiti e movimenti chi ti rappresenta di più in questo momento.
(Risultati OnLine solo a sfoglio aperto)1 Voti rimanenti
Gli abitanti di Camoli protestano per l’abbandono della loro unica strada.
La denuncia su Facebook della giovane Francesca Linza.
“Questo è quanto succede a Camoli con un po’ di pioggia”- scrive Francesca Linza, giovane amanteana, nata a Paola e residente a Forlì.
“Sicuramente –poi continua- molti diranno “ è colpa di chi ha i terreni e non li cura”.”
Poi continua “Ma da che mondo è mondo la strada, ed i canali di scolo ai propri lati, dovrebbe essere di competenza comunale tutto l’anno, salvo i casi di proprietà privata”.
Infine la amara constatazione “Ma questa strada diventa comunale solo in casi di elezioni e poi tanti saluti”.
Notiamo dalle foto che non si tratta nemmeno di una strada. Non scorgiamo, infatti, le cunette che dovrebbero raccogliere l’acqua piovana.
Ci sembra piuttosto una pista.
Incomprensibile, poi, che la strada sia stata tracciata in modo da non poter sversare le acque piovane sui terreni laterali e quindi nei fossi che da sempre nelle nostre campagne hanno raccolto le acque per portarle nei fiume più prossimo od al mare. E sempre posto che i proprietari dei terreni laterali li puliscano.
Posto che sia una strada pubblica viene da chiedersi chi mai l’abbia progettata, chi l’abbia realizzata e, soprattutto, chi l’abbia collaudata.
Ma tanto vale anche se fosse una strada privata che deve comunque essere autorizzata.
Forse a noi calabresi occorre “prima” salire nel nord Italia, dove probabilmente le cose vanno meglio per denunciare tutte le cose che non vanno nella nostra terra che già frana di suo ma che in tal modo non viene certo aiutata.
Non si tratta di un effetto dello scorso Consiglio comunale nel quale lo Stato presente in forza ha ribadito la necessità di legalità in ogni atto, anche nelle piccole cose, ma certamente questo caso può essere ben posto all’attenzione degli amministratori locali e del sig Prefetto.
La signora Santa Gallo è una delle poche persone che abitano da anni il centro storico di Amantea.
E da anni è impedita ad andare nella sua abitazione per la via più diretta e semplice ed è costretta a seguire un percorso più lungo e difficile.
Tutto per colpa di un fabbricato cadente, anzi pericoloso, e che “occupa” il centro storico dal 1943 quando venne bombardato dagli angloamericani , bombardamento dal quale derivò la morte di decine di persone. E più passa il tempo più questo manufatto crolla pezzo dopo pezzo ed è diventato un ricettacolo di spazzatura ed il regno di serpenti e topi.
Tutte le sue iniziative sono miseramente finite. È venuta perfino Striscia la Notizia ma nemmeno questo intervento è riuscito a dare alla signora Gallo ed agli altri che abitano quella parte di centro storico la possibilità di accedere liberamente alle loro case.
Tra gli altri nella zona abitano anche anziani diversamente abili e perfino la famiglia di un italo canadese docente universitario a Toronto.
A raccontarla così sembra una barzelletta ma non lo è. Purtroppo è una profonda seppur terribile verità.
Ma la fede della signora Gallo è incrollabile.
E diventa certezza quando scopre che il sindaco Monica Sabatino ha adottato una ordinanza con la quale ai sensi del regolamento edilizio ha intimato ai proprietari di una casa cadente e pericolosa di metterla in sicurezza.
Ovviamente ha immediatamente plaudito e speranzosa ha chiesto la stessa attenzione, lo stesso trattamento.
Ed ancora al SU il Prefetto di “di accertare quanto da me segnalato ed a disporre la applicazione della giusta giustizia”.
E la signora Gallo letto che tutti vogliono la legalità anche nelle piccole cose adesso ha la certezza di ottenere presente la soluzione al suo problema.
Per questo ha chiesto la pubblicazione del suo caso.
Ecco la lettera:
Al sig Sindaco Amantea
Al sig Prefetto Cosenza
Oggetto: Richiesta eliminazione stato di pericolo “Case Sciollate”
Preg,mo sig Sindaco, leggo con vivo piacere che la SV ha emesso l’ordinanza n 166 del 3 novembre 2014 con la quale ha disposto carico dei legittimi proprietari di rimuovere lo stato di pericolo di un immobile cadente sito in Via Acquicella n 166, stante il suo stato di pericolo.
Leggo sempre con piacere che l’articolo 44 del vigente regolamento edilizio fa obbligo ai proprietari di provvedere alla pronta riparazione e/o demolizione delle parti pericolanti.
Leggo infine della sua competenza in materia di tutela e salvaguardia della pubblica e privata incolumità Non posso che complimentarmi, con lei ed i suoi uffici.
Ma, contestualmente, non posso non dispiacermi del fatto che nel mentre si procede con efficacia nel caso segnalato dai sigg Bazzarelli Giuseppe e Vittoria, non altrettanto si sia fatto per “le case sciollate” , caso da me ripetutamente segnalato, ed ancora oggi lì , pendule al tempo ed agli uomini e dimenticate dalla pubblica amministrazione.
Mi sento, a tal punto, vivamente oltraggiata non solo per la diversità di valutazione oggettiva e soggettiva, quanto anche per il fatto che da anni non posso giungere alla mia abitazione per la via più diretta e semplice.
Tanto richiamato mi sembra corretto, nell’invitare lei ed i suoi uffici ad una identicità di comportamenti amministrativi , chiedere al sig Prefetto di accertare quanto da me segnalato ed a disporre la applicazione della giusta giustizia.
Amantea li 6.11.2014 - Santa Gallo Via Duomo 87032 Amantea 0982 41530