
Per fortuna non piove, ma la precauzione non è mai troppa. Purtuttavia, e proprio per precauzione, continua la pulizia degli alvei fluviali e torrentizi di tutta Amantea.
La prima foto è quella relativa alla pulizia, in corso da alcuni giorni, del torrente amanteano, il più piccolo, quello di Calcato , che giustamente viene effettuato per ultimo perchè il suo bacino imbrifero è il più modesto.
Le altre a piè dell’articolo sono relativa al torrente Catocastro il cui alveo è stato totalmente disboscato e ripulito e le acque canalizzate al centro in modo da poter scorrere liberamente
Si tratta di una serie di interventi effettuati dal personale ex forestale ed ora di Calabria Verde e che viene pagato con fondi europei.
Gli interventi sono stati richiesti dal Comune di Amantea guidato dall’amministrazione di Monica Sabatino ed in particolare dall’assessore Antonio Rubino, nell’ambito delle sue competenze politiche.
La attenzione dell’assessore è stata sollecitata dai gravi eventi alluvionali che si sono verificati in tutta Italia, Calabria non esclusa, e che hanno determinato terribili esondazioni.
E’ vero che i fiumi e torrenti della zona tirrenica sono più corti e lineari e dopo la esperienza delle esondazioni di fine secolo diciannovesimo e di quelle dei primi decenni del secolo ventesimo sono stati realizzati alti muri laterali , il che ci mette in garanzia , ma esistono pur tuttavia punti critici che non possono , né devono essere sottovalutati .
Propri per questo l’assessore ha sottoscritto la apposita convenzione con Calabria Verde da cui sono derivati questi interventi.
Peraltro la pulizia degli alvei fluviali permette di non inviare a mare quanto ordinariamente insiste nel fiume tra cui canne e quant’altro.
Ci permettiamo comunque di suggerire alla politica la opportunità che vista la altissima disoccupazione nella nostra città si impiegassero operai amanteani
Al limite il comune potrebbe far redigere appositi progetti per i quali chiedere appositi finanziamenti europei eventualmente integrati da quali regionali così da far lavorare anche i nostri disoccupati, dando, così, ristoro alle loro famiglie.
Il ricorso alla violenza privata che si manifesta incendiando le auto parcheggiate in mezzo alla strada sembra assumere una connotazione sempre più delinquenziale.
Sempre che non si tratti di vera e propria intimidazione.
Ancora un’auto data alle fiamme oggi 10 dicembre nelle prime ore della notte.
Si tratta di un giovane che lavora in un esercizio commerciale sito sulla SS18.
L’auto era parcheggiata in via Monte Bianco.
Solo per un caso l’ incendio non si è esteso alle abitazioni.
Per fortuna l'autovettura era infatti parcheggiata non prossima ad una abitazione ma ad un giardino.
I resti dell’auto come succede sempre in questi casi dopo essere stati spenti sono stati portati via e per terra è rimasto solo il segno del violento e distruttivo incendio.
Gli investigatori immediatamente intervenuti stanno conducendo le opportune indagini che sono indirizzate in tutte le direzioni.
Qualche preoccupazione serpeggia tra la gente che comincia a considerare inaccettabile tale trend di violenza e di distruzione dei beni.
Ora il numero degli incendi appare davvero eccessivo ed impone che le indagini giungano a qualche risultato.
E’ stata appena pubblicata la gradua toria dei comuni assegna tari dei finanzia menti dei progetti di accogli enza per minori stranieri non accompa gnati presentati dagli enti locali in risposta al bando SPRAR, come stabilito dal decreto del Ministero dell'Interno del 27 aprile 2015.
Gli enti locali ammessi al finanziamento, a carico del Fondo Nazionale per le Politiche e i Servizi dell'Asilo (FNPSA), realizzeranno le attività progettuali nell'ambito dello SPRAR fino al 31 dicembre 2016.
I 73 nuovi progetti approvati in altrettanti Enti locali, di cui trenta al loro primo ingresso nel Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, vanno ad aggiungersi a quelli finanziati con il precedente bando ampliando così la rete di altri 1010 posti di accoglienza per i minori stranieri non accompagnati con uno stanziamento dedicato pari a 21 milioni di euro.
Rispetto alla distribuzione geografica dei posti, le regioni con il maggior numero di Comuni coinvolti sono la Sicilia con 16 comuni, seguita dalla Calabria con 13, dall'Emilia-Romagna con 10, dalla Puglia con 9, dalla Lombardia con 6 e infine dalla Campania e dal Molise con 4 comuni.
Dice il Ministero .” Si consolida così il modello dello SPRAR che diventa sempre più esteso e capillare sul territorio nazionale per garantire un'accoglienza sicura e dignitosa dei minori stranieri non accompagnati anche non richiedenti asilo, così come previsto dal "Piano Nazionale per fronteggiare il flusso straordinario di cittadini extracomunitari, adulti, famiglie e minori stranieri non accompagnati" (Intesa sancita in Conferenza Unificata il 10 luglio 2014).
Questo l’elenco dei comuni calabresi finanziati per 148 posti:
Cropani per 10 ospiti finanziamento di £ 197.640,00
Santa Caterina allo Jonio per 10 ospiti finanziamento di £ 197.640,00
Riace per 7 ospiti finanziamento di € 138.348,00
Petilia Policastro per 20 ospiti finanziamento di € 395.280,00
Catanzaro per 10 ospiti finanziamento di € 197.640,00
Celico per 10 ospiti finanziamento di € 197.640,00
Pedace per 10 ospiti finanziamento di € 197.640,00
Acri per 10 ospiti finanziamento di € 197.640,00
Isola capo Rizzuto per 20 ospiti finanziamento di € 395.280,00
Benestare per 12 ospiti finanziamento di € 237.000,00
Acquaformosa per 10 ospiti finanziamento di € 197.640,00
Mileto per 9 ospiti finanziamento di €177.000,00
Crucoli per 10 ospiti finanziamento di € 197. 640,00
Nel mentre è stato bandito il nuovo concorso per 10.000 posti per il biennio 2016/2017 a valere sul Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo.
L’avviso è indirizzato ad enti locali che prestano o intendano prestare servizi di accoglienza per richiedenti/titolari di protezione internazionale e dei loro familiari, nonché degli stranieri e dei loro familiari beneficiari di protezione umanitaria.
I contributi potranno essere richiesti da Comuni, Unioni di comuni, Province – anche in forma associata - in partenariato con le realtà del privato sociale.
Le domande dovranno essere presentate online tramite la piattaforma https://fnasilo.dlci.interno.it entro le ore 12 del 14 gennaio 2016, secondo le modalità indicate nel Decreto del Ministero dell’Interno del 7 agosto 2015.
Ovviamente Giovanni Manoccio esprime la sua lietezza: “ Altri 151 minori si aggiungeranno a quelli già presenti nel territorio regionale, con una ricaduta finanziaria superiore ai 3 milioni di euro annui, facendo della Calabria la Regione con più posti in accoglienza per minori. Ancora una volta la nostra Regione si conferma terra di accoglienza. Tanti giovani professionisti si cimenteranno in questi nuovi progetti, tanti laureati, e non, troveranno l'opportunità di lavorare in progetti di alto profilo sia professionale che umano”
Infine conclude Manoccio «Vogliamo trasformare la Calabria da terra che produce pratiche negative a luogo dove si sperimentano le nuove politiche di umanità e di civile convivenza, dove religioni, stati ed etnie possano convivere serenamente».
Alla luce di quanto precede appare probabile che tanti altri saranno i comuni calabresi che avvertiranno il bisogno di dare accoglienza e protezione umanitaria ai richiedenti protezione internazionale ed ai loro familiari, nonché lavoro ai giovani calabresi disoccupati.