
Stamattina è stata eseguita nell’Alto Tirreno Cosentino una vasta operazione antidroga.
A condurla i carabinieri del comando provinciale di Cosenza con il supporto di velivoli dell'8° nucleo elicotteri carabinieri e unità cinofile dei carabinieri del gruppo operativo Calabria di Vibo Valentia.
Arrestate 25 persone, tra cui 6 donne, accusate di gestire lo smercio di stupefacenti nella movida dell'Alto Tirreno cosentino tra Diamante e Scalea.
I reati contestati sono estorsione e detenzione illegale di armi, oltre allo spaccio continuato di sostanze stupefacenti.
Le indagini lampo, sono condotte dai carabinieri della compagnia di Scalea e sono state coordinate dal sostituto procuratore di Paola Anna Chiara Fasano.
Lo di cocaina, hashish e marijuana avveniva nelle più note località turistiche dell'alto tirreno cosentino in particolare nei comuni di: Scalea, Santa Maria del Cedro, Belvedere Marittimo, Diamante, Buonvicino e Sangineto.
Le donne trasportavano lo stupefacente, nascondendolo , normalmente, nelle parti intime.
La pericolosità dei soggetti che ha indotto a emettere tempestivamente il provvedimento di fermo ha trovato riscontro nei numerosi legami di amicizia e parentela con esponenti del potente clan di 'ndrangheta dei muto di Cetraro.
I dettagli dell'operazione saranno forniti nel corso della conferenza stampa che si terrà alle ore 10.30 al comando provinciale carabinieri di Cosenza.
I Giovani Democratici di Amantea parlano del domani di Amantea e lo fanno cominciando dal carnevale del 2017.
Ecco il loro pensiero:
“Sono trascorsi circa dieci mesi dall’ultima edizione, sicuramente non esaltante, del carnevale di Amantea.
Da allora eccetto qualche comunicato apparso sulla stampa e la pubblicazione del bando 2017 da parte del Comitato, la città non ha avuto effettive notizie sull’auspicata riorganizzazione della kermesse così come era stato prospettato dopo l’edizione 2016.
Spesso il tempo passa e sistema le cose, ma non crediamo che questo metodo possa essere utile per la rinascita di una splendida manifestazione e per la tutela del patrimonio culturale e sociale che rappresenta il carnevale di Amantea.
Ma siamo altrettanto convinti che “puntare il dito” e “criticare gratuitamente” non aiuta a costruire. Per tali ragioni è doveroso che tutti coloro che tengono alle sorti del carnevale di Amantea condividano insieme un percorso per la rinascita e lo sviluppo della manifestazione.
I GD Amantea hanno constatato che da molti anni, l’Ente Comunale oltre a mettere a disposizione dell’evento servizi e logistica, rappresenta anche la principale fonte di sostentamento economico della manifestazione, anche se provvede spesso con ritardo al saldo dei contributi stanziati. Crediamo però che proprio il Comune possa avere un ruolo fondamentale, non solo come “sostenitore economico dell’iniziativa”.
Infatti nell’ottica di una possibile ristrutturazione dell’evento, l’Ente, come avviene nelle principali città italiane dove si svolge un carnevale di altissimo livello, possa emettere un bando, con particolari requisiti e condizioni, in cui preveda il numero dei carri allegorici che possono essere sostenuti economicamente in base alle risorse disponibili, investendo dunque sulla qualità.
Inoltre, in base a quanto stabiliscono le eventuali convenzioni tra l’Ente e gli organizzatori, è opportuno per chi di dovere intervenire nei luoghi di aggregazione in cui si realizzano i carri allegorici assicurando la massima sicurezza.
La stessa sicurezza che deve essere assicurata durante lo svolgimento delle sfilate.
In quest’ottica gli organizzatori invece potrebbero curare tutta la gestione dell’evento.
Un organizzazione che sicuramente ha bisogno di nuovi impulsi, che guardi al futuro, che sia capace di reperire anche congrue risorse economiche in ambito privato e pubblico per sostenere la realizzazione dell’evento.
Un’organizzazione che tenga conto dell’anima del carnevale, ovvero i carristi, che operi ancor di più in sinergia con il mondo associativo e delle istituzioni scolastiche.
Che sappia comunicare al mondo intero la bellezza del carnevale di Amantea attraverso l’utilizzo strutturato e non improvvisato degli straordinari mezzi di comunicazione che il web sa offrire. Un’organizzazione che sia intraprendente, che operi anche a prescindere dalle risorse che può mettere a disposizione il pubblico, che non faccia diventare una manifestazione un’emergenza per le amministrazioni, che ami questa creatura 365 giorni all’anno.
Un’organizzazione che insieme all’Ente difendi l’unione territoriale e comprensoriale da inutili questioni campanilistiche e che sappia allargare i propri orizzonti per raggiungere obiettivi di lungo periodo, stabili e duraturi.
Non desideriamo entrare nei particolari della proposta in quanto è doveroso rispettare le prerogative dell’Ente nonché la sensibilità di chi in questi anni ha lavorato dietro le quinte del carnevale.
Ma crediamo che sia un gesto d’amore più che amministrativo ed organizzativo prendere spunto dalle realtà in cui il carnevale è una strepitosa vetrina di promozione turistica per risollevare le sorti dell’evento e soprattutto dargli il giusto slancio per il proseguo futuro.
I giovani amanteani da sempre protagonisti dell’arte della cartapesta meritano sicuramente maggiore attenzione, e siamo certi che messi (con poco) nelle migliori condizioni possano contribuire alla crescita sociale, culturale e turistica della propria terra.
L’Articolo 15. Competenze del comune ed attribuzioni del sindaco della legge n. 225 del 24 febbraio 1992:
Istituzione del Servizio Nazionale della Protezione Civile, aggiornato con il decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93, coordinato con la legge di conversione 15 ottobre 2013, n. 119, nel suo comma 3 stabilisce che il sindaco è autorità comunale di protezione civile.
E di seguito nel suo comma 3-bis statuisce che il comune deve approvare con deliberazione consiliare, entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, il piano di emergenza comunale previsto dalla normativa vigente in materia di protezione civile, redatto secondo i criteri e le modalità di cui alle indicazioni operative adottate dal Dipartimento della protezione civile e dalle giunte regionali.
Le linee guida per la pianificazione comunale di emergenza di protezione civile furono emesse dalla Delibera di Giunta Regionale 24 luglio 2007, n. 472.
Stabilisce, infine, nel suo comma 3 ter che “Il comune provvede alla verifica e all'aggiornamento periodico del proprio piano di emergenza comunale, trasmettendone copia alla regione, alla prefettura-ufficio territoriale del Governo e alla provincia territorialmente competenti “
E, dulcis in fundo, nel suo comma 3-quater stabilisce che “Dall'attuazione dei commi 3-bis e 3-ter non devono derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica”
Ma si vede che siamo in Italia e che la legge evidentemente scherzava. Ed infatti l’obbligo è virtuale e non prevede sanzione alcuna.
Tanto è vero che la Protezione Civile della Regione Calabria in via sussidiaria “ ha messo a disposizione dei 409 comuni della Calabria per la redazione di un "livello base" dei piani d'emergenza comunali, una task force di 140 tecnici (ingegneri, architetti, geologi) che nei prossimi giorni andranno a raccogliere "porta a porta", in tutti i centri calabresi, le informazioni essenziali per la pianificazione dell'emergenza in caso di calamità (terremoto, frana, alluvione, tsunami, incendio, disastro industriale, ecc.). Lo ha reso noto la stessa Protezione civile attraverso una nota pubblicata sui propri profili social istituzionali.
Secondo quanto evidenziato nella note, "alla luce di una convenzione con il laboratorio di pianificazione urbanistica dell'Università della Calabria, diretto dal professore Mauro Francini e grazie al prezioso contributo delle associazioni di volontariato di Protezione civile della Regione, entro il 31 gennaio prossimo tutti i comuni della Calabria saranno dotati di un "piano di emergenza di base" che a breve sarà disponibile ed aggiornabile on-line sul portale della Protezione civile della Regione Calabria, evitando lungaggini burocratiche e consentendo di condividere in tempo reale questo importante strumento di pianificazione con tutti i soggetti preposti alla gestione dell'emergenza"(da Il Lametino.it)
Qualche riflessione
Questo l’elenco dei comuni dotati di piano di protezione civile( dal sito della Protezione civile regionale)
- Albi
- Amato
- Andali
- Argusto
- Badolato
- Borgia
- Caraffa di Catanzaro
- Catanzaro
- Chiaravalle Centrale
- Cortale
- Cropani
- Davoli
- Decollatura
- Falerna
- Feroleto Antico
- Gimigliano
- Girifalco
- Gizzeria
- Guardavalle
- Isca sullo Ionio
- Marcedusa
- Marcellinara
- Martirano
- Martirano Lombardo
- Miglierina
- Montauro
- Montepaone
- Nocera Terinese
- Olivadi
- Pentone
- Petrizzi
- Petronà
- Pianopoli
- San Floro
- San Pietro Apostolo
- San Sostene
- San Vito sullo Ionio
- Sant'Andrea Apostolo dello Ionio
- Sellia
- Sellia Marina
- Serrastretta
- Settingiano
- Sorbo
- San Basile
- Soverato
- Squillace
- Stalettì
- Taverna
- Tiriolo
- Zagarise
- Acquaformosa
- Acri
- Aiello Calabro
- Aieta
- Albidona
- Alessandria del Carretto
- Altilia
- Altomonte
- 59.Amantea
- Amendolara
- Belsito
- Belvedere Marittimo
- Bisignano
- Buonvicino
- Calopezzati
- Caloveto
- Campana
- Canna
- Carolei
- Carpanzano
- Cassano all'Ionio
- Castrolibero
- Castrovillari
- Celico
- Cerchiara di Calabria
- Cerisano
- Cervicati
- Cerzeto
- Cetraro
- Colosimi
- Corigliano Calabro
- Cosenza
- Cropalati
- Domanico
- Figline Vegliaturo
- Fiumefreddo Bruzio
- Francavilla Marittima
- Fuscaldo
- Laino Castello
- Lattarico
- Lungro
- Luzzi
- Mandatoriccio
- Marano Marchesato
- Marano Principato
- Marzi
- Mendicino
- Mongrassano
- Montalto Uffugo
- Mormanno
- Mottafollone
- Nocara
- Oriolo
- Orsomarso
- Panettieri
- Papasidero
- Piane Crati
- Pietrafitta
- Pietrapaola
- Plataci
- Praia a Mare
- Rende
- Rocca Imperiale
- Roggiano Gravina
- Rogliano
- Rossano
- Rota Greca
- San Basile
- San Donato di Ninea
- San Fili
- San Giorgio Albanese
- San Lorenzo Bellizzi
- San Lorenzo del Vallo
- San Marco Argentano
- San Pietro in Amantea
- San Pietro in Guarano
- San Vincenzo La Costa
- Sangineto
- Santa Caterina Albanese
- Santa Domenica Talao
- Santa Maria del Cedro
- Santa Sofia d'Epiro
- Santo Stefano di Rogliano
- Saracena
- Scala Coeli
- Scalea
- Scigliano
- Serra d'Aiello
- Serra Pedace
- Spezzano Albanese
- Terranova da Sibari
- Terravecchia
- Torano Castello
- Tortora
- Trebisacce
- Trenta
- Vaccarizzo Albanese
- Verbicaro
- Villapiana
- Zumpano
- Belvedere di Spinello
- Castelsilano
- Cerenzia
- Cirò
- Cirò Marina
- Cotronei
- Crucoli
- Melissa
- Mesoraca
- Pallagorio
- Petilia Policastro
- San Nicola dell'Alto
- Santa Severina
- Verzino
- Africo
- Agnana Calabra
- Ardore
- Bagaladi
- Bianco
- Bova Marina
- Calanna
- Camini
- Canolo
- Careri
- Caulonia
- Ciminà
- Cinquefrondi
- Condofuri
- Cosoleto
- Feroleto della Chiesa
- Galatro
- Gerace
- Giffone
- Gioia Tauro
- Laganadi
- Laureana di Borrello
- Locri
- Maropati
- Martone
- Melito di Porto Salvo
- Molochio
- Palizzi
- Palmi
- Platì
- Reggio di Calabria
- Riace
- Rizziconi
- Roccaforte del Greco
- Rosarno
- Samo
- San Giorgio
- Morgeto
- San Luca
- San Pietro di Caridà
- San Roberto
- Sant'Alessio in Aspromonte
- Sant'Eufemia d'Aspromonte
- Sant'Ilario dello Ionio
- Santo Stefano in Aspromonte
- Scido
- Scilla
- Siderno
- Staiti
- Stilo
- Taurianova
- Terranova
- Sappo
- Minulio
- Varapodio
- Fabrizia
- Polia
- Serra San Bruno
- Zambrone
Se su 409 comuni ben 223( altrove ne sono elencati 219?) sono dotati di piano dovrebbe derivarne che solo 186 ( o190) ne sono sprovvisti.
Perché allora 140 tecnici?
Chi li paga? La regione, poi rivalendosi sui comuni?
Quali sanzioni sono state comminate ai sindaci inadempienti?
Quali sanzioni sono state comminate alla regione che non ha adempiuto a quello che oggi ritiene sia un suo dovere?
La protezione civile non ha tecnici abilitati alla redazione dei piani?
Perché la convenzione con il laboratorio di pianificazione urbanistica dell'Università della Calabria, diretto dal professore Mauro Francini ?
Non si poteva affidare il coordinamento alla stessa protezione civile regionale incaricando i tecnici comunali di ognuno dei 186 comuni inadempienti’?