
Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota del Segretario PD Amantea Enzo Giacco.
Ecco il testo:
“Sulla base delle notizie fornite dalla stampa locale, mi sento di esprimere fortissime perplessità in merito al piano viario che l’Amministrazione comunale di Amantea si appresta ad attuare in via sperimentale a partire dalla seconda metà del mese di gennaio.
Mi convince davvero poco questa osannata ricerca di veicolare tutto il traffico cittadino verso via Vittorio Emanuele II.
Se il tentativo è quello di “valorizzare” questa zona commerciale della città, non è solo così che sarà possibile.
Senza considerare il rischio di congestionare, soprattutto nei fine settimana, il traffico nel centro cittadino.
La soluzione studiata dall’attuale Amministrazione, inoltre, rischia di creare disagi anche ai cittadini che abitano nelle zone interessate dai cambiamenti; molti di questi, infatti, per rientrare nelle proprie abitazioni potrebbero vedersi costretti a fare il giro di tutta la città.
E, ancora, trovo che sia inconcepibile il fatto che i cittadini che risiedono a Nord di via Lava Gaenza per immettersi sulla ss18 in sicurezza, ovvero dalle zone con traffico regolato dai semafori, saranno costretti a circumnavigare Amantea.
Molti rinunceranno alla sicurezza con aumento del rischio di sinistri.
Devo rilevare, infine, che è alquanto curioso il fatto che chi annuncia di voler valorizzare le aree commerciali non si sia accorto che ce n’è una nella zona sud di via Dogana – che grazie all’impegno degli esercenti si sta sviluppando - che, con le modifiche annunciate, rischia di risultarne pesantemente penalizzata.
Suggerisco all’attuale Amministrazione di rinunciare a questa sperimentazione.
Tuttavia, già in altre occasioni abbiamo dovuto rilevare la sordità rispetto alle istanze poste nell’interesse della città.
Immagino che, al di là di una sterile replica (l’ennesima), nulla verrà fatto.
Spero di essere contraddetto!
Amantea 4.1.2017 Enzo Giacco Segretario PD Amantea
Fare politica, nel senso di stare attenti a quello che succede nella tua città, nel tuo Paese, è un dovere ineludibile.
Ma non tutti hanno tale consapevolezza e tantomeno la coscienza di scriverne ( le parole si sa durano pochissimo- il tempo di essere dette e contraddette- e sono portate lontano dal vento) perché non ne resti traccia. Paura del potere e l’ipocrisia morale e culturale ( nel senso definito da Bierce Ambrose che definisce Ipocrita la “ persona che, professando virtù che non rispetta le verità non vere,aggiungiamo noi- si procura il vantaggio di trasformarsi, agli occhi di tutti, in ciò che più disprezza) vincono costantemente in una società falsa ed opportunista quale la nostra.
Per questo mi sembra, e mi sembrerà, doveroso ascoltare i sinceri, profondi, onesti e veri e ribadire le loro parole.
E’ il caso di Andrea il quale dice:
“Si è svolto il 30 Dicembre 2016 un consiglio comunale che ha visto ancora una volta l'amministrazione Sabatino perdere i pezzi.
Giorno dopo giorno anche i consiglieri eletti tra le fila della maggioranza denunciano l'inadeguatezza di questa amministrazione certificando con dichiarazioni pesantissime l'incapacità di amministrare.
Nell'ultimo mese prima Sergio Tempo e ora Elena Arone hanno dichiarato la grande delusione personale nell'essere un rappresentate di una maggioranza incapace di dare risposte alla città e di far scorgere ai propri cittadini la possibilità di una ripresa.
Ma questo consiglio comunale non ha visto solo il passaggio tra i banchi dell'opposizione della consigliera Arone.
Questo consiglio comunale avrà sicuramente degli strascichi per i duri attacchi fatti sul bilancio comunale da parte dell'ex assessore Tempo e dai consiglieri Veltri e Menichino.
Tempo ha ipotizzato persino il reato di falso in bilancio o abuso d'atti d'ufficio in quanto sembrerebbe che l'attuale maggioranza stia votando un bilancio corredato da entrate sovrastimate ed improbabili .
Per rispondere alle denunce di Tempo ieri la maggioranza ha emanato un comunicato stampa nel quale viene dichiarato che ( con dati del 2015) la Sorical fattura al comune di Amantea circa 3 mln di metri cubi e che il Comune di Amantea sotto la guida Tempo fatturava ai cittadini circa 800 mila.
Tutti sanno che dal servizio idrico (come anche dalla tari) devono e possono essere incassati al massimo il 100% del costo del servizio.
Incassi superiori al 100% della spesa costituiscono un indebito arricchimento a prescindere dal numero di metri cubi.
Es. se si spende 1 milione di euro per 3 mln di metri cubi utilizzati, il Comune, adeguando le tariffe tra le varie utenze, deve e può incassare al massimo 1 milione di euro ----- ogni metro cubo di consumo 0,33 centesimi .
Sarebbe così semplice se ad Amantea non esistesse il carissimo CANONE di circa 100 euro che oggi noi tutti troviamo in bolletta.
Diventa logico ed evidente quindi, ritornando all'esempio di prima, che se dal canone vengono incassati 700 mila euro i metri cubi di consumo fatturati alla popolazione devono necessariamente diminuire o devono diminuire le tariffe in quanto tali incassi sommati ai soldi incassati dal canone devono coprire il 100% della spesa.
Così viene scritto nelle delibere di approvazione delle tariffe dove alla fine c'è scritto l'incasso previsto con quelle tariffe serve a coprire il 100% del ruolo quindi della spesa.
Ad essere danneggiati semmai dalle reti idriche colabrodo o dall'evasore sono i cittadini e non il Comune come incasso.
Ad Amantea in questi anni è aumentato il canone e sono aumentate le tariffe.
Sotto l'amministrazione Sabatino pero è peggiorato solo il servizio, ricordiamo benissimo le estati senz'acqua e le immagini delle reti fognarie che sversano a mare.
Altro capitolo sono le denunce da parte delle opposizioni di gravi omissioni legate al mancato riconoscimento dei debiti fuori bilancio.
Il Sindaco li giudica ancora non maturi ma da quello che risulta dal dibattito per alcuni di questi persino la Dr.ssa Mercuri (Segretario Comunale e responsabile Finanziario) è stata nominata da un tribunale commissaria ad acta per la liquidazione.
Il riconoscimento credo che in questo caso avrebbe dovuto essere obbligatorio .
Insomma dopo aver ipotecato per i prossimi 30 anni il futuro della nostra città con la rinegoziazione di mutui, dopo aver accertato un buco di bilancio di circa 3,5 milioni di euro dobbiamo aspettarci ulteriori debiti ancora dichiarati "non maturi" ma comunque esistenti.
Con richieste di tributi a raffica anche a persone che avevano già pagato, questa amministrazione cerca a mio avviso di "raschiare il fondo" per evitare la dichiarazione di dissesto dell'ente a discapito delle povere famiglie che hanno gravi difficoltà ad arrivare alla terza settimana del mese figuriamoci a pagare i tributi.
Concludo con l'augurio per la città che il tempo cancelli l'amarezza che in questi mesi sta vivendo sperando in un futuro prospero per tutti”.
Ma non basta, Andrea, c’è molto altro! E noi aspettiamo ben altri interventi da chi di dovere.
cElena Arone ha appena letto il documento con il quale ha comunicato la sua decisione irreversibile di passare alla opposizione ed accolta da un forte applauso si è accomodata nei banchi della minoranza, quando prende la parola la consigliera Concetta Veltri la quale dice:“Salutiamo con affetto Elena Arone che ha deciso di lasciare questa maggioranza per transitare nei banchi della opposizione.
Non è la prima e speriamo che non sia l’ultima.
Prima di lei è successo a Salvatore Alessandro che si era reso consapevole delle responsabilità della maggioranza che non meritava alcun rispetto da parte dei suoi consiglieri
Un comportamento indotto dal fatto che Salvatore Alessandro sapeva che non siamo noi minoranza ad essere migliori ma che è la maggioranza ad essere peggiore.
Dopo è successo, nientemeno che, all’assessore Sergio Tempo, un politico di lungo corso che ha gestito il governo del paese per molte legislature e che ora ha deciso per le ben note ragioni che questa maggioranza non lo meritava ed ha deciso che era meglio sedere nei banchi della opposizione.
Un assessore che doveva lasciare il suo scranno a Caterina Ciccia che era certa che sarebbe diventata assessore prima della fine dell’anno perché le era stato promesso dal sindaco. Mors tua , vita mea.
Nemmeno questo passaggio è stato capace di far cambiare i comportamenti del sindaco Sabatino , un sindaco quasi inconsapevole di quanto avveniva tra i suoi consiglieri, così come è inconsapevole di quello che sta succedendo nella città ed alla città.
E questa mancanza di consapevolezza, questa disparità di comportamenti che ha dato luogo a figli e figliastri ha fatto maturare la definitiva scelta di Elena Arone.
Eppure la consigliera Arone aveva in qualche modo anticipato questa sua attuale scelta. Anche lei ha deciso che la minoranza è meglio di questa maggioranza che non la rispetta e che non la tiene in alcun conto.
Ora siamo 8 a nove. Manca poco. Molto poco.
Andremo alle elezioni e tenteremo di salvare una città che sta morendo.
Ed è per questo che suggeriamo fortemente al sindaco di dimettersi, ben sapendo che non lo farà perchè non può perdere una posizione di potere che in fondo non ha mai meritato e che certamente non merita ora.
Ma, nel contempo, suggeriamo ai colleghi consiglieri di maggioranza di fare anche loro questo passo, necessario ad Amantea ed agli Amanteani, di abbandonare una giunta inetta ed incapace, prima che qualcun altro li costringa a farlo.
Sappiano i nostri colleghi di maggioranza che non saremo solo noi a giudicarli ed a condannarli.
Insieme con noi lo faranno gli amanteani liberi ed onesti.
E soprattutto lo farà la storia di questa antica città che come l’araba fenice è sempre stata capace di risorgere e lo farà anche adesso. E noi cominceremo a scrivere le pagine di questa storia
Ad maiora Elena, ad maiora Amantea”.
Un intervento apprezzato non solo dai manchi della minoranza ma anche dal pubblico presente che non ha mancato di tributarle un applauso.
Ovviamente non è mancato chi dai banchi ha sottolineato la capacità profetica della consigliera, capacità successivamente palesata anche dal vice sindaco GB Morelli, quando ha dichiarato “ Immaginavamo che prima o poi Elena sarebbe uscita dalla maggioranza….”.
Insomma anche se la nottata è lunga, prima o dopo il sole rinasce o, come dice la Veltri, Amantea è come l’Araba fenice, risorge sempre.