
Dopo aver letto l'articolo pubblicato su Tirrenonews riguardante il decreto di nomina della Staff del Sindaco Prot. 11222 del 30 Giugno 2015 che nomina il componente dello staff del Sindaco per quanto riguarda il settore manutentivo a Campora San Giovanni , per la passione che mi lega alla politica e dato che già in passato in occasione dell'erroneo dell'inserimento del Dott. Sabatino nel medesimo staff avevo affrontato l'argomento, ho deciso di chiarire ulteriormente la vicenda anticipando però che anche secondo il mio modo di vedere quel decreto andrebbe ritirato in autotutela.
Per comprendere meglio la questione riporto integralmente la norma che consente al sindaco di nominare lo staff :
Art. 90 D.lgs 267/2000
1. Il regolamento sull'ordinamento degli uffici e dei servizi può prevedere la costituzione di uffici posti alle dirette dipendenze del sindaco, del presidente della provincia, della giunta o degli assessori, per l'esercizio delle funzioni di indirizzo e di controllo loro attribuite dalla legge, costituiti da dipendenti dell'ente, ovvero, salvo che per gli enti dissestati o strutturalmente deficitari, da collaboratori assunti con contratto a tempo determinato, i quali, se dipendenti da una pubblica amministrazione, sono collocati in aspettativa senza assegni.
2. Al personale assunto con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato si applica il contratto collettivo nazionale di lavoro del personale degli enti locali.
3. Con provvedimento motivato della giunta, al personale di cui al comma 2 il trattamento economico accessorio previsto dai contratti collettivi può essere sostituito da un unico emolumento comprensivo dei compensi per il lavoro straordinario, per la produttività collettiva e per la qualità della prestazione individuale.
3-bis. Resta fermo il divieto di effettuazione di attività gestionale anche nel caso in cui nel contratto individuale di lavoro il trattamento economico, prescindendo dal possesso del titolo di studio, è parametrato a quello dirigenziale.
In sintesi
Il Sindaco può nominare l'ufficio di staff o utilizzando i dipendenti dell'ente oppure in caso di mancanza di professionalità specifiche all’interno dei ruoli del personale comunale è possibile ricorrere ad ausili esterni utilizzando collaboratori assunti con contratto a tempo determinato. Ai collaboratori assunti a tempo determinato va applicato il contratto collettivo nazionale (per gli altri collaboratori di staff è stato fatto) .
In conseguenza di quanto sopra riportato ribadisco , al rapporto che si instaura tra l'Ente ed il componente dell'ufficio di staff OBBLIGATORIAMENTE si applica il contratto collettivo nazionale di lavoro del personale degli enti locali compreso il relativo trattamento economico, e per tale motivo deve ritenersi inconciliabile con la normativa vigente quanto riportato nel decreto oggetto di attenzione, del rapporto di lavoro gratuito, in assenza peraltro di contribuzione previdenziale ed assicurativa obbligatoria.
È palese quindi (e sarebbe strano se non lo fosse stato) che non si può essere incaricati a titolo di volontariato e/o gratuito negli enti pubblici.
A sostegno di tale interpretazione anche un parere della Corte dei Conti, sezione regionale di controllo per la Campania, con la deliberazione n.155/2014/PAR del 5 giugno 2014 la quale sottolinea <<che il lavoro volontario e gratuito è ammesso nei casi e alle condizioni stabiliti dalla legge (come ad esempio per il lavoro svolto a favore delle organizzazioni di volontariato) mentre l’inserimento di un soggetto nell’organizzazione pubblica, per quanto in strutture di staff, non può non comportare la soggezione al potere di controllo e di indirizzo necessario alla realizzazione delle finalità istituzionali, con la conseguenze di legge che si ricollegano alla instaurazione ad un “rapporto di servizio”; per tale ragione, infatti, l’art.90 TUEL prevede che il rapporto contrattuale che può essere instaurato dall'ente locale con i componenti degli uffici di supporto è quello tipico del contratto di lavoro subordinato a tempo determinato, al quale si applicano integralmente le norme del contratto collettivo nazionale di lavoro del personale degli enti locali>>.
In conclusione le incongruenze e le criticità sopra evidenziate a mio parere potrebbero essere foriere di ingenti danni di natura economica all'ente in relazione all'eventuale e legittima futura richiesta da parte del componente dell'ufficio di staff del riconoscimento del lavoro dipendente a tutti gli effetti giuridici ed economici prescindendo da quanto riportato dal decreto di nomina.
Per tali motivi e alla luce della menzionata sentenza della Corte dei Conti ritengo che sarebbe opportuno annullare immediatamente il decreto di nomina e di procedere se si vuole ulteriormente incrementare l'ufficio dello staff del sindaco (quindi aumentare ulteriormente le già cospicue spese dell'ufficio del Sindaco) a provvedere secondo le norme. Andrea Ianni Palarchio
PS. Ci viene chiesto di avere( e dare, cioè scrivere) il nome dei dipendenti comunali che operano su Campora San Giovanni ed il cui controllo dovrebbe essere effettuato dal sig Viola di cui al decreto sindacale atteso che se non ci fossero dipendenti il sig Viola dovrebbe controllare il personale delle cooperative, competenza questa esercitabile teoricamente solo dall’ufficio che ha conferito l’incarico e solo in presenza di elenco delle competenze quotidiane richieste alle cooperative (SIC), salvo a ritenere che vengano irritualmente dati incarichi giornalieri non rientranti nell’ottica dei rapporti tra ENTE-COOP.
Ci viene anche chiesto se il sig Viola subisse danni a causa della guida di un mezzo comunale chi lo ripagherebbe? E chi pagherebbe ancora gli eventuali danni a terzi provocati dal sig Viola vista la mancanza di rapporto di lavoro con il comune?
Non demorde il comune di Amantea quando si tratta di rispettare i fruitori del servizio idrico cittadino facendo loro risparmiare somme rilevanti ad essi stessi addebitati dallo stesso comune.
In sostanza il comune di Amantea il15 giugno 2011 iniziava un contenzioso con la Sorical per l’accertamento delle somme illegittimamente calcolate ed addebitate allo stesso ente .
Purtroppo l’adito tribunale di Paola con ordinanza del 19.5.2015 ha dichiarato sussistente la giurisdizione del giudice ordinario ma nel contempo la propria incompetenza territoriale assegnando al comune di Amantea il termine di tre mesi per la riassunzione della causa presso il tribunale di Catanzaro.
Per questo la giunta con recente delibera ha disposto la riassunzione del giudizio presso Catanzaro ma confermando il medesimo avvocato iniziale.
Vicenda è afferente alle tariffe relative agli anni 2004-2011 applicate dalla Sorical giusta delibera della Giunta regionale calabra n 91 del 2.2.2005
Una delibera illegittima atteso che nella questione è intervenuta più volte la Corte Costituzionale, massimo organo di controllo nel nostro Paese, con diverse sentenze (n.246 del 24/07/2009, n.29 del 4/02/2010, n.142 del 23/04/2010, n.67 del 12/04/2013) ribadendo che la competenza dello Stato nella determinazione delle tariffe idriche è “esclusiva” e che tale attività “è preclusa alle Regioni” (sentenza n.142/2010).
Peraltro in sede di conversione delle tariffe da lire in euro venne fatto un arrotondamento che avrebbe determinato un aumento del 3,2678% per l’acqua fornita per sollevamento.
Si ha quindi fiducia in un esito positivo e quindi nel ritorno di somme consistenti a favore del bilancio comunale
La cittadinanza ne è convinta ed in attesa della pronuncia favorevole si appresta a chiedere al comune il ristorno delle somme pagate in più allo stesso ente.
Ennesimo furto ad Amantea. Ad essere derubata una famiglia abitante in Via Torino.
E’ la seconda volta in pochi giorni che avvengono furti in questa via ai margini dell’abitato amanteano, delimitata, da un lato dal rilevato del torrente Santa Maria che nasconde i fabbricati alla vista delle abitazioni.
Ed ancora una volta la casa messa sottosopra alla ricerca di soldi ed i preziosi.
Le porte interne divelte da attrezzi che le hanno forzate.
La porta esterna perfettamente intatta. I ladri, infatti, sono entrati da una finestrella al piano terra; una finestrella nascosta alla vista della strada e quindi inavvertibile.
Nel palazzo nessuno era presente.
La proprietaria ha lasciato l’alloggio intorno alle 15.00 senza notare niente di strano ed al ritorno, intorno alla 19.00 ha trovato la sgradita sorpresa. Le è stato rubato tutto quanto possibile .
E’ forte l’amarezza che le si avverte nella voce ,oltre che negli occhi, quando ci dice che” E’ la seconda volta in poco tempo che rubano nella mia casa. La volta scorsa avevano portato via tutto. Ed ora hanno messo la casa sottosopra aprendo tutti i cassetti fino a quando hanno trovato quei pochi risparmi che avevo in casa e quel poco di oro che faticosamente avevo comprato od avuto in regalo”
Poi l’amara constatazione che “ Nessuna telecamera ha colto le immagini dei ladri, né privata perché non funzionante, né pubblica. Mi chiedo a che cosa servano e per che cosa sono stati spesi tanti soldi?“
Si illude, in sostanza, chi pensa che il sistema di controllo realizzato dal comune sia utile in questi casi
Eppure, a parte qualche possibile basista, pronto a segnalare la eventuale presenza o meno dei residenti, o come il precedente nella stessa zona la assenza per la partecipazione alle prime comunioni, è anche possibile che i furti siano compiuti da gente che viene da fuori. E da fuori si arriva solo con le auto. Allora perché con controllare le telecamere nei giorni dei furti per verificare le targhe della auto che arrivano in città e che si muovono nei pressi delle abitazioni interessate ai furti.
E’ fortemente improbabile che i ladri infatti si muovano a piedi con il rischio di essere conosciuti se Amanteani ed identificati se di altri comune. Perchè non provare? Che cosa costa?