
Scrive da Brescia il docente amanteano Salvatore Veltri: “non posso che congratularmi per il suo spirito di partecipazione in questa tornata elettorale e sperare che possa trovare forme di dialogo con tutte le altre componenti migliori della comunità di Amantea”.
Tanti cittadini e in diversi momenti si sono riuniti nelle piazze della cittadina, per ascoltare, per sperare per individuare “ognuno a suo modo”, il pensiero del nuovo primo cittadino, qual’ idea di Amantea porta avanti per riuscire a creare quegli spazi di riflessione, su come poter affrontare piccole e grandi sfide di un prossimo futuro, con obiettivi di lungo e medio termine.
Un antico rituale, ma giovane; giovane come dei ragazzi che partecipano a un concerto; tali momenti personalmente li considero una fonte di energia e autentico coraggio che da carica all’ottimismo, alla positività e al dinamismo sociale di aperture; per questo non ci si può rassegnare a vivere passivamente, non ci si può condannare a essere complici di una logica di superficialità, non si può condividere con inerzia a una visione che escluda e innalza steccati tra l’amministrazione e la comunità di appartenenza.
Il mio augurio al primo cittadino e che persisti nel decifrare i segni e sogni della comunità di appartenenza riuscendo a individuare la giusta rotta da seguire; ciò che raccoglie o ha raccolto, permetterà di identificare l’identità di noi amanteani, restituendoci quella fiducia verso il futuro che ormai da tanto tempo viene calpestata.
Sicuramente molti hanno idee e pensieri di come costruire il domani della comunità, pensieri e idee dalla quale ripartire e sulla quale lavorare, l’auspicio è quello di mettere al centro la comunità e non il singolo o i singoli individui dove a tutt’oggi ha/hanno migliorato/valorizzato il proprio rione la propria viabilità e/o quella dei loro maggiori sostenitori…..
Una condizione comunitaria non può essere tale se sussiste un centro storico valorizzato per metà, non può essere tale se sussistono condizioni di viabilità inaccettabili per molti di noi cittadini, dove le strade sono abbandonate nell'indifferenza generale e usate anche come discarica o abbandono di mezzi di lavoro o altro, dove un viaggio nel passato si presenta con case, nidi di famiglie, che hanno fatto la storia della cittadina diroccate e nulla viene fatto per ripopolarli, o anche solo ripulirle, non sussiste una comunità dove opere indecoro e di baracche in blocchi di calcestruzzi e lamiere…volute non da un ‘amministrazione rimangono in piedi, in un centro storico nascondendo spazi e luoghi che potrebbere essere polmoni verdi e di svago per una comunità, per finire su circa 15 chilometri di spiagge meno del 50% vengono serviti e attrezzati di passaggi adeguati; il resto abbandonato è a se stante.
Da una parte c' è il "sogno" l'ideale di una comunità, capace di comporre una sintesi di interessi comunitari, dialogo, fiducia, distensione, intesa, ecc… garante di battere la sfiducia nel prossimo domani; dall’altra ci sono i segni. Segni che delineano una cittadina dalle disuguaglianze, che ha innescato il declino storico, turistico e paesaggistico della comunità tutta, alla quale la cittadinanon risponde. Ecco perché si necessita delbisogno di fare comunità, una comunità che non prenda in considerazione solo il centro città, che senz’altro ha grosse potenzialità di crescita ma abbracci l’intera cittadina.
In conclusione vale la pena ricordare che Amantea molto tempo fa, veniva considerata la perla del tirreno…”bei tempi”… ricordo anche che non si trovavano case da fittare, si faceva la corsa ad accaparrarsi un bilocale per l’estate…..ricordo anche che rioni come acquicella, catocastro , santa maria, allora zona nuova di Amantea, avevano le proprie spiagge più che popolate…più che accessibili da qualsiasi sottopasso e/o ponticello disseminato lungo tutta la linea ferroviaria… e gli esercizi commerciali erano i pilastri portanti dell’economia del paese….
Oggi abbandonate le “periferie” abbandonati i sottopassi e ponticelli, Amantea non solo stufa e stanca il turista, ma sbriciola anche quei pilastri che hanno reso Amantea l’allora perla del tirreno.
Salvatore Veltri
«Come primo cittadino è dallo scorso 3 luglio che combatto e rincorro i vertici della Lamezia Multiservizi per fare in modo che il servizio di raccolta differenziata possa essere potenziato attraverso alcuni accorgimenti: dallo spostamento della rampa nell'isola ecologica, a spese dell'ente, all’ottenimento di apposita autorizzazione per lo sversamento di ulteriori 25 tonnellate giornaliere di spazzatura presso la discarica di Lamezia Terme, oltre alle 10 già autorizzate presso la discarica di Rende.
Ritengo, inoltre, sia auspicabile la possibilità di far utilizzare al personale comunale gli automezzi della ditta, creando i presupposti per un aumento dell’organico dedito alla raccolta.
Nonostante la richiesta più volte sollecitata dell’apertura di un tavolo tecnico e di confronto non vedo passi significativi in tal senso.
La collettività è impegnata nelle operazioni di classificazione e di riciclo dell’immondizia, ma il servizio offerto rimane fortemente scadente, con danni rilevanti all'immagine di una città che si prefigura come realtà turistica e commerciale».
«La stessa battaglia la giochiamo sul fronte della fornitura idrica.
Alla Sorical, la società che per conto della Regione Calabria cura l’erogazione dell’acqua potabile, abbiamo prontamente inoltrato una richiesta per l'aumento del flusso, ribadendo l’impegno dell’ente nella lotta al furto del prezioso liquido tramite l’impiego di personale operaio esperto e dei vigili urbani.
Il risultato, come alcuni utenti hanno potuto monitorare nel corso delle ultime settimane, rimane piuttosto scarso.
Siamo dunque pronti a valutare ogni possibile alternativa, prendendo in considerazione anche un’eventuale rescissione in danno».
Alcune news sull’’arresto del latitante Giovanni Priolo
- L’arresto non è avvenuto sul lungomare. Diversi testi oculari hanno affermato che l’arresto è avvenuto in un bar della principale via Margherita.
- 2)Nella vicenda sono intervenuti anche i carabinieri della locale stazione comandata dal maresciallo Tommaso Cerza.
- I carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro hanno seguito la donna con la quale Priolo aveva una relazione.
- Il latitante aveva preso in fitto una casa ad Amantea per due mesi dando false generalità
- Appena avuto notizia dell’arrivo della sua donna ad Amantea il Priolo la aveva raggiunta al bar dando così modo ai carabinieri di intervenire.
Ora le indagini localmente proseguono per capire perché il latitante abbia scelto la nostra cittadina, e se in Amantea esista un basista che abbia fatto da tramite per conto di Giovanni Priolo, cercando la casa per le vacanze .
Ad Amantea tutti ricordano che tempo fa era già successo con altri.