
Domani alle ore 12.00 le vecchie glorie del ciclismo si raduneranno in Piazza Commercio appositamente chiusa al traffico.
Da li le vecchie glorie muoveranno in Via Margherita, anche essa chiusa al traffico, seguendo, poi, via Dogana verso sud , per imboccare via Baldacchini, verso mare, e per ultimo entrando in via Stromboli dove riceveranno l’applauso affettuoso del popolo amanteano che sarà presente ad attendere il passaggio del Giro d’Italia
Dalle 11.00 alle 13.00 è sospesa la circolazione veicolare e la sosta , con rimozione degli automezzi a spese dei proprietari, in Piazza Commercio, Via Vittorio Emanuele ( nel tratto tra Piazza Commercio e via della libertà) Via Margherita, Via Dogana , via Baldacchini
Dalle ore 13.00 e fino al passaggio delle vecchie glorie è sospesa la circolazione veicolare in Viale margherita, Lungomare, via Baldacchini , nel tratto compreso tra via Lungomare e via Stromboli
Siamo costretti a registrare alcune deficienze nella citata ordinanza.
Cominciando dalla data che doveva essere giovedì 11 maggio 2017 e non martedì 11 maggio 2016( peraltro l’11 maggio 2016 era mercoledì)
E continuando con l’omessa specificazione del tratto di via Dogana che dovrà restare chiuso
Riteniamo si tratti della parte da via Margherita a via Baldacchini perché se fosse tutta via Dogana Amantea sarebbe impercorribile
Infatti la SS18 sarà chiusa e se fosse chiusa anche via Dogana non ci si potrebbe muovere più!
Il pensiero degli Amanteani in questa occasione non potrà non andare che a Giuseppe Frangione il ciclista per antonomasia recentemente scomparso.
Che peccato! Essere riconosciute Bandiere blu è sicuramente un elemento per avere turismo qualificato.
Ed Amantea potrebbe esserlo. Anzi dovrebbe esserlo. Ma occorre che si lavori in questa direzione
In Calabria sono solo 7 le Bandiere Blu.
APraia a Mare e Trebisacce, in provincia di Cosenza; Cirò Marina e Melissa (Crotone); Soverato (Catanzaro) e Roccella Jonica (Reggio Calabria) si sono aggiunte Soverato e Roseto Capo Spulico.
Troppo poche se si pensa che in Italia la FEE (Fondazione per l'Educazione Ambientale) ne ha premiato ben 342 ben 49 più dello corso anno .
Sono località che soddisfano i criteri di qualità relativi ai parametri delle acque di balneazione e al servizio offerto
Questi i criteri per l’assegnazione della Bandiera Blu
validità delle acque di balneazione
nessuno scarico di acque industriali e fognarie nei pressi delle spiagge
elaborazione da parte dei Comuni di un piano per eventuale emergenza ambientale; elaborazione da parte del Comune di un piano ambientale per lo sviluppo costiero;acque senza vistose tracce superficiali di inquinamento (chiazze oleose, sporcizia, ecc.)
spiagge allestite con contenitori per rifiuti in numero adeguato
spiaggia tenuta costantemente pulita
dati delle analisi delle acque di balneazione a disposizione
facile reperibilitá delle informazioni sulla Campagna Bandiere Blu d’Europa
iniziative ambientali che coinvolgano turisti e residenti
servizi igienici in numero adeguato nei pressi della spiaggia
collocamento di salvagenti ed imbarcazioni di salvataggio
assoluto divieto di accesso alle auto sulla spiaggia
assoluto divieto di campeggio non autorizzato
divieto di portare cani sulle spiagge non appositamente attrezzate
facile accesso alla spiaggia;
rispetto del divieto di attivitá che costituiscono pericolo per i bagnanti
equilibrio tra attivitá balneari e rispetto della natura
servizi di spiaggia efficienti
accessi facilitati per disabili
fontanelle di acqua potabile
telefoni pubblici dislocati vicino alla spiaggia.
Ferruccio Policicchio socio della Deputazione di Storia Patria per la Calabria e dell'Accademia Cosentina vive ed opera tra San Pietro in Amantea (CS) e Sapri (SA). Tra le sue pubblicazioni:
San Pietro in Amantea e dintorni nell'800.
Il Decennio francese nel golfo di Policastro, Gutemberg , Lancusi (Sa) 2001, vol. I e II, pp. 736.
Vibonati nel secolo Decimonono, Gutemberg, Penta di Fisciano (Sa) 2003, vol. I e II, pp. 736.
Amantea e dintorni nel Decennio 1806-1815.
Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota dell’amico Ferruccio Policicchio
Egr. sig. Direttore,
prendo spunto dal Suo articolo pubblicato il 21 febbraio u. s. dal titolo: “Conoscere la storia significa riuscire ad amare la terra nella quale ci si trova”.
Aggiungo: è mia ferma convinzione che recuperare memoria è uguale a recuperare cultura, fondamento dell’amor proprio e patrio.
Perché mi presento a distanza di oltre due mesi?
Per lasciare spazio agli storici Amanteoti e per non essere considerato un intruso.
Fatta questa breve premessa, mi piace interloquire per segnalare che ad Amantea la toponomastica orale tramanda una località denominata «a Mina» (la Mina).
Potrebbe sembrare un termine a caso, invece l’appellativo è appropriato ed ha un suo importante significato.
Quanti Amanteoti conoscono questo posto?
Esso era noto tra le generazioni precedenti, i ragazzi di oggi lo ignorano e certamente lo sapranno gli anziani che da ragazzi vissero nel centro storico.
Posizionandosi sul marciapiedi di fronte alla ex Pretura, ai piedi si avrà il luogo detto «a Mina».
È il punto dove, durante il noto assedio, dopo aver costruito un cunicolo che andava dalla casa Sacchi (oggi del compianto Enzo Fera) fin sotto il muro di cinta della città, il 6 febbraio 1807, i francesi, creando una breccia, fecero brillare «a Mina», complessivamente 1.300 libre di polvere, e presero la città.
Qualora dovesse ritenere utile e opportuno pubblicare questo scritto, son convinto che verrà detto di non aver recuperato memoria, ma che ho scoperto l’uovo di Colombo.
S. Pietro in Amantea maggio.2017