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Sergio Pelaia del Corriere della Calabria, e purtroppo solo lui, scrive un articolo dal titolo “Rifiuti, stangata per i comuni virtuosi”, segnalando che la Regione ha rimodulato le tariffe per il conferimento in discariche ed in impianti di smaltimento.

In sostanza chi come Amantea riusciva a superare il 65% di differenziata invece di pagare 107 euro a tonnellata, da gennaio 2018 dovrà sborsarne 165. Ben 58 euro in più. Un aumento del 50%!!!!

Per farsi un'idea, quest'ultima è una cifra molto vicina ai 169 euro/tonnellata che doveva pagare prima chi non era arrivato nemmeno al 25%.

Un vero e proprio invito a non fare più la raccolta differenziata.

Alla faccia del motto “ I rifiuti sono una risorsa”

Sembra evidente, a tal punto, che i comuni dovendo pagare di più aumenteranno le tariffe.

Il rischio è poi quello che per risparmiare si ritorni ai cassonetti!

Un bel passo indietro. Incomprensibile.

E tutti i comuni dovranno rifare i propri piani economici.

Questo è l’articolo:

Non ha sbagliato chi ha detto che il vero oro calabrese sono i rifiuti.

E hai voglia a ripetere che fare la raccolta differenziata fa bene anche al portafogli, oltre che all'ambiente.

Nonostante la Calabria sia uscita già da un pezzo dal commissariamento del settore, con risultati assai poco esaltanti dopo 15 anni e oltre un miliardo di euro speso, pare che l'emergenza rifiuti a queste latitudini non debba, nei fatti, finire mai.

E che a dispetto degli slogan a base di “discariche zero” sbandierati dalla giunta regionale targata Pd, a guadagnarci siano, sempre di più, solo i privati.

Mentre i cittadini, anche quelli bravi che fanno la differenziata con diligenza e senso civico, sono gli unici che continuano a pagare.

Si sa, è quasi una regola, che le cose peggiori la politica le fa mentre tutti sono in spiaggia sotto l'ombrellone. Se debba rientrare in tale categoria anche la delibera di giunta regionale 344 del 25 luglio scorso saranno i lettori a stabilirlo, di certo c'è che leggendola a più di un sindaco la granita sarà andata di traverso.

In particolare ci saranno rimasti male (o ci rimarranno, appena rientrati dalle ferie) quei sindaci che negli anni scorsi hanno spinto al massimo per raggiungere alte percentuali di raccolta differenziata. Quelli più virtuosi, insomma, che sono riusciti a raggiungere la fatidica soglia del 65%, da gennaio 2018 verranno “premiati” dalla giunta regionale con un considerevole aumento, rispetto all'anno precedente, dei costi per il conferimento dei rifiuti in impianto o in discarica.

Con la delibera 344, infatti, sono state rimodulate le tariffe e, giusto per andare al sodo, basti pensare che finora (dal 2015) chi superava il 65% di differenziata doveva pagare per il conferimento (importo unitario) 107 euro a tonnellata, mentre nel 2018 chi è sopra la stessa soglia dovrà sborsare 165 euro.

Per farsi un'idea, quest'ultima è una cifra molto vicina ai 169 euro/tonnellata che doveva pagare prima chi non era arrivato nemmeno al 25%.

«L'importante incremento del livello della raccolta differenziata registratosi nell'ultimo biennio – spiega la delibera in questione – ha determinato da una parte la riduzione del quantitativo di rifiuto indifferenziato residuale, dal quale proviene la maggior parte della spesa complessiva di gestione, dall'altra l'applicazione dello scaglione più basso per la tariffa sopracitata. Il variato scenario dei conferimenti comporta la necessità di procedere alla rimodulazione del corrispettivo di gestione (“tariffa di conferimento”) che i comuni devono versare per lo svolgimento del servizio di trattamento/smaltimento e ciò indipendentemente da chi sarà il soggetto giuridico che nel corso del 2018 dovrà provvedere a governare il sistema impiantistico di trattamento/smaltimento (Comunità d'ambito di cui alla L.R. 14/2014 ovvero Regione)».

La nuova tariffa, spiega ancora la Regione, deve «assicurare l'equilibrio tra entrate e costi del servizio per tutto il 2018», e comunque «il costo complessivo del sistema regionale per il trattamento e lo smaltimento dei quantitativi di rifiuti previsti per l'anno 2018 è stimato in 96,5 milioni di euro e risulta inferiore rispetto a quello previsto per l'anno 2017».

Detto ciò, però, è la stessa delibera a parlare di «aumento tariffario», un incremento che secondo i dirigenti della Cittadella «non comporta maggiorazione di spesa per i comuni che, nel corso del 2018, passeranno da un valore di raccolta differenziata inferiore al 25% ad uno superiore al 65%, potendo risolversi in una diminuzione dei costi», sempre che esista un Comune che riesca a fare un tale balzo in avanti in un solo anno. Di contro, però, «produrrà un aumento di costi contenuto per i comuni che faranno registrare un aumento del livello di raccolta differenziata, dovendo applicarsi su un quantitativo di rifiuti indifferenziati inferiore rispetto al dato dell'anno precedente».

Ad ogni modo, si prevede comunque di premiare i Comuni che avranno alte percentuali introducendo, «in occasione della pubblicazione di bandi per l'accessione a finanziamenti e/o contributi di varia natura, da parte dei dipartimenti regionali, nei disciplinari di selezione, criteri di valutazione delle proposte che tengano conto della virtuosità raggiunta in materia di raccolta differenziata».

Insomma: vi promettiamo che sarete premiati, ma intanto pagate, anche se siete tra i più bravi”

La delibera è la 344 del 25 luglio 2017 pubblicata sul BURC n 83 del 23 agosto

 

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Partiamo dal numero di telefono del Centro Studi Futura di Lamezia Terme al quale risponde un negozio di scarpe.

Continuiamo con il sibillino avviso del calendario dei colloqui pubblicato 12 luglio sul sito del Centro Studi Futura e nel quale si legge

I CANDIDATI DOVRANNO PRESENTARSI NEL LUOGO ED ALL’ORA DI CUI AL SEGUENTE PROGRAMMA MUNITI DI VALIDO DOCUMENTO DI IDENTITA’ PERSONALE NON SCADUTO.

Per eventuali difficoltà contattare i responsabili del servizio per le procedure del bando 2017.

PER TUTTI I PROGETTI CHE SI REALIZZERANNO NELLA CITTA’ DI AMANTEA (COSENZA), presso CENTRO STUDI FUTURA–SEDE DI AMANTEA: Indirizzo: CORSO UMBERTO I, 7, – 87032 AMANTEA (COSENZA) Orario : 09.00 DATA : 26 LUGLIO 2017

Un avviso evidentemente non letto, tanto è vero che il Centro Studi Futura fa pubblicare dal comune di Amantea l’avviso della sessione straordinaria di recupero dei colloqui, con il quale si fa presente a tutti coloro i quali avendo presentato domanda di selezione e per cause di forza maggiore, non hanno potuto effettuare il colloquio, che in data 30 e 31 agostop.v. avrà luogo una sessione straordinaria di recupero.

Gli interessati, muniti di valida giustificazione, dovranno far pervenire apposita istanza entro e non oltre il 27 agosto 2017.

Detta istanza, a firma dell’aspirante volontario che ha regolarmente presentato domanda entro il 26 giugno 2017 (entro le ore 14:00) e che non ha avuto possibilità, per cause di forza maggiore, di partecipare ai colloqui calendarizzati, dovrà essere recapitata a mano presso le sedi di raccolta, o anche, trasmessa via posta con raccomandata a/r, in tal caso non farà fede il timbro postale, bensì la data del 27 agosto 2017, termine perentorio entro cui dovrà pervenire secondo le procedure già note , o anche via PECall’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Alla istanza va allegata autocertificazione descrittiva della causa di impossibilità.

Ad ognuno dei richiedenti verrà indicato luogo e data di espletamento della seduta straordinaria.

Lo stesso calendario verrà pubblicato in data 28 agosto 2017 su questo sito web.

Per altri eventuali chiarimenti: http://www.futuracentrostudi.org/

Non sarebbe stato meglio pubblicare l’avviso dell’esame del 26 luglio direttamente sul sito del comune di Amantea?

Magari esponendo l’avviso sull’albo pretorio del comune

Ed il comune non poteva esso stesso pubblicare tale avviso visto che peraltro era stato sicuramente richiesto di autorizzare l’utilizzo di una stanza per gli esami?

Sappiamo che molti ragazzi sono fortemente arrabbiati per quanto successo.

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Se i carabinieri potessero raccontare le loro storie riempirebbero intere biblioteche.

Qualcuna ve la raccontiamo noi.

Oggi tocca a Fabio Mandato vice comandante della stazione dei carabinieri di Amantea intervenuto insieme al comandante Tommaso Cerza, sì proprio quello della bombola di gas spenta insieme al maresciallo Enrico Caporaso, per via di un incendio scoppiato tra i canneti a monte dell’ex ufficio del Giudice di Pace, nei pressi della SS18.

Come abbiamo scritto i Vigili del Fuoco erano tutti impegnati in altri incendi e si sono dovuti dar da fare loro, i carabinieri di Amantea e tra questi il vice comandante Mandato.

Ma l’incendio ha avuto una terribile ed inattesa conseguenza.

Un filo dell’alta tensione sotto l’effetto del fuoco si è sciolto ed è violentemente caduto colpendo il maresciallo ad una gamba.

Un dolore intenso, terribile che lo ha lasciato frastornato

Per il forte dolore il carabinieri ha avuto una specie di flashback post traumatico rivedendo la sua famiglia e chiedendosi se fosse ancora in vita.

Il dolore lo ha richiamato alla realtà.

Il filo di rame che lo ha colpito però poteva avere ben più tragica conseguenza se per un mero caso il personale dell’Enel non avesse poche ore prima staccato la corrente per via di un altro incendio scoppiato nella mattinata.

Un caso che gli ha salvato la vita.

“Siete nato oggi” ha detto il personale dell’Enel ad un incredulo carabiniere che coraggiosamente si era avventurato, per vivo senso del dovere, a spegnere l’incendio che aveva già intaccato la statale 18 e poteva raggiungere le abitazioni vicine.

Tanto più che i Vigili del Fuoco non erano giunti impegnati altrove.

Segnaliamo il fatto non solo per dovere di cronaca ma per profondo rispetto verso chi si impegna per aiutare gli altri andando ben oltre il proprio dovere come spesso avviene nell’Arma dei carabinieri e dei CC di Amantea in particolare.

Al maresciallo Fabio Mandato i nostri ringraziamenti e le felicitazioni per essere ancora tra noi

All’Arma di ricordarsi dei suoi “figli”

All’amministrazione comunale di non attendere mesi ed anni per mostrare la sua sensibilità verso gli atti di coraggio da chiunque offerti per la gente della nostra comunità!

Ah. A chiunque interessi: non sarebbe ora di togliere quei fili così pericolosi da non essersi potuta aprire la strada che dalla SS18 porta all’ ufficio del Giudice di pace.

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I Racconti

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