
E’ una notizia che ci ha sconvolto.
Una di quelle che si inquadrano nel dramma sociale della indigenza di un italiano del quale non si cura nessuno.
Un giovane amanteano nel pomeriggio di ieri 28 luglio ha tentato di rubare nel punto vendita Mediaworld del centro commerciale Metropolis ventiquattro dvd del valore complessivo di 60 euro.
Si tratta di Silvano M. residente ad Amantea.
Dopo aver superato le barriere di controllo delle casse senza pagare, scoperto da due addetti alla sicurezza, che gli richiedevano documento identità, M. li avrebbe strattonati entrambi prima di essere bloccato.
Uno dei due addetti alla sicurezza, un quarantaquattrenne di Torano Castello, a seguito della colluttazione medicato presso il Pronto Soccorso dell’ospedale di Cosenza ha riportato contusioni ed ecchimosi al braccio, ferite giudicate guaribili in tre giorni.
Arrestato con l’accusa di rapina impropria l’uomo è stato trattenuto presso le camere di sicurezza della compagnia dei carabinieri di Rende in attesa di giudizio.
La notizie è già datata ma non era facile avere le informazioni attendibili.
Ieri nel primo pomeriggio la sirena dei carabinieri ( chi altri, se no?) suona per la città e poi dopo qualche ora di silenzio nel tardo pomeriggio ancora una volta.
Per chi tenta di essere attento alle cose di questo paese il significato può essere quello di un arresto che si è concluso con il trasferimento in carcere.
Questa volta non c’entrano i profughi.
Nessuno sa di una qualche operazione giudiziaria in corso.
Né i giornali ne parlano stamattina.
Strano!
Poi le informazioni arrivano casualmente dai soliti cittadini più attenti degli altri, spesso davanti ad una tazza di caffè o celate dietro la domanda iniziale : “Ma ieri quella sirena…?” che nasconde la voglia di mostrare la sua conoscenza dei fatti.
I carabinieri hanno arrestato e tradotto in carcere Mario Rocchetta che deve scontare un residuo di pena di quasi un anno.
Amantea 25 luglio. Siamo seduti al solito bar di piazza Cappuccini, ad approfittare del fresco che scende dalle colline.
Ad Amantea la chiamiamo “serrantina” questa benefica arietta che rinfresca le anime accaldate che davanti ad un buon caffè parlano di tutto e di niente.
Tra i tanti una ragazza ed un uomo.
Quando vado via passo a salutarli . Lei, come fa di solito, mi chiede : “Novità?”. Si riferisce alla politica, ovviamente.
“A luglio ed agosto – rispondo- occorre impegnarsi a sopravvivere. A settembre forse si comincerà a parlare di Amantea e del suo diritto alla vita!. Ora bisogna accontentarsi delle piccole cose e coglierne il grande significato che in esse si cela”.
L’uomo mi guarda sorpreso, poi, quasi, esplode nel suo racconto.
“Mai perdere la speranza Anche i ricchi piangono!- esordisce.
E sorridendo, continua “ Erano le 20.15 del 20 luglio, in Via Vittorio Emanuele i carabinieri effettuano un posto di blocco nel quale è incappato anche un potente politico che girava senza casco. Non solo ma il motorino era anche senza assicurazione per cui è stato sequestrato !”
Un’altra fonte , sorridendo, ci conferma la notizia, per cui decidiamo di informarne il nostro pubblico, anche perché nessuno ne ha ancora parlato e forse nessuno ne parlerà.
I potenti vanno temuti e rispettati!
Ovviamente, non essendoci stato certificato, il fatto non possiamo citare il nome del politico, un nome che comunque gira per il paese.
Cambiamo anche il titolo che ci era stato suggerito.
Da “Anche i ricchi piangono..” ad “Anche i potenti piangono”.
Omettiamo anche alcune riflessioni fatteci sul posto di blocco.
Se vero, invece, che i carabinieri della Locale stazione , guidati dal maresciallo Cerza, hanno sanzionato anche i potenti che si suppongono intoccabili, i nostri complimenti.