
Così scrive Giusi Osso: “ E’ dai banchi dell’opposizione che arriva la vergogna.”
E poi continua” Se è vero che il sistema elettorale lenisce il potere decisionale dei consiglieri di minoranza e ne limita la forza, ciò non può giustificare un atteggiamento di assenteismo o, al contrario, di inconcludente demagogia ed ostilità da parte dei medesimi”.
E poi l’affondo” Per non parlare della commissione consiliare, propedeutica al consiglio, durante la quale si è vista una minoranza spaccata a metà ma non per i diversi punti di vista, bensì per la mancata partecipazione ed il mancato apporto tecnico di quei consiglieri ai lavori della commissione fossilizzatisi su questioni effimere, scontate e non pertinenti”.
Poi una vera e propria denuncia, che non si sa a chi sia diretta , quando dice: “Mentre qualcuno ci accusa di arroganza” e di “leggerezza” vogliamo rendere noto alla nostra cittadinanza che i tempi in cui si convocavano quattro commissioni a settimana per non andare a lavorare sono ormai lontani”.
Ci sembra opportuno ricordare che questi fatti , se veri, per la loro gravità: “per non andare a lavorare” ci sembra, siano meritevoli di segnalazione alla Corte dei Conti, atteso che evidentemente si tratta di lavoratori dipendenti che avevano rilevanti costi pubblici!”.
Ma ovviamente si tratta di una competenza della denunciante!
Infine, una affermazione politicamente gravissima, da parte della consigliera, quando dice. “Gli unici a doversi alzare “dalle poltrone” dovrebbero essere proprio loro che sviliscono e mortificano il ruolo che gli è stato conferito”
A tal punto delle due l’una.
Se Giusi Osso ha ragione, dignità ( personale e politica) vorrebbe che chi svilisce il ruolo di consigliere comunale di opposizione, rassegni le proprie dimissioni( sempre sperando che Giusi si riferisse esclusivamente ai consiglieri di minoranza )!
Se, al contrario, Giusi Osso afferma il falso si impone se non una azione giudiziaria, almeno una azione politicamente “molto forte”.
Siamo dell’idea che la vicenda finirà come tanto altro in una bolla di sapone e che, al massimo, ci si limiterà ad un comunicato illeggibile, parolaio, tanto per poter dire che c’è stata una reazione!
Siamo dell’idea, cioè, che Giusi Osso resterà la vincitrice politica e morale di questa vicenda, essendo riuscita a dare voce a quella parte di comunità che si chiede dove sia e cosa faccia la minoranza, forse dimenticando di valutare che questi silenzi sono la “forza” della maggioranza.
Il comune di Joppolo non andava sciolto per ‘ndrangheta. Il Consiglio di Stato conferma la sentenza del Tar Lazio.
A febbraio 2014 il ministro Angelino Alfano disponeva lo scioglimento del comune di Joppolo.
La commissione di accesso inviata ad aprile 2013 era guidata da Anna Aurora Colosimo, capo di gabinetto della Prefettura di Vibo Valentia, da Francesco Di Pinto, capitano dei carabinieri comandante della Compagnia di Tropea, e da Angelo Daraio, vice questore aggiunto e ufficiale del Corpo Forestale dello stato in servizio presso il comando provinciale di Vibo Valentia.
Il sindaco Giuseppe Dato ed altri tre consiglieri di maggioranza avevano proposto ricorso al Tar del Lazio che con sentenza depositata mercoledì 3 giugno 2015 lo hanno accolto annullando il decreto di scioglimento del consiglio comunale di Joppolo ed ordinando il ripristino degli organi elettivi.
La sentenza, in sostanza, si pone in linea con una precedente decisione del Tribunale di Vibo Valentia che aveva respinto la proposta di incandidabilità dell’ex sindaco e di due ex assessori.
Il ministero propose ricorso al Consiglio di Stato che si è ora si è pronunciato confermando la legittimità degli atti consiliari, di giunta e dei singoli responsabili delle aree.
Ovviamente il sindaco Dato non ha escluso la possibilità di valutare la richiesta di un congruo risarcimento per danni morali e materiali per l’ingiusto scioglimento del consiglio.
In diversi casi gli amministratori hanno lamentato la lesione del diritto alla reputazione, al decoro ed all’onore, nonché al diritto alla vita di relazione, con conseguente danno esistenziale, nonché il diritto all’identità personale ed alla salute psico-fisica, giungendo ad affermare di aver subito danni materiali, nella misura dell’indennità di funzione non percepita a seguito del provvedimento di scioglimento del Consiglio comunale.
Siamo curiosi di sapere se sarà riconosciuto un qualche indennità, stante la novazione della Sentenza n. 5841 del 12 novembre 2014 del Consiglio di Stato che non ha riconosciuto alcun danno.
Al contrario siamo curiosi di sapere quanto sarà valutato il danno per verificare se sarà usato lo stesso parametro di Amantea o quello molto più basso di altri comuni nei quali sempre il CdS abbatteva l’importo della metà stante il mancato concreto svolgimento dell’incarico.
Vi faremo sapere.
Sabato 5 marzo dalle 9.00 alle 13.00, presso il Campus Temesa "Francesco Tonnara" in via Vulcano si terrà il convegno IL MEDITERRANEO E LA SUA BIODIVERSITA' a rischio fra Inquinamento Acustico, Acidificazione, Sfruttamento di Idrocarburi STRUMENTI PER LA SUA TUTELA.
Ne danno notizia il Movimento Unione Mediterranea, la Lega Navale Italiana - Sezione di Amantea e il Polo Scolastico di Amantea.
Dopo il workshop tenuto nella sede della Lega Navale di Davoli, organizzato sempre in collaborazione con la LNI, continua l’informazione fra la gente e con gli addetti ai lavori.
Qui si è ampliato il fronte di intervento con la collaborazione anche delle scuole.
Il workshop sarà presentato dall'architetto Saverio Magnone, presidente della Lega Navale di Amantea. Seguiranno i saluti della Prof.ssa Monica Sabatino - Sindaco di Amantea, del Prof. Arch. Francesco Calabria - Dirigente del Polo Scolastico di Amantea, del Dott. Gaetano Osso - referente dell'ArpaCal per il progetto 'Quant'è profondo il mare' e del C.F. (CP) Antonio Lo Giudice - Comandante della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia.
Relazioneranno:
Dottoressa Stefania Giglio, biologa del Centro Studi Cetacei Onlus, si occupa del censimento degli spiaggiamenti di cetacei lungo la costa calabrese: "Rete di sorveglianza diagnostica a tutela della salute e del benessere degli animali spiaggiati lungo le coste Calabresi";
Dottoressa Maria Cristina Gambi, ricercatrice della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Ischia (Na). Si occupa di monitoraggio dell’acidificazione del Mediterraneo: "Acidificazione marina e biodiversità: esempi dai siti di emissione di CO2 dei nostri mari";
Professore Gianni Pavan , direttore CIBRA (Centro Interdisciplinare di Bioacustica e Ricerche Ambientali ) Università di Pavia, Dipartimento Scienza della Terra e dell’Ambiente, estensore Linee Guida ACCOBAMS, strumento a carattere internazionale punto di riferimento per la mitigazione dell’inquinamento acustico: "Inquinamento acustico nel Mediterraneo e mitigazione dell’impatto nella legislazione";
Professore Enzo di Salvatore, Università di Teramo, docente di Diritto Costituzionale, estensore dei quesiti referendari NO-TRIV: Profili giuridici delle estrazioni petrolifere in Italia
Avvocato Benito Spanti, dirigente avvocatura Regione Calabria, redattore dei ricorsi della Regione contro alcune istanze di ricerca di idrocarburi nell’alto Ionio cosentino: "Attività legali della Regione contro le istanze di ricerca nel Mare Ionio";
Previsto anche l’intervento degli studenti e dei docenti coinvolti nel progetto “Quant'è Profondo il Mare”.
A moderare il convegno sarà la dottoressa Rosella Cerra, responsabile Ambiente Unione Mediterranea Calabria.
Le conclusioni saranno a cura del Consigliere Regionale Arturo Bova - Presidente della Commissione contro la ‘Ndrangheta e Componente Commissione Ambiente - e del Rag. Antonio Nicoletta, Delegato Regionale della Lega Navale Italiana.
F.to: Rosella Cerra, Responsabile Ambiente Unione Mediterranea Calabria 3291111882
Saverio Magnone, Presidente della Lega Navale Italiana di Amantea 3478880315
Rocco Alecce, Referente del Polo Scolastico di Amantea per il convegno