
Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota del “famigerato” Maurizio Vadacchino, una nota che ne siamo certi, sarà acquisita agli atti della indagine. Eccola integrale:
“Mi presento sono il famigerato Maurizio Vadacchino, indagato per aver “rubato” 9 milioni alla Regione Calabria alla Provincia di Cosenza ecc…
Questo ė L`assunto della Guardia di Finanza di Amantea e del Giudice che segue il tutto avendo indagato a fondo.
Premesso che ho già subito un altro processo, dove si sosteneva che con la solita truffa, al Tribunale di Catanzaro mi ero impossessato, anzi rubato ai vari Enti, circa 10 milioni di euro, sempre organizzando corsi di formazione inesistenti.
Questo avveniva nel 2005 se ricordo bene.
Come ė finita la storia?
Avendo per circa 10 anni indagato i Giudici, e per diversi motivi gli stessi accusatori hanno di fatto prolungato i tempi di indagine, dichiarando incompetenza territoriale, contestando reati inesistenti, trasferendo gli atti da l'altra sede giudiziaria ecc…, poi tutti gli imputati si sono ritrovati innocenti, quindi prescrizione di reati per quasi tutti gli imputati, sia per le persone fisiche e le associazioni coinvolte.
Per essere precisi al sottoscritto, vista la notorietà ė toccata altra sorte, quella di essere rinviato a giudizio, non già per i fatti in origine contestati, ma per il solo fatto che a distanza di ben 8 anni dai fatti accaduti (2011), ha costituito una altra Associazione, e quindi si presume che voglia ancora “rubare” qualche soldino a Regione Calabria ecc…
Se posso permettermi, ed azzardando, sul esito di tutta la storia, risulteró, estraneo ad ogni addebito.
Veniamo all’oggi.
Per questa nuova indagine, ho “rubato” altri 9 milioni di euro e evadendo circa 2 milioni di imposte.
Per inciso mi si permetta una piccola ironia….
Avrei rubato, nelle ipotesi investigative, in tutte le due indagini, quella del 2005 è quella attuale, circa 20 milioni di euro.
Mamma mia!
Per grande merito della Guardia di Finanza - Catanzaro e Amantea - sono l’uomo più ricco della Calabria, è sicuramente tra i piú ricchi d’Italia.
E siccome si tratta sempre degli stessi corsi di formazione, é sempre degli stessi finanziamenti le varie Guardie di Finanza mi riconoscono, un potere enorme, che dico stellare!, quello di moltiplicare i soldi, quello di essere un creatore di ricchezza senza fine.
Mi si raffigura, per similitudine, a quel famoso signore di circa 2000 anni fa, che aveva il potere di moltiplicare pani e pesci……
Io di più… moltiplico soldi.
Ma veniamo a sottolineature tecniche seria sull’attuale:
Dal lontano 2007 che il sottoscritto, e le strutture - che impropriamente vengono definite “mie” - non ricevono una lire, anzi euro, da Enti Pubblici quali Regioni, Province, Ministeri, salvo per dei corsetti, per un totale di finanziamento d 80 mila euro circa.
Per emissione di fatture per operazioni inestistenti, tutte le emissioni contestate sono certificabili, in merito a consulenze nella progettazione e presentazione di progetti europei.
Altro non so dire, ed al momento opportuno si dimostrerá quando, in assoluta correttezza, tutto ė vero.
Si sostiene che ci siano strutture estere che mi hanno aiutato nella truffa e nell’evasione.
Fermo restando che le strutture esistono, sono attive e lavorano nella presentazione di progetti europei, fermo restando quanto sostenuto, si sottolinea che per la normativa fiscale ed import-export ad oggi vigente che tutte le operazioni - consulenze - attuate tra strutture e societá varie estere, non producono IVA, e cioé sono ininfluenti per il calcolo di qualunque imposta da versare e pagare, cioė non possono essere utilizzate per una qualunque azione illecita che miri alla evasione delle imposte. La Guardia di Finanza la normativa vigente in merito, dovrebbe conoscerla!
E veniamo alle altre persone coinvolte (precisando che ė la situazione che emotivamente mi pesa di più).
Queste persone non hanno fatto niente, sono assolutamente estranee ad ogni fatto contestato.
Non hanno fatto i prestanome in nessuna operazione illegale, oltretutto: la Mollica, non la vedo da circa dieci anni (anni non mesi, anni!), il Giannetti (80 anni, malato con relativo ictus avuto) non lo vedo da circa tre anni, la Lukianenko ha il solo demerito di essere la mia compagna, mamma della mia bellissima bambina e di aver aspirazione di lavorare nel settore della formazione e ricerca, che peraltro sta facendo.
Da ultimo il povero Rocco Giusta, commercialista, non ha partecipato a nessun atto criminoso, ha solo fatto il suo lavoro, quello di tenere la contabilità alle Associazioni dove il Vadacchino opera e lavora.
Tutto quello che sostengo nel punto 4 di questo scritto ė corroborato dallo stesso atto di “incriminazione”, dove si elencano - anzi non si elencano - tutte le azioni di questi miei complici avrebbero fatto e dove manca, in assoluto, quanto avrebbero guadagnato per il crimine commesso e che azioni specifiche avrebbero attuato nel crimine contestato.
Tutte le 40 pagine dell’ordinanza notificata parlano solo ed esclusivamente del “diavoletto truffatore” Maurizio Vadacchino.
Per ogni altra spiegazione sono a disposizione dei Giudici, fermo restando che io so fare solo bene il mio lavoro, con impegno ed onesta.
Sicurissimo che pubblichiate, non mi appello alle leggi vigenti in merito.
Amantea 28 luglio 2017
Maurizio Vadacchino
Gli amanteani tutti presi dalle vicende della politica locale sono stati così distratti da non aver colto la notizia della strana aggressione e dello strano furto a Salvatore “ il marsigliese”.
Salvatore, detto “ il marsigliese”, è uno degli ultimi pescatori amanteani.
Pescatore, figlio di pescatori, di quelli che la notte va per mare e la mattina vende il pescato davanti al lungomare e talvolta su Via Garibaldi o davanti al Lidl.
Salvatore ha una stranezza quale è quella di portare con sè ( tutti) i soldi mantenendoli nelle tasche dei pantaloni e tirandoli fuori per dare il resto.
Un comportamento che gli amanteani conoscono e mai Salvatore ha subito una aggressione e tantomeno un furto.
Ma ad Amantea ormai non ci sono solo amanteani, ma di tutto e di più.
E tra questi anche extracomunitari.
Due di questi sarebbero gli autori della aggressione e del furto.
Una aggressione avvenuta sul frequentatissimo lungomare di Amantea, seppur in una zona marginale , e peraltro alle 21.30, un orario di alta frequentazione, mentre Salvatore circolava sul suo ciclomotore
Impossibile supporre che i due extracomunitari abbiano colpito a caso.
Ci sembra evidente che, al contrario, sapessero chi e come colpire
Non solo ma ci riferiscono che era come se lo attendessero
Subito buttato a terra e colpito con un pugno che potrebbe averlo stordito e che potrebbe averne ridotto la propensione alla difesa.
Poi il furto del denaro mantenuto nelle tasche
Una domanda si impone.
Ma perché gli extracomunitari avevano il viso travisato?
Forse perché lui li conosceva ed avrebbe potuto indicarli ?
E dove li aveva conosciuto/incontrati?
Sul lungomare, su via Garibaldi o magari davanti al Lidl dove alcuni extracomunitari ogni giorno chiedono l’elemosina?
Questa potrebbe essere una pista investigativa da seguire, magari identificando gli extracomunitari che ogni giorno chiedono l’elemosina , anche per capire se siano ospiti dei centri amanteani o dei dintorni ( Longobardi, Serra di Aiello ) o se siano facenti parte dei gruppi autonomi che fuori dai programmi assistenziali vivono senza controlli e senza regole nella nostra cittadina e di cui nessuno si cura.
Ma su questa situazione ci ritorneremo.
La Procura di Paola, a seguito della denuncia presentata dai familiari apre una inchiesta per accertare le cause del decesso.
Una vicenda che definire triste è poco, un evento di gioia e di allegria come un matrimonio come cornice all’ultimo giorno di vita di F.G. originario del comune di Marano Principato.
Ed è così che la festa che si trasforma in tragedia, quando proprio durante le fasi conclusive dei festeggiamenti il 68 enne, comincia ad avvertire strani dolori, la sudorazione eccessiva ed i dolori al petto, sino alla sensazione di vomito.
La situazione precipita il malessere inizia a farsi preoccupante mentre l’uomo viene accompagnato di tutta urgenza al presidio della Guardia Medica di Amantea, dove viene prontamente visitato dal medico di turno che esclude la possibilità di un infarto in corso.
Da qui la situazione si complica e raccontarvi il “fatto” diventa difficile, la conclusione è che l’uomo viene dimesso dopo, da come sembra alcuni test e verifiche da parte dello staff medico presente, viene accompagnato nuovamente nel ristorante dove sono in corso di conclusione i festeggiamenti del Matrimonio della giovane coppia ed è lì sotto gli occhi di tutti, che avviene l’improvviso decesso.
Il tutto come detto sotto gli occhi degli invitati, mentre tra malori, lacrime e urla un medico invitato alla cerimonia nel disperato tentativo di aiutare il sessantottenne cerca di rianimarlo invano.
Adesso sotto volontà della famiglia, nei giorni scorsi, l’avvocato del foro di Cosenza, Massimiliano De Rose, ha così presentato una denuncia-querela presso la Procura di Paola con il fine di accertare le responsabilità dell’ipotesi di reato nei fatti occorsi e nel contesto ed in conseguenza dei quali si è verificato il decesso.
La compagna è pronta a costituirsi parte civile nel processo che per il momento è nelle primissime fasi, difatti la salma è stata posta sotto sequestro presso l’ospedale di Cetraro.
L’uomo lascia la moglie ed il figlio di 2 anni.