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Nel silenzio totale della “politic-hicchi-a” amanteana, e con una minoranza in gran parte in “tutt’altre faccende affaccendata”, poche le voci a levarsi; tra queste quella del medico Andrea Ianni Palarchio. 

Ecco cosa scrive:

“Tra qualche giorno, il 13 ottobre per l'esattezza , si concluderà con l'apertura delle buste il bando per l'affidamento del servizio di mensa scolastica anno 2015/16.

Un bando che mi lascia qualche dubbio visto che qualcosa riguardo all'anno scorso è cambiata e non credo in meglio.

Sicuramente non è cambiata la data di inizio. L'amministrazione Sabatino si è dimostrata incapace anche per quest'anno di far coincidere l'inizio scolastico con l'inizio del servizio mensa e se dobbiamo dirla tutta non è riuscita a farla partire nemmeno con l'inizio dei rientri scolastici.

La cosa però che mi lascia più perplesso è la scomparsa nel bando (era presente nel bando 2014/15) del punteggio legato alla qualità dei prodotti.

L'anno scorso si aggiudicava il bando chi offriva il servizio ad un prezzo più basso ma comunque indicando la qualità dei prodotti . ( vedi foto!)

La qualità dei prodotti garantiva un punteggio utile per l'aggiudicazione del bando (1 punto per ogni prodotto di qualità) fino a più 10 punti (Es. Ditta A proponeva un pasto a 3.20 senza prodotti di qualità - Ditta B proponeva 3.20 con 1 prodotto di qualità Igp o Dop si aggiudicava il bando la ditta B).

Quest'anno invece il punteggio legato alla qualità dei prodotti è magicamente sparito.

Naturalmente un bando così redatto sembrerebbe autorizzare la ditta che vincerà a proporre semplicemente il prezzo più basso disinteressandosi completamente della qualità .

La qualità dei prodotti che mangeranno i bambini sarà solo legata al buon cuore del titolare della ditta che si aggiudicherà il bando, ma che sicuramente sarà vincolato dal prezzo proposto. Spesso i prodotti migliori costicchiano un po' in più !!!

È giusto fare una gara al ribasso sul mangiare dei bambini ???

È così complicato comprendere che in una mensa è la qualità che fa la differenza ???

Capisco che abolendo il discorso della qualità il comune si aspetterà di avere un servizio ad un prezzo più basso rispetto a quello già basso dell'anno scorso ma è giusto risparmiare sui bambini ???

Avevo deciso di scrivere sempre meno riguardo alle decisione fatte dall'amministrazione Sabatino in quanto ormai ritengo che siamo in una condizione di stallo amministrativo limitato alle proroghe e alle auto proroghe in attesa di accredito di indennità .

Un'amministrazione però che gioca al ribasso sulla mensa scolastica ed aumenta la spesa per la gestione del porto da 130 mila a 160 mila annui merita di essere invitata a ripensarci.  

Allego foto del bando 2014/15 con i punteggi di valutazione tecnica di qualità !!!! “

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La incresciosa ed incredibile vicenda della stabilizzazione dei Vigili di Amantea vive un altro passaggio giudiziario.

Come si ricorda Ornella Africano, Teresa Bossio, Antonella Guido Rizzo, Marilena Valeriano, Francesco Vilardo, rappresentati e difesi dall'avv. Crescenzio Santuori, avevano adito il TAR Calabria per l'accertamento della illegittimità del silenzio serbato sulla istanza di conclusione del concorso indetto ed avviato con deliberazione di Giunta comunale del 7 marzo 2014, n. 37, mediante adozione di un provvedimento espresso.

I ricorrenti hanno chiesto anche la dichiarazione di illegittimità dell’inerzia sin qui maturata.

Le parti hanno osservato che “Non è dato comprendere quale sia il motivo per il quale il comune di Amantea- pur in presenza di un supporto giuridico autorevole, quale il parere Anci sul punto espressamente sollecitato-non voglia procedere con il concorso; quale sia il fine realmente perseguito dall’amministrazione locale, sviando palesemente il potere pubblicistico”.

La stampa ha ricordato che il concorso dei Vigili è “gravato” da un’attività d’indagine portata avanti dalla Polizia di Stato.

Ed è per questo che il comune invece di avvalersi dei funzionari comunale buoni per ogni altro concorso intende servirsi di una commissione giudicatrice speciale composta da “una funzionaria della Prefettura di Cosenza, un maresciallo dei Carabinieri in pensione, e un alto graduato della Polizia Provinciale di Cosenza, anch’egli in pensione”, o chissà cos’altro!

Insomma una cautela forse eccessiva come se solo la nobiltà di una commissione speciale dia legittimità ad un concorso che diversamente sarebbe stato normale.

Comunque sia, siamo in un bel pasticciaccio che rischia di diventare sempre più greve man mano che il tempo passa salvo che alla fine non trovi soluzione con la prossima pronuncia della magistratura amministrativa e la eventuale nomina di un commissario ad acta.

Ed invece il TAR di Catanzaro con provvedimento n 901 dell’8 ottobre 2015 ha deciso “solo” di intimare al comune di Amantea di “depositare dettagliata e documentata relazione sull’attività amministrativa posta in essere con riferimento alla procedura concorsuale in oggetto, evidenziando le ragioni per le quali essa non è stata ancora portata a conclusione”

Ed ha assegnato il termine massimo del 2 novembre

Nessun riferimento alla celebrazione dei defunti, ovviamente; si tratta solo di una coincidenza

Contestualmente il TAR ha fissato al 12 novembre 2015 la data di trattazione del ricorso alla camera di consiglio.

Un altro mese di attesa. Poi forse la condanna del comune e la nomina di un commissario ad acta

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Essere accusati di provocazione al punto da prendere un amanteano, sbatterlo in un’auto a far finta di dormirci, solo per poter scattare una foto e farne un articolo sul web , è una vergogna per chi l’ha pensato e l’ha detto.

 

E questa persona meriterebbe persino di essere querelata.

Ma non ci è sembrato opportuno; anzi lo abbiamo inteso come il segno di una stanchezza anche morale che forse è figlia della non conoscenza di quanto avviene nella nostra città.

Già quella Amantea difficile nella quale occorre viverci quotidianamente per conoscerla ( od almeno tentare di conoscerla) , che occorre camminare per capirla, per saperne quanto basta ad evitare di dire fregnacce.

 

Tanto più che ci si riferisce ad un cittadino che abita in Via Innominata , quell’eufemismo per dire che non ha una casa!

Ed il pensiero ritorna a chi abitava la famosa villa sul mare e che adesso abita in cielo.

Né ci è mai passato per la mente di fare osservazioni ( forse obbligate) sulle assegnazioni degli alloggi popolari, diversi dei quali disabitati.

Ma è impossibile che una città dalle cento associazioni non ascolti il cuore di chi soffre e non adotti i provvedimenti opportuni prima che come già successo avvenga l’inevitabile e l’irrimediabile.

Questa gente vuole un alloggio popolare perché quasi non si paga , ma forse un alloggio per una sola persona è sprecato di fronte a famiglie che hanno problemi più gravi

Queste persone hanno bisogno di un letto, di un posto dove lavarsi, farsi la doccia, dove cucinarsi un piatto di spaghetti e dove poter fare gruppo con gli altri che hanno le stesse condizioni difficili se non disperate.

Per esempio perché non arredare lo stabile dell’ex Giudice di Pace con un letto ed un armadietto in ogni stanza , attivando per le giornate più fredde nelle ore notturne i condizionatori?

E magari migliorare i servizi igienici già presenti, corredandoli di docce.

E poi arredare una delle stanze al piano terra con qualche tavolo, qualche sedia , qualche pensile e qualche cucinino dove possano prepararsi una insalata od un patto di spaghetti.

A queste persone il comune potrebbe affidare la manutenzione del grande giardino da trasformare i piccoli orticelli dove coltivare quanto serve loro cominciando dal prezzemolo.

Chi è pensionato potrebbe vivere dignitosamente , chi riesce a trovare un lavoro anche saltuario potrebbe affrontare serenamente i problemi quotidiani.

Basterebbe dotarli di una tessera per il servizio pubblico con cui raggiungere il centro abitato e viceversa ed esonerarli da ogni tributo.

A tutti loro di potrebbe assegnare una pala, una falce,un rastrello ed una scopa per pulire le strade del quartiere (tra le più abbandonate della intera città) così da non sentirsi in debito con la società.

Ed a chi non riesce a procurarsi nemmeno redditi minimali basterà assegnare 10 voucher al mese chiedendo lo stesso servizio

Il resto spetterà alle parrocchie ed alle vere associazioni.

 

Oggi è ospite di Padre Francesco Celestino

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